Dubbi amletici: il “kamasutra” dei cattolici

Compito della stampa – oltre a porgere domande scottanti – è anche quello fornire risposte a domande che ci attanagliano giorno per giorno.
Per fortuna il sito di informazione tempi.it (organo ufficiale di Comunione e Liberazione) conosce bene quali sono le domande che assillano i suoi lettori e cerca di dare loro delle risposte.

Proprio per rispondere a questi dubbi amletici pubblica un articolo – tratto dal blog di Antonio Benvenuti – dal titolo “Qual è la posizione che devono tenere i cattolici quando fanno l’amore?“.

Francamente – da agnostico – non mi sono mai posto questo interrogativo però riconosco che – per un cattolico – forse la questione potrebbe essere rilevante.

A primo acchitto, mi verrebbe da rispondere che la posizione che devono tenere i cattolici quando fanno l’amore (ma si dice ancora “fare l’amore“?) sia la “posizione del missionario” (se si chiama così un motivo ci dovrà pur essere…..).

Anche Antonio Benvenuti – autore dell’articolo – si è posto la domanda quando era sul punto di sposarsi (viene da chiedersi come mai non si fosse posto l’interrogativo anche prima di sposarsi ma rispettiamo la sua privacy) e la risposta che ottenne è stata: «Fate in maniera da guardarvi sempre negli occhi». In effetti la menzionata “posizione del missionario” obbliga i partner a guardarsi negli occhi però – mi domando – se i partner cattolici devono guardarsi negli occhi mentre fanno sesso (mi scuserete per l’espressione decisamente “forte”) allora saranno costretti a non spegnere la luce? E chi ha forti problemi di vista sarà costretto a non togliersi gli occhiali? L’articolo non specifica tutto lasciandomi personalmente con questo dubbio struggente.

In sintesi l’articolo conclude affermando che la posizione che devono tenere i cattolici quando fanno l’amore deve essere una posizione “ragionevole“: a ciascuno stabilire i confini della “ragionevolezza“.

Per chi volesse approfondire quali siano i limiti che ogni persona “ragionevole” deve imporsi nel sesso è di grande aiuto questo dialogo tra il geniale Massimo Troisi ed un bravissimo Renato Scarpa in “Ricomincio da tre“.

Cagliostro
http://alessandrocagliostro.wordpress.com/
@Cagliostro1743

13 pensieri su “Dubbi amletici: il “kamasutra” dei cattolici

  1. Galabel

    I cattolici sono strani però e anche drammaticamente non cristiani.
    Ma che caspiterina c’entra la posizione da tenere col partner?
    Caro Cagliostro,” (viene da chiedersi come mai non si fosse posto l’interrogativo anche prima di sposarsi ma rispettiamo la sua privacy)”immagino che da buon cattolico si sia astenuto prima di convolare a nozze.
    Ad ogni modo si può guardarsi negli occhi in mille altre posizioni,e si può non farlo col “missionario”.
    Una coppia cattolica che conosco praticano ,qui temo di sbagliare termnologia,”l’astinenza naturale”.praticamente contando fanno l’amore solo quando secondo un qualche metodo,credo Ogino Knauss risulta non fertile.
    Ovviamente quando hanno avuto la bambina hanno sospeso il metodo,o forse ha fallito il metodo e han sostenuto che lo stessero cercando proprio in quel momento..vai a saperlo,comunque diamo la buona fede vah..

    Ad ogni modo “bizzarrie” a parte,è un articolo che non posso definire in altri modi se non deficiente,non il tuo eh Cagliostro,quello su Tempi.
    Beh trovarne qualcuno degno di tal nome la credo sia impresa ostica,IMHO

    Rispondi
    1. Cagliostro Autore articolo

      Caro Galabel,
      hai ragione. Ci sono anche altre posizioni con cui è possibile guardarsi negli occhi e non è detto che ci si debba guardare per forza negli occhi con la posizione del missionario (ed a volte è anche meglio……).
      Ci credo che i tuoi conoscenti hanno avuto una bimba con il metodo Ogino Knauss: se si rispettano tutte le regole ha una possibilità di insuccesso del 9%. Ed ovviamente bisogna astenersi dal sesso nel periodo fertile…..
      Quello che trovo surreale è il doversi chiedere quali siano le regole suggerite dalla Chiesa in materia di sessualità.
      Credo che ognuno di noi – nella relazione col proprio partner – sappia individuare quale sia la migliore sessualità da vivere.
      Una persone normale non ha bisogno di chiedere ad un soggetto esterno (come la Chiesa) quali siano le regole da adottare ma saprà individuarle autonomamente.
      Banalizzo: se la mia partner non gradisce essere frustata (non che abbia gusti particolari….) non ho mica bisogno che la Chiesa mi dica che non è giusto farlo ma capirò da me quale sia il miglior modo per rispettare la mia partner.
      Poi – se non sbaglio – la Chiesa proibisce il sesso orale (fellatio e cunnilingus). Ora penso questo. Il sesso certamente è un collante della coppia (le peggiori litigate finiscono sempre con grandi scop…..). Se i partner (anche cattolici praticanti) trovano piacere in pratiche che la Chiesa non approva, perché devono ricevere una ingerenza sin dentro le lenzuola?
      Ovviamente se son contenti loro di seguire le regole, siamo tutti contenti però mi sembra autolesionistico.
      In tema di sessualità faccio un piccolo OT riguardo l’omosessualità per riportare le parole di Don Franco Barbero – un sacerdoto 74enne di Pinerolo. In questi anni ha “sposato” circa 300 coppie omosessuali (in pratica è solo una benedizione sebbene la cerimonia sia identica.
      Intervistato da L’Espresso riguardo gli omosessuali, Don Franco ha detto «Dio non fa pezzi sbagliati, Dio non è mica la Fiat». Come dargli torto?

      Sul rapporto tra omosessualità e religione è bellissimo questa scena di “Ricomincio da tre” con Massimo Troisi e Renato Scarpa: geniale!
      http://www.youtube.com/watch?v=RuW7JgYs_NY

      Rispondi
      1. Faggot79

        “Dio non fa’ pezzi sbagliati”.
        Mi piacerebbe però sapere cosa ne pensa Don Barbero delle dark room e del sesso di gruppo. 😀

        Rispondi
        1. francesco

          quello che qualunque prete in genere può pensare: è lussuria volta al piacere senza legame sentimentale.
          dal punto di vista religioso, è una mancanza di rispetto per la propria anima e per il proprio corpo.

          solo perchè don barbero è una persona aperta ai gay nel cristianesimo, non vuol dire che debba accettare ed elogiare atti che restano nell ambito della lussuria.
          altrimenti tanto vale andare da un satanista.

          Rispondi
          1. Faggot79

            Difatti è lecito aspettarsi che un (ex) prete cattolico mostri posizioni coerenti con l’abito talare che indossa(va). Err… passiamo oltre.
            Cristo non aveva forse detto che solo assassini, ladri e farabutti non avrebbero visto il regno dei cieli?

      2. Galabel

        Caro Cagliostro,concordo con te,volevo dire,ora è possibile sbgali eh,ma mi pare,che la “chiesa” non dica che la fellatio o altre “pratiche”(che brutto termine..vabbeh..)siano sbagliate,ma anzi,se queste sono mezzo per poi poter dar luogo ad un atto sessuale “normale” senza precauzioni allora vanno bene.
        Insomma se sono preliminari che precedono il classico rapporto e non costituiscono esse stesse quelli che chiamano “atti egoistici” o robe simili…
        Non so neanche se mi sono spiegato,perchè mi pare così idiota,scusate il termine,che certa gente stia dietro a fesserie di tal sorta…
        Cagliostro come si può non quotare queste tue parole:

        “Quello che trovo surreale è il doversi chiedere quali siano le regole suggerite dalla Chiesa in materia di sessualità.”?

        Impeccabile ad ogni modo anche:
        «Dio non fa pezzi sbagliati, Dio non è mica la Fiat». Come dargli torto?”
        Considerando la dottirna “cattolica” riguardo quello è inevitabile vedere come anche in tal caso giungano a conclusioni contraddittorie…

        Rispondi
        1. Cagliostro Autore articolo

          Galabel,
          hai ragione sul sesso orale. Mi sono voluto documentare (http://www.amicidomenicani.it/leggi_sacerdote.php?id=465) sul forum degli Amici domenicani.
          Non è una fonte ufficiale ma so che è abbastanza seguita ed attendibile su questioni sessuali.
          Il parere è che: “Leggo in un manuale di morale che lambire gli organi genitali del partner non è necessario, e spesso è un gesto ripugnante. Può essere lecito e anche necessario nel caso di frigidità del partner per stimolarlo al compimento del debito coniugale. Non sapevo che “lambire” significasse “leccare”. Mi fa un po’ ridere l’espressione “debito coniugale”: va beh….. Quindi se i partner si dedicano solo al sesso orale è inaccettabile: ognuno è libero di fare quello che gli pare….contenti loro.

          Rispondi
  2. Gianfranco Giampietro

    Personalmente da un cattolico mi aspetterei anche di peggio.
    Intendo dire che la risposta di Antonio Benvenuti sull’argomento è qualcosa che posso persino definire “romantica”, cosa che io non vedo affatto nella religione cattolica o cristiana in generale. Il romanticismo passionale è qualcosa di completamente assente in tutte le religioni monoteistico-mediorientali, le quali descrivono amore e matrimonio come semplice obbligo per la perpetuazione della specie. Per quanto posso suonare strano, non vi è nulla di più darwiniano e materialistico che dell’amore inteso da queste religioni del “crescete e moltiplicatevi a manetta”.
    L’argomento di Antonio Benvenuti ha un minimo di quel romanticismo che nel cattolicesimo sembra una speranza persa. Sempre sperando che l’invito a “guardarsi negli occhi” sia un’espressione poetica e non un vero e proprio “diktat” sul tema.

    Sul tema del sesso prematrimoniale delle tradizioni cristiane, io ci rido sopra. Si tratta di una vera e propria richiesta contronatura. Qui sfugge un dettaglio importante, ovvero che nell’antichità si diventava molto presto uomini e donne. Alla mia età Alessandro Magno aveva conquistato mezzo mondo antico, altro che ragazzo della mia età con posizione di studente o di lavoratore o disoccupato precario!

    Ragazzi, mi riferisco al fatto che nel mondo antico ci si sposava intorno ai 15 / massimo 18 anni. A quei tempi parlare di sesso prematrimoniale si riferiva a massimo due o tre anni dopo la scoperta della sessualità. A quei tempi manco facevi in tempo a scoprire la tua sessualità che già ti ritrovavi a prendere moglie o marito. Oggi la società è cambiata, e c’è persino chi si sposa per la prima volta intorno ai 30 anni, se non oltre. Chiedere di non avere rapporti con un partner fino ai 30 o 40 anni è assolutamente contro natura e ridicolo.

    Tornando poi al tema del rapporto di coppia, il semplice fatto di considerare “atto egoistico” qualsiasi tentativo di dare piacere al partner senza finalizzazione alla procreazione, è qualcosa che trovo davvero disgustoso. Una totale assenza di poesia nei confronti dell’amore, che non consiste nel vedere il partner come una macchina per sfornare figli. Poi sinceramente io rimango dell’idea che il vero atto egoistico sia sfornare figli a manetta senza i presupposti atti a poterli poi crescere…

    Mettiamo il caso che io abbia la mia ragazza e che magari ci sia anche sposato.
    Avere rapporti sarebbe nel normale bisogno fisiologico di amarsi. Ma useremmo soltanto contraccettivi. La ragione? Non saremmo affatto nelle condizioni economiche di poter crescere un bambino. Farlo nascere senza sapere come cavolo poterlo crescere… quello è il vero atto egoistico.

    E risparmiamoci corbellerie del tipo “ma lo potete mettere in un orfanotrofio se non potete crescerlo”.

    A voi sarebbe piaciuto essere figli abbandonati di un orfanotrofio?

    Rispondi
    1. Galabel

      Eh..ma vedi di fatto tutte queste storpiature,forzature di cui è denso il cattolicesimo sono ridicole,compresa questa di Antonio Benvenuti..ma che romanticismo?
      Sono cose che di fatto non sono necessariamente scritturali,che non fanno parte del cristianesimo,sono tutte quelle secolarizzazioni imposte dal vaticano e che spesso e volenieri puzzano di ipocrisia.
      Ma secondo voi di tutti i cattolici italiani quanti rispettano le “imposizioni” del Vaticano?
      Basteranno le dita delle mani a contarli?
      Di fatto secondo il cristianesimo l’importante sarebbe avere raqpporti con chi si ama e non a destra e manca solo per proprio desiderio fine a se stesso e non tradire il partner,ne andare a prostitute-i.
      E poi conterebbe poco l’astinenza,perchè anche il pensiero ,l’immaginazione del rapporto,sarebbe comunque peccato.
      Queste son cose che non c’entrano con il cristianesimo son cose che avvicinano il cattolicesimo all’islamismo.
      Fra l’altro la Bibbia non parla dell’omosessualità,è una traduzione fuorviante,essa sarebbe da tradurre correttamente come avviene nella KJV(1611):
      “abusers of themselues with mankinde”
      Per questo bisognerebbe considerare questo aspetto nella cultura greco-romana del periodo,in cui i rapporti fra uomo e uomo e donna e donna non erano legati alla sessualità della persona ma più che altro ad un vizio,fra l’altro c’era differenza,specie a Roma,fra attivo e passivo.
      Nella Grecia c’erano anche gli erastes,che in sostanza eran adulti che si univano con i loro giovanissimi discepoli,e ciò era visto come educazione..
      La famosa “ricerca del bello” che poco aveva a centrare con l’amore…i passivi dovevano essere non ancora in età della barba altrimenti era sconveniente,in buona sostanza…
      ….e poi parla di effeminati che sarebbero in buona sostanza i “travestiti”…
      Insomma son cose articolate,ciò che conta,ad ogni modo è che il vaticano dice e pretende cose ridicole,e si approfitta della buona fede di molte persone.
      E’ vergognoso.

      Rispondi
  3. Priapus

    Ma ve lo ricordate che il vero fondatore del cristianesimo è quel tale Paolo di Tarso che viene descritto come agente del Sinedrio e che quindi il cristianesimo non è al
    tro che una parafrasi dell’ebraimo, da cui son state tolte solo alcune amenità come
    il divieto di mangiare maiali e gamberi e via delirando?
    Ve lo ricordate che gli ebrei provengono dal deserto e che gli haredin ragionano ancora esattamente come i beduini?
    Tutte le perle del cristianesimo sono già conteute nell’Antico Testamento e le trova te senza fatica anche in versioni edulcorate, tanto che ho sempre paragonato la Bibbia al Mein Kampf di Hitler.

    Rispondi

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