La responsabilità PontifeSSa:"è sempre colpa di qualcun altro (che ce l'ha con noi)!"
Ed ecco che Dumas nel “Montecristo” ti fa vedere come sia possibile acquisire una immensa ricchezza, capace di darti un potere sovrumano, e far pagare ai tuoi nemici ogni loro debito. Ma, si chiede ciascuno, perché io invece sono sfavorito dalla fortuna (o almeno non tanto favorito quanto vorrei), perché mi sono stati negati favori concessi invece ad altri meno meritevoli di me? Poiché nessuno pensa che le sue sventure possano essere attribuite a una sua pochezza, ecco che dovrà individuare un colpevole. Dumas offre alla frustrazione di tutti (ai singoli come ai popoli) la spiegazione del loro fallimento. È stato qualcun altro, riunito sul monte del Tuono, a progettare la tua rovina… A pensarci bene, poi, Dumas non aveva inventato nulla: aveva dato soltanto forma di narrazione a quanto, secondo il nonno, aveva svelato l’abate Barruel. Questo già mi suggeriva che, a vendere in qualche modo la rivelazione del complotto, non dovevo provvedere all’acquirente nulla di originale, bensì soltanto e specialmente quello che o aveva appreso o avrebbe potuto apprendere più facilmente per altre vie. La gente crede solo a quello che sa già, e questa era la bellezza della Forma Universale del Complotto.
U. Eco, Il Cimitero di Praga. Cap. IV pp. 96-7
Ed ecco che i Nostri son tornati con gli articoli beceri, quasi al loro solito e pieno regime. In proposito tendo a specificare la citazione qui sopra c’entra relativamente con quanto tratterò, ma vi indico un articolo ben più pertinente per rifarmi della prolissità di quella (l’articolo su Orban, che chiamare «benealtrista» è poco a mio avviso… e non è nemmeno il problema principale!). Bene: ma allora di che si parla? Anzitutto dell’articolo del Toffali, poi di quello di Brunello sugli immigrati.
Il problema di questi articoli è che, al contrario delle lunghe tirate che ogni tanto ci propinano è proprio che in quanto brevi concentrano tutto il Weltanschauung dei rispettivi articolisti. Sarà un caso, ma è capitata questa cosa subito dopo la mia lettura del libro di Eco, attualmente appaiata al recente acquisto Falsi Miti. Come si inventa quello in cui crediamo di Ronald H. Fritze (ed. italiana Sironi). O forse mi son solo accorto di ciò a seguito della presa di coscienza che ambo i libri mi han provocato.
Sia come sia cominciamo l’analisi onde chiarire il tutto senza per questo ridurre la discussione ad una serie di non richiesti pensieri personali sull’agire umano. Continua a leggere→