Cittadino del Mondo, il tuo Cristo è ebreo e la tua democrazia greca. La tua scrittura è latina e i tuoi numeri arabi. Cittadino del Mondo, non rimproverare il tuo vicino di essere straniero...
L’Universalità di una opinione, parlando seriamente, non costituisce né una prova né un motivo che la rende probabile. Coloro che lo affermano devono ammettere: 1) che la distanza di tempo priva questa universalità della sua forza probante: altrimenti dovremmo portare in vigore tutti gli antichi errori che un tempo erano universalmente considerati verità: per esempio, dovrebbero ripristinare il sistema tolemaico oppure, nei paesi protestanti, il cattolicesimo; 2) che la distanza di spazio produce lo stesso effetto: altrimenti l’universalità di opinione fra chi professa il buddhismo, il cristianesimo e l’islamismo li metterà in imbarazzo
Arthur Schopenhauer; L’arte di Ottenere Ragione, Stratagemma numero 30
Ancora problemi di Dottrina, già. E stavolta molto molto peggio delle volte precedenti. Sì, ok: è apparentemente coerente dopo aver invitato un lefebvriano, l’unico intervistato finora il quale per altro usa un registro non pseudo-Brunelliano, ma faccio notare: solo apparente: neppure i Lefebvriani si spingono a tanto! Continua a leggere→