[LATEST BREAKING NEWS] l’articolo è stato scritto nella presunzione che CDP si riferisse al nostro piccolo pontilex. Il reverendissimo difensore della Tradizione Cattolica ha invece puntualizzato che no, non pensava a noi mentre scriveva quelle parole. Lasciamo inalterato il testo chiarendo che ovviamente CDP non parlava di noi.
Dunque facciamo il punto.
Un laureando in informatica di 34 anni di Potenza ed un giornalista vaticanista cacciato dalla sala stampa del Vaticano propongono attraverso Internet le loro idee. Lo fanno con pareri molto discutibili e che -quindi- fanno discutere. Lo fanno spargendo odio ed insulti, definendo i musulmani “beduini”, parlando degli ebrei come “deicidi”, riferendosi agli omosessuali come “sodomiti” (come se l’omosessualità comporti automaticamente pratiche sessuali). Queste due persone possono dichiarare di fare apologetica. Possono dichiarare di difendere il Cattolicesimo. E per farlo impongono una moderazione assillante, invasiva, terribilmente selettiva sui commenti ai loro anatemi.
Vista la situazione chi vuole commentare liberamente e serenamente quanto pubblicamente affermato dagli amici Pontifessi (senza rischiare di ricevere gli insulti di Fides senza Ratio e senza ricevere minacce di essere bannato) costruisce un gruppo all’interno di Facebook. Questo gruppo viene fatto chiudere con una azione che si può definire senza timore di smentita temeraria. Alcune delle persone che partecipavano al gruppo all’interno di Facebook scelgono di aprire un proprio blog dove continuare l’opera di discussione iniziata su Facebook.
Quattro (o forse più) persone quindi scrivono su un blog (pagato di tasca propria, non con i soldi raggranellati attraverso richieste di donazioni, annunci vari etc etc) le loro opinioni, senza pretesa alcuna di essere ascoltati da altri e senza chiedere nulla a nessuno. Il blog è sconosciuto ai più, seguito da pochi appassionati. I quattro non pretendono di rappresentare alcuno o di difendere qualcuno.