Archivi autore: sandro.storri

Informazioni su sandro.storri

Progettista e sviluppatore di software precario (Sandro, non il software). Tipico prodotto delle periferie della capitale (aho!, che me 'mpresti na' sigaretta?). Appassionato di cinema e letteratura, usa l'italiano come un dialetto alternativo alla sua lingua madre, il romanesco. Sostiene la battaglia per i diritti civili anche se riconosce che spesso tratta la questione con degli incivili. Ha un pessimo senso dello humor e si vede, anche in questa breve biografia.

la lingua batte se la mente vuole

Il lettore che ieri avesse letto il mio piccolo post a proposito dell’articolo sul “Talmud smascherato” potrebbe trovare interessante questo articolo apparso oggi su pontifex.

In questo articolo si muovono delle critiche al mio scritto ed anche alla mia persona. Sono abituato, ormai, alle offese provenienti da “quella parrocchia” e non mi faccio lontanamente scalfire. Ho subito minacce ben piu’ serie da parte di neonazisti armati di mazze e coltelli, figuriamoci se il delirio di quattro esaltati che si ubriacano con l’acqua santa puo’ interessarmi. Ho cose ben piu’ importanti da fare che dare peso ad un poveraccio che non ha neanche il coraggio di firmare le stupidaggini che scrive e si limita a firmarsi “Dott. A.N.”.

Purtroppo i miei impegni mi impediscono di produrre subito la documentazione richiesta nel ridicolo articolo a difesa di quel sant’uomo di Padre Pranaitis. Poco importa se le teorie del prelato lituano siano state una delle basi dottinali per gustificare lo sterminio di 6 milioni di ebrei. Molto presto scrivero’ ancora a proposito di Padre Pranaitis e delle sue folli teorie sul Talmud, libro che non poteva nemmeno leggere visto che era analfabeta (in senso ebraico).

Pero’ voglio far notare ai lettori un dettaglio che potrebbe essere sfuggito. Come si puo’ notare la redazione di pontifex.roma ha riportato in un commento il testo del mio post. Non tutto pero’. Si sono preoccupati di eliminare la parte dove si fa riferimento a B.V., il noto stalker barese del quartiere Murat.

Qualche problema?

 

pontifex.roma diffonde ignoranza [update]

Che il sito pontifex.roma sia un contenitore di spazzatura giornalistica non e’ un segreto.

La cosa che invece potrebbe essere meno nota e’ che il direttore ed i redattori del blog non secolarizzato non hanno abbastanza fantasia per inventare le panzane che diffondono e, data questa mancanza di fantasia, non rimale loro altra alternativa che copiare da altri siti le cazzate che pubblicano.

Cazzate come quelle contenute in questo articolo, copiate da una pagina di facebook e segnalata da agerecontra.it. Faccio notare che le falsita’ antisemite pubblicate da pontifex.roma sono pubblicate anche sul sito della Milizia di San Michele Arcangelo (il buon Carlo Di Pietro non si smentisce mai!) e sull’altro sitaccio neonazista di militiachristi.

Cio’ che i talebani cattolici non sanno (oppure sanno ma fanno finta di niente) e’ che le cazzate che hanno pubblicate trovano origine in un libro dal titolo “Il Talmud smascherato” pubblicato nel 1892 da un prete lituano, Justinas Pranaitis. Il libro, originariamente pubblicato in latino, fu tradotto in italiano nel 1939 (strana coincidenza con le leggi razziali del 1938). Questo prete, apertamente antisemita, pubblico’ questo libro avendo alle spalle protezioni potenti e trovo’ subito un discreto successo anche se fu lui stesso, successivamente, ad ammettere di non saper leggere e scrivere l’ebraico e e tantomeno l’aramaico.

Nel 1912 Pranatis fu chiamato a testimoniare in un processo come “esperto” di rituali ebraici. Durante l’esame dibattimentale Pranatis dimostro’ una assoluta ignoranza di questioni ebraiche al punto tale da suscitare le risate della corte e del pubblico. Successivamente un ufficiale di polizia scrisse in un rapporto, a proposito del processo :

il controinterrogatorio di Pranatis ha fortemente indebolito l’ipotesi accusatoria e la sua posizione di esperto. A causa del suo approccio dilettantesco e la mancanza di conoscenze, l’opinione di Pranatis e’ di nessun valore

A questo aggiungiamo che Pranatis fu arrestato e processato per minacce e tentata estorsione nel 1894.

Queste sono le fonti dottrinali che alimentano l’antisemitismo di Bruno Volpe, avvocato e giornalista barese del quartiere Murat, concittadino di B.V., avvocato barese del quartiere Murat, arrestato per stalking su una ragazza 26enne.

[update]

L’articolo pubblicato su pontifex fa riferimento ad una pagina FaceBook dal titolo “PER LA PALESTINA” curata da Rustam Chehayed, un cittadino italo-siriano. Cercando referenze su questa persona ho scoperto che si tratta di un fervente sostenitore del regime siriano del presidente Assad.

Bruno Volpe dovrebbe mettersi una mano sulla coscienza, sempre che ne abbia ancora una. Ha pubblicato un articolo copiato, contenente informazioni false a sfondo razzista ed antisemita, scritto da un fervente sostenitore di un governo dittatoriale e sanguinario che a sua volta ha scopiazzato il delirio antisemita chissa’ dove.

Bruno Volpe, VERGOGNA!

chi la fa l’aspetti

E’ di oggi la notizia di arresti e perquisizioni per esponenti del blog legato all’organizzazione neonazista stormfront.

Non posso che esprimere soddisfazione per l’operazione condotta dalla Polizia e coordinata dalla Procura di Roma.

Tempo fa il blog stormfront ha pubblicato una lista di “ebrei pericolosi” includendo i nomi di giornalisti, intellettuali, imprenditori. una sorta di “black list” che ricordava le orribili liste di proscrizione di altri tempi.

Quello che segue e’ l’elenco dei nominativi fino ad ora “contattati” dalla Polizia e dalla Magistratura nell’ambito dell’operazione legata al blog stormfront. Penso che questi signori non avranno alcun problema ad essere citati, visto che sono loro i primi ad essere appassionati di liste di nomi.

Ecco la lista delle persone riconducibili all’organizzazione nazista stormfront (tra parentesi il provvedimento adottato dalla Polizia). Spero che presto la lista si allunghi includendo anche altre nostre vecchie conoscenze.

Daniele Scarpino – Milano.  (arresto)
Diego Masi – Frosinone. (arresto)
Luca Ciampaglia – Teramo. (arresto)
Mirko Viola – Cantù. (arresto)
Giamarco Elia Ceccarelli – Fondi. (perquisizione)
Ivan Lo Masso – Massa di Somma (Napoli).  (perquisizione)
Giuseppe Angelo Minici – Reggio Calabria.  (perquisizione)
Marco Puppa – Venezia.  (perquisizione)
Maurizio Santini – Fabriano (Napoli).  (perquisizione)
Simone Noccioli – Genova.  (perquisizione)
Maurizio D’Angelo – Aosta. (perquisizione)
Alessandro Pedroni – Tempio Pausania, residente a Bologna.  (perquisizione)
Tommaso Cavaliere – Napoli.  (perquisizione)
Giacomo Fasoli – Verona.  (perquisizione)
David Calvarese – Macerata.  (perquisizione)
Maurizio Prato- Torino.  (perquisizione)
Roberto Rosato – Chieti.  (perquisizione)
Letizia Speziale – San Cataldo (Caltanissetta).  (perquisizione)
Filippo Galbesi – Milano. (perquisizione)

due pesi e due misure?

Sto seguendo con molto interesse la vicenda che vede protagonista Alessandro Sallusti, direttore del quotidiano “Il Giornale”. Per chi non conoscesse la storia la riassumo brevemente : Alessandro Sallusti e’ stato condannato a 14 mesi di carcere per diffamazione, o meglio per omessa vigilanza, poiche’ essendo il Direttore del quotidiano deve rispondere degli articoli pubblicati anche da altri giornalisti.

Nel febbraio 2007 fu pubblicato un articolo riguardante la vicenda di una adolescente 13enne che aveva abortito con il permesso del giudice de tribunale dei minori. Questa ragazza subito dopo l’aborto ebbe dei problemi e fu costretta a ricorrere a cure psichiatriche.

Questa storia desto’ l’interesse di alcuni giornali ed un giornalista de “Il Giornale” scrisse un articolo che fu accompagnato da un editoriale firmato da uno pseudonimo.

potete leggere l’intera storia qui

non entro nel merito della vicenda del 2007. non entro nel merito se sia giusto o ingiusto far abortire una ragazza di 13 anni. non e’ questo lo scopo di questo post.

lo scopo di questo post e’ manifestare solidarieta’ ad Alessandro Sallusti prima di tutto. Chi mi conosce sa che Sallusti ed il giornale che lui dirige non mi sono affatto simpatici e spesso mi trovo su posizioni diametralmente opposte a quelle espresse da “Il Giornale” e dal suo direttore.

Ferma restando la mia posizione critica nei confronti di Sallusti non posso esimermi dall’esprimere solidarieta’ a qualcuno che sta per subire una condanna per quello che potremmo definire un reato di opinione. Sallusti ed il giornalista Monticone (l’autore dell’articolo) hanno espresso idee contrarie all’aborto ed hanno criticato in modo pesante e radicale il tribunale dei minori che ha autorizzato l’aborto in oggetto. Questo basta per condannare qualcuno a 14 mesi di carcere senza condizionale?

Essere contrari all’aborto e’ un diritto tanto quanto essere favorevoli. E’ un diritto anche criticare chi fa ricorso all’aborto, cosi’ come e’ un diritto rivendicare la liberta’ di scelta sull’abortire.

Per questo motivo, pur non condividendo le posizioni di Sallusti, esprimo solidarieta’ con chi ha il diritto, come tutti noi, ad esprimere le proprie opinioni, oltre ad essere responsabile solo per le proprie azioni e non per quelle di altri. In questo caso Sallusti sarebbe condannato per un articolo non scritto da lui dove si esprimono delle opinioni. discutibili ma sempre opinioni.

Qui veniamo alla seconda parte del post, molto breve.

Se Sallusti sta per essere condannato a 14 mesi per un articolo antiabortista su “Il Giornale”, quanti anni di carcere dovrebbe prendere la redazione di Pontifex per tutte le scempiaggini omofobe, razziste ed antisemite propagandate negli ultimi anni? Perche’ il direttore di Pontifex non viene ritenuto responsabile delle idiozie senza fondamento propagandate da collaboratori come Carlo Di Pietro e condannato di conseguenza? Perche’ la magistratura non prende in considerazione le decine di denunce sporte contro Pontifex  per articoli molto piu’ scandalosi di quello pubblicato su “Il Giornale” di Sallusti?

 

20 settembre 1870. mai dimenticare.

Oggi prendo in prestito dal contenitore di pattume, il sito pontifex, soltanto l’abitudine di marcare i giorni con i santi corrispondenti. Io non ho molte date da ricordare, i compleanni dei miei cari, la data del mio compleanno, le date che hanno segnato la mia carriera professionale.

Oltre a queste date ricordo sempre il 20 settembre. Per me questa e’ una data simbolo. Il simbolo delle idee, del progetto e del sogno che tanti uomini e patrioti italiani hanno tenuto vivi per quasi 200 anni. Il sogno non era soltanto unire l’Italia sotto un unico re della casata Savoia. Il sogno era rendere l’Italia un paese moderno, laico e liberale (notate che uso la parola liberale nella sua accezione piu’ anglosassone “liberal”).

Per fare questo era necessario mettere il Vaticano e la Chiesa Cattolica al suo posto. La frase simbolo di questo concetto fu pronunciata dal Conte Camillo Benso di Cavour “Libera Chiesa in Libero Stato“. Nessuna frase avrebbe potuto meglio esprimere l’oceano di implicazioni che quest’idea portava con se.

I preti ed i cattolici hanno sempre rimproverato ai laici liberali la volonta’ di “distruggere la chiesa”. Mai affermazione fu piu’ falsa. Nessuno vuole distruggere nulla. L’ideale che ha mosso i patrioti di allora e che dovrebbe muovere anche la societa’ di oggi e’ che la religione cattolica e’ una delle tante esperienze dell’uomo e non l’unica, che le regole ed i dogmi di qualunque religione non possono essere imposti all’intera societa’ che, invece, e’ composta di persone che hanno e vogliono esperienze diverse.

La breccia che fu aperta a Porta Pia 142 anni fa e’ una breccia simbolica che molti vorrebbero richiudere. Una breccia nel muro dei dogmi ciechi, della superstizione, dell’intolleranza, dell’incapacita’ di vedere una societa’ pluralista. I bersaglieri che attraversarono quella breccia non erano solo i soldati di casa Savoia anche se e’ ovvio che ci fosse un disegno politico e militare. Quei bersaglieri erano anche il compimento del sogno di tanti pensatori e patrioti italiani.

Dopo 142 anni dobbiamo avere la capacita’ di ricordare quel giorno ed il suo significato per la societa’ italiana e anche di raccogliere l’eredita di quei bersaglieri perche’ ancora oggi il sogno non e’ ancora realizzato completamente ed in molti, troppi, vorrebbero richiudere la breccia di Porta Pia.

buon 20 settembre a tutti voi

 

molti nemici molto onore

il titolo di questo post non e’ una apologia di un personaggio che, onestamente, non vorrei piu’ vedere in italia. purtroppo sono in molti ad auspicarne il ritorno, nonostante questo sia considerato, dalle leggi vigenti, un reato. Si metta il cuore in pace il Mons. Babini che tante volte ha elogiato il mascellone di Predappio, il suo regime, le bastonate e l’olio di ricino (specialmente se somministrati ai gay). Si mettano il cuore in pace gli omofobi, razzisti ed antisemiti che tanto ci hanno sollazzati con i loro ridicoli proclami deliranti strombazzati dalle colonne del sito spazzatura pontifex. Pontilex e’ una realta’ e rimarra’ tale per molto tempo.

ora abbiamo un nuovo imbecille da leggere e sopportare. si tratta dell’autore ed amministratore del sito Gli amici dei Pontilessi.

Cosa dire? nulla. non c’e’ nulla da dire visto che l’autore del blog in questione nulla dice. meglio, dice cose senza un senso compiuto, si agita senza argomentare in modo logico le stupidaggini che scrive. Accusa di fondamentalismo delle persone che hanno avuto la cultura e la forza di scrollarselo di dosso, il fondamentalismo.

qui su pontilex ci sono persone di estrazioni e provenienze diverse. ci sono laici e cattolici, ci sono gay ed etero, ci sono persone di destra e di sinistra. pontilex e’ la dimostrazione che si possono far convivere esperienze ed opinioni diverse quando si sceglie il territorio comune del rispetto e della tolleranza.

appare ovvio che il povero pagliaccio che ha messo in piedi l’ennesimo, delirante, tentativo di sconfessare i contenuti di pontilex ha ottenuto solo una cosa. rendersi ridicolo e garantire a noi giorni interi di sonore risate.

Famo er cinema!

Ben ritrovati a tutti. Dopo diversi mesi lontano da pontilex (solo con la tastiera, mai col cuore) ritorno qui a scrivere. Qualcuno che qui mi conosce meglio e’ al corrente della mia grande passione per il cinema. Da diversi anni realizzo dei cortometraggi autoprodotti. Tengo a precisare che non sono un professionista del cinema. Sono solo un appassionato col pallino di raccontare storie con le immagini.

Tempo fa ho scritto una breve sceneggiatura che vorrei realizzare. In occasione dell’anniversario di Pontilex ve la propongo qui, senza veli. Se qualcuno dei lettori fosse interessato a partecipare al progetto (attori, tecnici) sara’ il benvenuto. Non occorre essere dei professionisti da oscar, basta la passione e la voglia di farlo.

Non vi fate intimorire. Fare un cortometraggio e’ un divertimento e mi piacerebbe farlo con persone come quelle che sono qui.

questo il link alla sceneggiatura, per avere idea di che cosa si tratta 

e’ stato un piacere ritrovarvi qui. a presto.

Pontifex.Roma : La Voce Ufficiale della Chiesa

Molti dei nostri lettori ricorderanno le diverse videointerviste che Pontilex ha pubblicate nel tempo. Un’intervista che provoco’ non pochi mal di pancia alla redazione di pontifex.roma fu la famosa intervista al giornalista vaticanista Gianluca Barile. L’intervista, ovviamente, e’ ancora online e puo’ essere vista qui.

Continua a leggere

Emanuela Orlandi mori’ in un festino pedofilo in Vaticano, lo rivela Padre Amorth

La notizia è sconvolgente, ma è ancora più incredibile la fonte da cui proviene. Per Padre Gabriele Amorth, il più grande esorcista della Santa Sede stimato addirittura dal Papa, Emanuela morì tragicamente in un festino pedofilo consumato in ambienti vaticani.

«E’ un delitto a sfondo sessuale», sostiene il capo mondiale degli esorcisti, padre Gabriele Amorth. L’anziano sacerdote, molto stimato da Benedetto XVI, rivela a La Stampa una pista interna per la scomparsa nel 1983 della cittadina vaticana davanti alla chiesa di Sant’Apollinare, da poco riferita riservatamente ai familiari della ragazza.

Continua a leggere