Riferendomi alla straziante “passione” di Carlo di Pietro in questo articolo ecco le mie considerazioni.
Visto che Carlo se la tira con falsa modestia, allora voglio tirarmela un pò anche io. Ho sempre avuto la mezza capacità di indovinare le trame di molti film fin dalle prime scene. Ebbene, ero pronto a giocarmi le mie corna da “caprone satanico” che sapevo già che Carlo di Pietro si sarebbe giocato la carta del vittimismo più mieloso, con tanto di foto in stile santo non vedente del Kashmir. In questa foto [intitolata addirittura “icona da insultare”, Carlo si è elevato allo stato di icona ortodossa http://www.pontifex.roma.it/images/stories/iconadainsultare.gif ] Carlo sembra un incrocio tra Bocelli e Tiziano Terzani e cerca di attirare la nostra più compassionevole e tenerosa attenzione.
Chiedo scusa per i toni. Non è mia intenzione offendere in maniera personale il soggetto. Ma ho sempre provato un moto di disgusto spontaneo per chi allunga la zuppa del vittimismo in maniera evidente e forzosa. Ricordo sempre che persone come me e tanti altri in questo spazio, che è Pontilex, non attaccano in primo luogo la persona, che è e rimane sempre un essere umano come noi, ma le idee. Il nostro attacco non è rivolto a Carlo di Pietro o a Bruno Volpe (o all’oscuro Don “Palpatine” che li guida sul sentiero del “Lato Oscuro della Forza”), ma alle loro idee. Anzi nemmeno alle loro idee (sono liberissimi di credere a quello che pare a loro… il mondo è pieno della gente che crede nelle cose più strane… dagli uomini lucertola a Elvis ancora vivo e vegeto… non ci interessa quello che una persona è libera di pensare), ma alle offese contro altri membri della razza umana (sì, compresi gli omosessuali o i “satanici” ebrei che loro riducono allo stato di bestie nelle loro descrizioni !)… Continua a leggere→