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Il “taglia ed incolla” di Tempi: la nuova strategia per agitare lo “spauracchio” della pedofilia sui diritti degli omosessuali.

Su Tempi, la giornalista Benedetta Frigerio (felicemente «cattolica bambina e ciellina» così come si descrive sul suo profilo twitter) interviene su un documento predisposto dall’Unar (Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali) intitolato “Strategia nazionale per combattere le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere”. L’Unar è un ufficio dipendente dal ministero per le Pari Opportunità con la funzione di garantire l’effettività del principio di parità di trattamento fra le persone, di vigilare sull’operatività degli strumenti di tutela vigenti contro le discriminazioni e di contribuire a rimuovere le discriminazioni fondate sulla razza e l’origine etnica analizzando il diverso impatto che le stesse hanno sul genere e il loro rapporto con le altre forme di razzismo di carattere culturale e religioso.
Il piano predisposta dall’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni nasce in seguito al programma promosso dal Consiglio d’Europa “Combattere le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere”, per l’attuazione e l’implementazione della Raccomandazione del Comitato dei Ministri CM/REC (2010)5., al quale l’Unar ha aderito.
Già dal titolo dell’articolo, Tempi definisce tale documento come «La nuova strategia Lgbt per entrare nelle scuole, sui posti di lavoro, sul web» e ci offre l’analisi del progetto: «Abbiamo letto la raccomandazione europea accettata dal nostro ministero delle Pari opportunità. Si auspicano nuove norme su matrimonio, cambiamento di sesso e pedofilia». Vediamo cosa hanno letto.

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Bye bye Pontifex!! Wilkommen Azione Kotechin!!

Buongiorno a tutti. 

Non è un mistero che il sitarello meno secolarizzato delle rete mondiale a cui tutti noi abbiamo sempre prestato infinita attenzione al fine di trarne gioia & gaudio quotidiani sia oramai afflitto da una crisi quasi sicuramente irreversibile. Brunello nostro aveva promesso molto dopo la partenza di Don Strazy e di Cidippino ma da allora il sito PontifeSSo ha cominciato lentamente a regredire e, nonostante la presenza del nuovo webmaster Daddato (“persona che ne capisce” dichiarava orgogliosamente il VolpaSStren qualche mese fa), intere pagine del sito giacciono completamente bianche ed inutilizzate.

Per quanto riguarda i contenuti poi, è peggio che sparare sulla Croce Rossa: in quei pochi articoli che ancora si riesce a trovare grazie all’invocazione di oscure divinità azteco-sannitiche, Foxy sembra aver perso completamente quella verve da pseudocrociato che l’aveva reso celebre presso tutti i lidi dell’italico stivale ed oltre, nemmeno riesce più ad esibirsi in quelle involantarie uscite comiche con cui tanto ci ha deliziato in passato.

Detto in poche parole: ammettiamolo, amici ed amiche, siamo rimasti orfani delle stronziate di Pontifex e del suo “direttore”.

Ma niente paura, perché se da un lato Pontifex Roma si è incamminato sul sentiero del suo lento ed agonizzante tramonto dall’altro, spuntando all’improvviso come novella Alba Dorata, è stato finalmente trovato un gruppuscolo di cogl… aahhemmmm… un manipolo d’arditi pronto a raccogliere il tragicomico stendardo non secolarizzato e portarne avanti la battaglia contro le sataniche forze pippoplutogiudaicomassonicomunisteateomosessualistenippojuventine: stiamo parlando di Azione Kotechin… aaheemmm pardon volevo dire Azione Katéchon! Continua a leggere

25 aprile: stomachevole e confuso attacco alla Resistenza da parte degli Uccrociati

“25 aprile 1945 – 25 aprile 2013: 68 anni di Italia libera”: così avevo titolato ieri un mio post pubblicato in occasione dell’anniversario della Liberazione dal nazifascismo. Infatti la memoria storica di un Paese è un patrimonio importantissimo e va tutelato in ogni modo.

Gli uccrociati – nella giornata della Liberazione – hanno invece deciso di pubblicare un post intitolato “Documentario sui credenti uccisi dall’ateismo sovietico” a firma di Luca Bernardi. Il post è incentrato su un documentario realizzato da Kevin Gonzales su coloro che durante la dittatura sovietica sono stati uccisi a causa della loro fede religiosa. Il tema è certamente importante ed è opportuno fare luce il più possibili sui vari crimini che sono stati compiuti dalle varie dittature nel corso della storia del nostro Paese e di altri Paesi affinché tali orrori non abbiano a ripetersi.

Nella lettura del post di Bernardi una frase colpisce la mia attenzione: «Le dittature novecentesche, che siano di stampo nazista o comunista, una cosa hanno in comune: l’ateismo, frutto dell’assolutizzazione dello stato». Molto strano che Bernardi, nel giorno del 25 aprile, abbia dimenticato di citare la dittatura fascista che ha lasciato milioni di vittime nel nostro Paese.

Bernardi continua: «Quello a cui mira Gonzales è informare le nuove generazioni su fatti accaduti nel loro paese, che nessuno accenna o spiega nella Russia di oggi. Questo non è vero solo per la Russia, ma anche per l’Italia, dove il mito comunista continua ad aleggiare nella nostra cultura grazie, o meglio, per colpa della Resistenza, e che non permette di scalfire minimamente questa devastante ideologia». Ho riflettuto a lungo su questa frase e dopo lunga riflessione credo che possa essere definita: confusa, miope, vergognosa e anacronistica. Continua a leggere

Per gli uccrociati i partigiani inventarono la motosega

Nella vita non si finisce mai di imparare. Proprio grazie a Sophie, commentatrice usuale del blog uccrociato, apprendiamo che i partigiani avrebbero addirittura inventato la motosega.
Così scrive la nostra impareggiabile Sophie: «Dalle mie parti ad un sospettato di essere semplicemente non comunista, i partigiani lo hanno appeso ad un albero per le mani e gli hanno segato il busto a metà con una motosega».
Peccato che – come si legge su wikipedia – la prima motosega ad uso singolo vide la luce solo nel 1952 (sette anni dopo la fine della guerra) e c’è da pensare che arrivò nel nostro Paese anni dopo.

motosega

25 aprile 1945 – 25 aprile 2013: 68 anni di Italia libera.

cln-1945

Il fascismo è l’antitesi della fede politica perché opprime tutti coloro la pensano diversamente (Sandro Pertini).

Nel ricordo di tutte le vittime della violenza del nazifascismo, dei condannati da parte del Tribunale Speciale, delle vittime delle leggi razziali, dei deportati nei campi di concentramento, dei soldati e dei civili morti durante la seconda guerra mondiale, dei perseguitati politici, dei partigiani morti per darci un’Italia migliore e più giusta: ora e sempre Resistenza!