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Delirio, s.m.

Delirio, singolare maschile. Almeno secondo il dizionario online de Il Corriere della Sera. Il termine ha diversi significati. Ne elenchiamo alcuni.

  • In psichiatria indica  lo stravolgimento del giudizio sulla realtà, proprio di forme psicotiche
  • In medicina si riferisce ad uno stato allucinatorio e confusionale che può verificarsi in seguito a una forte febbre
  • Per estensione può indicare la perdita della visione razionale a causa di un sentimento, di una passione travolgente.
  • In senso figurato rappresenta uno stato di eccitazione, di esaltazione della fantasia ma anche, incontenibile manifestazione di emozioni collettive, di entusiasmo

Riportiamo di seguito un estratto dalla comunista ed onnipresente Wikipedia, abusando della pagina relativa, appunto, al delirio.

In psichiatria, il termine delirio indica una varietà di stati mentali confusionali in cui l’attenzione, la percezione e la cognizione del soggetto appaiono significativamente compromesse. In questo caso è meglio utilizzare il termine Delirium. Di per sé il delirium non è una patologia quanto una sindrome (un complesso di sintomi) che può presentarsi in diverse forme, essere acuta o cronica ed essere espressione di una sofferenza metabolica del cervello che può avere molteplici cause. Il termine «delirio» deriva dal latino lira, “solco”, per cui delirare significa etimologicamente “uscire dal solco”, ovvero dalla dritta via della ragione.

Il termine delirio in senso stretto (convincimento errato incorreggibile) si riferisce ad un disturbo del contenuto del pensiero, che può essere presente in varie malattie psichiche (psicosi), ad esempio nella schizofrenia, negli episodi depressivi o maniacali con sintomi psicotici, nel disturbo delirante cronico (o paranoia). Le forme croniche di delirio, basate sull’elaborazione razionale e lucida di un sistema di credenze errate, possono essere l’unico sintomo di una patologia psichica, in questo caso si parla appunto in particolare di disturbo delirante cronico o paranoia.

Il delirio è una sindrome piuttosto comune; per esempio, è stato stimato che una percentuale compresa fra il 10% e il 20% degli adulti ospedalizzati si trovino almeno sporadicamente in questa condizione. La percentuale sale al 30%-40% del caso dei pazienti ospedalizzati anziani.

Ci piace sottolineare il passaggio centrale della citazione appena conclusa. Si può tranquillamente definire “delirio” un disturbo che interferisce con la formulazione del proprio pensiero dato che viene minata alle fondamenta l’elaborazione razionale e lucida della realtà circostante. Vi invitiamo a rileggere con attenzione e con calma il commento di Pier91 seguendo questo link:

http://pontilex.org/2011/10/chi-strumentalizza-chi/comment-page-1/#comment-20705

Leggete attentamente le parole di Pier. Notate che si parla di B.V. lo stalker del quartiere Murat arrestato in flagranza di reato. Notate che si cita testualmente la dinamica di una candid camera, per sottolineare l’aspetto ilare ed ironico delle ipotesi formulate da Pier91.

Dopo tutte queste considerazioni, leggete le parole di Brunello (si, di Bruno Volpe, proprio lui) che quest’oggi scrive (come sempre senza dare indicazioni precise):

In un commento, del quale ho estratto copia e consegnato alle autorità inquirenti, un tale mi lancia oscure minacce.

http://www.pontifex.roma.it.nyud.net/index.php/editoriale/il-fatto/9201-minacce-contro-chi-vi-scrive-reagite

Scrive il Foxy di “azioni dimostrative”… blatera di “intimidazioni”.

Questo vittimismo da quattro soldi è veramente ridicolo ed indegno per un qualsiasi essere umano!

Speriamo che la Magistratura voglia approfondire questa tua denuncia, di cui ci aspettiamo regolare copia pubblicata online entro la sera. Speriamo che vogliano analizzare il profilo psicologico di chi confonde una candid camera con “oscure minacce”!

Abbiamo una sola parola per te, anzi una sigla. TSO!

Orrore!

Proviamo solo orrore. Perchè con un colpo di reni Brunello ci conferma tutto il suo odio per i gay e per la lingua italiana.

Foxy, Foxy, Foxy … se tu non avessi messo quel “due punti” prima del “meglio” la frase sarebbe stata impeccabile. Quel piccolo insignificante minuscolo segno di interpunzione rovina e detrupa l’italiano, facendo stridere come il gesso sulla lavagna il “che” seguente!

Insulta la nostra lingua ed insulta nuovamente Vendola. Brunello, citare le scritture non ti scagiona. Sei omofobo.

Leggiamo poi il pensierino assemblato dal nostro Massimo esperto di brevetti:

Curioso: Mancuso è un teologo poco autorevole perchè “creato” da don Verzè (che è sicuramente più cattolico dei Copti) mentre Introvigne è autorevole sociologo perchè formato da Alleanza Cattolica (come potete leggere qui: http://www.kelebekler.com/cesnur/storia/it00.htm).

In sintesi, quanta estrema tristezza produce la lettura di queste castronerie Pontifesse!

Le “fonti” inquinate da cui provengono gli orrori riportati qui sopra.

http://www.pontifex.roma.it/index.php/editoriale/il-fatto/9195-cattedrale-bari-diventa-sala-dascolto-vendola-come-liberasene

http://www.pontifex.roma.it/index.php/interviste/varie/9194-i-cattolici-non-sono-tutti-contro-il-governo-bagnasco-strumentalizzato-mancuso-teologo-non-cattolico-fatto-da-don-verze

Basta bugie!

Basta Bugie è il nome di un sito web che ripropone, con la complicità del sito Pontifesso, un divertente articolo che ipotizza un complotto globale termonucleare per censurare i cattolici. Prima di affrontare i buffi contenuti dell’articolo, ci piace innanzitutto osservare quanta approssimazione e quanta scarsa attenzione ai dettagli (ma come vedremo non solo per i dettagli) caratterizza sia il sito BastaBugie che il sito Pontifesso, accomunati dalla maniacale passione per il cut&paste che li porta a riproporre acriticamente gli strafalcioni e le imprecisioni altrui.

Infatti sia il sito Pontifesso che il sito BastaBugie attribuiscono esplicitamente l’articolo a tale “Giovanni Romano”, che avrebbe scritto il brano per il sito “Luci sull’Est”. Non occorre certo chiedere l’aiuto di Gil Grissom per individuare il sito da cui proviene il materiale riciclato. E con pochi click di mouse siamo in grado di indicarvi la fonte primaria. Continua a leggere

Perdincibaccolina!

Anzi, pofforbacco, diamine, perdindirindina…

L’elenco è lungo ma veniamo tosti al nucleo dell’argomentare. Toffaluccio nostro è tornato a scrivere boiate!

Smentendo le nostre ipotesi, il Nano Tanfolo è tornato a spargere il suo seme di odio per il web. No, tranquilli, non parliamo dei suoi rapporti sessuali virtuali con Internet. Facciamo riferimento, ovviamente, ai suoi scritti.

Il delirio deriva dalla cronaca dei fatti di Roma, ovviamente. Incommentabili le sue tristissime parole, che manifestano una fissazione ed una reale e tangibile ossessione per i comunisti. Vede comunisti ovunque, vede comunisti anche dietro le sue spalle. Li vorrebbe vedere anche sotto le sue suole… Purtroppo, vista la totale ed oggettiva assenza di comunisti, non gli rimane altro che la sua paura, la sua fobia. Continua a leggere

Dicotomico.

Quest’oggi il buon Brunello ci propina un paio di perle che andremo immediatamente ad enucleare. Iniziamo dalla dicotomia che evidentemente caratterizza l’emerito pensionato Sprovieri, che disserta agile saltando di palo in frasca (nella più tradizionale tradizione dei tradizionalisti Pontifessi).

L’incipit stesso scelto da Brunello per risvegliare dal torpore farmacologico l’anziano sacerdote è quantomeno curioso: cita infatti un noto passaggio dei Vangeli, nel quale Gesù viene messo alla prova da alcuni personaggi. Ed avendo intuito l’inganno, risponde con la famosa frase: “Date a Cesare quel che è di Cesare, date a Dio quel che è di Dio”.

Gesù era visto da molti come il liberatore dal dominio di Roma: corre subito alla mente il suo ingresso a Gerusalemme. Come ricorderete il Salvatore sceglie il dorso di un asinello proprio per mostrare la sua diversità da questo immaginario collettivo che lo voleva regnante terreno e per meglio qualificarsi come ultimo tra gli ultimi, redentore e non regnante. Insomma l’esatto contrario del “Christus Rex” che tanto scalda il cuore (e non solo) di Carletto Di Pietro e degli altri tradizionalisti (primi tra tutti quelli veneti, ma non solo). Continua a leggere

L’assente.

L’assente è tale (anonimo, quindi blasfemo, antidemocratico e già che ci siamo anche un poco demente) T. Di Girolamo, che quest’oggi commenta “a caldo” gli eventi legati alla manifestazione degli indignati di Roma. Già perchè ogni scusa è buona per spargere letame dimostrando di essere assente. Assente a se stesso, privo di lucidità. Praticamente un cadavere ambulante. Probabilmente è stato decapitato. Come è noto, nei pochi secondi che seguono la decapitazione, prima che il crollo repentino della pressione sanguigna faccia perdere conoscenza, i muscoli del corpo vengono scossi da fremiti che derivano dalla residua attività del sistema nervoso centrale residuo (il midollo spinale). Ecco, probabilmente l’articolo che abbiamo letto è il frutto di questi fremiti, di questi spasmi muscolari. Sicuramente è frutto del “pensiero” di un decerebrato.

Infatti solo un demente (quindi, appunto, un individuo la cui mente è deficiente, mancante: un decerebrato) davanti alla cronaca ed ai numeri dell’imponente manifestazione di ieri può generalizzare il comportamento di qualche decina (diciamo pure 500) idioti come lui, proiettando le violenze da eSSi perpetrate sulla totalità dei partecipanti. Continua a leggere

Ipse dixit.

Ora anche Brunello si è convinto e conviene con noi. Leggete le sue parole, esattamente come pubblicate in questo momento (e siamo sicuri che l’articolo verrà modificato) dal sito Pontifesso 😆

Lasciamo che Pao traduca per noi l’elegante espressione usata da Brunello nell’ultima frase. ):-D

Fonte della perversione: http://www.pontifex.roma.it.nyud.net/index.php/editoriale/il-fatto/9146-bersani-e-vendola-che-figuraccia-i-gay-insorgono

L’insulto!

Abbiamo scelto un titolo “ad effetto” (senza bisogno di usare il maiuscolo, come fanno sempre gli amici Pontifessi) perchè la misura è colma. Siamo stanchi degli insulti continui di Brunello!

Amici, restate calmi, non faccio riferimento agli insulti come “dementi” o tutti gli altri appellativi bizzarri che utilizza Foxy. Parlo degli insulti (anche pesanti, come vedremo) che Brunello indirizza ormai quotidianamente al povero italico idioma!

il 26 per cento del campione citato in statistica dall’Arcigay

Citato “in” statistica? Forse “nella” statistica…

secondo le Sacre Scritture e non secondo me (al contrario, se volessi adattare la Scrittura al mio volere, cadrei nel relativismo) dice con evidenza che Dio li ha creati uomo e donna, pertanto niente gay

Secondo le Sacre Scritture… dice con evidenza… Lo ripetiamo, perchè qui vacillano i fondamenti della grammatica!

Secondo le Sacre Scritture… dice con evidenza! Continua a leggere

Loro, invece, non si vergognano.

Leggiamo con sconcerto e profonda tristezza questa frase pubblicata di recente dal nostro caro sito Pontifesso.

Una statistica di Arcigay ha dichiarato che oltre il 26 per cento dei gay non lo ammettono, specie sul posto di lavoro.

http://www.pontifex.roma.it.nyud.net/index.php/editoriale/il-fatto/9126-anche-loro-si-vergognano-

Vorremmo richiamare a Brunello alcuni cardini su cui si basa la nostra grammatica. L’articolo singolare determinativo maschile “lo”, in Italiano, si usa per limitare e specificare un concetto. Esso deve concordare come genere e numero con sintagma nominale a cui fa riferimento. http://it.wikipedia.org/wiki/Articolo_(grammatica)

Ordunque, Brunello, vuoi chiarire quale sintagma nominale concorda per numero (singolare) e genere (maschile) con l’articolo che tu bellamente inserisci a caso all’interno della frase? Continua a leggere