Archivi autore: Gianfranco Giampietro

Considerazioni personali su aborto ed eutanasia, e sul culto del dolore e della colpa

Dopo un piacevole periodo di calma sulle pagine pontifesse (che mi hanno dato occasione di disintossicarmi qualche giorno dalla lettura di certe cose che mi deprimono sempre molto nel considerare in che abisso di bigottismo, ignoranza e cattiveria annega ancora il mondo, anche nel nostro “civilissimo” occidente, anzi… quasi soprattutto qui da noi), ho letto le “novità” pontifesse sui soliti argomenti di sempre.

Avendo letto anche gli articoli di risposta di Pontilex, avevo cominciato ad annotare una serie di commenti personali da condividere. Ma come spesso mi capita, le mie riflessioni hanno raggiunto una dimensione tale da richiedere la pubblicazione di un articolo a parte, che ora condivido con coloro che, come al solito, avranno la pazienza di leggere le mie solite lunghe righe. Continua a leggere

Volpe, poveracci, ma non idioti

Bruno Volpe cerca di esorcizzarci con un paio di controller del Nintendo Wii nell’immagine del suo ultimo articolo Sono dei poveracci …. , e ci definisce (come al solito) imbecilli (nel senso che imbelliamo) per la nostra posizione non razzista nei confronti dei soliti ebrei definiti perfidi (nel senso di senza fede, cosa che allora non c’entra molto con il contesto del caso del medico, visto che non si parla di religione).

Io rispondo che qui chi “imbelle” è signor Volpe. Per prima cosa io ho specificato di NON essere d’accordo con la posizione del medico… per me infatti un medico dovrebbe essere tenuto a prestare soccorso a tutti sulla base del suo dovere professionale. Anche se possiamo specificare che non stiamo parlando di un medico che non ha soccorso un paziente morente su un capo di battaglia, lasciandolo morire come un cane… parliamo solo di un medico che si è rifiutato di operare un paziente, il quale è comunque stato operato da altri dottori. Se in un episodio del Dr. House (che non è ebreo) vediamo il celebre scorbutico e capriccioso dottore rifiutarsi di operare un paziente razzista, sono sicuro che nessuno grida allo scandalo. Se un dottore cattolico si fosse rifiutato di operare Karl Marx, Marilyn Manson o Elton John, sono sicuro che adesso Pontifex starebbe scrivendo fiumi di articoli per giustificare la virtuosa decisione del medico cattolico. Continua a leggere

La svastika e la volpe

La svastika, il "manji", che contraddistingue un personaggio di un fumetto giapponese. La svastika in oriente ha un significato che non è legato per forza al nazismo, e che precede di millenni l'usurpazione di questo simbolo da parte degli scellerati nazisti

La storia del simbolo della svastika è la storia di un simbolo solare orientale. E’ uno dei simboli più antichi della storia dell’umanità, perchè ne troviamo tracce già nel neolitico. Nulla di sorprendente, perchè si tratta semplicemente di una stilizzazione grafica del simbolo del Sole. Ma è un simbolo soprattutto delle religioni e delle culture dell’estremo oriente. Ne troviamo traccia nello shintoismo giapponese, nel buddhismo e addirittura nello jainismo ne è il simbolo rappresentante (nel senso che la svastika è il simbolo della religione jainista, come la croce latina lo è di quella cristiana, la mezzaluna con la stella del mattino -Venere- lo è di quella islamica, ed il khanda lo è del sikhismo)

Purtroppo la storia insegna come tutto possa essere usurpato dall’uomo, personaggi storici, idee e persino simboli. Continua a leggere

Numeri e fatti

Scrivo questo articolo per festeggiare anche io gli importanti risultati raggiunti da Pontifex.Roma, come ci segnala il nostro Carlo Di Pietro nel suo articolo Un po’ di statistiche – Gli importanti risultati conseguiti dallo staff di Pontifex.Roma dal giorno 1 Ottobre 2008 , sino ad oggi, 14 Novembre 2010

Scherzi a parte, non voglio guastare la festa ai pontifessi persino sulle statistiche del loro sito. La natura di Pontilex è e deve rimanere quella di denunciare (con la critica, il ragionamento e i fatti) l’intolleranza di siti come Pontifex, impegnati a diffamare e disinformare su religione, scienza e altre culture per fomentare la bella cultura del medioevo, il ritorno all’epoca d’oro della superstizione, della teocrazia e dell’odio verso lo straniero o il diverso, visti come “il Maligno che complotta da dietro ogni angolo”.

Tuttavia mi sentivo di fare alcune precisazioni di carattere puramente logico, sperando di non guastare la festa in casa Pontifex. Continua a leggere

Festa del vittimismo

Mi ricordo una cosa abbastanza cattiva di quando ero bambino. Mi ricordo che ero affascinato dalla facilità con cui si possono manipolare le persone. Ovviamente un bambino crescendo impara come non fare certe cose, anche quando ne ha la possibilità. Ma il sottile filo che lega azione e reazione delle persone mi ha sempre affascinato. Alcune persone vivono quasi soltanto di reazioni e automatismi prevedibili. Questo significa che basta calcolare una giusta azione, e questa provoca la prevista reazione in quella persona. Continua a leggere

Pontifex offre spazio per nuove riflessioni

L'iconografia di San Pietro Martire è da sempre un chiaro esempio di come certo cattolicesimo ami compiacersi nell'immaginarsi eterno martire e vittima sempre eternamente perseguitata. Una religione che senza vittimismo perde tutta la propria ragione d'essere.

Nuova chicca di Volpe, attraverso le parole dell’emerito Ennio Appignanesi nell’articolo Non vi fidate quando tutti vi applaudiranno, siete sulla strada sbagliata. Beati quando vi perseguiteranno per causa di Cristo, il Cattolico non piace a tutti

“Il tradimento da scandalo nel privato, ma con la grazia di Dio, il pentimento e la confessione sacramentale si supera. Il divorzio invece é una violazione pubblica della indissolubilità e crea scandalo”

Insomma meglio tradire che divorziare! Il sacro Magistero vi invita a mettere le corna in segreto piuttosto che divorziare da un compagno/a di cui non siete più innamorati. Del resto è appurato che l’amore romantico è poco importante nella coppia: ciò che conta è solo la procreazione in quanto dovere verso Dio e la Chiesa.

Lo stesso articolo poi presenta la solita logica secondo il quale “molti nemici, molto onore”.

Questa logica solitamente è usata da chi ha motivo di essere disprezzato o biasimato da molti e quindi si inventa la giustificazione del “segno messianico”: “sono perseguitato perchè sono un genio incompreso”, “sono biasimato perchè sono nel giusto”, “il fatto che tutti ce l’hanno con me è la conferma che sono nel giusto”.

E’ un vecchio principio autogiustificatorio per creare, consciamente o inconsciamente, la sensazione di essere sempre nel giusto: se mi appludono e la gente mi apprezza, è segno che ho ragione. Se mi biasimano e mi sono ostili invece è sempre la conferma inversa del fatto che ho in ogni caso ragione io. E così “Dio è con noi”, oppure “Deus lo vult”, sempre e comunque. Continua a leggere

Tolleranza chiama Volpe, ma il telefono è staccato – seconda parte e risposta/appello a Volpe – UPDATED

Il signor Volpe ha parzialmente provato a “rispondere” al mio precedente articolo ( http://pontilex.org/2010/11/barcellona-chiama-bari-tolleranza-chiama-volpe-ma-il-telefono-e-staccato/ ) attraverso questo suo editoriale: Il cervello staccato e la conchiglia velenosa

Quindi gli rispondo in maniera ancora una volta diretta, ben sapendo come egli “non legga mai questo sito”.

Signor Volpe, il suo articolo si può ben riassumere in questo modo: “gli omosessuali sono un abominio, gli omosessuali sono un abominio, gli omosessuali sono un abominio…”

Ciò che contesto non è a questo punto l’idea (che ho già avuto modo di criticare e contestare, se non altro per il gravoso tono di volgare intolleranza e, direbbe il suo collega CdP, di “isterismo uterino”), quanto l’utilità stessa della sua risposta, utile quanto quella di un bambino di cinque anni che, chiedendogli perchè dice o fa quello che dice o fa, risponde “perchè sì e perchè lo dico io!”. Continua a leggere

Barcellona chiama Bari… Tolleranza chiama Volpe, ma il telefono è staccato.

Certi atti incivili sono degni del "terzo mondo" secondo Bruno Volpe. Nell'immagine: come probabilmente appare un "selvaggio" del terzo mondo nell'immaginazione di Volpe

Breve riassunto anticipatorio di cosa mi è capitato di leggere oggi nell’edi(t)toriale di Bruno Volpe:

Alcune nuove chicche di Volpe… i gay che si baciano in pubblico sono uno spettacolo che le forze dell’ordine dovrebbero reprimere, anche con le maniere forti. Picchiare i gay e usare contro di loro la violenza? Un gesto intollerabile, ma giustificabile (quale paradosso!). Atti degni del terzo mondo (perchè? Terzo mondo è sinonimo di omosessualità e di gente incivile e selvaggia?). Continua a leggere

The Fantastic Mr. Fox!

Da un articolo di Bruno Volpe:

-Infine perfido riferito agli ebrei che cosa vuole dire? “non é una cattiva parola. Significa colui che viene meno all’alleanza, ovvero che non crede. Non é una offesa in senso etimologico.”

Anche “vai a cagare” non è una espressione volgare e non vuole essere offensiva. E’ solo un innocente augurio contro la stitichezza! Un invito ad una regolare attività intestinale e ad un più elevato consumo di fibre.

Quante stronzate si possono sparare con i giri di parole pontifessi!

“Stronzate” ovviamente in senso non offensivo. Lo stronzo infatti è un pezzo di letame che finendo sul terreno, lo va a concimare e ci dà i buoni e nutrienti frutti della terra. Quindi dire che sono “stronzate” è un complimento… implica l’arricchimento mentale che gli articoli di Pontifex offrono alle nostre fertili menti!

[Vedi Volpe? Con un pò di sano sofismo si riesce a dire qualsiasi cosa e anche il suo contrario…. Bravo Volpe!]

Gianfranco Giampietro