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Informazioni su sandro.storri

Progettista e sviluppatore di software precario (Sandro, non il software). Tipico prodotto delle periferie della capitale (aho!, che me 'mpresti na' sigaretta?). Appassionato di cinema e letteratura, usa l'italiano come un dialetto alternativo alla sua lingua madre, il romanesco. Sostiene la battaglia per i diritti civili anche se riconosce che spesso tratta la questione con degli incivili. Ha un pessimo senso dello humor e si vede, anche in questa breve biografia.

alla faccia della cattofobia!

come potrete vedere in questo video il diritto a manifestare le proprie convinzioni e’ garantito a tutti, anche a coloro che vorrebbero restaurare le leggi oscurantiste e becere del vaticano. come potete vedere nessuno insulta i 2 (due!) manifestanti, diversamente da certi di nostra conoscenza che in due insultano il mondo intero. buona visione.

ricordo di Alfredo Ormando

N.B.: il testo seguente e’ stato ripreso dal sito Roma Laica (UAAR). in nessun modo pretendo di attribuirmi la paternita’ di questo testo. il copia-incolla ed il riportare integralmente il testo vuole rappresentare una completa partecipazione alla comemorazione di Alfredo Ormando.

 

Il 13 gennaio 1998 il poeta e scrittore omosessuale Alfredo Ormando si diede fuoco in piazza san Pietro a Roma e morì poi dopo dieci giorni di sofferenze.
Sebbene non sia semplice poter comprendere le ragioni personali che possano averlo spinto a un’azione così estrema (c’è chi pensa che una tale decisione possa essere stata originata da diverse cause), Ormando è diventato il simbolo della discriminazione delle persone omosessuali e trasessuali da parte della chiesa cattolica e di tutte le religioni omofobe.
Questo è potuto accadere anche grazie ad alcuni suoi amici che dopo essersi riuniti hanno deciso che il 13 gennaio di ogni anno il sacrificio della vita di Alfredo venga ricordato da tutte le persone democratiche e amanti della convivenza civile affinché i diritti di cui godono tutti i cittadini siano riconosciuti anche alle persone GLBT in quanto tali.
Il 13 gennaio è diventato così una ricorrenza promossa dalle associazioni GLBT a cui molte associazioni laiche portano il loro sostegno in segno di solidarietà e di difesa dei diritti fondamentali.
La sua ultima lettera

Palermo, Natale 1997
Caro Adriano, quest’anno non sento più il Natale, mi è indifferente come tutte le cose; non c’è nulla che riesca a richiamarmi alla vita.
I miei preparativi per il suicidio procedono inesorabilmente; sento che questo è il mio destino, l’ho sempre saputo e mai accettato, ma questo destino tragico è là ad aspettarmi con una certosina pazienza che ha dell’incredibile.
Non sono riuscito a sottrarmi a quest’idea di morte, sento che non posso evitarlo, tantomeno far finta di vivere e progettare un futuro che non avrò; il mio futuro non sarà altro che la prosecuzione del presente.
Vivo con la consapevolezza di chi sta per lasciare la vita terrena e ciò non mi fa orrore, anzi!, non vedo l’ora di porre fine ai miei giorni; penseranno che sia un pazzo perché ho deciso Piazza San Pietro per darmi fuoco, mentre potevo farlo anche a Palermo.
Spero che capiranno il messaggio che voglio dare; è una forma di protesta contro la Chiesa che demonizza l’omosessualità, demonizzando nel contempo la natura, perché l’omosessualità è sua figlia.

Alfredo