Il sistema di gestione dei commenti del nostro piccolo blog è configurato per mostrarvi i vari commenti organizzati in una gerarchia che riflette le relazioni (chi-risponde-a-chi) piuttosto che la cronologia dei messaggi. Con lo scopo di aiutarvi a comprendere alcuni passaggi edificanti che riassumono e descrivono il comportamento della contessinah, in spirito di fraterna correzione ed ammonimento, vi presento qui di seguito alcune immagini che evidenziano l’ortine cronologico dei messaggi da eSSa lasciati e le relative risposte che ha ricevuto.
Il preambolo.
Come saprete, in passato abbiamo pubblicato alcune videointerviste realizzate dal nostro Sandro Storri. Una di queste videointerviste vedeva protagonista tale Gianluca Barile. Non è nostro interesse approfondire la sua figura, non vogliamo certo concentrarci su di lui. Ci interessa invece la cronologia: la sua videointervista è comparsa sulle nostre pagine il 22 dicembre 2011. A seguito della pubblicazione della videointervista è scaturita una polemica con gli amici Pontifessi. Una polemica sul filo del versetto, del capoverso e della riga, per stabilire se è legittimo o meno per un laico indossare un determinato tipo di anello. Scarsamente interessati all’argomento abbiamo accolto i vari battibecchi ed abbiamo dato spazio anche ai commenti lasciati da alcuni direttamente su youtube, dove è tutt’ora visibile la nostra videointervista a Barile. Ovviamente questo spazio ha attirato anche i detrattori del Barile. E nei giorni seguenti la pubblicazione del nostro articolo dedicato alle precisazioni di rito, sono fioccati commenti di alcune persone che provavano a gettare discredito sul Barile. Persone poco serie, visto che regolarmente scappavano quando posti davanti alla fatidica domanda: “Hai qualche prova a sostegno di quello che dici?”
Stanti questi presupposti potete comprendere lo stupore con cui abbiamo notato, moltissime settimane dopo la pubblicazione dell’articolo oltre che dall’ultimo commento del solito anonimo detrattore, la comparsa di nuovi commenti. Quelli di Deborah. Continua a leggere→