In risposta alla risposta all’articolo sull’articolo sulla posizione PontifeSSa su Medjugorje. Lo so: è uno scioglilingua…

Orbene, mi tocca rispondere a Carlo Di Pietro circa l’articolo che feci su Medjugorje. Non posso in tal proposito muovere la critica solita sul fatto che non ci leggono in quanto per una volta fui io stesso a chiedere una più precisa risposta tramite articolo sul sito ove scrive, quindi casomai se proprio si volesse ugualmente farla dovremmo parlare della questione a monte, cioè riguardi il commento anonimo a suo nome (cioè senza essersi registrato). Ma come si suol dire alea jacta est: non dilunghiamoci per ovvie questioni.

Devo riconoscerlo: per una volta Carlo scrive con tutti i crismi, quantomeno nella forma; sui contenuti le recriminazioni andranno di pari passo con la critica. Non le espongo qui per questioni di spazio e per non apparire troppo tedioso.

Premessa: si è resa opportuna la pubblicazione della presente sul sito Pontifex.Roma in quanto l’autore segnala di essere stato censurato sul sito dove aveva postato il commento.

Come detto: una lettera formale con tutti i crismi.

Il contenuto invece… il contenuto: dire «censurato» senza addurre alle motivazioni qualora si seguissero i consigli dello stesso scritto causa dell’articolo può (vuole?) generare dei qui pro quo non indifferenti il cui fine è ovviamente far apparire l’estensore dello scritto come la vittima. Non è propriamente così: sia io che Admin ci siam posti il problema che possa essere un fake, o meglio un personaggio che si è appropriato del nome e dell’e-mail del nostro per pubblicare commenti senza previo consenso dello stesso. Difficile ma non impossibile.

Per principio di precauzione abbiamo deciso di comune accordo di cancellare il commento, anche perché si sarebbero presentati i seguenti problemi nel caso l’ipotesi fosse stata fondata:

  1. CdP avrebbe potuto accusare me ed Admin d’aver creato un fake per danneggiare la sua immagine
  2. Ci sarebbe stato altresì recriminato di esserci appropriati della sua mail

Per maggiore chiarezza invito tutti, compreso Carletto, a leggere il breve scambio nel medesimo articolo incriminato.

Come ho detto: la forma si salva, la sostanza….      in buona parte no.

Testo:Gentile articolista Mosconi, questo Suo brano ha catturato la mia attenzione in quanto è, a mio modesto parere, riflessione che si palesa al pubblico web quale opinione intelligente [escluso titolo], tuttavia può non essere altrettanto veritiera.

In sintesi: sta dicendo che secondo lui, o meglio: eSSo, avrei pubblicato un ragionamento in apparenza logico ma non attinente al vero. [perdonatemi il lessico quasi platonico] In pratica: una fallacia, un errore argomentativo (in buona fede?).

Opinione legittima: il punto è che così sta accusando il suo stesso scritto di essere falso in quanto il mio articolo partiva proprio dall’idea che la sua idea fosse veritiera tentando di avvicinarla anche perciò il più possibile a ciò che è palese (non si è, o almeno non ho, mai letto su alcun giornale che questi dati fossero resi noti dalla Santa Sede all’infuori degli uffici della stessa e quella dei parroci del luogo incriminato; laddove l’ultimo dato va ascritto agli stessi articoli di Carlo) anche alla luce dei documenti del libro di Gianluigi Nuzzi.

Dire quindi che non è vero significa che l’ipotesi che la sua tesi sia vera è falsa, ed ergo eSSo smentisce le sue stesse dichiarazioni.

Lei mi insegna che oggigiorno, complice il relativismo [culturale? Gnoseologico? Etico? Specificare per favore], sembrano non esservi più certezze donde ne viene la considerazione che uno spunto riflessivo, ovviamente intelligente come nella fattispecie, può non essere egualmente corrispondente al vero oggettivo.

Devo contestare: l’opinione me la sono formata tramite la lettura di alcuni brevi scritti di Shopenhauer (l’Arte di Ottenere Ragione nella fattispecie, cui gli consiglio la lettura). Ergo la mia non è un’idea di «oggi», sempre che per «oggi» non si intenda la seconda metà del ‘settecento-inizio ‘ottocento.

Poi avrei anche da recriminare sulla scelta dei termini: vero oggettivo. Sarebbe stato meno “facilone” evitare di calcare sull’oggettività: il vero è riguardo questi casi un dato di fatto, un dato di fatto che però, proprio a causa dei meccanismi imperfetti di cui disponiamo per la ricerca del vero, il più delle volte ha un margine di soggettività. Anche una Peer Review può essere tacciata di non essere del tutto attinente ai fatti ma di essere un mero accomodamento di tutte le opinioni in circolazione. Da qui anche la necessità in ambito accademico-scientifico della bontà della ricerca. Ora: dire «oggettivo» in una lettera dai toni sì formali, rivolgendosi per altro a chi si ritiene (suoi pensieri) di saper costruire argomenti veri in teoria falsi in pratica e cadere proprio sul metodo di indagine che si vuol contestare, be’… diciamo che non gli fa onore.

Non entro nel merito delle Sue “confutazioni” [Chi ha mai voluto confutare: cosa non era chiaro nel titolo brevi riflessioni su… ?!] più che lecite in quanto, grazie a Dio, tutti noi viviamo in uno stato cristianamente democratico; quanto mi preme sottolineare, invece, è la natura stessa della Sua.

In breve lascia la polemica del metodo argomentativo nonostante le premesse. L’importante è insomma sapere che lui non è d’accordo. E a noi va bene così: sentiamo che ci vuol dire.

Purtroppo il confronto ideologico fra noi – se la memoria non mi inganna – non ha avuto inizio nel migliore dei modi complice, forse, il reciproco pregiudizio legato ai siti che talvolta ci pubblicano [che si calmi: ho rimosso l’ultimo scambio di articoli che ho avuto con eSSo. Fortunatamente] ma, almeno da parte mia, v’è necessità opportuna di dover interloquire con una persona reale, con identità nota e quindi in grado di onorare civilmente le proprie rivendicazioni.

In sintesi? Vorrebbe un incontro tu-per-tu come già mi fu richiesto da quelli del suo altro sito riguardo al loro meeting angelologico? Per altro: proprio quando dovrei essere io a intervistarlo per chiarire un sacco di incongruenze di molti dei suoi (e non solo sui) articoli non spiegano?!

Insomma dovrei andare io da lui presumibilmente in un luogo non neutrale, facendo la parte di quello che deve fornire spiegazioni(!)(?) e trovandomi eventualmente in minoranza? Che storia è mai questa!?

Se Lei vorrà essere così gentile da qualificarsi quindi[?] se è interessato ad un reale e civile confronto ideologico, a me enormemente gradito, procederò volentieri nel replicare puntualmente alla Sua.

Significherebbe che per rispondere a questa missiva dovrei dare il mio nome e cognome, ed eventualmente e-mail?

Be’: troppo tardi. Sto troppo attento a questo genere di cose per accettare così alla buona: potrò anche scrivere le mie generalità ma non sono così fesso da aprire, nella remota ipotesi, la porta ad eventuali hacker e spam.

Concludo con tre brevi [certo certo…] puntualizzazioni, con un auspicio futuro e con delle note:

E qui iniziano i veri e propri dolori

– Appare evidente oltre ogni ragionevole dubbio che il sottoscritto non ha bisogno di pubblicità e non la questua, testimonianza certa ne è la vita morigerata e lieta che, grazie a Dio, cerco di condurre ormai da tempo.

Vediamo un attimo: Pontifex ha pubblicato, evidentemente tutti di comune accordo visto che non ho mai letto CdP recriminare la cosa, diversi articoli. Ne elenco qualcuno:

  1. Un articolo che faceva di fatto pubblicità alla casa editrice dei libri di Stanzione, avendo la stessa impostazione
  2. un articolo che faceva pubblicità ai libri di tal Roberto dal Bosco
  3. un articolo che faceva pubblicità a tal Quaglia
  4. altre parecchie di centinaia che facevano pubblicità dei suoi libri e di quelli del succitato Stanzione
  5. diversi articoli già pubblicati sull’altro suo sito MSMA e di elogio e iniziative comune a questa proponendo di fatto una pubblicità indiretta a questo

Inoltre: vogliamo parlare di tutte le finestre pubblicitarie, il cui meccanismo è tanto a fini di lucro quanto noto?

E’ altrettanto doveroso ricordare al lettore che, stando ai fatti certi, sino  ad oggi – 28 luglio 2012- e dal principio – anno 2002-, non ho mai preteso od anche solo richiesto provvigioni economiche – ampiamente maturate – dalle vendite dei miei testi

Visti i dati cui sopra delle due l’una: o fa pubblicità sul sito ove scrive dei suoi libri e quindi questo è a scopo di lucro o non ha necessità.

né tantomeno può dirsi che venda privatamente libri, dato che il mio è gratuito apostolato.

Non che il guadagno (seppur spartito) con una privata casa editrice sia diverso da venderseli, che so, su Lulu.com. Come dice quel comico: so’ comunque soldi.

Escluse, pertanto, sia la vanagloria che l’interesse economico, ne viene che la propaganda, l’interesse economico e l’ambizione non mi appartengono; ho altri peccati che mi tormentano, purtroppo, ma non quanto Lei arbitrariamente suole sostenere da tempo.

Riporto un passo riportato a sua volta dall’articolo incriminato:

Per quanto mi concerne i “frutti” di Medjugorje sono pochi e tutti negativi, li elenco. Da quando ho cominciato a riportare i fatti – veri e comprovati dalla Santa Sede – su Medjugorje:

– Ho perso alcuni amici; 

– Sono stato censurato integralmente su sedicenti siti che si dicono cattolici, ma nella disobbedienza; 

– Alcuni editori che si dicono cattolici mi hanno silurato; 

– Sono stato calunniato come non mai e, per la prima volta in vita mia, non in ambienti atei bensì in circoli che si dicono cattolici. 

Eccellenti “frutti”, considerando che io non ho fatto altro che riportare documenti della Diocesi di Mostar-Duvno, della Santa Sede e mi sono permesso di tradurre dal croato alcune dichiarazioni molto scomode.

http://www.pontifex.roma.it/index.php/editoriale/il-fatto/12423-sui-fatti-di-medjugorje-ma-allora-noi-cattolici-obbedienti-siamo-pazzi

Ora: posto che l’articolo parla di un caso di competenza della Santa Sede, di carattere oserei dire internazionale e che va contro l’interesse di una buona fetta di aziende (Chiesa compresa) cosa ne viene fuori?

In più: inviterei a contare quante solo le finestre pubblicitarie nel format del sito: io ne ho contate 10, richiesta denaro per i commenti esclusa. Con tanto di riferimento a un’agenzia pubblicitaria!

Vorrei farLe presente che il sottoscritto, sebbene qualche volta possa [apparire] “scaldarsi verbalmente” e Le garantisco che da anni sto cercando di dominare questo “istinto focoso”

Sembra Gordon Ramsay che dice d’aver qualche problema di controllo della rabbia.

 – ovviamente con l’aiuto di Dio-

Questo mi sta solo a significare che Dio non è un bravo psicologo. Almeno secondo eSSo. E comunque non era necessaria la specifica: non sono un Porporato, non bado a certe cosa con tale ossessione.

non prende posizioni sul “caso Medjugorje” [1] che, ad oggi, risultino essere difformi da quanto stabilito dalla Santa Sede, dalla Diocesi di Mostar-Duvno, da 3 Commissioni e dalla Conferenza Episcopale della ex Jugoslavia.

Appunto nell’articolo non ho mai contestato ciò.

Ma se proprio insiste mi invita a nozze: la stessa insistenza, la verbosità di alcuni articoli ove definiva i fenomeni lì avvenuti come manifestazioni sataniche (e posto che per me entrambe le ipotesi sono a dir poco puerili) e l’accanimento con cui scrive ed ha scritto della cosa sono preposto a pensare l’opposto. Al più che se ne evince, dati gli articoli di elogio al culto concorrente di Fatima da eSSo più volte preso a riferimento, anche un ben specifico fine.

A detta di tutti, a patto che si cerchi di essere scevri da pregiudizio di sorta, la mia è posizione di commentatore a fatti oggettivamente noti e non opinabili

Ha dimenticato cosa scrissi dell’articolo? Non ho scritto, per l’ennesima volta, che non può avere ragione, ma che dato il silenzio stampa dagli organi di informazione vaticana (e non parliamo degli altri) sulla vicenda contesto quel «oggettivamente noti». O eSSo vuol far intendere d’aver rapporti privilegiati con gli organi d’informazione della Congregazione della Dottrina?

Sul «non opinabili» rimando alla Teiera di Russell. Al più che, ripeto, essendo una cosa per “addetti ai lavori” difficilmente anche un cattolico avrebbe da contestare non capendo il busillis della polemica.

aggiungo, inoltre, che qualora la Santa Sede dovesse giungere ad una posizione differente da quanto riportato in numerosi dossier circa la “vicenda erzegovinese” ed i “fatti di Medjugorje”, sarò ben lieto di prenderne atto e di adeguarmi cristianamente alle decisioni adottando un taglio acritico nei miei scritti.

Quindi ammette che esiste un taglio critico? E dov’è finita la storia del non prendere posizione?

Ad oggi la Santa Sede permette ai fedeli di disquisire, esclusivamente “in lecita critica” [2], circa la vicenda connessa ai cosiddetti “fenomeni di Medjugorje”, quindi il cristiano non abulico può tranquillamente riportare le verità oggettivamente definite dai 4 Organismi canonici precedentemente elencati

Ho mai scritto che non li era lecito criticare? (Ciò ovviamente non toglie gli interessi di cui ho dato conto prima)

domani si vedrà e, nell’interesse comune, preghiamo affinché la Chiesa cattolica prenda la decisione più saggia, benché scomoda per la verità, ma che propenda all’unità dei fedeli; in quella occasione o solo a seguito di una decisione canonica definitiva e chiarificatrice, sarà mio preciso dovere il darne eguale visibilità in ogni dove.

Un’altra promessa da annotare. Chiederò ad Admin di riscrivere queste parole o anche il solo concetto da qualche parte a imperitura memoria.

E ora la parte divertente:

Concludo la presente ricordandoLe, con estrema educazione ma con altrettanta chiarezza, che né io e né l’ufficio legale del sito Pontifex.Roma [locata in Finlandia] Le abbiamo mai concesso autorizzazione a riprodurre [3] [4] [Approfondimento] i miei scritti; Le faccio altresì presente che, quanto ai miei scritti, solamente alcuni siti, riviste, quotidiani o editori, hanno autorizzazione scritta – di mio pugno – alla riproduzione dei medesimi. La mia pubblica esortazione è all’educazione, nondimeno alla rispetto della legalità; voglia essere, in futuro, più avveduto e mi contatti privatamente alla mail, che rendo disponibile all’amministrazione del sito per Suo esclusivo uso personale o privato, per domandare il rilancio di opere intellettuali esclusivamente di mia proprietà e/o di editori a me congeniali.

Esatto: la storiella del copyright!

E allora per una volta degnamoci di dare una letta a dette note:

Presumibilmente esso fa cenno a questo punto della nota 4:

Testi, scritti, articoli, e-mail – Ogni forma di testo, anche breve, è tutelata dalla normativa sul diritto d’autore e non può essere copiata, riprodotta (anche in altri formati o su supporti diversi)

Il che parrebbe dargli ragione. Il punto è che poi dimentica le parti successive:

L’unica eccezione prevista dalla legge (art. 70 l. 633/41) è quella di consentire il riassunto, la citazione o la riproduzione di brani o parti di opere letterarie [molte volte il nostro caso] (ma non l’intera opera, o una parte compiuta di essa [evidentemente c’è differenza tra riportare un’opera e trascriverla]) a scopo di studio, discussione, documentazione o insegnamento, purché vengano citati l’autore e la fonte [è il nostro caso, tant’è che trovate il nome di Carletto e il link all’articolo qui sotto], e non si agisca a scopo di lucro [questo invece non è il nostro caso], sempre che tali citazioni non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera stessa

Appunto: Pontilex è un sito di critica, e la critica lo consente rientrando se la logica non mi inganna nella discussione e nella documentazione. Inoltre faccio notare come ho sempre fornito l’URL degli articoli da me commentati, così come evidentemente fanno tutti qui quando ne hanno la possibilità.

Prosegue eSSo col dentino avvelenato:

Approfondimento sul diritto d’autore resosi necessario per via di alcune prese di posizione dell’admin del sito reo di plagio [perfetto: s’è auto-elevato a giudice, accusa e giuria] e censurante:

E passiamo direttamente al punto:

Testi, scritti, articoli, e-mail – Ogni forma di testo, anche breve, è tutelata dalla normativa sul diritto d’autore e non può essere copiata, riprodotta (anche in altri formati o su supporti diversi), né tantomeno è possibile appropriarsi della sua paternità.

Come vedete sono le esatte parole di sopra: ha semplicemente fatto cute-and-past per due volte!

Quindi passiamo avanti:

Come si fa a registrare il copyright di materiale intellettuale? E nel caso di un software?

La definizione di “materiale intellettuale” è piuttosto generica in quanto può comprendere sia oggetti che rientrano nella legge sul diritto di autore sia oggetti che devono essere brevettati. Il copyright si ottiene solo per creazioni del primo tipo, ovvero protette dalla legge d’autore

E qui la dice già lunga: rifacendosi alla legge d’autore continua a valere l’obiezione dell’Admin, già ampiamente ripetuta in altre sedi. Ma vediamo come eSSo si tira ancor più dentro la sua stessa fossa:

Cosa significa la scritta “COPYRIGHT, tutti i diritti riservati all’autore”?

E’ la famosa “copyright notification”, l’informazione che deve essere inserita sui libri, ma anche sui dischi, sui filmati, sulle pagine internet e sui documenti che godono della protezione del diritto d’autore, per avvisare il lettore che il materiale che ha a disposizione non è liberamente riproducibile, bensì sottoposto a copyright. […]

Mi sono accorto che un mio concorrente ha copiato le pagine internet del mio sito, riproducendone i testi tali e quali. E’ possibile obbligarlo a cancellarli?

I testi immessi sulla rete internet sono tutelati dalla legge sul diritto d’autore al pari di tutti gli altri testi diffusi in modo tradizionale o dei libri stessi, per cui sulle pagine da lei scritte vanta pienamente i diritti previsti dalla legge.

Che dire: epico. E meno male che era un avvocato.

L’articolo continua su questa linea, a scanso d’equivoci:

Il problema di fondo, in situazioni come queste, è legato alla prova ovvero alla dimostrazione del fatto che lei è effettivamente il vero titolare del diritto sui testi, avendoli scritti lei per primo. Supponendo che non sia stato effettuato alcun deposito presso la SIAE, la prova sarà in questo caso lasciata ad altri elementi, quali una stampa con data certa delle pagine internet, files sui quali sia possibile rinvenire traccia della data di elaborazione, copia su CD dei testi, testimonianze rese da terzi. Si tratta, per quanto possa sembrare banale, di una difficoltà non di poco conto, in quanto di fronte alla certezza che lei ha dei suoi diritti sul materiale che le è stato copiato, c’è una forte incertezza nel dimostrarla.

Quindi in breve qui si parla di appropriazione indebita di proprietà intellettuale, il punto è che qui nessuno mai si è sognato di attribuirsi i pensieri di Carletto!

La cosa diventa oltremodo imbarazzante quando la richiesta d’aiuto viene fatta con l’esempio concreto:

Ho realizzato un sito internet nel quale descrivo le abitudini di una certa razza di cani. Adesso con sorpresa mi sono accorto che un mio “amico” ha copiato gran parte dei miei contenuti ed ha costruito un sito molto simile al mio. Cosa posso fare per farlo smettere?

In sintesi una risposta risparmiabilissima. Per quanto divertente.

Fonte PontifeSSa: http://www.pontifex.roma.it/index.php/editoriale/il-fatto/12443-in-risposta-al-signor-mosconi-circa-la-qvicenda-medjugorjeq-ed-al-signor-del-corno-cira-il-plagio

Le fonti giuridiche addotte da eSSo: 

La causa della diatriba: http://pontilex.org/2012/07/brevi-riflessioni-sulla-campagna-pontifessa-anti-medjugorje/

L’articolo preso in considerazione da quest’ultima: http://www.pontifex.roma.it/index.php/editoriale/il-fatto/12423-sui-fatti-di-medjugorje-ma-allora-noi-cattolici-obbedienti-siamo-pazzi

34 pensieri su “In risposta alla risposta all’articolo sull’articolo sulla posizione PontifeSSa su Medjugorje. Lo so: è uno scioglilingua…

  1. Questione di cervello

    Ho letto l’articolo su pontifex e lo trovo verboso e poco chiaro. Non so se può esservi utile, ma vi allego un link in cui un caro amico del giornalista di pontifex, nei commenti, dichiara che i libri non si regalano ma si vendono. Ci vuole pazienza, bisogna leggerli per capire, comunque la frase è nel quarto commento. Spero di non essere fuori argomento, ma visto che si parla di no profit, forse ci può stare. Grazie per l’ospitalità.

    Rispondi
        1. Questione di cervello

          il link è comparso dopo i vostri commenti, communque lo metto:
          http://www.dentrosalerno.it/web/2009/04/24/spiritualita-magia-sfida-alla-fede-cristiana/
          siccome un certo sacerdote dice apertamente che i libri si vendono e non si regalano…più no profit di così… si da il caso che questo sacerdote sia come dire, molto amico del giornalista di pontifex. Ora due più due fa quattro, oppure la mia interpretazione è troppo relativistica? rigrazie per l’ospitalità

          Rispondi
          1. Questione di cervello

            grazie mille, ne avrei da fare tante, ma poco per volta. Il tempo non manca, la memoria ancora regge e…le occasioni vengono servite su un piatto d’argento. Buona domenica a voi che siete molto gentili.

          2. admin

            Se il numero che compare nella tua email indica l’anno di nascita, direi che la memoria non dovrebbe essere un problema. 🙂

          3. Questione di cervello

            si, l’anno corrisponde, ma la memoria comincia a cedere, voi probabilmente siete più giovani e non lo ritenete possibile, ma è così…
            mi consola vedere che, in questioni di cervello c’è anche qualcuno lievemente più giovane di me (uno a caso, il giornalista di pontifex) che ha probabilmente più guai di me…

    1. admin

      Chissa’ se Stefano appezza tutte queste attenzioni morbose di Carletto… Che sembrano molto vicine allo stalking 😉 … Un reato molto in voga tra i pontifessi… 😉

      Rispondi
      1. FSMosconi Autore articolo

        Ma cosa dici dici mai: lo sappiamo tutti che B.V. stalker avvocato del quartiere Murat di Bari NON è Bruno Volpe avvocato del quartiere Murat di Bari…

        Rispondi
        1. admin

          No certo, ovviamente stavo solo ipotizzando che l’anonimo BV, il famoso Stalker di Murat, quando non è in prigione passa le sue giornate leggendo il sito Pontifesso. Questa notizia, mai smentita, è da ritenersi vera. 😉

          Rispondi
      2. pao

        ma perché Cdippino ce l´ha con Stefano?
        Non mi sembra che Stefano l´ abbia mai anche solo considerato ..o mi sono persa qualcosa?

        Rispondi
        1. admin

          Credo che Stefano stia solo pagando per la sua disponibilità ad aiutarci nell’avviare il sito. Beh ma Carletto è adulto, saprà sostenere le sue strampalate teorie quando gli verrà chiesto conto delle sue molestie. 😉

          Rispondi
          1. pao

            ehm, tu mi perdoni admin, ma leggendo l´ultimo messaggio del Maldestro ho pensato che dalle sue parti il caldo deve essere insopportabile e gli dá alla testa.. e mica poco!

  2. admin

    sia io che Admin ci siam posti il problema che possa essere un fake, o meglio un personaggio che si è appropriato del nome e dell’e-mail del nostro per pubblicare commenti senza previo consenso dello stesso. Difficile ma non impossibile.

    Beh noi non dimentichiamo gli eventi del passato. Non dimentichiamo il momento tragicomico in cui Carletto ha cercato di farci credere che i commenti lasciati fino a quel momento non erano realmente i suoi. E proprio lui ci aveva invitato a vigilare con maggiore attenzione sulla pubblicazione dei nostri commenti. Ora che vigiliamo con attenzione, viene a lamentarsi di essere stato “censurato”. Un vero poveraccio. Un pusillanime.

    Per non dimenticare.

    http://pontilex.org/2011/06/latest-breaking-news-from-potenza/comment-page-1/#comment-13393

    Rispondi
    1. FSMosconi Autore articolo

      Probabilmente crede ancora che la DC sia ancora in auge… ufficialmente intendo, lo so della metastasi trasversale nei vari partiti con l’arrivo al vescovado di Ruini.

      Rispondi
      1. Compagno Z

        Ok ma a parte questo come si fa a credere ancora alla balla megagalattica Democrazia = invenzione cristiana? Se ci sono due cose che stanno ai poli opposti sono proprio la religione cristiana e la democrazia.

        Rispondi
    1. admin

      Domani è il 30 luglio. Teniamo gli occhi aperti e vigiliamo sugli articoli Pontifessi. Vediamo se il 50enne BV avvocato di Murat a Bari (coetaneo e concittadino del BV avvocato per hobby e stalker di professione) si prenderà ancora la sua mitica vacanza in Messico… Che poi non ha mai spiegato che cosa gli è successo l’anno scorso.

      Bah! 🙂

      Rispondi
      1. pao

        è ormai un anno che glielo chiediamo… l´aveva scritto lui, il Volpastren, che avrebbe informato i suoi lettori circa i terribili fatti che lo avevano mantenuto lontano per ben 2 MESI dai suoi affezionati lettori (noi, Lady Assunta e l´ emerito Babinix)
        Forse andava a trovare tutti i giorni lo stalker BV, suo coscritto e vicino di casa, quello un po´rincitrullito delle croci e fegatelli sul citofono della giovane biologa …boh!

        Rispondi
          1. pao

            ma no admin, grazie, ma dato che sono umana.. e la perfezione non é una delle mie mete principali (per l´esattezza al 52 posto della lista TO DO, sotto la voce “beh peró potresti provarci, magari é divertente!”) ogni tanto un errorino mi sfugge..lasciamolo in vista vah..

  3. admin

    FSM ho un brutto presentimento. Un complotto cattofobico. Un complotto che coinvolge il sito Pontifesso. Qualcuno deve aver hackerato il loro sito e pubblicato quel finto articolo. Finto perchè a differenza di tutte le comunicazioni recenti di Carletto, non si conclude (come invece le sue mail ed i suoi commenti Pontifessi) con l’abituale formula “San Michele ci protegga.”… Quelli lasciati di recente devono essere evidentemente di un complotto cattofobico.

    Rispondi
    1. pao

      forse si é stufato di pregare per noi.. o forse s´e´finalmente accorto che San Michele ci protegge gia´da un pezzo (pensa se ci capitavano i pontizoombies come vicini di casa ..)

      Rispondi

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