Archivi categoria: Omofobia

Commenti relativi ad articoli omofobi e/o contenenti insulti verso gli omosessuali.

La psicologia è divisa sui gay? Quando l’omofobia dice bugie.

E’ vero che la comunità scientifica sia divisa sul tema se le persone omosessuali siano sane, malate, buoni o cattivi genitori? Nell’articolo precedente abbiamopontilex visto che la risposta è no, questa divisione non esiste. Abbiamo mostrato anzi come la comunità medico-scientifica sia compatta nell’appoggiare le richieste di diritti umani della comunità lgbtq. Le organizzazioni professionali che si occupano di tematiche scientifiche e sociali hanno iniziato diversi decenni fa a domandarsi se nella pratica della loro disciplina invece della ricerca scientifica ci fosse un bias, un pregiudizio. Visto che dagli anni 50 in poi sono stati riconosciuti molti di questi errori metodologici, la riflessione generale sui concetti diJAMA bias malattia e salute ha portato ad approvare codici etici per proteggere i pazienti (cioè noi) da questi abusi, volontari o inconsapevoli. E’ stata presa una posizione chiarissima (qua a destra un esempio di queste ricerche in medicina) perché s’è compreso che tutti i professionisti possono avere pregiudizi e basare su ciò le loro terapie invece che sulla ricerca. Questo articolo analizza lo stato della “presunta” divisione nella comunità scientifica psicologica. Continua a leggere

La scienza è divisa sui gay? Piccole bugie di omofobi cronici.

Gli omosessuali sono malati o no? Sono pericolosi come genitori? C’è divisione nella comunità scientifica su questo punto, come affermano gli integralisti cattolici? Gli scienziati sociali discutono davvero se le persone lgbtq siano mentalmente sane (“adjusted”, come si dice in ricerca sociale)? La risposta a queste domande è un gigantesco NONon c’è alcuna discussione o divisione. APA 1991 biasLe organizzazioni professionali che si occupano di tematiche scientifiche e sociali  hanno già risolto la questione da più di un decennio istituendo commissioni scientifiche per valutare le ricerche e poi approvare codici deontologici per proteggere i pazienti (cioè noi) dall’abuso dei loro colleghi (a destra una ricerca del 1991 che analizza i bias nella psicologia). Queste organizzazioni sanno che tutti i professionisti possono avere pregiudizi e basare su ciò le loro terapie invece che sulla ricerca. In questa serie di articoli analizzeremo lo stato del presunto dibattito nella comunità scientifica in ambito anglofono, cioè quello in cui la ricerca sociale è più attiva e da cui tutte le altre organizzazioni prendono spunto.

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“manuel half” : la menzogna su pedofilia/omosessualità

come saprete, avevo parlato tempo fa di una casalinga disperata(alida vismara), che faceva capolino in ogni dove sul web per spammare menzogne varie contro l omosessualità, promuovendo le terapie riparative.

purtroppo, l omofobia non viene mai da sola,anzi, spesso si porta dietro qualche amico non proprio …simpatico.

il caso cui mi vorrei riferire oggi, è “manuel half”.

A CAUSA DELLA LUNGHEZZA DELL ARTICOLO, SUDDIVIDO LO STESSO IN CAPITOLI:

1- manuel half : finzione o realtà?

1.2 (parentesi) – camilla seibezzi e le “favole gay”

2- manuel half terrorism project

2.2(parentesi)- collegamento tra manuel half e alida vismara

3- la menzogna di manuel half su pedofilia/omosessualità

3.2(parentesi)- statistiche reali sulla pedofilia

3.3- statistiche inesistenti di manuel half

4- chi è paul cameron: analisi della comunità scientifica(e giudiziaria)

4.2- dichiarazioni di paul cameron

5- mistificazione della genofobia

6- programma politico di manuel half

 

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Alessandra Mussolini e suo marito: hahahahahahahahaha!

Possiamo finirla di difendere Alessandra Mussolini per due minuti per favore? Abbiamo capito che siamo intellettualmente integerrimi, ma per favore sta razionalità fa un pochetto a pugni con una cosa chiamata responsabilità etica. Grazie per l’aiuto ma non c’è un gran bisogno ci venga spiegato che la signora non sia responsabile per gli atti del marito indagato (grazie, lo sapevamo anche da soli) o che il marito non sia colpevole fino a sentenza di terzo grado (grazie per l’aiuto anche qua, mi sfugge se invece stessimo chiedendo distrattamente la pena di morte). Non è il suo essere moglie, il punto in discussione. Così come non è neanche suo marito, il nodo. È invece il principio dell’essere responsabili di chi si è, di cosa si predica e di cosa si legifera sulle vite degli altri. Continua a leggere

La Campagna d’Africa di Tempi.it

Buongiorno a tutti.

Negli ultimi giorni quelli delle redazione di Tempi.it si sono lanciati in una nuova campagna stampa contro gli omosessuali o, come dicono loro, “contro il totalitarismo dell’ideologia di genere”.

Una campagna che si muove lungo due direttrici principali, la prima delle quali consiste in un evergreen dei talebani de noaltri, un copione già visto sulle altre principali testate ultracattoliche (da Pontifex all’Uccr alla Nuova Bussola Quotidiana) ovvero il presunto smascheramento della cattifissima Unione Europea che, quale novella SPECTRE, trama nell’ombra per alterare le leggi naturali e la famiglia tradizionale usando come strumento, a detta dei “Tempiati”, i diritti degli omosessuali e la promozione dell’educazione sessuale nelle scuole. Continua a leggere

La figlia del presidente dell’Uganda rivela di essere gay

La figlia del presidente dell'Uganda fa coming-out

A volte cominci la domenica mattina, giusto prima di una bella corsetta, con una bella notizia 😀

Leggo oggi che la figlia del presidente Ugandese Yoweri Museveni ha fatto coming-out  nel corso di un talk show radiofonico in Mbarara, città dell’Uganda occidentale, di essere omosessuale. Lo ha fatto come protesta per la legge omofoba anti-gay firmata dal padre nei giorni scorsi.
Diana Kamuntu dice di amare il padre incondizionatamente ma non è d’accordo assolutamente con la legge anti-gay da lui firmata.

Cinque motivi perche’ Luxuria ha fatto una cazzata e io ho il dovere di dirlo.

Sono gay. E penso che Luxuria abbia fatto una cosa davvero stupida e senza senso. E penso che difenderla per il “gesto”, il “rischio” e tutto quello che leggo in internet in queste ore sia ridicolo e mostra quanto poco gli attivisti abbiano capito di un movimento per i diritti umani/civili. Non perdete tempo a darmi del transfobo perche’ non attacca. Lavoro nel movimento gay (italiano prima, statunitense poi) da piu’ di dieci anni dopo aver fatto l’attivista per un altro decennio. Formo genitori, educatori e studenti su cosa siano stereotipi, pregiudizi, violenza. So cosa siano e come funzionano, li so riconoscere persino quando li utilizzo. Ma soprattutto ho imparato quanto sia importante il movimento gay. Una cosa che la maggioranza di quelli che difendono cio’ che Luxuria ha fatto in Russia non ha mai capito davvero. Ecco quindi cinque semplici ragioni per cui la difesa di quel che ha fatto Vladimir Luxuria a Sochi non ha niente a che fare con l’attivismo e la promozione dei diritti umani ma con le fiabe sciocche che ci siamo bevuti su come fare politica in Italia (e infatti vediamo i risultati). Continua a leggere

Carissima Marinucci

2621805357_5df9a42658_bQuesto post vuol’essere un riassunto dell’esperienza che stiamo vivendo grazie alla carissima Antonella Marinucci. Questa persona (come ben evidenziato da Giux nell’articolo che ha scatenato questa bagatella) utilizza un profilo Facebook per manifestare i suoi pensieri, pubblicare messaggi, proporre riflessioni, condividere contenuti. E lo fa pubblicamente. Infatti il “diario” di questa persona è pieno di elementi che sono accessibili a chiunque abbia un account su Facebook.

Vi propongo una breve cronistoria di quanto accaduto, in modo da poter poi condividere con voi le mie riflessioni. Continua a leggere

Incontri ravvicinati con un pontifeSSo. E non mi riferisco a Volpastren.

 Una delle più grandi sorprese che la vita mi ha riservato, è stato osservare- in nemmeno un paio d’anni e senza che ne potessi nulla – la trasformazione  di una persona di cui non faccio nomi da persona ultraliberale in persona quasi bigotta. Quasi un pontifeSSo. Da persona che, tutto sommato, non vedeva nulla di male nei matrimoni tra persone dello stesso sesso, a persona che, invece, li considerava un pericolo per la cristianità. E non parlo di Volpastren.

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