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Della illogicità del dogma e delle sue magre apologie…

DOGMATICO: convinciti di conoscere la risposta a una domanda che non ne ha, sentiti in dovere di attaccare le religioni degli altri. Tieniti le tue credenze e non credere in te stesso

Studiare senza riflettere è vano, riflettere senza studiare è pericoloso

I Dialoghi di Confucio; II, 15. Piccola biblioteca Einaudi. Pg. 15

Si pensi questo di me: non ho mai messo in dubbio la buona fede di Volpastren e co. riguardo ai loro metodi, ma  unicamente riguardo ai loro pensieri. Ciò dicendo intendo che evidentemente la loro situazione non gli ha permesso altrimenti, così non fosse dovrei definirli come autentici Soloni fieri d’essere tali, il che mi pare troppo masochista persino per chi esalta le qualità del cilicio. Ma per coerenza interna, che bene o male tento di ritrovare nelle loro elucubrazioni, devo trovare l’eccezione: e cioè a mio parere ritengono che il numero l’unione faccia la forza solo quando han da mettere l’avversario delle loro apologie in minoranza, contrariamente avran da razionalizzare (meglio: intelletualizzare) la loro situazione col leitmotiv molti nemici molto onore e amenità simili.

Detto ciò, oggi si andrà ad analizzare proprio questo aspetto PontifeSSo su un’argomento che in altri frangenti farebbe suscitare solo che un’espressione di sufficienza seguita da un legittimo: e chi se ne frega?: Il Dogma. Cosa non ho letto su quell’articolo. Continua a leggere

L’Entropia PontifeSSa: maggiore la serietà che l’articolo si vuole dare, maggiore il caos dello stesso

CREAZIONISTI: niente da dire...

Alcuni scienziati affermano che l’idrogeno, poiché sembra essere ovunque, è la sostanza basilare dell’universo; non sono d’accordo. Io dico che c’è molta più stupidità che idrogeno, e che quella è la vera sostanza costitutiva dell’universo.

Frank Zappa

Che bello: un’altro articolo su Darwin. Era da tanto tempo che non si vedevano: e allora bando alle ciance e partiamo subito

Mi domando come mai il testo “Genetic Entropy & the Mystery of the Genome [*]” di John C. Sanford non solo sia snobbato dal mondo della scienza pilotata(!), ma addirittura l’autore nell’ottobre del 2005 dovette stamparlo in proprio usando la sua Fondazione (delle pecorelle smarrite). Ultimamente se ne apre la discussione più spesso e comincia ad esserci qualche ristampa, anche ad opera di piccoli editori sicuramente molto temerari. Il problema è che John C. Sanford non è uno qualsiasi ma è uno dei più importanti genetisti viventi, quindi, perché tutte queste difficoltà nella stampa e nella diffusione del testo? 

Notare come parta già al suo peggio: difatti qui inizia già col confondere la fama con un’autorità assoluta che non gli compete (che anzi non compete a nessuno, stanti i più basilari ragionamenti logici). Difatti non si capisce perché uno non si possa sbagliare. Al più che il sopraccitato è sostenitore della teoria della Terra giovane e simili amenità giustamente scartate da qualsiasi ricercatore del settore. Continua a leggere

Sollazzo.

Sollazzo, m. sing. – situazione di divertimento o svago, unita a sollievo.

Ringraziamo dunque Brunello per il sollazzo quotidiano, per il divertimento e lo svago che ci offre quotidianamente. Leggiamo come ci delizia quest’oggi.

Il segretario del Pdl Alfano ha preso una posizione chiara e netta contro ogni possibile forma di matrimonio gay e bisogna dargli atto di aver detto non solo una cosa sensata, ma anche politicamente scorretta, in tempi nei quali la cultura gay sembra avere il crisma della intoccabilità.

Il segretario del Pdl Alfano ha già detto che le sue parole sono state fraintese. Ora Alfano è tra l’incudine ed il martello. Continua a leggere

Qualcuno lo dica a Brunello.

Conosciamo bene l’attenzione quasi morbosa con cui Brunello riprende le parole del Santo Padre. Ovviamente non tutte, solo quelle che gli fanno comodo. Qualcuno gli faccia presente le parole usate quest’oggi da BXVI che, parlando della violenza, ha affermato:

La violenza e’ contraria al Regno di Dio, e’ uno strumento dell’Anticristo. La violenza non serve mai all’umanita’, ma la disumanizza

Qualcuno ricori queste parole al giornalista cialtrone che si permette di scrivere:

Noi siamo caritatevoli (anche se alle volte verrebbe voglia di dimenticarselo e assestare qualche sacrosanto calcione nel sedere)

Volete sapere il nome del cialtrone? Bruno Volpe.

http://www.pontifex.roma.it.nyud.net/index.php/editoriale/il-fatto/8883-la-terribile-e-blasfema-pubblicita-di-sky-campagna-di-protesta-cattolica

Qualcuno segnali queste parole del Pontefice ad un pensionato nostalgico e profondamente razzista che ebbe a dire:

Poi credo che Vendola farebbe bene a non camminare a Roma di sera, con l’ aria che tira e i criminali che girano, un insulto o una legnata se la può beccare.

Il nome del pensionato nostalgico? Il caro Babinix, ovviamente!

http://www.pontifex.roma.it.nyud.net/index.php/editoriale/il-fatto/8883-la-terribile-e-blasfema-pubblicita-di-sky-campagna-di-protesta-cattolica

La fonte della frase del Pontefice? Eccola!

http://www.agi.it/in-primo-piano/notizie/201203111212-ipp-rt10015-papa_violenza_disumanizza_e_strumento_dell_anticristo?overrideStyleTemplateId=root/import/style/style-articolo-dettaglio-newson—mobile;overrideTemplateId=root/import/articolo/articolo-mobile

E perché, invece, Carlo Di Pietro è un pericoloso relativista.

Su Pontifex Roma, non paghi di giustificare con le provocazioni i pestaggi ai gay e le violenze sessuali sulle donne, adesso cominciano a usare il relativismo che tanto criticano, anche i preti pedofili. Il relativismo è

una posizione filosofica che nega l’esistenza di verità assolute, o mette criticamente in discussione la possibilità di giungere a una loro definizione assoluta e definitiva.

 E’ senza dubbio oggettivo che la violenza sessuale non sia giustificabile in alcun modo, che pestare, incarcerare o peggio uccidere una persona per il proprio orientamento sessuale sia qualcosa di sbagliato.

Da tutto il suppostone di cui oggi ci degna Ediochesonocarletto, sullo schema si faccia una domanda e si dia una risposta emerge:

Perché fa più danni un prete ignorante che un prete pedofilo?

Perché mentre il prete pedofilo manifesta la sua apostasia e viene automaticamente ignorato e/o escluso, il prete ignorante distrugge le anime e lo fa in maniera silenziosa, nessuno se ne accorge. Costui può essere o realmente ignorante, o un “falso profeta” quindi è eretico e andrebbe scomunicato, oppure un inventore di teologie stravaganti e superbe quindi è ugualmente eretico e la sorte è sempre la stessa.

 A EdiochesonoCarletto non sfiora l’idea che un pedofilo, sia esso un prete o meno, distrugge l’intera esistenza di una persona in quel momento indifesa. Peggio, se è un prete tradisce anche la fiducia non solo nella persona, ma anche nella Chiesa tutta. La pedofilia, insieme agli stupri, è quanto di più distruttivo esista al mondo.

A puro titolo di esempio, il caso Marchese è paradigmatico di cosa succede spesso in casi analoghi: Don Puleo, colpevole di aver plagiato e di aver abusato di Marco Marchese, seminarista all’epoca minorenne, lo ha rassicurato sulla bontà di quanto stavano facendo ed invitandolo a non fare parola dei loro incontri con altri, poiché ciò avrebbe potuto scatenare delle gelosie fra i seminaristi.

 Non solo: furono chiesti 200 mila euro a Marchese per danno d’immagine. Questo sarebbe come vengono isolati i preti pedofili? E tutti i trasferimenti in altro luogo, dove i preti pedofili possono, talvolta, continuare a compiere i loro porci comodi?

 Non pago, EdiochesonoCarletto continua:

Il male del prete pedofilo è palese e riconoscibile da tutti (il relativismo a livello morale si sta anche diffondendo, ma non ancora come quello dogmatico/dottrinale. Forse tra 50 anni la pedofilia non sarà più ritenuta peccato, come oggi tante altre cose, ma per il momento, grazie a Dio, questa verità ancora non è messa in discussione).

 Se è riconoscibile da tutti, allora è riconoscibile anche dai bambini. Ma allora se il male del prete pedofilo è riconoscibile da tutti, e quindi anche dai bambini, allora vittime non dovrebbero esserci. Io vedo un prete, visto che è riconoscibile da tutti che è pedofilo sicuramente me ne accorgo e cambio strada.

Sempre ammesso che non se ne accorga prima il Vescovo e lo rimuova dall’incarico e lo denunci alle forze dell’ordine invece di coprirlo. Sempre ammesso che non se ne accorga anche il Vaticano e decida di ridurlo allo stato laicale.

Invece il male del prete eretico è subdolo, insidioso, non facilmente riconoscibile data l’ignoranza della gente semplice, e spesso addirittura appetitoso, dato che i preti eretici fanno leva in modo vigliacco sulle passioni; spesso legittimandole ed assecondandole, per dire alla gente quello che gli piace, quello che vorrebbe sentirsi dire (basti vedere, ad esempio, certi preti pseudo cattolici che in TV sponsorizzano eutanasia, approvazione di unioni di persone dello stesso sesso, uso dei contraccettivi, altre religioni, ecc…).

 Ah certo è il prete eretico ad essere subdolo e addirittura appetitoso. Non il prete pedofilo che offre le caramelle o che le nasconde in zone intime per farsi toccare, o che plagia le sue vittime convincendole del fatto che quello che fanno sia più che giusto, anzi doveroso.

  Carletto perchè non lo dici alle 67 vittime di pedofilia sorde e mute quello che hai scritto qua? Vedi se son d’accordo. Hanno provocato anche loro? Avendo avuto rapporti sodomiti dovranno andare all’inferno? E le 13 vittime dei preti pedofili in Belgio che si son suicidate? Andranno all’inferno per aver posto fine alla loro vita dopo che qualche prete pedofilo schifoso gliele ha definitivamente rovinate.

 Giusto per capire gli effetti degli abusi sulle vittime. Cito testualmente da quanto dice la ricercatrice Mary Gail Frawley-O’Dea che, tra le altre cose, è stata l’unica professionista della salute mentale ammessa al vertice dei vescovi cattolici americani nel fondamentale meeting di Dallas del 2002 sulla piaga degli abusi sessuali.

Un bambino che subisca violenze sessuali dovrà affrontare conseguenze che possono essere devastanti e di lunga durata. Quando un giovane subisce un abuso, lo shock psicologico è così grande che il Sé normale non è in grado di assorbire o comprendere ciò che gli sta accadendo. Anche a causa di possibili danni al funzionamento cerebrale, le vittime di abuso sessuale spesso esibiscono comportamenti autodistruttivi. I superstiti delle violenze hanno anche una probabilità due o tre volte superiore, rispetto agli adulti che non hanno una storia di abuso, di compiere almeno un tentativo di suicidio nel corso della vita. Le vittime possono presentare inoltre patologie quali dissociazione, depressione e isolamento.

Carletto bastano come danni per dire che un pedofilo è più pericoloso di un eretico? Niente da dire, Carletto in virtù di quello che hai scritto sei un pericoloso relativista.

Non riuscire a cavare un angelo da un buco… la solita tiritera

PARADISO: nei cieli manca tutta la gente interessante

Quando tutte le anime ebbero scelto ognuna la propria vita, si presentarono a Lachesi secondo il turno del sorteggio. Essa inviò a custodire e sancire la vita prescelta quel demone che ognuna aveva preso per sé

Platone, Repubblica X, 620 d-e. Oscar Mondadori, pg. 842-3

Può una marea infinita di gente sbagliarsi? Sì, ovvio: si son sbagliati, esempi banalissimi, sulla forma della Terra e la sua posizione nell’Universo: ovvio che son fallibili. Ma questo palese assunto a qualcuno non va proprio giù: proprio per niente.

E indovinare chi è? Ma Stanzione, ovvio. Il quale, con assoluta nonchalance, fa un fritto misto di tutte le culture (e poi si lamenta del New Age, vallo a capire…) prendendo a-priori per buono ciò che vuole dimostrare a posteriori. Indovinate come si chiama questo ragionamento perverso? Sì, esatto: ragionamento circolare. In breve ammette che ritiene vera la cosa perché la vuole credere tale. Il che non è proprio quel che si suol dire il massimo. Continua a leggere

Dacci oggi la nostra risata quotidiana.

Gli aggiornamenti quotidiani del sito Pontifesso non sono ancora finiti, quindi mentre scriviamo potrebbero arrivare nuove fonti di sollazzo e di divertimento. Nel frattempo ci limitiamo a riportare quanto notato fino ad ora.

Iniziamo dai soliti temi: la cattofobia. Affrontata come sempre in salsa agrodolce. Si torna ad abusare la memoria di Bhatti, il ministro pachistano ucciso perchè intendeva contrastare le leggi anti-blasfemia. Il Bhatti è presto diventato, nella mente dei soliti psicolabili, un simbolo dell’inesistente cattofobia. Curiosamente quando viene ucciso un ministro cattolico per mano dei terroristi e per ragioni indipendenti la sua religione, i guitti di corte si strappano le vesti. Quando invece sono due poveri pescatori cattolici a morire, forse per mano dei nostri militari, nessuno interviene e nessuno chiede si faccia giustizia; anzi, i “Brave Heart” del cattolicesimo protestano perchè i nostri militari sono ancora in India. Ma siamo sicuri che ai soliti psicolabili interessino realmente i cattolici? Abbiamo l’impressione che, piuttosto, la cattofobia sia soltanto una scusa per gettare discredito sui fedeli di altre religioni. Continua a leggere

Saprofagia

Questo termine viene utilizzato per identificare le abitudini alimentari di alcuni animali. Abitudini alquanto bizzarre, visto che un organismo saprofita si ciba di resti (animali o vegetali) in avanzato stato di decomposizione.

Quest’oggi abbiamo letto un bizzarro articolo raccattato nei bassifondi di Internet e prontamente rilanciato dal bel sito Pontifesso. L’articolo ci racconta la vicenda di tale “Gabriele”. Il racconto ci propone una storia sicuramente interessante che, però, trascuriamo volontariamente. Già perchè quello che ci ha colpito è la postilla aggiunta dall’anonimo personaggio che ha pubblicato sul sito Pontifesso la storiella di “Gabriele”. L’intera vicenda ci ha ricordato le abitudini degli organismi saprofiti, abituati a dimenarsi nel

Noi non sappiamo se “Gabriele” sia una persona reale oppure una semplice produzione della fantasia di qualcuno. Non ne abbiamo sinceramente idea. Mentre Luca Di Tolve ha messo la sua “bella” faccia al servizio della causa di Nicolosi, questo “Gabriele” rimane confinato ad un paio di immagini ed un testo scritto in inglese. Continua a leggere

Aridanghete co’ ‘sto Yoga…

“In realtà io non compio alcun atto” ecco cosa pensa l’asceta unificato che conosce la realtà, mentre ode, tocca, sente, mangia, dorme, respira. Parla, lascia sfuggire o afferra, apri o chiedi gli occhi, ma conserva sempre questa massima: sono i sensi che operano gli oggetti sensibili. Colui che […] abbandona ogni attaccamento, quando agisce non è toccato dal male più di quanto non lo sia una foglia di loto dall’acqua. 

BhagavadGita, Canto V 8-10. Adelphi pg. 72

Quante volte bisogna ripetere le cose perché il PontifeSSo si turno le capisca? Troppe, sicuramente troppe. E infatti cosa han fatto i Nostri? Han riesumato l’ennesimo articolo contro lo yoga. Confondendo in tutta tranquillità la pratica ginnica-di rilassamento con la versione originale di ambito Induista… tralasciando per altro che lo Yoga sia praticato anche in ambito buddhista. Complimenti. Continua a leggere