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Vado spesso curiosando in giro per il piacere di non rimanere mai senza argomenti di conversazione.

I pontifeSSi si masturbano poco.

 E’ una ricerca che ce lo dice. Precisamente di Okcupid, strumento che penso presto sarà oggetto delle attenzioni pontifeSSe. Okcupid è uno database di incontri sul web, che conta milioni di iscritti, e che raccoglie dati e informazioni in materia di rapporti interpersonali.

 Sulla scorta di queste ricerche è emerso che pochissimi uomini cristiani ed atei dichiara di masturbarsi a fronte nientemeno del 20% delle donne ebree. Gli uomini agnostici, essendo agnostici, hanno imparato a non farsi problemi e si dedicano alla bella vita invece che scrivere pontifeSSerie. Coerenti con loro stessi.

Sulla scorta di queste ricerche, il 97% degli uomini che si dichiarano cristiani non si masturba. E così il 97% degli uomini atei. Che essendo atei saranno pure vessati.

 Ma il dato interessante è il rapporto tra Twitter e la masturbazione. Chi Twitta spesso, e i pontifeSSi sono arrivati a 1722 cinguettii in poche settimane, invece ha relazioni brevi e ha un rapporto con l’onanismo maggiore rispetto a chi twitta meno.

Questo dato potrebbe farci pensare che i pontifeSSi abbiano un produttivo rapporto con il loro principale organo, ma la ricerca fa riferimento ai ragazzi tra i 18 e i 24 anni. Età, per vero, che si caratterizza proprio per un maggior numero di storielle e di flirt oltre che di tempeste ormonali. E comunque l’età media dei pontifeSSi e degli emeriti sembra più quelo delle querce secolari che dei pischelli.

Quello che mi chiedo: è solo una pura coincidenza che tre giorni dopo che questa ricerca emerge alle cronace nazionali, ritroviamo un’interessantissimo articolo in cui Volpastren si scaglia contro il film Hysteria che, a dire di Volpastren, esalta i vibratori e la masturbazione?

Ma, per vero, a leggere la recensione riportata dallo stesso Volpastren in calce all’articolo, sostenga che l’assenza di masturbazione porti ad essere isterici, irritabili, rabbiosi.

“1880. Nella pudica Londra vittoriana, il brillante giovane dottore Mortimer Granville (Hugh Dancy) è in cerca di un nuovo lavoro. Lo trova presso il Dottor Dalrymple (Jonathan Pryce), specializzato nel trattamento dei casi di isteria i cui angoscianti sintomi nelle donne includono pianto, malinconia, irritabilità, rabbia. Dalrymple è convinto che la causa del malanno sia anche la repressione sessuale imperante in quell’epoca, e cura le “isteriche” con una terapia scandalosamente efficace: il “massaggio manuale” sotto le gonne delle sue pazienti. Il dottore, però, deve lottare contro la fiera disapprovazione della figlia Charlotte (Maggie Gyllenhaal), sostenitrice dei diritti delle donne più deboli. Mortimer decide di affinare il metodo terapeutico: quando il suo lungimirante amico Edmund (Rupert Everett) gli rivela il progetto del suo nuovo spolverino elettrico, gli viene in mente un’idea irresistibile”.

 Pura coincidenza vero?

p.s. dato che i pontifeSSi son prevedibili e so già che faranno sparire la recensione (e forse anche il post) riporto di seguito la recensione come appare su Pontifex. Così, a futura memoria.

Che cosa strana …

… si pregiano di essere un blog di informazione cattolica …

… si vantano di interviste pseudo illustri (e forse anche pseudo interviste) di cui non forniscono alcuna prova video (l’unica video intervista pubblicata, quella a Luca Di Tolve, non l’hanno fatta loro anche se così hanno voluto far credere) per cui per quel che mi riguarda potrebbero anche intervistare Nonna Papera …

… Volpastren si onora del titolo di giornalista pubblicista con venticinquennale esperienza…

… lo stesso Volpastren sarebbe tranquillamente acclamato direttore del New York Times …

… e poi non fanno una telefonata all’arcidiocesi di Campobasso-Bojano per chiedere conferma della notizia?

Che cosa strana proprio.

Intervista all’attore porno Thomas Turbato.

 Faccio notare che a seguito della fantarecensione di un film porno e dopo aver immaginato molto bene Volpastren (e anche B.V.) come recensore di film porno, Volpastren risponde indicando la pornografia come perversione e vizio. Commentiamo la notizia col noto attore porno Thomas Turbato.

 D. Come commenta la notizia secondo cui la pornografia è una perversione e vizio.

R. La pornografia è solo rappresentazione della realtà. Magari di una realtà eccitante, o magari un po’ adattata per esigenze cinematografiche, ma la pornografia rientra nel diritto d’espressione. E’ ovvio che i bambini vanno tutelati, ma non è un vizio nè una perversione. Altre cose sono vizi e perversioni.

D. Tipo?

R. Tipo l’astinenza sessuale. L’uomo è nato per riprodursi e ha un istinto che è finalizzato a questo. Non lo si deve reprimere. Peraltro il sesso fa bene alla salute fisica e psicologica. Conosco persone che non fanno sesso e sono nervose, suscettibili, irascibili. Un po’ come mi sembra talvolta Volpe. Un po’ di sano sesso con le debite precauzioni fa solo bene.

La pedofilia è perversione, non certo la porngrafia o l’amore omosessuale.

D. Ha mai dovuto recitare con partner omosessuali?

R. Si in “Ventimila seghe sotto i mari” eravamo io e due nigeriani superdotati che ci battevamo a suon di masturbazione. Alla fine uno dei tre pagò pegno a giudizio insindacabile della giuria, composta da alcuni giovani imberbi presi dal sacro fuoco dell’eccitazione. Fui io alla fine a pagar pegno. Una prova attoriale che mi ha profondamente cambiato.

D. Crede in Dio?

R. Certo. In quel Dio che predica la sincerità e l’amore verso il prossimo. E chi genera piacere, anche fisico, fa del bene. In quel Dio che impone all’uomo di non giudicare. In quel Dio che ci lascia liberi di scegliere.

D. Lei si sente una bestia per quello che fa? Pensa che i gay siano contro natura?

R. Trovo molto più contro natura non fare sesso, reprimersi, che l’amore gay. Non sono una bestia e nessuno dei miei colleghi lo è. Salvo non voler considerare anche il cavallo che ha avuto il privilegio di recitare con Cicciolina. Ovvio.

D. Cosa invita alla pornografia?

R. Una gran voglia di sesso.

D. Cosa direbbe a Bruno Volpe?

R. Beh un po’ di sano onanismo per cominciare, che tanto non diventa nè cieco nè verrà mai accusato di genocidio. Dopodiché un salto dal barbiere a sistemare il taglio togliendo la leccata di mucca che contraddistingue la capoccia di Volpe, doccia e barba a casuccia … un bel dopobarba e poi vai in giro a conquistar donne. Se poi vuol provare a recitare in un porno potrei introdurlo molto volentieri nel genere.

Una vittima di Volpastren e di Carletto.

 Lo spettacolo di Castellucci è a Casalecchio di Reno. Volpastren e la sua compagnia goliardica non ne parla più, perché ormai non ne hanno più interesse economico.

 Un avellinese, un po’ più serio di loro, invece, ha pensato bene di non rimanere dietro la scrivania a sparare sciocchezzuole, e ha pensato di incatenarsi fuori al teatro e di manifestare il proprio dissenso. Legittimo anche se non condivisibile. Non condivisibile per le stesse ragioni che ho spiegato quando a suo tempo contestavano Volpastren & co. Quanto meno perché le critiche sui si dice con ogni probabilità si riveleranno per buona parte errate.

 Ma apprezzo molto di più l’avellinese solitario che Volpastren. Intanto perché il primo si è scomodato da casa propria (suppongo ad Avellino) per andare a Casalecchio di Reno a protestare sotto la neve … invece di sparar cagate al caldo di casa propria offendendo chi contesta.

 In secondo luogo si era anche convinto ad entrare a vedere il film e ad affrontare un dibattito … peccato che il suo “direttore spirituale” l’abbia convinto a desistere. Hai visto mai che potesse convincersi del contrario.

E in questo vediamo come funziona la mentalità ristretta di questi pseudocattolici da strapazzo: hanno un’idea preconcetta e la sostengono con ogni motivazione anche illogica. E non è possibile ritornare sulle proprie posizioni, o ascoltare il prossimo per capirne i motivi o per comprenderne le differenze.

 Questo contestatore avellinese, probabilmente, è solo una vittima di Volpastren e di tutti quelli come lui. Solo che è stato più realista del re ed è andato a protestare non (come Volpastren) per un’esigenza economica o per visibilità (anzi forse ci ha rimesso di soldi, tempo e salute visto il freddo). Ma perché si era convinto (ingenuamente aggiungo io) che quello che egli diceva fosse giusto. Ed era disposto in fondo anche disposto al confronto. Questo lo differenzia da quegli allegri goliardi dei pontifeSSi di cui è forse vittima.

 Ma quest’episodio ci fa rendere conto anche di come sia potente la scrittura. Costui ha ritenuto di procedere praticamente alla protesta, seppur in solitario, con le stesse motivazioni di Volpastren & co.Solo mettendoci la faccia e aprendo uno spiraglio al cambiamento di idee (spiraglio subito chiuso).

 Non voglio immaginare cosa dovesse succedere se qualcun altro li prendesse in parola allorquando decidessero di non far accumulare ai gay troppi peccati al cospetto di Dio o allorquando qualcuno decida di porre fine alle sofferenze di qualche madre di ragazzi gay.

 Capito Volpastren? Ti ripropongo la foto, per rinfrescarti la memoria.

Le recensioni porno di B.V. lo stalker di Murat – “Fascisti su Marta”.

Il recensore di film porno, insieme al cameraman di film porno, è il lavoro più sfigato che esista, dopo quello di essere (ex) direttore ed editorialista di Pontifex Roma. Da oggi l’ingrato compito lo compirà per noi di Pontilex nientemeno che B.V. lo stalker di Murat.

Ebbene sì, l’avvocato di 49 anni mi ha scritto, descrivendomi la sua nuova perv… ehm … professione. Ormai non è più stalker ma vede quei 200 film porno al dì e non appena riesce ad avere ambo le mani libere scrive qualche recensione.

Di seguito il testo che mi ha spedito per mail. Mi raccomando sono parole preziosissime.

Da segnalare innanzitutto la presenza, nel cast, di un grande attore porno: l’incommensurabile Thomas Turbato. In divisa da gerarca fascista lascia intravedere tutto il suo maschio vigore e splendore.

Il film, interamente in costume, narra di uno sparuto gruppetto di fascisti, a capo del quale vi si trova appunto Rocco, interpretato per l’appunto da quel gigantesco attore di Turbato.

Il loro esilio forzato, da tempo immemore ormai, crea notevoli problemi di convivenza. Oltre a dover sopravvivere e a doversi procurare libagioni di ogni tipo senza dare troppo nell’occhio, non hanno come sfogare la loro voglia sessuale.

Ma a questo ci pensa Marta, interpretata dalla stupenda e prorompente Federica Veronica. Una ragazza di 26 anni, prosperosa, lussureggiante in ogni suo movimento e languida in ogni suo sguardo.

Alla bisogna, la bella Marta si concede per il benessere fisico dei Nostri italici che, anche a frotte di 4 o 5 per volta si affannano per dar sfogo ai loro piaceri più intimi.

La storia ha un suo spessore ed una sua profondità artistica, contrariamente a quello che sostengono i critici dei film porno. Anche un profano può cogliere le varie sfumature e le problematiche sommerse che il film vuole sollevare nello spettatore.

Thomas Turbato ha dichiarato, dopo le riprese, di non aver avuto alcun problema ad entrare nel personaggio, e vorrei anche vedere.

La visione del film è sconsigliata ai minori di anni 18, per ovvie ragioni …. che avete capito: si fa riferimento a Bruno Volpe, il quale, pur senza apparire e per il solo fatto di essere nominato, ha di per sè costretto la produzione a limitarne la visione specificando, tuttavia, che la visione, invece, è particolarmente consigliata al citato Bruno Volpe che sicuramente apprezzerà quest’arte, se non ha già apprezzato.

Vedo e prevedo che Volpastren…

 …  domani dedicherà pensieri parole interviste ma soprattutto omissioni ad Adriano Celentano. Ci racconterà che, sì è anche un bravo cantante MA (il minidio pontifesso che si chiama MA) che ha ormai fatto il suo tempo e che dovrebbe andare in pensione.

… riterrà che Celentano vuole censurare la stampa cattolica, che Don Gallo non è vero che si batte per gli ultimi  e che in realtà è uno scandalo costante, che è pietra da inciampo, che fa politica attiva (per tenersi agli ultimi giorni).

… declinerà l’argomento in tutte le salse intervistando emeriti e meno emeriti che storto o morto diranno la stessa cosa. E chissà che Merluzzi non ci delizi con un profilo psicologico del Celentano.

… si scandalizzerà per Morandi che ha detto cazzo: era proprio necessario l’elogio di tale parte del corpo, che provoca a Volpastren cotanta ira e frustrazione?

… ci dirà che il canone va pagato, ma certi spettacoli squallidi giustificherebbero anche il mancato pagamento (il che ricordo equivale a un’istigazione a delinquere).

… dimenticherà del tutto di rispondere al mio ultimo articolo in cui riportavo la notizia del ragazzo gay pestato in Brasile. Il tutto perché ho fatto riferimento allo stalker di Murat che ormai è come il mostro di Lockness.

Volpastren, oltre che omofobo, xenofobo, maschilista, privo di argomentazioni valide, in possesso di un eloquio pencolante e di un italiano incerto, sei anche prevedibile. A meno che domani non ti dedichi alle recensioni dei film porno. La qual cosa so che ti piacerebbe molto di più.

p.s. niente meno “Ed io che sono Carletto, l’ho fatta nel letto …” è anche su Apocalisse Laica.

p.p.s. ho scoperto solo adesso che lo scorso il 6 novembre 2010 admin pensò e scrisse un post intitolato proprio “Ed io che sono Carletto, l’ho fatta nel letto …”. L’ho inconsapevolmente copiato. Me ne scuso profondamente. Mi sembra il minimo linkarlo. Non ne avevo proprio cognizione. Potrò mai essere perdonato per quest’errore?

Volpastren Volpastren … ma come devo fare con te …

Il nostro Volpastren, nel rispondermi ulteriormente riprende il suo vecchio stile

  Ma analizziamo punto per punto:

Nessuno impedisce a costoro di scambiarsi le loro turpi effusioni in privato, ma non lo facciano in pubblico. Si tratta di uno spettacolo indecente ed urtante.

 

  Volpastren conferma come non conosca la parola amore. Non solo non ne conosce il significato, ma forse non ne conosce nemmeno alcuna applicazione pratica. Ho quasi compassione di questa persona che riesce a definire turpe un effusione. Se un comunissimo gesto di dolcezza e di amore (ricordiamoci che Dio è amore) viene definito come turpe, mi sorge il dubbio che forse Volpastren non ne abbia mai sperimentato gli effetti benefici. Sarei veramente curioso di sapere cosa ha inaridito così Brunello, quali problematiche lo rendano così fortemente opposto verso un così dolce gesto come possono essere le effusioni tra persone che si amano.

  Addirittura indecente ed urtante. Rendiamoci conto che parliamo di un bacio, non di due persone che si accoppiano pubblicamente, il che, ammetto, possa quanto meno imbarazzare. Ma un bacio. Brunello un bacio. Il bacio è quello che dai alla persona cui vuoi bene, alla persona che ami, alla persona che sei felice di incontrare. Turpe? Indecente ed urticante? Che tristezza. Non pensavo che Volpastren fosse così solo e distrutto da considerare così malamente un bacio.

Un tipico gesto di amore che viene definito turpe è un pugno nello stomaco. Come la Gioconda sfregiata con le corna da diavoletto … Volpastren sai che è la Gioconda? Non è quello che alcuni hanno scritto in fronte, ma un quadro famosissimo esposto al Louvre a Parigi, appena fuori Bari.

Alcuni ambienti gay lamentano le aggressioni nei loro confronti.

  Qua Brunello dimostra di aver capito tutto …. si si … devo ripetermi? No, visto che ha ripetuto pedissequamente le parole di ieri, vi rimando a quello che gli ho risposto ieri e risparmiamo tempo.

La violenza è un mostro che va combattuto e chi mena le mani è un mascalzone, va condannato.

  Oooohh bravo Volpastren. Sono con te. La violenza va condannata. Quindi adesso, se la violenza va condannata non voglio che tu scriva cose del tipo tuttavia/ma/d’altronde/sebbene. Se va condannata la violenza e chi mena le mani è un mascalzione, devi scrivere: quel ragazzo gay è stato menato da un mascalzone che deve andare in galera. Trovo scandalosa la violenza in genere, e in particolar modo sui gay e sulle donne.

Tuttavia domandiamoci: è possibile anche che le reazioni manesche ed ingiustificabili siano in qualche modo favorite da spettacoli oggettivamente e moralmente disordinati?

Probabile, lo stesso di una bella ragazza che chieda di notte e in minigonna un passaggio e poi viene violentata.

 

Chi le usa violenza è da condannare, tuttavia un poco di prudenza non guasta mai.

  Ecco appunto. Tuttavia. Lo sapevo!! Delle due l’una Volpastren: se sono ingiustificabili non possono essere favorite da alcunché. Altrimenti sono giustificabili. E tu fornisci ai violenti un’attenuante, perché ritieni che siano stati provocati da spettacoli turpi ed irritanti. La prudenza dovrebbe avere solo Volpastren nello scrivere.

  Orbene: è vero che l’articolo 599 del codice penale riconosce l’esimente della provocazione, ma un bacio saffico non rientra tra le provocazioni comunemente intese dal diritto penale.

   O, per dirla con un’altra scriminante prevista dall’articolo 51 del codice penale, è vero che è una scriminante l’adempimento di un dovere (cioè una condotta astrattamente prevista come reato, ma giustificata se realizzata in adempimento di un dovere imposto da una norma giuridica o da un ordine legittimo della pubblica Autorità); ma in questo caso sarebbe un dovere previsto dal magistero del minidio pontifeSSo … che non ha autorità nello stato italiano laico e libero.

  Baciarsi in pubblico, anche tra persone dello stesso sesso, o vestire provocanti è perfettamente lecito, e in ogni caso, ammessa anche la provocazione ex 599 c.p., sussiste sempre un fattore proporzionale tra azione e reazione.

  E quindi ammesso e non concesso che voglia essere vista come provocazione turpe ed urticante, oppure ammesso e non concesso che una donna sia particolarmente sexy, ciò non sarebbe ammessa la violenza come reazione.

  Nè è ammesso lo stalking di cui non ci parli mai. Nonostante a Murat sia residente B.V., che esercitava la tua stessa professione, con la tua stessa età ed arrestato in flagranza di reato (coincidenza: proprio nel periodo della tua assenza forzata) mentre appendeva fegati al citofono di una ventiseienne.

  Ne sai niente tu di questo stalker Volpastren?

 p.s. oggettivamente indica una descrizione della realtà indipendente dalle percezioni soggettive. E’ risaputo che per fortuna molti non sono infastiditi da un bacio lesbo. Ergo, non è per nulla oggettivo quello che dici.

p.p.s. l’odio genera odio e l’amore genera amore … e nelle tue parole, Volpastren, vedo solo astio, odio, risentimento … tutti fattori che fanno male … ti ripropongo la foto Volpastren. Medita sulle conseguenze dell’odio e del risentimento …

 

Ignoro come faccia Volpastren a concentrare tante sciocchezze in poche righe.

Volpastren ha pensato bene di rispondere al mio articolo, ma in poche righe ha collezionato un numero impressionante di sciocchezze.

Alcuni omosessuali, sicuramente in buona fede (altri meno) hanno, con somma disonestà intellettuale, voluto pubblicare il volto tumefatto di un presunto gay, ritenendo che le percosse da questi subite siano da mettere in correlazione con chi critica la cultura gay.

 In primo luogo, notiamo le solite critiche a destinatari che Volpastren non nomina. Alcuni. Non alcuni. IO ho postato la foto. Mi chiamo Sandro. Scrivo su Pontilex e ho un blog anche per fatti miei. Mi prendo le mie responsabilità, e quando vengo criticato pretendo di essere chiamato per nome. Proprio per lo stesso motivo per cui Volpastren si rivolta per l’anonimato in rete.

 Poi la definizione di omosessuale. Nota generalizzazione. Per Volpastren non esiste che un eterosessuale possa difendere gli omosessuali. La regola: non condivido la tua idea ma darei la vita affinché tu possa esprimerla evidentemente non sfiora Volpastren. Il tutto con la precisazione che non c’è da condividere l’orientamento sessuale. Semmai ognuno ha il proprio, ma ciò non vuol dire che c’è n’è uno giusto ed uno sbagliato.

 Poi sappiamo che tale qualificazione, allorché avvenga da parte di Vopastren, vuole essere offensiva. Non sono gay, nè – spiacente – mi offende essere definito tale. Nemeno se e lo dice Volpastren, che così intende offendermi. Questo perché i gay, per il Nostro, andrebbero sì corretti fraternamente, ma come sarebbe bello se non fossero mai nati o se quelli nati vivi fossero sbattuti in galera.

 Nuova accusa generalizzata e non supportata degna del signor Coniglio Pasquale: alcuni in buona fede altri no. Chi è in malafede? Nomi e cognomi prego. Per quale motivo sarebbero in malafede?

 Nel merito ho ripreso una notizia, fornendo il link, riportata dal Globo, giornale brasiliano che sostiene che quel ragazzo gay è stato pestato a sangue mentre manifestava pubblicamente. Se Volpastren ha elementi per dire che la notizia è falsa, li proponga alla pubblica attenzione ed alla magistratura denunciando Il Globo. Altrimenti si astenga dallo scrivere vaccate. Grazie.

 Inoltre non è il criticare la cultura gay che è da mettere in correlazione alla violenza. Ma è il sostenere che è meglio che i gay non nascano per nulla; è il dire che una madre di un ragazzo gay sarebbe disperata; è il dire che i gay andrebbero sbattuti in galera. Questo non è criticare. E’ farneticare, nella migliore delle ipotesi.

Gli episodi di violenza contro chiunque, sono opera di malviventi e di persone in preda ad impulsi diabolici.

Appunto: malviventi. E non aggiungo altro.

Oggi accade che gli epigoni di un mondo sregolato e necessitante di adeguate cure ed attenzioni pastorali, come lo è l’esaltazione dell’omosessualità, pretendono di far passare per normale quello che contrario ad ogni moralità cattolica e non v’è riga nel Magistero della Chiesa cattolica che dica l’opposto.

 Non siamo certo noi ad aver bisogno di cure. E comunque qua non si esalta niente. Almeno non di più di come Volpastren intenda esaltare il maschilismo di cui è impregnato fino all’ultima piega della sua sacca scrotale. La profonda differenza tra me e lui (tra le millemila che ne esistono) è sintetizzabile nel fatto che io non impongo alcun tipo di sessualità. Per me non importa che si ami un uomo o una donna. M’importa che si ami. E questo rende molto più cattolico me di Volpastren, il quale vuole imporre che tutti siano etero in nome di un magistero non ben definito.

Difatti il presupposto su cui si basa la regola cattolica della famiglia con un uomo ed una donna a fini riproduttivi ha una base: la riproduzione della specie.

 Orbene premesso che i non cattolici non sono obbligati a seguire questa regola proprio perché non cattolici, premesso che Volpastren in quanto separato è in contrasto con il Magistero che va tanto pubblicizzando, e premesso che non si può imporre la religione a nessuno, è evidente che questa regola non più motivo di esistere. Nonostante l’omosessualità esista da millenni, l’umanità ha superato quota 6 miliardi di unità. Quindi è una limitazione non necessaria.

 In conclusione, la risposta di Volpastren è raffazzonata, generica, piena di sciocchezze, che non leva e non mette rispetto a quello che ho affermato, motivazione tipica di chi, come Volpastren, non ha motivazione alcuna a sostegno delle proprie discutibili tesi.

 Volpastren, visto che non hai capito niente, ti ridedico la foto. Medita su tutte le frasi di odio verso i gay che hai sostenuto. Medita.

Ed io che sono Carletto, l’ho fatta nel letto …

Ecco che inaspettatamente, per Pontifex Roma, dopo settimane di torpore e di noiosissime pippe mentali su Castellucci, dopo essere per questo stati perculati da quel cavallo di razza del giornalismo religioso di Antonio Socci; dopo essere stati costretti a chiedere ed ottenere la rimozione dei miei commenti su OKNOtizie, perché evidentemente messi in difficoltà sull’argomento “stalker di Murat”, ecco che inaspettatamente ritorna la fama per Pontifex.

Muore Whitney Houston e Carletto Di Pietro se ne esce con la solita pippa del monito del loro minidio che avrebbe punito la cantante per la sua conversione all’Islam.

Salvo poi rettificare vigliaccamente nell’articolo:

Certo chi può dirlo. Triste coincidenza. Come la triste coincidenza di B.V. residente a Murat, avvocato di 49 anni arrestato per stalking. Tristi coincidenze con Bruno Volpe consulente legale residente a Murat di 49 anni (non più) direttore di Pontifex ma ancora editorialista principale. Che tristi coincidenze vero?

Siamo tutti sempre in attesa di sapere quale stronzolata (per dirla parafrasando il Commissario Auricchio) s’inventeranno per il parroco morto durante il trasporto in ospedale, notizia gentilmente segnalata da admin. Da notare come sia diventato precisissimo questo minidio. A Genova per colpire Crozza aveva alluvionato una città, e anche se Volpastren dice di no, idem a Barcellona Pozzo di Gotto per colpire Scilipotens (che dopo quella vacanzuccia recente in Brasile è quasi scomparso da Pontifex). Invece adesso ‘sto minidio ha fulminato direttamente Whitney Houston. Si sarà allenato. O forse allagare Los Angeles costava troppo, e quindi ha solo razionalizzato le spese.

Comunque, subito la notizia si sparge. Ne parla anche sul tanto odiato Facebook … ovviamente male:

Ovviamente Facebook è il male per loro perché si può commentare liberamente e criticarli liberamente. Non possono star lì a bannare tutti.

Dico solo che il minidio pontifeSSo non conosce evidentemente la parabola della pecorella smarrita, altrimenti la cantante sarebbe ancora viva.

In ultimo la mia dedica personale a Carletto Di Pietro …

 

Dedicato a Volpastren & co …

Questo ragazzo rivendicava i suoi diritti di gay. E’ stato pestato a sangue per questo. Per quei diritti che Volpastren & co. non riconoscono perché, a loro dire, la famiglia omosessuale non ha diritto ad essere riconosciuta. Perché l’omosessualità dovrebbe essere reato. Perchè meglio Berlusconi che Vendola perchè almeno non va contro natura. Non attentano alla riproduzione della specie. Perché la madre di un figlio gay sarebbe disperata. Perché è meglio che un gay non nasca proprio, anzi muoia, per non accumulare troppi peccati dinanzi al loro minidio.

Chissà che non abbia pensato questo anche l’aggressore e, invece di metter su un blog di divulgazione omofoba, abbia pensato di ammazzare di botte quel povero ragazzo. Così, per fargli una cortesia, per rendere meno disperata sua madre e suo padre (che saranno invece felicissimi di sapere il figlio così combinati).

Chissà che l’aggressore non fosse convinto che ammazzandolo a suon di botte non gli facesse accumulare meno peccati agli occhi del suo minidio.

Per di più questo ragazzo sventolava la bandiera della pace, che Volpastren & co. tanto odiano.

E quel che è peggio non una parola di scuse o di solidarietà. Volpastren dedico quella foto a te e a tutti quelli come te. Chissà che un giorno non ti venga in mente di cambiare aria e sparire dal web per sempre.