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Progettista e sviluppatore di software precario (Sandro, non il software). Tipico prodotto delle periferie della capitale (aho!, che me 'mpresti na' sigaretta?). Appassionato di cinema e letteratura, usa l'italiano come un dialetto alternativo alla sua lingua madre, il romanesco. Sostiene la battaglia per i diritti civili anche se riconosce che spesso tratta la questione con degli incivili. Ha un pessimo senso dello humor e si vede, anche in questa breve biografia.

Dilemma

ho letto oggi un articolo pubblicato sul quotidiano “La Repubblica”, questo articolo (cliccate qui per leggerlo) racconta della sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Modena per decretare lo scioglimento e la nullità del matrimonio contratto tra due cittadini italiani.

per farla breve cosa e’ accaduto… un uomo ed una donna si sono sposati diversi anni fa. dopo diverso tempo l’uomo, evidentemente con il supporto della moglie, ha iniziato il processo per il cambio di sesso, fino a completarlo e diventare di fatto una donna. a questo punto l’ufficiale d’anagrafe di Modena ha rifiutato all’uomo diventato donna lo status di “coniugato”. i coniugi hanno fatto ricorso ed il Tribunale d’Appello di Modena ha sciolto “d’autorita'” il matrimonio. in pratica ha divorziato i coniugi contro la loro volonta’.
i coniugi annunciano ricorsi in sede europea, davanti alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo

sicuramente un caso da seguire.

ora, visto che sicuramente anche i nostri inseparabili amici di pontifex leggono questo blog, vorrei porre una domanda ai detentori delle verita’ di fede e dottrina.

in questo caso specifico chi ha agito bene? ha fatto bene il tribunale a “divorziare” la coppia contro la loro volonta’? la motivazione della sentenza e’ che non si puo’ ammettere un matrimonio tra due persone dello stesso sesso. allo stesso tempo questa coppia era regolarmente sposata e non aveva nessuna intenzione di divorziare. e il magistero ci insegna che “non osi l’uomo separare cio’ che Dio ha unito”.

dov’e’ il giusto in questa storia? che risposte da la retta dottrina?

sono in attesa di sentire il parere di sommi teologi come carletto, foxy e, perche’ no? anche l’emerito Babini.

Bruno Volpe, poche idee ma ben confuse

prendo in prestito dal mio amico Bandito la definizione che ormai caratterizza Bruno Volpe. devo ammettere che pur essendo personaggio poco raccomandabile, il Bandito e’ uomo saggio.

ho letto l’articolo di Bruno Volpe La caricatura del Papa a Roma. Prete presunto pedofilo, si sapeva dal 1985

in questo articolo Volpe fa delle riflessioni sulle scelte artistiche e architettoniche della chiesa modernista buonista comunista, scelte per le quali lo rimando (Volpe, so che mi leggi!) a questo link dove si potra’ constatare che l’arte e l’architettura liturgiche “moderniste” non sono tutte da buttare via, anzi, spesso finiscono per fare scuola.

ma la parte piu’ interessante e oggetto di questo post e’ alla fine dell’articolo. Volpe, finiti i soliti improperi contro i modernisti, i comunisti, gli omosessualisti, i tassisti ed i violinisti, scrive quanto segue :

Il cardinal Bagnasco, fior di galantuomo, ha chiesto perdono e dimostrato costernazione.
Un gesto che gli fa onore.
Ma ricordiamo ai distratti che nel 1985 il parroco di don Seppia aveva, inascoltato, lanciato un allarme al Vescovo di Genova.
Era il Pontificato del santo subito.

quando ho letto questo ho detto, tra me e me : “PIFFERI! finalmente una presa di posizione netta sulla pedofilia!” dalle frasi che Volpe scrive si evince quanto segue (sono mie conclusioni. prego Volpe di correggermi se ho capito male) :

1) Il Cardinal Bagnasco ha fatto bene a chiedere scusa pubblicamente manifestando costernazione per l’accaduto e chiedendo perdono.
2) E’ incredibile sapere, solo adesso, che certe “tendenze” e “pericoli” erano ben conosciuti fin dal 1985 quando il parroco di don Seppia non fu ascoltato dal Vescovo di Genova (se non sbaglio in quegli anni era il Cardinal Siri, morto nel 1989) facendo calare un velo di colpevole silenzio sul pericolo che Don Seppia poteva costituire.
3) viste le affermazioni precedenti, il responsabile di tutto questo e’ GPII, almeno sul piano morale.

Volpe, alcune di queste affermazioni sono discutibili (quelle su GPII), ma nel loro complesso ragionevoli, oserei dire accettabili e condivisibili.

Ora la domanda sorge spontanea. Due giorni fa lei, Bruno Volpe, ha intervistato il Mons. Babini che ha affermato che secondo lui un vescovo non dovrebbe denunciare un prete pedofilo e che invece dovrebbe proteggerlo e pregare per la sua conversione.
opinioni, quelle del Mons. Babini, non solo assolutamente non condivisibili ma, purtroppo, ma anche molto vicine all’apologia di reato.

Ora, visto che lei, Volpe, ci ha insegnato nel tempo che lei e’ il censore del malcostume ed e’ colui che giudica e spara sentenze verso tutti quelli che “errano”, perche’ lei, Bruno Volpe, non fa un bell’articolo di censura nei confronti del Mons. Babini?
Visto che le opinioni che traspaiono dal suo articolo, i complimenti che fa al Card. Bagnasco ed il rammarico per il silenzio (colpevole?) che ha protetto Don Seppia fin dal 1985, indicano una sua posizione in favore della attuale linea indicata da Benedetto XVI sulla pedofilia, perche’, Volpe, non scrive un bell’articolo per censurare il Mons. Babini che con le sue opinioni sul “problema pedofilia” sicuramente erra ed e’ lontano dalle linee indicate dalla Chiesa?

viste le sue abitudini di censore, il fatto che lei non abbia scritto nessun commento sulle affermazioni, a mio giudizio gravissime, del Mons. Babini mi fa pensare che lei le condivida, anche alla luce delle affrmazioni fatte venerdi scorso da don Stanzione in occasione del seminario sull’Arcangelo Michele alla chiesa dei Frisoni in Roma. colgo l’occasione per ricordare a don Stanzione che la magistratura persegue reati e che i giornalisti che fanno il loro mestiere pubblicano notizie. se un prete e’ arrestato per pedofilia e spaccio di cocaina i giornalisti ne scrivono e pubblicano tutte le foto che vogliono, anche 10.

Ora, pero’ con questo articolo, lei, Volpe, mostra opinione opposta, sembra auspicare delle denunce da parte dei vescovi in caso di preti pedofili. potrebbe fare chiarezza, per favore, sulle sue effettive posizioni riguardo il problema della pedofilia nella chiesa? secondo lei un Vescovo deve denunciare un prete pedofilo oppure no?

ecco, Volpe. poche idee ma ben confuse.

Bruno Volpe tira il sasso…

… e poi nasconde la mano.

nell’articolo Si baciano per strada, ma nessuno interviene, articolo peraltro non commentabile per il suo contenuto omofobo, Bruno Volpe risponde alla mia proposta di discussione pubblica su temi come l’omofobia, l’antisemitismo, il razzismo.

una proposta, tra l’altro partita da lui, dato che in tempi passati aveva espresso il desiderio di incontrarmi e dibattere con me. ora sembra che il buon Volpe abbia cambiato idea, come fanno alcuni bambini che prima tirano i sassi e poi nascondono la mano.

il buon Volpe scrive :
…un amico massone mi invita a dibattere con lui.
Ben lieto, ma come si fa davanti a certi pezzi di tal Simone che mi insultano e dileggiano senza alcun ritegno e senza nemmeno scusarsi?

caro Bruno Volpe, si, ti invito a dibattere i temi che ti ho indicato, pubblicamente, davanti ad una telecamera, civilmente. come ti ho gia’ detto discuteremo di questi temi e non di cose personali.

e poi, chi ti ha insultato? io? per cosa? per aver espresso la mia opinione? per aver detto la verita’? da quando in qua esprimere una opinione e’ un insulto? vuoi usare due pesi e due misure? se per te dire che gli omosessuali sono degli animali che andrebbero arrestati, magari dopo essere stati bastonati, e’ una opinione, perche’ per me dire che la visione pontifexiana della religione cattolica e’ una visione malata e blasfema non puo’ esserlo?

perche’ il tuo sodale Carlo Di Pietro puo’ tranquillamente insultare la mia compagna dicendo fa “il mestiere piu’ antico del mondo” sui viali ed io non posso dire che voi siete degli omofobi antisemiti razzisti?

io non ho insultato nessuno, tantomeno te. di cosa dovrei chiederti scusa? semmai tu dovresti fare un esame di coscienza e renderti finalmente conto che le idee che proponi e sostieni sono idee di intolleranza, odio e divisione. dovresti essere tu a chiedere scusa alla tua coscienza.

in ogni caso la mia offerta e’ sempre valida. ti propongo un incontro pubblico, davanti ad una telecamera, per dibattere argomenti come omosessualita ed omofobia, antisemitismo e razzismo. il video sara’ pubblicato su youtube in modo che tutti possano farsi la loro opinione, liberamente.

hai il coraggio delle tue idee? dimostralo.

a proposito… io mi chiamo Sandro, non Simone.