Et ideo ego adulescentulos existimo scholi stultissimi fieri, quia nihil ex his, quae in usu habemus, aut audiunt aut vident, sed piratas cum catenis in litore stantes, sed tyrannos edicta scribentes quibus imperent filiis ut patrum suorum capita praecidant, sed responsa in pestilentiam data, ut virgines tres aut plures immolentur, sed mellitos verborum globulos, et omnia dicta factaque quasi papavere et sesamo sparsa
I ragazzi nelle scuole che li ascoltano, si rincretiniscono, perché nelle loro chiacchiere non trovano nulla di attuale, ma solo tiranni che scrivono editti per ordinare ai figli di tagliar la testa ai padri o responsi per arrestare la pestilenza ordinando di immolare vergini: palle, ora edulcorate col miele delle parole, ora col papavero e il sesamo delle citazioni
Satyricon I, Patronio Arbitro. Mondadori, 2008 pg. 21
I Nostri continuano col le offese gratuite, con i luoghi comuni e le facili sentenze da bar. Ma bar malfamati: bettole. E il tutto per rispondere al qui sottoscritto: ma non evitavano di leggerci?
Per i nuovi avventori: quel che è capitato è assai facile da esporre, i Nostri coinquilini (Pontifex.Roma) han pubblicato un genere articolo cui sono avvezzi stavolta nemmeno andando troppo per il sottile come altrimenti fanno quale un opuscolo tronco su l’infelicità degli atei da convertire. Cosa che m’ha fatto saltare i miei già provati nervi. Per semplicità vi rimando alla pagina col la quali risposi: http://pontilex.org/2012/04/candidi-come-serpi-di-cui-paiono-possedere-la-lingua/
Orbene: eSSi han deciso di rispondere con due articoli nei quali guarda caso si riutilizzano pari pari le parole del citato articolo. Furbizia e fantasia son due concetti a loro evidentemente ignoti. Continua a leggere