Negli ultimi mesi, potrebbe capitarvi, vagando su internet alla ricerca di una qualsiasi notizia che contenga la parola “gay”, di imbattervi in una persona in particolare:
ALIDA VISMARA.
Una casalinga che si è fatta strada con lo spam su internet, ovunque, per promuovere la “cura dell’omosessualità”, sparando alcuni tra i peggiori casi di vittimismo, di gravi lacune linguistiche, e di disonestà intellettuale presenti sul web. Avendo avuto a che fare con questa signora per molto tempo, scoprendo varie volte bugie su bugie, ci tengo a presentare solo alcune di queste (perchè andare a ripescare le centinaia di siti in cui si era infilata e in cui è stata smentita è un compito non facilissimo). Al massimo, l’articolo verrà ampliato ulteriormente in futuro.
mentre pontifex e compagnia esultano per l emendamento passato in Nord carolina , ignorano le conseguenze che tale emendamento , e quindi tali mancati diritti alle coppie omosessuali, hanno causato : un esempio è la presente storia di shane , che , morto il suo fidanzato , si è visto portare via tutto, anche la persona che amava , da chi fin dall inizio lo aveva solo rifiutato,denigrato e offeso: i genitori di Tom.
questi genitori ricordano molto bruno volpe e compagnia bella. genitori che non pensano ai propri figli, ma che passano sopra le loro vite sputandoci sopra anche dopo la morte.
uno dei “compagni di merende” di bruno volpe, giovanardi, ha perfino OSATO affermare a pomeriggio5 che il video in questione fosse fasullo e di disinformazione.
alchè la barbara d urso, per una buona volta, ha preso una posizione chiara: il video proviene da repubblica, è un video di una storia VERA e LORO quando pubblicano o mostrano video/informazioni, si accertano che le fonti siano veritiere.
a differenza di qualcuno.
al momento pontifex a un articolo tradotto su obama e sull emendamento, poche righe insomma, ma sono certo che nel giro di un giorno o due arriverà frenetico l intervento di volpe, il quale denigrerà, offenderà come al solito, e infine sputerà con le sue affermazioni sulla vita di shane, tom , e di qualunque coppia gay che abbia subìto tali violenze.
o al massimo, nella peggiore delle ipotesi, potrà fare una cosa ancora più vergognosa e più in linea con il suo modus operandi: affermare che “prova profonda tristezza per l accaduto MA i genitori avevano tutto il diritto di fare ciò/dovevano aspettarselo/è un segno di dio(il minidio pontifesso ovviamente, non quello Cristiano) per condannarli ” e potrebbe anche dire altro ma io non oso affermarlo onde evitare che gli venga davvero l ispirazione di scrivere cose che gli garantirebbero un posto nell inferno che tanto a pontifex piace citare.
RIP Tom Bridegroom , 22 aprile 1982 – 7 maggio 2011
UPDATE 5/7/2012
per non so quale motivo, il signor bruno volpe, colmo di ira funesta racchiusa nelle espressioni più becere e rozze di cui si fa portatore , che farebbero impallidire gli scaricatori di porto , attacca appassionatamente il compagno di vita del defunto lucio dalla, GONGOLANDO, si avete capito bene, GONGOLANDO , del fatto che a lui non sia spettato niente nell eredità (si parla al di là dei soldi, in ogni caso).
fermo considerando che la storia di Dalla e del suo compagno è diversa da quella del ragazzo del video, non è molto diversa la questione “eredità” , che rappresenta i diritti di base di una coppia.
ma brunello dimostra, nella sua disonestà intellettuale e personale, di appoggiare anche quello che è successo a Tom e Shane. perchè a brunello caro non basta offendere le persone in vita, così come non gli basta denigrare i defunti sputando sulla loro tomba. lui va oltre: gongola sulla sofferenza di chi era vicino al defunto, gongola se questi ultimi soffrono o hanno subìto delle ingustizie (perchè legalmente lo sono, e non c è avvocato b.v di murat che tenga) che calpestano la loro vita passata assieme.
il tutto perchè omosessuali, o coppie di fatto.
vedete, bruno volpe il suo odio non lo manifesta solo sui vivi, ma anche sui morti e sui parenti dei morti. e il tutto sulla base dell orientamento sessuale.
quando una persona è malata di odio, come in questo caso, non è difficile accorgersene.
bruno volpe negli anni ha questo problema che peggiora, continuamente. l odio, virulento come non mai negli ultimi tempi lo attanaglia e lo tiene legato a sè come una morsa di filo spinato, che danneggia lui, e chiunque tenti di liberarlo.
non dico che bruno volpe sia psicologicamente omofobo. al massimo posso dire che lo è a livello sociale (visto che l omofobia psicologica si può attribuire in seguito a determinate analisi). certamente, bruno volpe è affetto da un odio viscerale, una sorta di tenia del dolore che si è radicata in lui e che non vuole andarsene (forse anche perchè LUI non vuole che questa se ne vada).
quel che è peggio è che ormai quest odio è parte integrale ormai di volpe, al punto che quest ultimo si grogiola in esso , esalta il suo odio e lo manifesta con orgoglio e arroganza.
è una cosa estremamente triste. soprattutto perchè volpe, pur di manifestare il suo odio, non si ferma dinnazi a nulla, nemmeno alla morte.
e solo la westboro baptist church( scomunicata e identificata come “gruppo d odio”) arriva a tanto. esclusi alcuni gruppi fondamentalisti islamici e altri fascisti.
compagnie sicuramente adatte a un soggetto come bruno volpe, ora come ora. forse, farà sempre in tempo a cambiare.
l odio del resto, seguendo i suoi “detti baresi”, non porterà mai la persona a “morire nella propria casa”. e di odio, bruno volpe, ne ha dato tanto, ma davvero tanto. sarà dura trovare un luccichio di bontà, quando dovrà rendere del suo comportamento, del quale risponderà come tutti gli altri.
Il titolo si riferisce ovviamente alle ben più note “Les questions de Zapata”, un piccolo scritto di Voltaire in cui un immaginario e ingenuo prete spagnolo poneva delle domande, tramite lettera, ai suoi superiori per chiedere alcuni chiarimenti su alcune strane assurde contraddizioni della Bibbia… l’ingenuo prete ovviamente non farà una bella fine.
Leggendo oggi una nuova “perla” di Carlo Di Pietro, mi sono imbattuto nel simpatico commento di un utente di nome Nacciano che non sfigurerebbe, per arguzia e simpatia, tra le domande dell’immaginario prete spagnolo, o nel ben più noto Dizionario Filosofico. Sono spinto anche dal desiderio di “immortalare” queste simpatiche righe, che sono una esplicita critica al fariseismo pontifesso, prima che le possibili “cesoie” della censura pontifessa possa cancellarle. Se tali righe “blasfeme” non dovessero meritare posto nel sito di pontifex.roma.it, meritano invece senz’altro un simpatico posto in pontilex.org Continua a leggere→
Carletto il prodigioso giornalista e geniale webmaster si esprime in un nuovo salto mortale carpiato senza rete ed offre al nostro sguardo un nuovo scempio. Il titolo già racconta molto del contenuto:
Falsi profeti diffondono insegnamenti sbagliati. Genitori attenti, controllate e fate curare i vostri figli. Omosessualità: abominio. Difendiamo la Sacralità della Famiglia
Abbiamo dunque la chiave di lettura dell’ultimo prodigio. Tanto per cambiare, CdP sostiene (neppure tanto velatamente) che l’omosessualità è una malattia. Sono estasiato per l’originalità del tema. E sceglie di percorrere queste strade inesplorate del sapere umano utilizzando un artifizio innovativo: l’autocitazione.
Infatti Charles ci delizia con un brano tratto (cut&paste, che delizia) da un suo precedente capolavoro letterario. Sembra quasi una risposta alle affermazioni di Simone, che ci ha raccontato cosa dice il Magistero dell’omosessualità. Faremo finta di non considerare neppure questa ipotesi dato che CdP non ci legge! Continua a leggere→
Anche oggi pubblicamente confesso che la mia vena masochista ha prevalso sulla ragione e mi sono ritrovato a leggere le pagine di Pontifex per l’edizione serale.
All’inizio il mio masochismo è restato deluso, lo ammetto: solo i soliti ’emeriti’ sproloqui alternati ai polpettoni apologetici. Poi ecco che la mia sodomitica ‘perversione’ si accende: una foto mette in bella mostra un’immagine di un gay pride con tanto di bandiera rainbow!
Mi stavo già pregustando il Babini Bruno Di Pietro Meluzzi Volpe show, quando qualcosa nel contesto sembra stonare. L’articolo è dedicato alla giornata mondiale in difesa del malato di mente. Leggo l’articolo a firma di tale Previte, ammetto di non sapere chi sia, ed a parte una statistica dell’osservatorio pontificio non trovo nulla da eccepire.
Nulla eccetto quella foto. Non so chi tra i due ‘giornalisti’ oppure il prete di campagna sia responsabile per quella foto, ma ho sentito di non poter tacere.