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Studente di lingue e culture orientali. Critica Pontifex e il sottobosco integralista cattolico e religioso/di estrema destra in genere perché ritiene siano l'espressione di tendenza reazionarie e autoritarie, quando non avallano lo status quo delle ingiustizie sociali.

Commenti più che leggittimi

Al solito, per la logica del paradosso che vige e regna sovrana su PontifeSS pare che siano i commentatori da loro considerati alla stregua di troll, termine che loro non usano perché della perfida lingua Albione, ad essere gli unici sensati e con ragion di causa. D’altronde, non ci si potrebbe aspettare altrimenti da chi erge le sparate della Cozza Affus ad articoli veri e propri. Ma questa è un’altra storia: Continua a leggere

Pontifex non sa leggere…

 

Classico esempio di Rosik...

Una delle funzioni principali della satira è quella di affrontare i problemi scomodi. […] La satira presume che il pubblico abbia un cervello

Michael Moore

 

Sindrome dei Sentimenti Offesi. Come dire: sapete che un sito dice assolute idiozie volontariamente e ci s’arrabbia perché poi tali idiozie ti offendono. Oggi i Nostri non sanno proprio che pesci pigliare, a cominciare da curiose citazioni rigorosamente senza fonte nonché dall’incredibile malafede dell’articolista (tal PiGì) che pare non abbia neanche letto per errore la fonte della sua indignazione. Continua a leggere

Quello che i PontifeSSi non dicono….

Chi è fedele nel poco lo è anche nel molto e chi è disonesto nel poco lo è anche nel molto.

Luca 16,10

Leggo nel solito edit(t)oriale di Volpe una frase piuttosto curiosa:

Atto blasfemo e sacrilego durante l’Angelus del Papa BenedettoXVI in Piazza San Pietro. Un uomo, apparentemente in stato di squilibrio mentale, ha bruciato una Bibbia ed é corso via, inseguito dalla Gendarmeria Vaticana che ha fatto sgomberare per precauzione una parte dei fedeli. Continua a leggere

Non ci leggono… no no.

L’uom superbo si pone sopra gli altri, e crede che gli si debba ogni cosa; gli altri, per lo contrario, lo mettono nell’ultimo grado, né gli concedono nulla.

Confucio

 

Sorvoliamo sul fatto che Volpasten ne fa una più del diavolo, giungendo a criticare la stessa Chiesa a cui si dice fedele mentre dovrebbe esserne sottomesso:

Divenuto membro della Chiesa, il battezzato non appartiene più a sé stesso, ma a colui che è morto e resuscitato per noi. Perciò è chiamato a sottomettersi agli altri, a servirli nella comunione della Chiesa, ad essere «obbediente» e «sottomesso» ai capi della Chiesa, ed a trattarli «con rispetto e carità»

(1269) Continua a leggere