Se volete chiedere dei soldi a qualche vostro amico assiduo frequentatore della messa è meglio che lo facciate il giorno in cui ha partecipato ad un rito religioso altrimenti la sua generosità potrebbe scomparire.
Infatti un luogo comune vuole che le persone religiose siano più caritatevoli rispetto a chi è lontano dalla religione ma uno studio del professor Deepak Malhotra della Harvard Business School pubblicato sul giornale della Society for Judgment and Decision Making smonta questa credenza. Come sintetizzato sul Time il professor Malhotra mette in evidenza che il comportamento a favore della collettività delle persone religiose «non è dovuto alla religiosità in sé, ma piuttosto alla rilevanza della religione e delle norme religiose». Per questo motivo le persone religiose sono più caritatevoli di quelle non religiose «solo nei giorni in cui visitano il loro luogo di culto mentre in altri giorni della settimana, la religiosità non ha alcun effetto». L’unica soluzione per sfruttare l’effetto della religione è quello di andare a messa ogni giorno sperando che poi non ci sia un effetto di assuefazione. Un altro studio realizzato dal professor David E. Campbell aveva già messo in luce come la presunta generosità delle persone religiose fosse legata alle relazioni sociali e non alla fede. Continua a leggere
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Le persone religiose fanno più beneficenza? Questione di relazioni, non di fede.
“Le persone religiose fanno più beneficenza”, “I cristiani sono più propensi a fare beneficenza”, “Chi è religioso fa più beneficenza, gli atei preferiscono sostenere gli animali”: sono alcuni dei titoli che i cattolici più integralisti usano per sottolineare come i credenti siano più generosi rispetto alle persone senza alcuna appartenenza religiosa.
Aldilà delle cifre lo studio “American Grace: How Religion Divides and Unites Us” realizzato da David E. Campbell, direttore del Rooney Center for the Study of American Democracy e professore di scienze politiche all’università di Notre Dame, e dal famoso sociologo Robert David Putnam dell’università di Harward, spiega la relazione esistente tra generosità ed affiliazione religiosa.
In un articolo pubblicato sul Time, David E. Cambbell sottolinea che negli ultimi 20 anni è aumentato il numero degli americani, definiti “nones”, senza alcuna affiliazione religiosa: questo gruppo è arrivato a costituire il 20 per cento dei cittadini statunitensi. Questo cambiamento nella società ha acuito il dibattito se una crescente secolarizzazione avrebbe comportato una diminuzione della beneficenza.
Le cose non sono esattamente in questi termini ed un nuovo rapporto di Jumpstart e dell’Indiana University Lilly Family School of Philanthropy mette in luce il modo in cui si intreccia la religione ed il settore del no profit. Campbell rivela che – in base ad un sondaggio nazionale – i tre quarti del denaro che le famiglie spendono per la beneficenza va ad organizzazioni che hanno legami religiosi. Continua a leggere
No, voi no!
Citando Fides con Strazio: STRAQUOTONE per CDP! 🙂
Ecco cosa è comparso tra i commenti (questa volta abbastanza autorevolmente del nostro Carletto geniale webmaster).
IL MILLANTATO CREDITO DI PONTILEX.ORG . (ANNALISA GRAZIE PER LA SEGNALAZIONE) . SMENTISCO CATEGORICAMENTE IL MILLANTATO CREDITO CHE SI ARROGA PONTILEX.ORG CIRCA QUESTO ARTICOLO. IL PRESENTE E’ RIVOLTO A PERSONAGGI BEN PIU’ PERICOLOSI E MENO GOLIARDICI DI LORO. NB: PER GLI AMMINISTRATORI DI PONTILEX.ORG, SE LA FINITE DI FARE DIFFAMAZIONE E DIFFONDERE PRIVATE INFORMAZIONI, FORSE, CI FATE UNA CORTESIA. SALUTI.
Riceviamo il messaggio e lo riproponiamo sulle nostre pagine. Provvederemo d’intesa con GG a modificare di conseguenza i nostri articoli che fanno riferimento all’ultimo edittoriale di sua eminenza reverendissima CDP, difensore integerrimo (insieme con Annalisa) della Fede, del Magistero, della Dottrina. 🙂
Facciamo presente che “millantato credito” è un termine ben preciso. Carletto, corri dai carabinieri e denunciaci per millantato credito. Così ci facciamo un paio di sonore risate alla faccia tua 🙂
Volendo proprio esagerare potresti accusarci di essere millantatori (Il ‘millantatore’ è colui che ha atteggiamenti boriosi e vanagloriosi in pubblico, facendo ricorso a menzogne iperboliche o a clamorose esagerazioni, o ancora si attribuisce qualità o titoli non propri, secondo wikipedia) ma a questo punto dovresti chiarire a chi ti riferisci nel tuo articolo, altrimenti altri potrebbero “millantare”. Pensa quante denunce penali puoi fare (e quante querele per calunnia riceveresti in cambio) … una per ogni millantatore. 🙂
Carlo detto in confidenza: qui nessuno diffama alcuno. E ti assicuro che non diffondiamo dati personali. Citiamo solo informazioni liberamente disponibili in rete. Come hai già avuto modo di vedere.
http://www.pontifex.roma.it.nyud.net/index.php/editoriale/il-fatto/5614-anche-le-qbestie-di-satanaq-hanno-diritto-alla-parola-su-web-intervenga-la-magistratura-non-e-possibile-il-confronto-con-tali-qanormaliq-2000-anni-di-cristianesimo-vengono-quotidianamente-derisi-e-diffamati-da-4-qsquilibratiq#commentID19356