Loro, invece, non si vergognano.

Leggiamo con sconcerto e profonda tristezza questa frase pubblicata di recente dal nostro caro sito Pontifesso.

Una statistica di Arcigay ha dichiarato che oltre il 26 per cento dei gay non lo ammettono, specie sul posto di lavoro.

http://www.pontifex.roma.it.nyud.net/index.php/editoriale/il-fatto/9126-anche-loro-si-vergognano-

Vorremmo richiamare a Brunello alcuni cardini su cui si basa la nostra grammatica. L’articolo singolare determinativo maschile “lo”, in Italiano, si usa per limitare e specificare un concetto. Esso deve concordare come genere e numero con sintagma nominale a cui fa riferimento. http://it.wikipedia.org/wiki/Articolo_(grammatica)

Ordunque, Brunello, vuoi chiarire quale sintagma nominale concorda per numero (singolare) e genere (maschile) con l’articolo che tu bellamente inserisci a caso all’interno della frase?

Foxy, concorderai con noi che si tratta di vero e proprio orrore grammaticale, indegno di un serio giornalista professionista. Già, scusaci, trascuriamo il dettaglio che tu non sei un giornalista professionista. Quindi probabilmente sei un poeta e questa frase è frutto un esempio di dolce stil novo, oppure una licenza poetica che potremmo pensare di sottoporre all’Accademia della Crusca.

Anche trascurando questo dettaglio, che potrebbe essere frutto di una tua svista oltre che di un abbaglio collettivo di tutta la tua prolifica (e maiuscola) redazione, rimangono le nostre solite doglianze. Innanzitutto tu citi uno studio terzo ma come sempre dimentichi di fornire al lettore la possibilità di leggere i dati presentati dallo studio stesso attingendo alla fonte. Quindi, ad auctoritatem, pretendi che prendiamo per buono quello che tu scrivi. Foxy caro, noi indichiamo sempre (vedi anche qui sopra) la fonte da cui attingiamo quando scriviamo le nostre considerazioni, perchè non abbiamo timore ad indicare con chiarezza quali fonti generano le nostre riflessioni. Tu invece perseveri pervicacemente in questo comportamento inspiegabile, visto che un qualsiasi giornalista serio e professionale menziona sempre le sue fonti, proprio per agevolare la comprensione delle teorie che sostiene. Ma forse, anche in questo caso, si torna alla nota di cui sopra.

Inoltre parti da dati -forse- oggettivi ma ne offri interpretazioni che sono ortogonali a quella che noi possiamo fornire, visto che proprio il siti di Arcigay riporta dati recenti che documentano e spiegano la ragione per cui il 26% delle persone omosessuali non rivela la propria omosessualità ai colleghi di lavoro. E questa ragione non è certo la vergogna per la propria condizione (come tu affermi più volte nel tuo pezzaccio), quanto piuttosto la paura di subire discriminazioni.

http://www.arcigay.it/32840/omosessuali-e-trans-discriminati-sul-lavoro-numeri-dall%E2%80%99invisibilita/

Ci pare vergognoso attribuire ai dati, di cui non dubitiamo, di ArciGay un significato che evidentemente stride con altre statistiche, sempre di ArciGay. Ci sembra dunque davvero strumentale il fatto che tu menzioni il nome dell’associazione nel tuo articolo.

Tu affermi:

Questi signori stanno in silenzio ed occultano, perchè si vergognano di una oggettiva condizione di anormalità, per tale intendasi una situazione che li rende diversi dalla normalità.

Carissimo Foxy, la tua precisazione è inutile. Perchè affermare che un fenomeno non rientra nella norma è cosa assolutamente lecita (se con “norma” si intende il fenomeno statisticamente più frequente), mentre cosa ripugnante è vergognosa è affermare che gli omosessuali “si vergognano di una oggettiva condizione di anormalità”. Perchè le tue parole oltre a stridere con le indicazioni di chi la mente la studia (anche se a te non piace quello che affermano), stride proprio con la pura e semplice logica. Infatti mescoli nel tuo discorso termini che, presi singolarmente, possono forse anche essere leciti. Ma che combinati in una frase di senso quasi compiuto risultano stonate e volgari. Anzi, vergognose.

Il tuo travaso di bile continua con una frase imbarazzante:

La omosessualità é, dunque, patologica in comparazione di quello che é la norma.

Questa è la tua affermazione, oltre ad essere scritta in una lingua che ci sembra solo lontanamente simile all’Italiano, viene smentita dalla scienza e dal comune sentire. Sii pronto a pagare le conseguenze delle tue affermazioni.

Noi non troviamo affatto patologico il comportamento di un omosessuale. Mentre invece ci sembra davvero patologico (oltre che anormale, visto che assolutamente lontano dalla norma) il comportamento di B.V. avvocato di Bari, 49enne, residente nel quartiere Murat, che si permette di imbrattare con scritte irriferibili il muro della casa di una biologa 26enne, “colpevole” di non essersi concessa, di non aver saziato la fame “del drago”.

Troviamo patologico il comportamento di questo ometto di mezza età che perseguita una giovane, facendosi beccare “con le mani nel sacco” (anzi con il dito sul citofono) dopo aver pure lasciato parti di animali (il fegato, come ci racconta la stampa) davanti alla casa della giovane. Forse un monito. Forse un avviso di stampo mafioso.

Visto che ti piace parlare di norma ed anormalità, ci piacerebbe tanto conoscere quale percentuale di popolazione umana è omosessuale. E quale percentuale di popolazione umana si macchia del reato di stalking. Potremo così fare una comparazione e stabilire se sia più lontano dalla norma la percentuale degli stalker o quella degli omosessuali!

Scrivi, parlando ancora dell’omosessualità:

ogni cattolico, costi la censura dei benpensanti e di chi é politicamente corretto, lo deve gridare e far sapere

Già, ricordiamo la tua energia (ovviamente solo virtuale) nel contrastare il concerto “satanico” svoltosi a Bari, la tua città. Ricordiamo perfettamente i tuoi inviti. Invocasti un rosario riparatore. Tu hai partecipato a questo rosario? Si è svolto questo rosario? Il tuo invito ci ricorda molto il titolo di un film dei primi anni 70. http://it.wikipedia.org/wiki/Armiamoci_e_partite!

Mostrati mentre gridi e fai sapere la verità. Ci accusi di nasconderci, di restare anonimi. Ma d’altra parte, chi ti ha mai visto? Chi ti conosce? Chi sei?

Sei pronto ad accusare gli altri di vergogna: ma sei il primo a scrivere restando nella penombra, nel sottobosco. Sei il primo a provare vergogna e quindi nasconderti. Esci allo scoperto visto che inviti gli altri a farlo. Sii esempio.

Mi illudo. Come puoi tu essere in qualche modo esempio se riesci ancora a giustificare un mini-presidente del consiglio (rigorosamente minuscolo) che dichiara di difendere i valori cristiani e poi divorzia, si risposa, ingravida altre donne al di fuori del matrimonio, le induce ad abortire… Per non parlare della cronaca recente. Probabilmente, Brunello, la coerenza non è il tuo forte!

31 pensieri su “Loro, invece, non si vergognano.

    1. admin Autore articolo

      Nel suo scrivere criptico ed incomprensibile probabilmente si riferisce a noi. Ma non lo sapremo mai, visto che eSSo non è mai univoco ma sempre polimorfo.

      Rispondi
      1. pao

        io…lo capisco, ci sta chiedendo aiuto.
        Per es. qui ” Questi signori stanno in silenzio ed occultano, perchè si vergognano di una oggettiva condizione di anormalità, per tale intendasi una situazione che li rende diversi dalla normalità.”
        Una chiara proiezione che non si riferisce agli omosessuali, come vorrebbe farci credere, ma ai suoi due mesi di assenza dei quali, un giorno, forse, dara´spiegazione ai suoi affezionati lettori (noi!)
        Deve essergli accaduto qualcosa di terribile..

        Rispondi
  1. Gianluigi

    Lo squallore di certi articoli si commenta da solo.
    Auguro a simili autori che non vi siano soggetti disposti ad investire il proprio tempo per pubblicare tutti i documenti che ad un cittadino qualunque farebbero venire la voglia di seppellirsi sotto terra.

    Rispondi
    1. admin Autore articolo

      Esistono soggetti che stanno cercando di identificare con precisione l’identità di B.V. visto che le sentenze (anche se di primo grado) sono atti pubblici. E visto che basta avere un amico avvocato a Bari. 😉

      Rispondi
  2. Gianluigi

    Aggiungo comunque che ci sono molti gay che si nascondono dietro uno stuzzicadente diventando talmente grotteschi da farmi venire una rabbia immensa.
    Un dirigente di alto livello della mia azienda, sposato con figli, è evidentemente gay ma si spaccia per donnaiolo.
    Ci hanno presentato comuni amici, appena ha saputo che lavoravamo per la stessa azienda mi vede come la peste visto che conosco bene il suo compagno e l’escort (che potrebbe essere suo figlio) con il quale si diverte.
    Questo è uno degli esempi dei gay che danneggiano tutti gli altri.

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  3. francesco t

    gli ignoranti non si vergognano di essere ignoranti, perchè nel loro piccolo ignorano di essere ignoranti.
    nel caso di volpastren, che si identifica perfettamente in tale frase, aggiungerei che si VANTA della sua ignoranza, spacciandola per verità, ignorando il resto del mondo.

    un genio nel travisare, un genio nel mentire, un genio nel condannare, un genio nel discriminare, un genio nel mentire(sapendo di mentire) , un genio nell offendere, un genio nel perseguitare.

    insomma, una genialità tipica dell ignorante.

    Rispondi
  4. Oscar Wilde

    Provo sentimenti contrastanti, da una parte vorrei spiegare al caro brunello il perchè quel 26% è restio ad ammettere la propria omosessualità, dall’altra mi rendo conto che anche se lo facessi:
    1) tanto non capirebbe
    2) tanto non cambierebbe nulla perchè NON VUOL capire.

    Ho scoperto che l’ignoranza è un muro indistruttibile, impossibile da combattere.
    Ho scoperto che nel dialogare con un ignorante, c’è sempre da perdere: prima ti porta al suo livello e poi ti batte per esperienza.

    La soluzione finale? una bella Pernacchia!
    Posso admin?? Posso?!?!?! 😀

    Rispondi
  5. giux

    secondo me fanno bene gli omosessuali nelle aziende e nella maggior parte degli ambiti sociali a non dire nulla, perché mai dovrebbe esporsi alle cattiverie del primo idiota che incontrano?
    Poi sul lavoro è forse essenziale è molto facile essere discriminati altrimenti.. posso portare un esempio,
    un mio conoscente gay, dove lavoro io, ha sempre dichiarato a chiunque il proprio orientamento, han fatto di tutto per danneggiarlo sul lavoro, e ancora dopo 10 anni non ha un contratto fisso…. inoltre il suo gruppo di lavoro viene ostacolato internamente, tantè per esempio che a me viene proibito di dar seguito ai suoi ticket !

    Rispondi
  6. Stefano

    [OT mode ON]
    Carissimi, è ancora vivo il ricordo per la scomparsa di Steve Jobs: un personaggio sicuramente importante per l’informatica come la conosciamo oggi.

    Ma è di queste ore una notizia ancora più triste: la scomparsa di Dennis Ritchie.

    Ritchie, insieme con il suo collega Kernighan, ha dato un contributo forse meno noto, ma decisamente più determinante nell’indirizzare e guidare l’informatica verso la realtà che conosciamo (ed in cui lavoriamo) quest’oggi.

    Come si evince dalla pagina di Wikipedia, a Ritchie si devono vere colonne portanti dell’informatica, come il linguaggio di programmazione “C” (su cui si basano C++ ed in qualche modo anche C# con tutti I loro derivati, tra I quali mi piace menzionare anche il diffusissimo Java) ed il sistema operativo Unix, da cui derivano I vari flavor (HP-UX, AIX, Solaris, Tru64, Irix solo per fare qualche nome), le varie distribuzioni Linux oltre che lo stesso Android.

    Tra tutte le frasi che ho letto a commento della notizia, trovo che la migliore sia la seguente:

    Mourn for his passing, but celebrate his life. He didn’t just change the world, he make world

    Ora Dennis riposa in pace. Anzi, come si concluderebbe un programma in C ben scritto, return 0;

    http://attivissimo.blogspot.com/2011/10/dennis-ritchie-1941-2011.html
    http://it.wikipedia.org/wiki/Dennis_Ritchie
    http://en.wikipedia.org/wiki/The_C_Programming_Language

    [OT mode OFF]

    Rispondi
  7. admin Autore articolo

    L’articolo di Brunello ha scatenato una discreta sollevazione popolare… già 4 commenti! Ed incredibilmente sono tutti avversi a quanto scritto da Brunello. Inoltre nesuno li ha moderati … Ancora, almeno 😀

    Rispondi
    1. pao

      Cavolo, rimpiangeranno Calim..ehm Cidippino! Vi ricordate ai bei tempi, quando bacchettava tutti i dissidenti ostentando una gentilezza che sfumava miseramente al terzo o quarto commento e finiva con l immancabile bannazionedel malcapitato /a dal sito?
      E poi era l unico che stava su fino alle 5 del mattino a scriversi amorevoli commenti, tifando per se stesso..spacciandosi la sorella, il cugino, il nipote..tutta la “famiglia” insomma..Si faceva il tifo da solo.Tutti spariti..Annalisa, Lucia..e gli altri suoi avatar..):/

      Rispondi
  8. ilgio

    …comunque…io il mio sfogo settimanale verso Brunello l’ho fatto … Ma stavolta ci sono andato leggero…ho solo consigliato di collegare il cervello, qualche volta almeno, prima di parlare… So che non servirà…ma farlo mi riconcilia per un attimo col mondo!!!

    Rispondi
      1. ilgio

        …perchè parlo del cervello, eh? Forse hai ragione…..ma la speranza è l’ultima a morire…chissà che qualche spedizione non ne trovi almeno i resti!!!!!

        Rispondi
        1. pao

          ilgio:parlare di cervello a Volpastren, idea stravagante e francamente blasfema dettata dal Maligno in persona! Meglio la connessione coi piedi, un arto puro se lavato con sapone, e tradizionalmente conforme con la Retta Dottrina ..):D

          Rispondi
  9. diego

    non ho mai sentito di cattolici che “non lo ammettono” (qualsiasi cosa significhi, evidentemente la trinità padre-figlio-spirito santo deve aver sostituito la trinità soggetto-verbo-complemento).

    Evidentemente i cattolici sono un caso patologico.

    Rispondi
  10. Gianluigi

    La mia esperienza con i convinti difensori della fede è tale che con costoro risulta inutile ed impossibile qualsiasi ragionamento anche di fronte ad inequivocabili evidenze e non c’è laurea o master che tenga.
    E’ tristissimo ma è così.

    Rispondi
  11. Gianluigi

    Grazie, vi seguo sa sempre, l’avevo letto e lo rileggerò.
    Purtroppo alcuni “difensori della fede” rivestono cariche tali da risultare fortemente condizionanti, vedasi per esempio i membri di CL negli ospedali lombardi.

    Rispondi
    1. giux

      per i deprecabili e ignobili CL l’omosessualità è un capriccio e come tale va trattata.
      Per me invece è un capriccio essere cristiani… infatti non è possibile dimostrare che dio esiste, mentre è possibile dimostrare biochimicamente l’esistenza dell’amore.
      Quindi dio è un capriccio e quindi chi ci crede va trattato come un bambino capriccioso.
      L’amore è una realtà!

      Rispondi

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