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Scaltri come colombe, candidi come serpi…

La mattinata ci consegna una buona quantità di materiale proveniente dal sito Pontifesso. Quest’oggi niente edifici miracolosi (si sono forse resi conto della loro capacità di realizzare autogoal epici). Il motivo conduttore della giornata è la scaltrezza. Pensano infatti di essere scaltri. Pensano, appunto.

Cosa ci propone dunque il bel sito Pontifesso? Beh il primo articolo furbetto reca la firma di Brunello e dall’anonimo Tommasi dott. R. ed affronta un argomento ben preciso, racchiuso nel titolo:

HA RAGIONE MONS. BABINI: PRETI LADRI, CON L’AMANTE, TIRCHI, UBRIACONI, DROGATI, PEDOFILI, GAY? MEGLIO PER LORO NON ESSERE MAI NATI

L’abbiamo definito furbetto: fin dal titolo infatti si evidenzia il tentativo di Brunello (e dell’anonimo compagno di merende) di confondere le idee del suo lettore. Infatti il soggetto del titolo sono chiaramente i preti. Purtroppo la lunga sequenza di parole, elencate come in una nenia soporifera, portano l’attenzione sulle ultime due parole: “pedofili, gay”. Continua a leggere

Il mondo cattolico difende ad oltranza la scuola privata contro ogni evidenza….

Qualche giorno fa’ il Presidente della CEI è ritornato all’attacco affermando che “bisogna insistere perché lo Stato si decida nella programmazione a dare le risorse giuste” alle scuole paritarie tra cui quelle cattoliche.

Il finanziamento alle scuole private è un cavallo di battaglia del mondo cattolico e sui giornali (soprattutto di area cattolica) sono stati ospitati vari interventi favorevoli ad un maggior finanziamento statale alle scuole private.

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Pontimostri a caccia di miti.

Gli amici Pontifessi hanno varato una nuova “rubrica” non ufficiale. Una rubrica in cui vanno a caccia di “segni” misteriosi e magici che dovrebbero convincere gli infedeli alla conversione. Ci hanno provato prima con il bastone magico che fluttua e si sposta nel suo alloggio. I risultati lasciano molto a desiderare, come abbiamo visto. Tornano alla carica quest’oggi con un nuovo fenomeno presuntamente misterioso. Quest’oggi ci raccontano la magia che circonda una scala a chiocciola collocata nella Loretto Chapel a Santa Fe, in New Mexico. Come spesso capita il limite che separa la scienza dalla magia è la conoscenza. Quando io non conosco un fenomeno, lo considero magico ed inspiegabile. Ecco dunque che gli antichi trogloditi che abitavano le caverne consideravano fenomeni magici i fulmini ed il fuoco. Oggi i progressi della scienza ci consentono di addomesticare il fuoco e di comprendere i fulmini. Estremizzando la sintesi, si può affermare che siamo portati a considerare magico ogni fenomeno per cui non abbiamo una spiegazione razionale, scientifica. Ancora di più: Continua a leggere

I pontifeSSi massimi non sono attaccati ai soldi …

… e affrontano anche molto volentieri le critiche ed il dialogo tant’è vero che appare su Pontifex:

 

 Sarà perché è l’unico modo che hanno trovato per non far commentare Betta non sapendo più cosa inventarsi? Sarà per le pontifeSSerie che si inventa Babinix l’emerito sui gay che farebbero bene a non nascere? Vai a capire.

 Altro che cattofobia e sfottò.

La “crociata” del Centro Lepanto contro l’uso della cannabis in ambito medico (Updated)

Un breve intervento…..
Pontifex pubblica un intervento del Centro Culturale (??) Lepanto contro la medicalizzazione della Cannabis. L’intervento è quanto di più lontano possa esistere da un sano intervento laico.

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Pontifex ripropone le deboli argomentazioni del Pontificio Consiglio contro la liberalizzazione delle droghe leggere

Pontifex riporta una riflessione del Pontificio Consiglio per la Famiglia del 22 gennaio 1997 in materia di liberalizzazione delle droghe leggere.
L’articolo è molto datato e forse alcuni punti non sarebbero riproposti nello stesso modo.
Il fatto che – a distanza di più di un decennio – venga proposto integralmente fa pensare che Pontifex lo consideri ancora attuale e valido.

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Non siate ipocriti!

 L’articolo Pontifesso con cui si scagliano contro la liberalizzazione delle droghe, cade a fagiuolo su uno scambio di opinioni che ho tenuto con un caro amico di recente convertito al cattolicesimo. Ovviamente riporterò solo la mia opinione, essendo la nostra conversazione via mail di stampo privato e solo se il mio amico vorrà, commenterà esprimendo le sue idee.

 Nel vietare l’uso della droga, è bene dirlo da subito, c’è un velo di profonda ipocrisia moralista, in quanto la droga, nel suo complesso e per quanto possa sembrare paradossale, provoca un numero di morti decisamente inferiori rispetto al tabacco, alle conseguenze dell’obesità ed all’alcool. Se consideriamo l’evento morte come un danno, e non potrebbe essere altrimenti, la prima domanda da porsi è, quindi, perché vietare il comportamento meno dannoso e non tutti quelli più dannosi?

 Si potrebbe obiettare: vietiamo tutti i comportamenti dannosi. Per attenerci ai quattro casi citati, tabagismo alcolismo obesità e droga, possiamo dire che per quanto riguarda l’obesità è profondamente difficile controllare l’adeguatezza dell’alimentazione di una persona. Peggio ancora sanzionarla (e sappiamo bene che un obbligo senza una sanzione certa in teoria ed in pratica è aria fritta). Sull’alcolismo, peraltro, c’è anche chi ritiene che un moderato consumo di alcool possa giovare alla salute.

 Altro aspetto da tener presente è che, sia per il tabacco che per l’alcool che per la droga, vietarne il commercio legale significa alimentarne subito il traffico illegale. Quindi ingrossare le casse della malavita che agirebbe, come agisce tuttora per la droga, in regime di monopolio, fornendo i prezzi che desidera, insidiando i più giovani con dosi gratis per avviarli alla droga, speculando su chi è in astinenza indirettamente spingendolo a procurarsi i soldi rubandoli. Se, almeno per le droghe leggere, si agisse in regime di concorrenza, con dosi gratuite per chi è in astinenza, il tutto renderebbe molto meno vantaggioso per la criminalità organizzata il commercio della droga.

 E vogliamo parlare del fatto che secondo l’Amministrazione Penitenziaria, in 19 penitenziari, tra il 2001 ed il 2005, 14 mila detenuti su 60 mila erano tossicodipendenti? Parliamone, perché se invece di sanzionarli in carcere, li assistessimo al di fuori di esso, 1/4 dei detenuti sarebbe libero contribuendo a migliorare anche la vita carceraria.

 Ne consegue, amici cari, che per quanto io non abbia mai fumato una sigaretta, per quanto dissuaderei di corsa i miei figli dal fumare, dal drogarsi, dall’ubriacarsi e dall’alimentarsi in modo disordinato, per far sì che abbiano uno sviluppo sano ed una vita migliore, penso che nessuno abbia il diritto di imporre agli altri (se non per certi versi i genitori verso i figli) la propria scala di valori. Anche perché storicamente il proibizionismo raramente ha portato buoni risultati.

 Ne consegue per come vedo io la vita, che chi voglia bucarsi il cervello, ammazzarsi di sigarette o rimpinzarsi di dolci e di fritti fino a diventare un pachiderma dev’essere libero di farlo purché con il proprio comportamento poi non danneggi il prossimo. Anche perché porre un divieto, in genere fa scattare, specie nei giovani, la voglia di tenere proprio quel comportamento vietato. D’altronde le statistiche EMDDA ci dicono per esempio che la cannabis è meno usata in Olanda che in Italia. Significherà qualcosa.

 Poi possiamo discutere di come la collettività debba sostenere i danni che queste persone subiscono e come le si può aiutare a disintossicarsi. Possiamo, legalizzando almeno le droghe leggere, avere un controllo più efficace, con tanto di prevenzione migliore, sulla qualità della droga e su chi dovrà fare, magari, controlli sanitari più accurati.

 Ma sempre per non essere ipocriti, se ci sarà chi non vuole pagare i costi sanitari per disintossicare dalla droga i tossicodipendenti, potrei dirvi che io non voglio pagare i costi per chi va a sciare senza adeguata preparazione e si rompe una gamba, o chi perde dita, mani o occhi per raccogliere petardi inesplosi, o in genere a causa dei botti di capodanno.

 Perché se vogliamo sbattere in galera i tossicodipendenti, allora dobbiamo sbattere in galera anche tutta una serie di comportamenti perfettamente legali ma pericolosi per la propria salute.

 Se vogliamo, quindi, affrontare il problema della tossicodipendenza dobbiamo affrontarlo dal punto di vista sanitario non penale e quindi occorre stabilire come eventualmente aiutare sotto il profilo medico i dipendenti da alcool, tabacco e droga. Senza puntare il dito contro di loro.

L’augurio.

Quest’oggi è considerata quasi universalmente una giornata di festa. Una giornata dedicata alla celebrazione di quei piccoli-grandi eroi invisibili che consentono alle idee geniali di pochi (gli imprenditori) di trasformarsi in un concreto miglioramento della vita di molti. Una giornata dedicata a chi silenziosamente e quotidianamente irriga i campi, gira un bullone, salda un filo, contabilizza una spesa, implementa una funzione.

Certo potremmo scrivere pagine e pagine raccontando la storia di questa festa, gli eventi che a Chicago portarono all’impiccagione di dodici persone, “colpevoli” di aver indetto uno sciopero. Preferiamo invece notare che questa festa è una conquista. Una conquista per tutto l’universo dei lavoratori. Una conquista senza bandiera, senza colore. Proprio per questo affidiamo il nostro augurio alle parole di Padre Alberto Maggi, che ci racconta la sua vicenda.

Buon primo maggio! Molti amici mi chiedono perché e da quando sono ricoverato…. Ecco un riassunto …
È il 9 aprile, lunedì dell’angelo, sono solo in casa, Ricardo è già a Bologna in procinto di imbarcarsi per la Spagna. Alle 10,30 sento come una pugnalata al petto e mi manca il respiro, penso che sia un infarto e chiamo il 118. Arriva l’ambulanza, e riparte, ma dopo alcuni minuti si ferma perché verra un’altra ambulanza, più attrezzata a prelevarmi. Il trasbordo avviene sotto il cimitero di Montefiore… Chiedo ai barellieri: già arrivati? caspita che fretta! 
L’ambulanza riparte, il medico mi fa elettrocardiogramma, mi mette maschera per ossigeno, poi, gentile mi avverte che la sirena non è per le mie condizioni, ma per il traffico… Uhm… Sarà vero, ma forse è una pietosa bugia e siccome il dolore cresce e si fa insopportabile penso che sto per morire. Non sono mai morto prima e questa è la prima esperienza della morte… Mi meraviglio di non provare paura ansia o altro, nulla… Penso che il mio morire sarà l’ultimo regalo che potrò fare della mia vita, perché si conosce la morte solo dal morire degli altri … Così atteggio il mil volto a un grande soddisfatto sorriso … Desidero che vedano quanto sono stato contento di morire!
Mi portano a Civitanova Marche, subito ecografie, elettrocardiogrammi… Intanto avverto Ricardo… Lo prendo proprio al volo perché si sta gia imbarcando. Decide di tornare e una nostra amica che aveva accompagnato la figlia a ll’aeroporto si offre di accompagnarlo in macchina… Il Signore comincia a agire e prendersi cura di ogni aspetto…
Intanto i medici propendono per una gastrite e trascorro la notte in un lettino del pronto soccorso. 
Nel momento del bisogno ilSignore manda sempre una angelo: arriva il filosofo Roberto Mancini, che mi sta accanto per tutta la notte, Al mattino finalmente decidono per la tac: disseccazione dell’aorta… Di corsa all’ospedale di Ancona dove ora mi trovo.
I primi giorni sono pieno di dolori e senza forze, ma con una serenità crescente. Questa esperienza mi conferma che: quando si vive per gli altri, al momento del bisogno si riceve cento volte di più. Che il Signore tutto trasforma in bene e che si prende cura di ogni particolare. Di nuovo c’è stata l’esperienza del morire… Senza alcuna paura!

BUON PRIMO MAGGIO!

Paralipomeni ai “Ragionamenti” di vocelaicista

Torno dopo una lunga assenza a scrivere in questo blog (che trovo sempre magnifico, sia detto senza piaggeria); lo avevo fatto, inizialmente, solo nei commenti di questo articolo; mi sono poi accorto che il commento stava diventando più lungo dello scritto che doveva, per l’appunto, commentare (“il che è contrario alle consuetudini”, direbbe FSMosconi citando uno scrittore che credo piaccia ad entrambi): per cui, ho deciso di aprire un articolo a se stante. Mi complimento in anticipo, comunque, con vocelaicista, che ha fatto un ottimo lavoro.

Un paio di considerazioni preliminari:

  1. il titolo. Paralipomeni significa “proseguimento”, “aggiunte”; i “Ragionamenti” sono tra virgolette non perché anche quelli di vocelaicista siano tali solo per modo di dire, ma perché è una citazione diretta del suo titolo (che va, appunto, tra virgolette; inoltre, il titolo stesso conteneva le virgolette), ed infatti ha anche la lettera maiuscola;
  2. il lessico. Lo dico fin d’ora: utilizzo i termini cannabis e marijuana in modo intercambiabile. Lo so che sono cose diverse, ma la distinzione, in questo caso, non mi è parsa significativa. Continua a leggere

I ragionamenti (??) di Pontifex contro la legalizzazione delle droghe leggere

Pontifex è famoso per discutere spesso (con ragionamenti a dir poco discutibili) riguardo temi non solo religiosi ma anche sociali.
In un articolo anonimo dal titolo “Droghe “leggere” o dignità umana? La droga di Stato è una forma di resa e promuove la schiavitù del tossicodipendente” ha affrontato il tema della legalizzazione delle droghe leggere.
L’autore di Pontifex – che non si firma – si pone dieci domande domande e da’ delle risposte: vediamole nel dettaglio.
Per comodità riporterò la domanda in grassetto, la risposta di Pontifex in corsivo ed in rosso e la mia opinione senza nessun font particolare.

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