Breve analisi sulla Dottrina PontifeSSa o le azioni di Pontifex

Buongiorno. E’ da un po’ che non ci si sente. Ebbene dopo un po’ di pace forzata autoindotta, diciamo così, sono tornato. Non per nulla: avevo l’intenzione di rimanere assente ancora per un po’. Ma come si dice l’occasione fa l’uomo ladro. Oggi infatti è spuntata fuori dalla tastiera del caro Stanzione un articolo che farebbe come minimo arricciare il naso a qualsiasi coerente Tradizionalista. E ciò m’ha fatto riflettere, per quel poco ch’è intercorso dalla lettura di quello alla scrittura di questo, nuovamente sul Modus Operandi di Pontifex. Orbene: la mia pristina intenzione era di dedicarmi unicamente al perché degli articolo di Volpe con tanto di esortazioni in stile Zen. Ma mutatis mutandis credo che mi fermerò unicamente a rassegnare la Dottrina puramente escatologico-teologica del sito coinquilino nostro (amen).

Ordunque che si dia inizio all’analisi.

Notiamo dapprincipio una forte ostentazione della propria bandiera. Il sito è infatti non più marcato dal motto sull’informazione cattolica(?) come Sub Petro Rege ma ostenta la sua appartenenza alla frangia più conservatrice con una fallacia logica spiazzante: la Verità è nella Tradizione. Soprassedendo sul concetto di Tradizione in sé, analizziamo la frase nuda e cruda. Salta all’occhio come prima cosa le maiuscole. Non sono un peccato, ma ribadiscono nella mente dello scrivente un’interessamento piuttosto visibile, d’altronde la medesima attenzione si può notare negli articoli riguardanti persone de facto e argomenti pro forma, insomma quelli ove con la scusa di voler mettere fine alle diatribe una volta per tutte si prende spazio e si comincia ad attaccare il curioso o curiosa di turno. Ma forse questa è una generalizzazione. Allora si passi al punto di vista logico: la frase è una palese apologia dell’Ad Judicium/Auctoritatem nella sua variante di Ricorso alla Tradizione. Non c’è insomma molto da dire: non più di quanto non abbai già detto Shopenhauer:

L’Universalità di una opinione, parlando seriamente, non costituisce né una prova né un motivo che la rende probabile. Coloro che lo affermano devono ammettere: 1) che la distanza di tempo priva questa universalità della sua forza probante: altrimenti dovremmo portare in vigore tutti gli antichi errori che un tempo erano universalmente considerati verità: per esempio, dovrebbero ripristinare il sistema tolemaico oppure, nei paesi protestanti, il cattolicesimo

L’arte di Ottenere Ragione, Stratagemma N.30

E se come dice Freud in situazioni competitive forzate l’esterno serve a compensare l’interno allora potremmo dedurre da soli la scarsezza di queste pretese senza nemmeno guardare alcun articolo in merito.

Notiamo infatti che mentre da una parte dicano che non bisogni giudicare dall’altra si curino di terminare tali frase con una qualsiasi avversativa possa passargli nel lasso che passa dal terminare a mente la frase precedente e battere le loro, si spera, curate dita sulla tastiera. Il che è già dir molto. E questo è noto già da tempo.

A dimostrare, mi si perdoni se ritorno agli argomenti di prima, poi l’ossessione per i contestatori notiamo per di più un’inflazione di Ad Hominem diretta nientemeno che a questo sito e in particolare ad Admin il tutto velato tramite l’epiteto-leitmotiv “sito cloaca”. E per render giustizia agli intenti di questo scritto, ricordiamo a Volpe la frase per cui poco tempo addietro ebbe da reiterare il suo classico Ad Personam:

Non giudicate, per non essere giudicati; perché col giudizio con cui giudicate sarete giudicati, e con la misura con la quale misurate sarete misurati. Perché osservi la pagliuzza nell’occhio del tuo fratello, mentre non ti accorgi della trave che hai nel tuo occhio? O come potrai dire al tuo fratello: permetti che tolga la pagliuzza dal tuo occhio, mentre nell’occhio tuo c’è la trave? Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e poi ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello.

(Mt 7,1-5)

 

Figura tra i personaggi di spicco uno sul punto di vista della Dottrina l’Angelologo-barra-pseudoesorcista-barra-venditore-di-medaglie-miracolose-barra-filoNewAge-barra-barra-barra… Stanzione. Tipetto ambiguo a una prima analisi. Si potrebbe definire l’anima della festa tradizionalista, ma per questioni di dignità (stavolta sua) si eviterà con cura. ESSo infatti mostra un doppio interessamento: l’Immanente e la Tradizione. Tradizione che a seguir la linea del sito dovrebbe essere il più possibile distaccata dalle cose di questa terra, ma che a sentir Marcello sia solo la scusa per scadere in mistiche pericolose e a dir poco imbarazzanti. Qui mi ricollego all’articolo segnalato, che tratta un po’? Ma degli Esseni. Sì, gli Esseni, quelli collegati con gli Zeloti, coloro che scatenarono le Rivolte a partir da Br Kokbah in poi. Talmente collegati che lo stesso Stanzione fa confusione:

L’esistenza della setta degli Esseni si colloca tra il II secolo a. C. e il I secolo d.C.: menzionandoli, Giuseppe Flavio ricorda la loro resistenza alle torture inflitte dai Romani

In realtà il passo (Bell.Jud: 2,8,10 par 152) si riferisce appunto agli Zeloti, unici secondo la tesi pacifista ad aver partecipato alla guerra, la confusione è debita in quanto il termine usato è effettivamente Esseni ma il caro Marcello è dimentico che tale passo lo colloca nel bel mezzo delle Rivolte.

Di là però della correttezza di ciò, notiamo che tale interessamento è alquanto curioso, in quanto i primi a dar visibilità a questa setta dottrinalmente eversiva non furono certo uomini di Chiesa, ma bensì atei e scettici dichiarati che, come intuibile, fecero saltare all’occhio le preoccupanti analogie tra il loro Credo pseudo-neoplatonico/filo-mazdeista e quello Cristiano.

Ma continuiamo, notiamo che via via andando il Nostro da informazioni sempre preoccupanti:

Gli esseni vivono in comunità, sotto il governo di superiori da essi eletti. (un po’ come i Cristiani delle origini ma parimenti come i Buddhisti di più antica memoria)

I candidati devono sottostare a un anno di prova e due anni d’iniziazione prima di entrare, dopo giuramento, a far parte della comunità e condividere i pasti collettivi. (pasti collettivi come la Comunione ma parimenti come l’Agape Mitraica e i Baccanali Dionisiaci)

I delinquenti sono possibili di esclusione. (come prescritto da Paolo secondo cui la Legge Terrena discende da quella Divina)

I beni di ciascuno divengono proprietà della comunità. (come sempre i Cristiani dei primi secoli ma parimenti come i monaci di Gautama)

L’agricoltura è la loro attività fondamentale; il commercio e la fabbricazione di armi sono proibiti (e appunto i cristiani delle origini tra le altre cose si rifiutavano di andare in guerra). Si conduce un’esistenza frugale, vestendo vesti bianche finché non si sono consumate fino alla trama (come i cultore di Iside, colei che resuscitò Osiride).

Ma sin qui siamo alla Cronaca diciamo, vediamo dal punto di vista dottrinale:

Spiccano gli angeli della presenza e cioè Michele, Raffaele, Gabriele e Fanuel (1En 40,2.9, 1Q 46,13), assieme a molti nomi propri e compiti precisi (Uriel, Raguele, Saziele, Fanuele, Remiele, Raguel, Sommael, Saragael, Sarasael): il segreto dei nomi degli angeli era soggetto a giuramento tra gli esseni. “Le migliaia di migliaia e dieci volte diecimila” angeli ricevono numerosi  nomi che ne illustranoi anche la natura. Sono chiamati figli del cielo (EnEt 6,2; 1QS 4,22; 1QH 3,22), vigilanti (1QGen Ap, II,A), santi come i membri della comunità (1QH 3,22; 1 QM 13,10), spiriti (Giub 15,31; EnEt 15,4; 1QM 12,9; 1QH 1,11), magnifici (1QH 3,20; 1 QM 13,10), spiriti (Giub 15,31; EnEt 15,4; 1QM 12,9; 1QH 1,11), magnifici (1QH 10,8), per cui Dio è chiamato “principe dei divini e dei magnifici e Signore di tutti gli spiriti” (1 QH 10,8), immortali (EnEt 15,4.6). Presiedono al movimento degli astri, gli elementi atmosferici, alle stagioni, ai prodotti della terra e custodiscono i singoli uomini.

Anzitutto notiamo paralleli col Libro di Enoch, a cominciare da Fanuele per concludere con Uriele i quali vengono spesso citati in questo come i liberatori da Satana (indi per cui il rito dello Yom Kippur), ma non solo in quanto tale libro riprende vistosamente tematiche palesemente estranee all’ebraismo ortodosso al punto da essere relegato ben presto tra gli apocrifi. Ma la stranezza non si ferma qui: se infatti consideriamo la componente neoplatonica dell’essenismo ci si chiariranno le caratteristiche di questi. Iniziamo dal primo compito: il moto degli astri. Chi conoscesse anche solo per sommi capi il Timeo noterebbe un’analogia con gli dei-pianeti sottoposti al Demiurgo, che divennero poi nello Gnosticismo puro gli Arconti (di cui presumibilmente ci parla Paolo in Efesini 6:12 e ancor più chiaramente nella Prima Lettera ai Corinzi 2:8). Ora, visto che nell’antichità il ciclo dei raccolti, maggior fonte di approvvigionamento, si misurava esclusivamente dagli astri si spiegherebbero anche le altre caratteristiche.

Ma le scomodità deducibili da questi passaggi non sono finiti:

La dottrina sugli angeli è parte essenziale dell’ecclesiologia qumranica, poiché la comunità non si concepisce staccata dalla comunione angelica. Nella lotta finale infatti, il campo di battaglia non sarà solo vittoria dalla presenza degli angeli (1 QM, 7,1-17), ma trasformato in campo di vittoria dalla loro partecipazione attiva (1 QM 12, 4.8). […] Nella concezione dualistica (ma in quanto Ebrei non erano monoteisti puri?) del mondo che caratterizza Qumran, appaiono nel gruppo di Belial, l’angelo dell’inimicizia (JQM 13,11), l’angelo della perdizione (1Q 1,15; 13,12) e l’angelo delle tenebre (JQS 3,20), contrastati dagli angeli della cerchia di Dio, come l’angelo della santità (1 QSa 2,8), e dagli angeli della verità (1 QS 3,24), della luce, della gloria (4Q 511,2), che aiutano e proteggono il fedele, il quale non deve trascurare la preghiera e l’osservanza della Torah.

Esatto: il gruppo più dottrinalmente vicino al Cristianesimo non aveva un messia in carne ed ossa ma bensì un’entità spirituale cui sopra. E a ben vedere il nome è anche abbastanza strano dacché ricalca anche nella sua forma ortodossa un archetipo Persiano: Thraetaona. Si tratta di Melchisedec (il re di Salem di cui la Genesi ci informa non avesse origine umana. A confermare il parallelo v’è il nome “Il Mio Re è Buono”). Dall’altra parte troviamo il falso re: Belial, che con un arguto gioco di omofonie si fa assomigliare a Bel “Signore” dal cananeo Re degli Dei Ba’al. Inverp Belial sarebbe egli il re, Melchiresa: Il mio Re è Malvagio, ovvero Azi Dahaka, ciò nonostante su tratta pur sempre di una metafora astronomica quindi fare confusioni di titoli può al massimo identificare un astro ambiguo e magari ad occhio diviso. Ciò spiegherebbe quindi il fatto che essenzialmente l’escatologia da qui al Mazdeismo non sia troppo diversa e invero si potrebbe anche retrodatare nell’Avesta in quanto sono parimenti identificabili con Yima e Zahhak.

Insomma come abbiamo visto il nostro fa più danni per quel che concerne lo svelare i misteri divini che altro. Questo insomma era l’esempio principe, e ricordo di nuovo che con tali argomenti il nostro invita a nozze gli scettici dacché ammette implicitamente i legami fra una setta del genere con il cristianesimo. E pensare che ci sarebbero stati altri, veri Tradizionalisti, che avrebbero fatto carte false pur di non offrire bocconi sì ghiotti alle tastiere atee.

E si calcoli che se ciò non bastasse, i Nostri ha pure la pretesa di bacchettare i New Age e di smontare lo spauracchio del 2012 con argomenti a loro controproducenti.

Non mi dilungherò sul tema dell’omosessualità, mi basti citare Giux e finirla qui.

Sul punto di vista sociale invece non va meglio: se da un lato pretendono una Teocrazia Cristiana posta sotto l’eufemistico nome di Regalità di Cristo (con la buona pace della Dottrina Ufficiale) mentre dall’altra assai poco cristianamente propongono l’espulsione in massa degli immigrati.

 

Parliamo poi dell’immanentismo spinto che li caratterizza. Basti pensare che il concetto di punizione divina è presente in ben 89 pagine c.a mentre la formulazione castigo divino, seppur osteggiata pur con i soliti se e ma, è presente in ben 217 pagine. Da far invidia ai TeoCon Protestanti americani…

E a proposito di Protestanti. Come essi che usano una traduzione diversa della Bibbia, i Nostri non disdegnano le traduzioni non cattoliche pur di darsi ragione. E se ciò non bastasse fanno magicamente spuntar fuori versi che non stanno né in cielo né in terra.

Satana è il piatto forte nei discorsi PontifeSSi, che appare 5.950 volte nei loro Articoli; contro le 5.870 della massoneria e le appena 2.720 del comunismo. Stranamente per un sito non secolarizzato come il loro, la parola modernismo appare “solo” 2.240 volte osteggiata in grande stile dalla controparte, Tradizione, che ha la frequenza più alta in assoluto: 7.960 volte. Appena 2010 volte in più rispetto al Diavolaccio.

Insomma è comprensibile quindi che per I Nostri la Tradizione e Ba’al-Zebub siano davvero importanti. Ma siamo veramente sicuri in via definitiva?

Paradossalmente le formule inganni di Satana e tentazioni di satana appaiono entrambe appena 6 volte, mentre le frasi ritorno alla tradizione e radici cristiane appaiono rispettivamente 244893 volte. Se la statistica non è un opinione si potrebbe dedurre che l’immanentismo satanico sia usato di per sé poco epperò sia visto di buon occhio solo quando può servire ad un Ad Personam o simili anche quando non c’entra niente. Un atteggiamento assai poco cristiano invero.

Se da una parte elogiano Giovanni Paolo II col suo nome da papa in toto o in parte delle 6.620 pagine in cui il suo nome appare:

Mentre nelle 1.490 pagine in cui appare col suo nome secolare è tutto l’opposto:

Insomma la forma è più importante della sostanza. E ciò si nota ancor di più quando si cerca abiti liturgici: ben 487 risultati (molto superiore a ritorno alla tradizione!), mentre comunione, comunione in mano e comunione sulla mano ottengono rispettivamente 5.220, 9(?) e 478. Facendo due calcoli: 5220-9-478=4733. Il numero di volte in cui la parola comunione è usata da sola contro le 487 in cui parla esplicitamente di comunione sulla mano (un decimo c.a.!), che se sommata alle 93 di comunione in ginocchio e alle 332 di degnamente e eucaristia raggiunge quasi un quinto del totale: 912. In breve: 1 volta su 10 i Nostri parlano esplicitamente di comunione in mano che s’alza a 1 su 5 quando si considera anche l’eucarestia “degna” in ginocchio. Ciononostante al rimante va sottratto un bel 756 di volte in cui si parla di comunione e gay

Insomma l’andazzo è chiaro.

La Messa in Latino ha ben 700 risultati, la Messa Tradizionale appena 107 e le pagine con l’aggettivo Tridentino son ben 328! Lefebvre ha ben 2.400 pagine che parlano direttamente e/o indirettamente di lui e San Pio X 2.150 (all’interno delle quali presumibilmente si trovano anche la parole modernismo e non secolarizzato, il tutto all’interno della categoria Tradizione…)!

Ergo si può dedurre che le principali preoccupazioni di Pontifex siano:

  1. La Tradizione
  2. Satana
  3. Per poco a pari merito le sparate assolutamente poco ortodossa di Stanzione e la Massoneria (leggasi complottismo)
  4. La comunione
  5. Le forme perverse di comunione
  6. il Comunismo (vd. sopra)
  7. Quasi a pari merito le tentazioni sataniche e Lefebvre
  8. Il cosiddetto sito cloaca

Infine si può dire che Pontifex non è certo un sito dottrinalmente ortodosso né tanto meno consigliabile a chiunque voglia diventare cristiano. Un fritto misto di teorie immanentiste-complottiste stile CCSG con assai scarso senso dell’Humor.

C’è chi li definirebbe reazionari allo sbaraglio. Io sarò un poco più clemente e mi limiterò a definirli gente che non esce mai di casa. Se poi non escono perché sono dei disadattati o perché hanno l’uscio piantonato non mi fa affatto differenza…

 

Casus dell’intermezzo: http://www.pontifex.roma.it/index.php/opinioni/consacrati/9731-gli-esseni-e-gli-angeli

4 pensieri su “Breve analisi sulla Dottrina PontifeSSa o le azioni di Pontifex

  1. pao

    FSM: <"pasti collettivi come la Comunione ma parimenti come l’Agape Mitraica e i Baccanali Dionisiaci"
    Ahi, ahi, ahi… hai osato paragonare la Comunione con i baccanali ed altre forme di pasto colletivo pagane?
    Kabuuum, sapremo dove cadrá la prossima perturbazione! ):D

    Rispondi
  2. francesco t

    “gente che non esce mai di casa.”

    domandina: secondo voi il sig B.V del quartiere murat di bari è ora agli arresti domiciliari? 😛
    avrebbe MOLTO tempo a disposizione per scrivere articoletti , lettere, ecc…
    ah ma forse non potrebbe fare querele quindi mi sbaglio…
    a meno che non siano querele di topolinia e paperopoli o non siano anch esse solo mail 😛

    Rispondi
  3. Faunita

    Ehi ehi a ben vedere, mi domando come mai gli inquirenti non abbiano un attimino esaminato il contenuto di Pontifessss, anche tenuto conto che il nostro Ecc.mo amico aveva pubblicato anche lì una quantità “non modica” di post a dir poco oltraggiosi nei confronti della sua vittima….

    Rispondi

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