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Informazioni su sandro.storri

Progettista e sviluppatore di software precario (Sandro, non il software). Tipico prodotto delle periferie della capitale (aho!, che me 'mpresti na' sigaretta?). Appassionato di cinema e letteratura, usa l'italiano come un dialetto alternativo alla sua lingua madre, il romanesco. Sostiene la battaglia per i diritti civili anche se riconosce che spesso tratta la questione con degli incivili. Ha un pessimo senso dello humor e si vede, anche in questa breve biografia.

Bruno Volpe ti sfido

Si, ti sfido.

L’ho gia’ fatto mesi fa senza ottenere lo straccio di una risposta, cosa normale considerata la tua vigliaccheria e la tua scarsa attitudine ad assumerti la responsabilita’ delle stupidaggini che scrivi.

Tuttavia io sono persona coerente e percio’ rinnovo l’invito e la sfida. Incontriamoci pubblicamente. Si, ti invito ad un incontro pubblico dove metteremo a confonto le nostre idee e visioni. Queste sono le regole che propongo :

1) L’incontro sara’ pubblico, accessibile a chiunque, pertanto il luogo ottimale sara’ un locale pubblico (sala riservata in un bar/ristorante/albergo). Comunque un luogo abbastanza grande per poter contenere un eventuale pubblico.
2) Le eventuali spese di affitto del luogo di incontro saranno a mio carico. Ovviamente scegliero’ io quello piu’ conveniente da un punto di vista economico ma sempre nei termini indicati al punto 1.
3) L’incontro sara’ tenuto in una localita’ di tua scelta. Posso venire a Bari, a Matera… dove vuoi tu.
4) L’incontro sara’ ripreso da una telecamera e successivamente caricato su piattaforme di diffusione video (YouTube, Vimeo ecc…). Non credo che avrai problemi su questo punto. Se sei convinto delle tue idee non dovresti avere problemi a comparire in video mentre le illustri e le spieghi.
5) L’incontro sara’ moderato da una persona che sceglieremo insieme e sulla quale entrambi avremo convinzione di imparzialita’.
6) Gli argomenti di confronto saranno : omosessualita’, laicita’ dello stato, islam ed immigrazione, massoneria, fascismo e sua influenza sulla nostra cultura politica contemporanea. potremo correggere ed ampliare questi i brevi punti.

Io sono disponibile e non ho problemi a mettermi in gioco. io ho il coraggio delle mie idee. ora vediamo se anche tu hai il coraggio delle tue. Tu sai bene chi sono, percio’ non nasconderti dietro i “non ti conosco”.

Ti sfido a manifestare le tue idee pubblicamente in un pubblico contradditorio, a non nasconderti dietro le pagine di un sito che non da possibilita’ di replicare (ti faccio presente che io ho scritto decine di commenti ai tuoi articoli, commenti che non sono stati MAI pubblicati).

Attendo risposta.

Volpe il negazionista

ebbene si, siamo alle solite.

nell’ennesimo delirante articolo, il nostro Brunello (di Bari e non di Montalcino) si produce in una delle sue consuete stupidaggini.

l’emerito economista Bruno Volpe liquida la questione della crisi globale definandola come castigo divino. Ricordo che mesi fa, in veste di emerito sismologo e vulcanologo, aveva liquidato il terremoto in giappone con la stessa motivazione.

Ricordando bene mi sembra che anche in veste di virologo aveva spiegato il virus HIV come ira di Dio. E poi anche come geologo… come fisico nucleare… come astronomo… come… insomma Bruno Volpe non ha mai fatto l’unica cosa che gli potrebbe venire bene. Tacere. Continua a leggere

santa ignoranza!

si, in questo caso si puo’ dire “santa ignoranza” dato che le affermazioni ignoranti provengono da un sito in profumo di santita’ (nel senso di fetore).

in questo articolo Bruno Volpe ed il suo degno compagno di merende Prof. Bruno si lasciano andare ad affermazioni che suonerebbero divertenti se non fosse per la tragica serieta’ con la quale sono pronunciate.

Dopo la solita digressione anti-halloween si va parare, non si capisce con quale nesso, alla questione Massoneria. Dopo tutto nella visione allucinata che BV ha della realta’, la Massoneria entra un po’ dappertutto. Ma il meglio, in questo articolo, lo esprime il Prof. Bruno. In questo caso Bruno Volpe si limita a fare da spalla, mentre il vero comico e’ l’emerito Professore.

Alla domanda “La massoneria é una setta?” il Professore risponde “se vi si aderisce in modo legale, no.“. La domanda sorge spontanea “esiste un modo illegale di aderire alla massoneria?“. La risposta e’ NO. Lo dico a ragion veduta visto che vivo l’esperienza massonica in prima persona da ormai molti anni. L’adesione alla massoneria e’ regolata da severe norme interne al Grande Oriente d’Italia che prevedono che il richiedente abbia la fedina penale pulita e che sia riconosciuto come persona integra. A questo aggiungiamo che, una volta ammesso, il neo-massone e’ aggiunto ad una lista depositata presso la Prefettura di competenza. Vi risparmio altri dettagli minori. Pertanto l’adesione alla Massoneria e’ sempre legale se operata secondo le norme vigenti e secondo i regolamenti interni dell’Oriente di riferimento.

Qui veniamo alla seconda ridicola affermazione del comico Professore : “Diventa setta nel momento in cui cade nella segretezza, con una specie di scambio reciproco di utilità personali“. La questione della segretezza massonica e’ legata al segreto iniziatico. La Massoneria e’ prima di tutto una scuola iniziatica, dove ogni adepto e’ chiamato al perfezionamento di se stesso attraverso lo studio, l’introspezione, il libero pensiero ed il perseguimento di una via iniziatica. Tutto questo presuppone la presenza di un segreto che e’ di carattere esclusivamente iniziatico. A riprova di cio’ vi rimando al primo passaggio dove ho detto che gli elenchi dei Massoni sono depositati presso le Autorita’ di Polizia. Purtroppo puo’ accadere che alcuni Massoni sbaglino e che prendano il contesto della Massoneria come un contesto dove fare affari. Questo e’ accaduto, non si puo’ negare, anche se la vigilanza interna e’ molto severa perche questo non accada piu’. E’ altrettanto vero che situazioni di “scambio reciproco di utilità personali” possono avvenire ovunque, anche in un circolo di tennis, al campo di golf oppure durante una serata di beneficienza del Rotary Club. Cosa ci vuole dire il Professore? Che anche un circolo di tennis, un campo di golf oppure il Rotary Club sono delle sette?

E’ notorio che membri della Opus Dei fanno affari e si “scambiano reciproche utilità personali“. Cosa ci vuole dire il Prof. Bruno? Che anche la Opus Dei e’ una setta?

Volpe non e’ fascista

No. ha ragione in questo articolo.

No , Bruno Volpe non e’ fascista. I fascisti erano, detta alla Al Capone, “solo chiacchiere e distintivo“. Erano dei poveri cristi, dei bifolchi che, grazie ad una camicia nera di pessima fattura e confezionata con stoffe di seconda scelta, si erano affrancati dal lavoro nei campi e nelle miniere. Come gli odierni politicanti, rozzi ed ignoranti, erano riusciti a guadagnarsi un po’ di potere che amministravano con mentalita’ mafiosa. Le regole del regime fascista erano scritte ma poi si poteva andare continuamente in deroga secondo il capriccio del gerarca di turno. Il fascismo era una dittatura da barzelletta. Se non ci fossero stati tutti i morti ed i perseguitati politici, il fascismo sarebbe un ottimo soggetto per centinaia di film comici dei fratelli Vanzina.

No, Bruno Volpe non e’ fascista. Lui fa sul serio. Per questo preferisco definire Bruno Volpe nazista.

OMOFOBO + RAZZISTA + ANTISEMITA = NAZISTA

Ha ragione Bruno Volpe, lui non e’ fascista. Bruno Volpe e’ un nazista.

concludo questo breve post rivolgendomi direttamente a BV : se ti azzardi a scrivere ancora del fascismo nei termini in cui scrivi tu ti denuncio per apologia del fascismo che, fortunatamente per noi, e’ ancora un reato penale.

God save the Queen

ecco, finalmente, un post che non c’entra niente con pontifex.roma, con l’omofobia, con l’antisemitismo… o forse si?

alcuni eventi nel corso della mia vita hanno fatto si che io parli fluentemente l’inglese. per mantenere “l’orecchio” seguo giornalmente i telegiornali inglesi ed americani sul satellite. ai piu’ informati non sara’ certo sfuggita la sommossa popolare che infuria a Londra da ormai tre giorni.

questo evento mi ha fatto riflettere. mi hanno fatto riflettere certe parole che ho sentito e certe immagini che ho visto.

le parole : “Se siete abbastanza adulti per commettere questi reati lo siete anche per affrontare la punizione” Primo Ministro Britannico David Cameron
le immagini : due o tre donne di colore con delle buste fuori da un negozio di articoli sportivi, come se fossero appena uscite dallo shopping mentre provano ed indossano scarpe da tennis bianche, probabilmente Adidas, appena rubate nel negozio.

ho ascoltato i commentatori inglesi parlare di vandalismo, teppismo, hooliganismo che non e’ stato ancora estirpato… parole. tutte parole che hanno un senso per chi ha ancora una visione. e il ricordo torna a parigi, alla rivolta delle banlieus. ma forse queste parole possono risultare limitate. potrebbero essere il dito dietro il quale nascondere la luna.

il rischio che stiamo correndo tutti edi non comprendere, di guardare, come al solito, la punta del dito che copre la luna. fate attenzione, non sto giustificando la sommossa, non giustifico l’aggressione, la devastazione, l’attacco alla polizia. ma voglio e devo pormi delle domande. anzi una sola. perche?

perche’ e’ bastato un ragazzo ucciso dalla polizia mentre tentava di sfuggire all’arresto a scatenare questo inferno? forse perche’ per certe fasce sociali la misura e’ colma. perche’ appartenere a certe classi sociali, oggi in europa, equivale alla peggiori delle condanne, senza galera. la condanna del non-futuro.

il malessere sociale inglese non e’ una novita’. ma non e’ neanche una singolarita’. abbiamo situazioni di disagio simili in Francia, in Spagna, in Grecia e anche in Italia.

esiste ormai una intera classe sociale, nuova e creata dall’ultima globalizzazione, di persone senza futuro. persone che vivono di precariato ed espedienti. persone che, a causa dei continui tagli alle spese pubbliche, si vedono negati i diritti fondamentali come la salute e l’istruzione. persone che non possono avere una casa. persone che non avrano mai la pensione.

queste persone costituiscono una nuova classe sociale, creata ex-novo. provengono dal proletariato urbano, dalla piccola borghesia, da quella che tutti chiamano “classe media”. una classe sociale trasversale alle classi sociali “classiche” e trasversale in tutta europa.

la risposta che la politica ed i media inglesi stanno dando e’ insufficiente. sicuramente la polizia inglese riuscira’ a sedare la sommossa ma la politica, non solo quella inglese, dovra’ porsi delle domande serie. bollare questa rivolta come “le intemperanze di una banda di teppisti” sarebbe come nascondere la luna con un dito.

c’e’ ben altro malessere dietro questa rivolta, un malessere che non e’ solo inglese ma europeo. sarebbe un errore fatale se i politici non se ne accorgessero e non pensassero ad una soluzione per i milioni di giovani che ormai a tutto pensano tranne che al loro futuro, visto che quel futuro e’ stato rubato da quella politica.

ultime da FaceBook

post veloce veloce.

questa mattina sono andato su facebook per leggere le novita’ da pontifex. con mia massima sorpresa non ho trovato la pagina di pontifex.roma. pontifex.roma su facebook non c’e’ piu’.

qualche giorno fa avevo scritto un post sulla pagina facebook della WECA, l’associazione dei webmaster cattolici, chiedendo conto del perche’ sulla pagina di pontifex.roma ci fosse il logo della WECA (ricordate circa un mese fa?). al mio intervento si era aggiunto, poco dopo, quello di Stefano Del Corno. i gestori della pagina della WECA, come d’abitudine per i cattolici online, hanno rimosso i post senza dare lo straccio di una risposta.

in ogni caso la novita’ del giorno e’ che pontifex.roma su facebook non c’e’ piu’.

fa la cosa giusta

da appassionato cinefilo mi sono andato a rivedere un film molto rappresentativo. si tratta di fa la cosa giusta di Spike Lee.

perche’ vi posto questo nuovo topic e questo video?

per dirvi che forse e’ ora di rivolgere la nostra attenzione altrove. le cronache ci narrano di pontifex.roma ormai allo sbando. sembra che ci sia gente che se l’e’ data a gambe per espatriare in thailandia, sembra che ci sia gente che forse sta al fresco a vedere il sole a scacchi… beh, comunque stiano le cose sembra proprio che pontifex.roma abbia perso la sua carica di odio e questo ci fa piacere (anche se personalmente ne auspico il completo oscuramento).

ora sta a noi, quelli della prima ora e gli ultimi arrivati, decidere se l’esperienza di pontilex e’ nata come sola contrapposizione a pontifex.roma oppure e’ un’iniziativa di piu’ ampio respiro, ovvero un’iniziativa di testimonianza che la tolleranza ed il dialogo possono sconfiggere l’odio e la violenza propagandati da personaggi come quelli di pontifex.roma. personalmente propendo per la seconda ipotesi, ovvero un blog, il nostro, che possa continuare a testimoniare che persone di convinzioni diverse possono dicutere e combattere chi invece le differenze, motore della societa’ e della storia, le vorrebbe eliminare con i lager.

ammettiamolo, pontifex.roma ha le ore contate. tra quanto accaduto ai suoi promotori e le indagini in corso molto probabilmente il blog cattolico per eccellenza smettera’ la sua propaganda neonazista e presto potrebbe essere oscurato dalle autorita’. ammettiamo anche che pontilex, con la scomparsa di pontifex, potrebbe non avere piu’ ragione di esistere. a meno che non iniziamo a fare il nostro lavoro di studio, analisi e contrasto di tanti altri siti e blog pericolosi quanto pontifex.roma.

facciamo la cosa giusta.