a proposito de banditi

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Informazioni su sandro.storri

Progettista e sviluppatore di software precario (Sandro, non il software). Tipico prodotto delle periferie della capitale (aho!, che me 'mpresti na' sigaretta?). Appassionato di cinema e letteratura, usa l'italiano come un dialetto alternativo alla sua lingua madre, il romanesco. Sostiene la battaglia per i diritti civili anche se riconosce che spesso tratta la questione con degli incivili. Ha un pessimo senso dello humor e si vede, anche in questa breve biografia.

2 pensieri su “a proposito de banditi

  1. Gianluigi Loi

    Grazie Sandro. Il ragionamento fila. Ma solo se escludi il meccanismo contabile del prestito-credito. Se uno stato stampasse più moneta (di carta) succederebbe quello che dici tu, infatti per abbassare i prezzi aumentano i tassi (e disincentivano l’acquisto di moneta), ma non capisco come questo accade se la stessa moneta la presti, garantendola con un certo numero di depositi. Ci sto studiando da un pò ma, nonostante sia affascinante l’idea dei banditi che affamano il popolo e delle lobby fra stati e banche per succhiare il sangue ai deboli, rimangono degli aspetti tecnici che non mi convincono

    Rispondi
  2. Sandro Storri

    Gianluigi, il problema non e’ tanto nel cercare le risposte giuste ma nel fare le domande giuste.
    prova a rispondere a queste domande (di seguito mettero’ le mie risposte) :

    1) Cosa e’ il denaro? Cosa rappresenta?
    2) Come e’ prodotto il denaro? Quali sono le basi sulle quali e’ creato e messo in circolazione?
    3) Prodotto oppure strumento? Il denaro come scopo oppure come mezzo?

    ecco prova a riflettere e rispondere a queste domande. Tieni conto che e’ bene avere un approccio “sistemico”. non dare risposte del tipo “io non tengo al denaro”.

    le mie risposte:

    1) Il denaro rappresenta un valore materiale. Ovvero e’ convertibile in beni e servizi secondo un protocollo comune nella societa’ dove tutti riconoscono ad un certo numero stampato su un pezzo di carta un controvalore in beni e servizi. Il denaro, quindi, e’ la rappresentazione “virtuale” del lavoro che tutti noi compiamo oppure possiamo compiere. Perche’, allora, se il denaro rappresenta il controvalore del potere economico di una collettivita’, questa collettivita’ deve PAGARE un interesse per far circolare il denaro? Le banche che emettono denaro lo fanno a fronte di un tasso di interesse.

    2) Il denaro e’ creato da un ente centrale delegato dallo stato (o dalla comunita’ degli stati). Questo ente centrale, nel caso dell’Europa, e’ la BCE. La BCE crea denaro stampandolo e poi lo cede alle banche centrali che a loro volta, attraverso conti speciali, lo danno alle banche commerciali. Le banche commerciali per ottenere quel denaro danno in garanzia titoli di debito pubblico. Questo meccanismo, virtualmente, e’ corretto, poiche’ i titoli di stato costituiscono una contropartita che da valore al denaro circolante. Il problema e’ che i titoli di debito pubblico hanno degli interessi da pagare. basta fare un conto :

    – la banca X preleva dalla banca centrale 100 euro
    – la banca X consegna a garanzia titoli pubblici per 100 euro + 4% interesse
    – la banca X mette in circolazione i 100 euro, ad esempio fa un prestito ad un imprenditore al tasso del 6%
    – l’imprenditore lavora e produce un guadagno del 10% (avra’ 110 euro)
    – dopo un anno l’imprenditore restituira’ alla banca X 106 euro (100 + 6%). all’imprenditore rimane un guadagno di 4 euro.
    – nel frattempo i titoli di stato devono essere pagati (100 + 4%), ovvero lo stato deve restituire il suo debito che e’ di 104 euro. per fare questo dovra’ aumentare le tasse oppure contrarre altro debito (ora sara’ di 104 + 4%).
    – questa operazione, in ogni caso, togliera’ all’imprenditore i 4 euro di guadagno che aveva ottenuto dal suo lavoro. in un caso perche’ dovra’ darli in tasse aumentate, nell’altro in termini di perdita di potere di acquisto a causa del maggior debito contratto dallo stato con nuovi titoli pubblici.
    – conclusione : l’imprenditore ha lavorato per arricchire le banche. a casa mia la parola giusta non e’ “imprenditore” ma SCHIAVO.

    3) Denaro come strumento. Il denaro e’ uno strumento di scambio per beni e servizi. Da troppi anni le banche e le istituzioni finanziarie usano il denaro come se fosse un prodotto, ovvero lo usano dentro circuiti elettronici per produrre altro denaro senza che le quantita’ in gioco abbiano alcun collegamento sulla realta’ economica. Quando questo collegamento avviene (prestiti, transazioni per beni e servizi ecc.) i nodi vengono al pettine perche’ la quantita’ di denaro non rappresenta la realta’ economica reale. da calcoli effettuati il prodotto interno lordo mondiale (PIL) ammonta a circa 160.000 miliardi di dollari. Il debito mondiale accumulato attraverso meccanismi finanziari (interessi) ammonta a 800.000 miliardi di dollari, ovvero 5 volte il PIL mondiale. Qualcuno e’ in grado di spiegare come questo sia stato possibile? L’unica spiegazione plausibile e’ il debito di interesse prodotto dalla stessa circolazione del denaro. Ovvero :

    IL DEBITO E’ STRUTTURALE AL SISTEMA E NON PUO’ ESSERE ESTINTO.

    CONCLUSIONE:
    L’unico modo per risovere e’ cambiare il meccanismo economico alla base eliminando l’interesse da signoraggio, ovvero l’interesse pagato dagli stati alle banche per il solo fatto che il denaro circola, tassando le rendite finanziarie e le giacenze di denaro inattivo, stimolando il credito verso le imprese e verso l’economia reale piuttosto che usandolo per creare nuovo denaro come se questo fosse un prodotto.

    spero di essere stato chiaro.

    Rispondi

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