Di paradossi e contrappassi

“Al destino, come sappiamo, non manca il senso dell’ironia…”

Dal film “Matrix”

Buongiorno a tutti.

Nuove indiscrezioni sulla rottura fra il Geniale Webmaster Carlo Di Pietro e l’animatore del sitarello non secolarizzato Bruno Volpe filtrano (questa volta neanche tanto velatamente) dagli articoli di Pontifex Roma.

In particolare, in un pezzo comparso ieri Brunello nostro scrive (refusi compresi) quanto segue: Continua a leggere

Dai cattolici americani la richiesta di un cambiamento all’interno della Chiesa

Il pontificato di Benedetto XVI si avvia alla sua conclusione e da molte parti ci si interroga su quale strada percorrerà la Chiesa cattolica sotto il nuovo papa.
Dallo studio dell’istituto privato di studi politici, economici e sociali americano “Pew Research Center” emerge che la maggior parte dei cattolici americani vogliono un cambiamento all’interno della Chiesa.
Nonostante il 51 per cento pensa che la Chiesa debba mantenersi ferma sulla tradizione (contro il 46 che ritiene che debba percorrere nuove direzioni), il 58 per cento vedrebbe positivamente la possibilità ai preti di sposarsi (il 35 per cento invece pensa che sia una cattiva idea). Il 60 per cento auspica che il nuovo papa provenga da un Paese in via di sviluppo.
La maggior parte dei cattolici americani (74 per cento) ha un giudizio positivo nei confronti di Benedetto XVI ma il favore è sceso rispetto al 2008 quando l’83 per cento dei cattolici americani apprezzava l’operato di Ratzinger: all’inizio del suo pontificato il favore era solo del 67 per cento.
La maggior parte dei cattolici americani (67 per cento) pensa che Benedetto XVI abbia fatto ben poco per contrastare i casi di abusi sessuali nella Chiesa, ad aprile 2008 questa percentuale era del 40 per cento.
Il 55 per cento pensa che abbia agito bene per quanto riguarda le relazioni con le altre religioni sebbene questa percentuale sia scesa dall’aprile 2008 quando sette cattolici su dieci avevano un giudizio positivo su questa parte del pontificato di Ratzinger. Continua a leggere

Alcune domande sorgono spontanee…

Buongiorno a tutti.

Sono passati diversi giorni da quando Calimero è stato silurat ahemmm… cordialmente dispensato dal proseguire nella sua opera di Geniale Webmaster per il sitarello non secolarizzato più famoso d’Europa ma le acque non sembrano essersi del tutto calmate in quel di Bari, anzi sembra che tra i componenti dell’ormai ex Cerchio Magico PontifeSSo ci sia aria di maretta, in particolare tra Cidipippen e Foxy. Per quanto riguarda Don Strazy invece non si sa nulla certo, tolte alcune voci di corridoio che lo vogliono coinvolto in un processo ecclesiastico.

Sia quel che sia, dietro le quinte di Pontifex Roma devono essere volati i proverbiali stracci.

Anzi, a giudicare dal livore che Brunello sfoga oggi fra le righe dell’articolo dal titolo “CARI BENEFATTORI, GRAZIE DI CUORE”, più che stracci son volate tovaglie per servizi da dodici. Continua a leggere

Un quesito per la scienza: esiste qualcosa di positivo in Bruno Volpe?

Ammettiamolo: i cattolici non stanno vivendo un bel periodo. Francia e Gran Bretagna stanno approvando il matrimonio per le coppie omosessuali, papa Ratzinger ha scosso il mondo cattolico e non solo ed ha presentato le proprie dimissioni da capo della Chiesa cattolica dando più umanità e meno divinità alla propria figura, le vicine elezioni dovrebbero vedere capo del Governo Pierluigi Bersani che ha già annunciato alcuni provvedimenti che di certo non susciteranno le simpatie dei cattolici più oltranzisti: legge contro l’omofobia, riconoscimento delle unioni civili omosessuali sul modello introdotto in Germania, revisione della legge 40 sulla fecondazione assistita (legge già bocciata dalla Corte europea dei diritti dell’uomo), divorzio breve.
Allo stesso modo la Russia di Putin che da poco ha approvato una legge contro i comportamenti omosessuali ed ha imprigionato le Pussy Riot ha conosciuto la punizione divina con una pioggia di meteoriti.
Se è facile polemizzare coi cattolici, è quasi un gioco da ragazzi prendere di mira gli articoli (se possono essere definiti tali) di Bruno Volpe che – in uno di questi – si scaglia addirittura contro il Festival di Sanremo. Ammetto di non averlo visto, di non aver ascoltato nessuna canzone e di essermi limitato solamente a vedere sul web le esibizioni di Crozza e della coppia omosessuale in procinto di sposarsi a New York. Ritornerò a vedere il Festival solo se ci saranno artisti del calibro degli Stadio, di Roberto Vecchioni, Sergio Caputo, De Gregori, Pino Daniele, Zucchero, Vasco Rossi, Litfiba, Piero Pelù, Jovanotti. Per il resto per me Sanremo significa solamente la classicissima del ciclismo italiano. Continua a leggere

la grande occasione

La notizia delle “dimissioni” del Papa ha colto tutti di sorpresa. Tranne pochissimi molto vicini, il fratello sacerdote, il segretario particolare e pochi altri, nessuno sapeva della decisione maturata da Benedetto XVI.

Nel suo messaggio in latino al concistoro il Papa fa riferimento ai suoi problemi salute e a quelli attribuisce la decisione di ritirarsi. Quello di ritirarsi non e’ un gesto consueto, tutt’altro. E’ previsto dal diritto canonico ma pochissimi papi vi hanno fatto ricorso. Se Benedetto XVI ha deciso di arrivare a questa decisione non lo ha fatto certamente per soli motivi di salute. Basti ricordare la tenacia e la forza con le quali il suo predecessore (e grande amico) Giovanni Paolo II ha affrontato gli ultimi anni del pontificato. Per quale motivo Benedetto XVI non avrebbe voluto accettare la stessa croce portata dal suo predecessore?

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