Archivi autore: Alex Galvani

Informazioni su Alex Galvani

Pedagogista gay (definizione che provoca ictus a raffica ai ciellini quando lo leggono), nomade tra Utah e Italia, si occupa di sostegno alle famiglie eterosessuali con figli e figlie gay, lesbiche, transgender, bullismo omofobo, stereotipi e discriminazione. Insomma tutto quello che di peggio e' contenuto nel cervello dei cattolici integralisti. E poi insegna cultura, arte e storia europee nei programmi per studenti adulti all'Universita' statale dello Utah (anche questo manda fuori di melone i ciellini, perche' secondo loro i gay devono capire solo di gay).

L’omofobia spiegata ai figli della Miriano, coi disegnini.

Cari bambini, cari piccoli mirianini, la vostra mamma tempo fa vi ha spiegato in un post esilarante cosa lei avesse capito del matrimonio gay. Ne ha capito così tanto che gay e lesbiche a distanza di tempo stanno ancora ridendo, soprattutto per il punto in cui affermava che nel matrimonio tra due donne non possa esserci neanche una madre perché arriva dal latino. miriano mater e minus

Cari bimbi, oggi mentre la vostra mamma vi ha abbandonati da soli per scrivere quegli articoli inutili sui gay che non legge nessuno, vi spiego quelle due parole che lei e i suoi amici usano sempre quando parlano di noi. Omofobia ed eterofobia. Tra i compagnucci della mamma si sente spesso che “l’omofobia non esiste e non c’è neanche la parola“. Bambini, non spaventatevi quando urlano quelle cose sbavando sul tavolo, sono dei giocherelloni, non lo intendono davvero. Si, lo sappiamo, loro vi dicono che l’omofobia non c’è e nemmeno il termine sul dizionario. Ma dovete sapere che molto spesso gli adulti che non sanno le cose, per sembrare più intelligenti ti spiegano proprio le cose che non hanno capito. Bimbi, ricordatevi di non farlo anche voi a scuola, eh? Se non sapete qualcosa, non insegnatela ma chiedete, ok? Oggi vediamo insieme se esiste l’omofobia e se i grandi hanno ragione quando dicono che siamo noi invece a essere “eterofobi”. Lo so che vi hanno insegnato a parlare a degli amichetti invisibili con le ali, a chiedergli i piaceri e a non dire certe cose sennò arriva il diavoletto. Dovete sapere che mammina e i suoi amici vivono in un mondo magico dove gli basta creare una parola per convincersi che quella cosa esista davvero o gli basta chiudere gli occhi e non usarne un’altra per illudersi che quella cosa non ci sia. Si, esatto, come vi dicono di fare in cameretta col babau. Oggi impariamo assieme come controllare quando sentite quelle cose da uno dei tanti adulti che vi ronzano intorno.  Continua a leggere

La psicologia è divisa sui gay? Quando l’omofobia dice bugie.

E’ vero che la comunità scientifica sia divisa sul tema se le persone omosessuali siano sane, malate, buoni o cattivi genitori? Nell’articolo precedente abbiamopontilex visto che la risposta è no, questa divisione non esiste. Abbiamo mostrato anzi come la comunità medico-scientifica sia compatta nell’appoggiare le richieste di diritti umani della comunità lgbtq. Le organizzazioni professionali che si occupano di tematiche scientifiche e sociali hanno iniziato diversi decenni fa a domandarsi se nella pratica della loro disciplina invece della ricerca scientifica ci fosse un bias, un pregiudizio. Visto che dagli anni 50 in poi sono stati riconosciuti molti di questi errori metodologici, la riflessione generale sui concetti diJAMA bias malattia e salute ha portato ad approvare codici etici per proteggere i pazienti (cioè noi) da questi abusi, volontari o inconsapevoli. E’ stata presa una posizione chiarissima (qua a destra un esempio di queste ricerche in medicina) perché s’è compreso che tutti i professionisti possono avere pregiudizi e basare su ciò le loro terapie invece che sulla ricerca. Questo articolo analizza lo stato della “presunta” divisione nella comunità scientifica psicologica. Continua a leggere

La scienza è divisa sui gay? Piccole bugie di omofobi cronici.

Gli omosessuali sono malati o no? Sono pericolosi come genitori? C’è divisione nella comunità scientifica su questo punto, come affermano gli integralisti cattolici? Gli scienziati sociali discutono davvero se le persone lgbtq siano mentalmente sane (“adjusted”, come si dice in ricerca sociale)? La risposta a queste domande è un gigantesco NONon c’è alcuna discussione o divisione. APA 1991 biasLe organizzazioni professionali che si occupano di tematiche scientifiche e sociali  hanno già risolto la questione da più di un decennio istituendo commissioni scientifiche per valutare le ricerche e poi approvare codici deontologici per proteggere i pazienti (cioè noi) dall’abuso dei loro colleghi (a destra una ricerca del 1991 che analizza i bias nella psicologia). Queste organizzazioni sanno che tutti i professionisti possono avere pregiudizi e basare su ciò le loro terapie invece che sulla ricerca. In questa serie di articoli analizzeremo lo stato del presunto dibattito nella comunità scientifica in ambito anglofono, cioè quello in cui la ricerca sociale è più attiva e da cui tutte le altre organizzazioni prendono spunto.

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Alessandra Mussolini e suo marito: hahahahahahahahaha!

Possiamo finirla di difendere Alessandra Mussolini per due minuti per favore? Abbiamo capito che siamo intellettualmente integerrimi, ma per favore sta razionalità fa un pochetto a pugni con una cosa chiamata responsabilità etica. Grazie per l’aiuto ma non c’è un gran bisogno ci venga spiegato che la signora non sia responsabile per gli atti del marito indagato (grazie, lo sapevamo anche da soli) o che il marito non sia colpevole fino a sentenza di terzo grado (grazie per l’aiuto anche qua, mi sfugge se invece stessimo chiedendo distrattamente la pena di morte). Non è il suo essere moglie, il punto in discussione. Così come non è neanche suo marito, il nodo. È invece il principio dell’essere responsabili di chi si è, di cosa si predica e di cosa si legifera sulle vite degli altri. Continua a leggere

Cinque motivi perche’ Luxuria ha fatto una cazzata e io ho il dovere di dirlo.

Sono gay. E penso che Luxuria abbia fatto una cosa davvero stupida e senza senso. E penso che difenderla per il “gesto”, il “rischio” e tutto quello che leggo in internet in queste ore sia ridicolo e mostra quanto poco gli attivisti abbiano capito di un movimento per i diritti umani/civili. Non perdete tempo a darmi del transfobo perche’ non attacca. Lavoro nel movimento gay (italiano prima, statunitense poi) da piu’ di dieci anni dopo aver fatto l’attivista per un altro decennio. Formo genitori, educatori e studenti su cosa siano stereotipi, pregiudizi, violenza. So cosa siano e come funzionano, li so riconoscere persino quando li utilizzo. Ma soprattutto ho imparato quanto sia importante il movimento gay. Una cosa che la maggioranza di quelli che difendono cio’ che Luxuria ha fatto in Russia non ha mai capito davvero. Ecco quindi cinque semplici ragioni per cui la difesa di quel che ha fatto Vladimir Luxuria a Sochi non ha niente a che fare con l’attivismo e la promozione dei diritti umani ma con le fiabe sciocche che ci siamo bevuti su come fare politica in Italia (e infatti vediamo i risultati). Continua a leggere

Perche’ ringrazio sinceramente (da gay) il signor Barilla

Tutto sto macello per un spot sulla pasta? Per una frasetta alla radio dal presidente di una multinazionale, chiunque abbia un’opinione su qualunque aspetto di questo caso si scatena a postarla ovunque? Due parole di troppo e si strilla all’omofobia? Chiariamo, in quanto gay e in quanto educatore penso che il movimento gay possa tranquillamente ringraziare Guido Barilla per quella svista perchè ha permesso di capire molte cose sulla libertà di parola, la questione gay in Italia, i diritti civili e se c’è omofobia o no. Queste sono le lezioni principali di questa esperienza: Continua a leggere

Il diritto all’omofobia, la religione e il dovere al rispetto.

Quando un cattolico integralista rivendica la libertà di pensiero sull’omosessualità per motivi religiosi, sta mentendo. La libertà non è in discussione, ed è solo uno slogan per nulla onesto per mantenere il suo privilegio di invadere la vita degli altri con intolleranza, impedendo agli altri di chiedergli conto del disprezzo che diffonde con quei pregiudizi. Non è una questione di libertà di espressione ed è ora di iniziare a chiamare tutti, cattolici compresi, all’uso dell’etica anche verso le persone omosessuali. Nella questione (falsa) su libertà religiosa contro lotta all’omofobia ci sono in ballo tre istanze, non una sola: la prima è la tanto strillata libertà di esprimersi dei cattolici; la seconda invece non si sente mai citare, il diritto al rispetto; la terza è la lotta alle intolleranze, contro i gay e contro i cristiani, non c’è differenza.

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Guida veloce sul matrimonio gay per omofobi e paranoici.

Cosa succederebbe se in Italia passasse una legge favorevole al matrimonio gay? Ecco i tredici scenari possibili, basati sulle esperienze legislative, burocratiche e penali dei paesi cattolici dove il matrimonio gay è già stato approvato ed è già applicato nel codice dei diversi diritti di famiglia.  Continua a leggere

Lettera aperta a Napolitano, per un ragazzo di 14 anni morto di odio omofobo.

Presidente Napolitano,

poteva essere suo nipote, suo e di sua moglie Clio, quel ragazzo che si è ucciso a quattordici anni, sembra per merito di quel cancro sociale che è il bullismo.

Non poteva essere altrimenti, cresciuto in Italia, la culla del disprezzo religioso verso persone che amano un loro simile. Come ogni altro gay, lesbica, transgender, nessuno lo ha mai protetto dalla intromissione nella sua esistenza. Invece ha dovuto subire un clima violento per tutta la sua brevissima vita, a scuola come in casa, in televisione come tra i coetanei. L’intromissione: la libertà irresponsabile di insultare, denigrare, squalificare una vita umana. Genitori, insegnanti, educatori, sacerdoti, nessuno di questi adulti ha mai capito niente della sua devastazione.  Certo, nessuno ha mai pensato a lui come a un essere umano con un diritto al rispetto. È l’Italia.

Questo ragazzino poteva essere suo nipote. Non ho sentito alcuna sua parola, purtroppo. Perchè? Nei paesi occidentali i capi di stato reagiscono a questo clima di intimidazione ai danni di esseri umani indifesi. Cosa dobbiamo aspettare perchè questo accada anche con lei, presidente? Quanti altri ragazzi innocenti devono morire perchè si possa sentire il Presidente di questo paese, di tutti, compresi gli indifesi, reagire a questo odio furibondo che spinge alla morte anche i bambini?

C’e una legge sull’omofobia in discussione, ma non userò quella morte per questo. Quando un essere umano è portato da altri al suicidio, presidente Napolitano, ci vuole il nostro silenzio. Ma lei non è autorizzato a tacere. Il suo silenzio non è tollerabile in questa nazione divorata dall’odio contro una minoranza. È un suo dovere difendere gli esseri umani con questa Costituzione. Non ci risponda che lei è già intervenuto. Spiacente, quello che lei ha fatto prima evidentemente non è servito a nulla. L’odio è tutto ancora là fuori a uccidere.

Aspettiamo che ci mostri cosa fa un Presidente di una Repubblica fondata sul rispetto di tutti, minoranze comprese. Ma non faccia passare un solo altro giorno. Perchè noi contiamo tutti questi martiri innocenti che muoiono nel silenzio dei presidenti della Repubblica, noi scriviamo tutti i nomi degli incitatori di odio a cui la sua firma di Presidente della Repubblica in calce a una legge può garantire l’immunità all’omicidio.

Presidente Napolitano, faccia subito qualcosa almeno per rispetto di un ragazzo dolce di quattordici anni che poteva essere suo nipote e non potrà essere mai più il nipote, il fratello, il figlio, il fidanzato di nessuno.

Uno dei fratelli maggiori gay di quel ragazzo che non c’è più

Alessandro A. Galvani

Dieci ragioni totalmente false contro il matrimonio gay.

I cattolici fondamentalisti di Avvenire, TempiUccr, le noiose Sentinelle e gli esilaranti Giuristi per la Vita usano ad oggi solo dieci argomenti contro il matrimonio gay. Tutti e dieci, appena analizzati, falliscono miseramente e dimostrano di essere scuse create per orientare la discussione verso il panico isterico. Tecnicamente, questa dinamica si chiama mistificazione ed è una pratica retorica intellettualmente così disonesta che usa casi marginali spacciandoli per regole generali. In questo modo può falsare la percezione dell’argomento in discussione e persino le eventuali conseguenze. Una operazione eticamente falsa per vincere con la frode un confronto che altrimenti non si vincerebbe. Se questi gruppi sono costretti a usare paralleli falsi e a prospettare problemi irreali, significa che non esistono motivi seri per negare il matrimonio gay e provano a spaventare l’opinione pubblica con parole altisonanti e vuote come natura, tradizione, prosecuzione della specie, poligamia. Vediamo come crollano, appena analizzate, queste dieci fiabe create dall’estremismo religioso. Continua a leggere