Sono venuto a conoscenza, attraverso un articolo comparso nel sito Giornalettismo, degli strani metodi utilizzati da una dottoressa (Gabriella Mereu) per curare le patologie più svariate. Sostenitrice (pare) delle terapie “alternative” (un poco come Scilipotiens e come molte amiche “angeliche” di Marcello Stanzione), ha sviluppato un suo paradigma terapeutico che si basa sulla parola. Se ho ben capito, secondo questa dottoressa (sono costretto a definirla in questo modo, stanti le sue qualifiche) i sintomi riflettono delle patologie che il paziente può curare da solo. Il compito del terapeuta è dunque quello di guidare il paziente in questo processo di auto-guarigione. Questo processo passa attraverso onomatopee, filastrocche, frasi tratte dagli spot e chissà quali altri “giochi verbali”. Nella sua brillante illuminazione ha sviluppato un dizionario che utilizza per tradurre i sintomi riportati dai pazienti nelle reali cause che portano al manifestarsi dei sintomi stessi (l’ha chiamato “pazientese”).
http://www.terapiaverbale.it/pazientese.htm
Suggerisco la visione dei due seguenti video. Ma fate attenzione, si tratta di roba “forte”.
Che Gabriella sia un bel peperino risulta evidente, ascoltando il suo tono risoluto ed il modo in cui risponde alle domande. Altre evidenze del caratterino della “dottoressa” provengono dalle affermazioni che si leggono nella sua fan-page.
La battagliera dottoressa ha raggiunto gli onori della cronaca perchè pare abbia suggerito di curare la cistite infilando una medaglietta sacra nella vagina ed andando poi a Messa. Ora non conosciamo i termini precisi della vicenda, mi limito a riproporre il relativo articolo di Giornalettismo.
http://www.giornalettismo.com/archives/201897/metti-una-madonna-nella-tua-vagina/
A giudicare dai video riportati più sopra e dal contenuto dell’articolo, si tratta di terapie davvero bizzarre… Che hanno ovviamente scatenato reazioni colorite tra chi partecipava alla conferenza. Volete sapere cosa pensa Gabriella delle reazioni? Vi affido alle sue parole.
Ok, quindi la medaglietta serve per rivalutare la donna, svalorizzata da schemi che si tramandano da millenni. Filantropica.
Che dire? Quali sono le vostre idee su questo controverso argomento?
A quando una bella intervista (magari direttamente dall’appuntita penna di Strazy) all’eclettica Gabriella?