OPPT: La crociata dell’InfiRidicolo

[…] perchè sono questi i veri nemici del popolo, i senza-partito: I nullafacenti, i trafficoni, i questuanti.”
Josif Vissarionovic Dzugasvili, meglio conosciuto come Stalin

“Lies and greed: that’s what this case is about. That and trying to get away with the money. […] Neither of these defendants are crazy and they don’t even believe what they’re saying.”

“Bugie ed avidità: ecco qual’è l’oggetto di questo processo. Questo e provare a farla franca scappando con i soldi. […] Nessuno dei due imputati qui presenti è pazzo ed a quel che dicono nemmeno ci credono.”
Dall’arringa conclusiva di Cynthia Davidson, Assistant U.S. Attorney, nel processo contro Heather Ann Tucci Jarraf e Randall Keith Beane, Knoxville (TN, USA), Febbraio 2018

Buongiorno a tutti.

Eccoci qui, pronti per una nuova esplorazione nel meravigliosamente variegato e spassoso Regno della Sovranità Individuale.

L’ultima volta, in un articolo particolarmente lungo, avevamo fatto una disamina generale dello stato dell’arte dei vari gruppi dei sovrani di sè stessi, trattando della ingloriosa fine della ICCJV, la Corte di Vienna originale (della sua succursale italiana, forse, ci occuperemo prossimamente), delle tragicomiche avventure della “Corte popolare” sarda, del processo (conclusosi, ed era anche ora, con una condanna) nei confronti di Heather Ann Tucci Jarraf (una di quelli che ha dato il La a tutto il carrozzone sovranista in giro per il mondo) e, soprattutto della faida interna a Popolo Unico e la conseguente separazione del Trio Drombo che ne era a capo.

Il pezzo in questione (OPPT: Scisma) lo trovate, come sempre, in calce assieme agli altri precedenti capitoli della “Saga dei Sovranisti”; sia che siate capitati qui per la prima volta, sia che abbiate bisogno di un ripasso, ne è caldamente consigliata la lettura della “Quinta Tappa” prima di tuffarvi in questo nuovo episodio odierno in cui torneremo a concentrarci, in una sorta di monografia, sulla compagine Popolunicara, riassumendo tutto quel che è successo dall’estate scorsa ad oggi nel corso della loro impavida lotta contro il $i$t€m@.

Ci aspettano: tonnellate di fake news antivacciniste, alias su alias su alias, auto-pubblicità più o meno occulta, associazioni-clone, l’immancabile giro di cappello per la questua, anziani umarell graduati, ribaltini e ribaltoni che neanche la Seconda Repubblica, gente che sembra uscita da un episodio di “The Boondocks” di Aaron McGruder e soprattutto tanto tanto gombloddismo di bassa lega.

Capitolo I: The InfiniLOL Crusade

 Li avevamo lasciati l’ultima volta alle prese col loro gruppo spin-off (nel frattempo diventato più importante di quello principale, ormai in stato di semi-abbandono), “Genitori e Bambini Liberi e Sani – Popolo Unico”, con le “copie fotostatiche” dei documenti di nascita da andare a richiedere agli uffici anagrafici (abbiamo ampiamente spiegato l’ultima volta perché non c’entrano nulla e non servono ad una beata mazza) e con la loro nuova fantadiffida contro il Decreto Lorenzin. A proposito di quest’ultima, com’è andata la loro nuova trovata pseudogiuridica con cui avrebbero dovuto impedire le vaccinazioni?

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Benissimo uh, guarda.

Ma procediamo per gradi, chè l’immagine che vedete sopra (frutto di uno screenshot di meno di un mese fa), pur riassumendo benissimo da sola la parabola di Popolo Unico, non è che il punto d’arrivo della crociata antivaccinista, divenuta sempre più ridicola mano a mano che procedeva, in cui si sono imbarcati negli ultimi 8-9 mesi.

Già l’altra volta avevamo visto come i capetti di PU non si facessero remore di spargere a piene mani le peggiori stupidate sui vaccini.

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Il mito (leggi bufala inventata di sana pianta) secondo cui il vaccino causerebbe “ricombinazioni del DNA” diventa presto l’argomento preferito di Valeria, la Miss Dronjo di Popolo Unico…

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… tant’è che lei, grazie alle sue profonde conoscenze di farmacologia conseguite non si sa bene come e dove, è CERTA che i vaccini servano a trasformare i bambini in tanti piccoli mutanti usciti direttamente dalle pagine di un fumetto degli X-Men, l’importante è capire in quale vogliono trasformarli: in Wolverine, nell’Uomo-Ghiaccio, in Bestia…

“Grazie ai miei poteri collezionerò un’infinita serie di figure di merda, creando al contempo un allegro caleidoscopio di colori” (Semi-cit. I Sarcastici 4)

… oppure, se proprio gli dice male, in uno di quelli di terza-quarta fascia coi poteri sfighè, tipo Jubilee.

Eh, come dite? Nello screenshot precedente non c’è il nome di Valeria? Ah giusto, scusate, dimenticavo un dettaglio.

Talvolta succede che, quando si postano troppe boiate sui social networks, qualcuno (sicuramente un troll pakato dal Piddì) se ne accorga e decida di segnalare la cosa agli amministratori che prendono gli opportuni provvedimenti. Per non rischiare di perdere anche un solo momento della giornata in cui bombardare i suoi adepti (non sia mai che comincino a ragionare con la loro testa!) con post di minchiate a raffica, Valeria ha quindi predisposto tutta una batteria di alias da usare all’uopo: fate pertanto ciao a “Lilith”, profilo-clone di Valeria. Non sarà nè il primo nè l’ultimo che vedrete.

Torniamo a noi: ricombinare il DNA dei vostri figli per trasformarli in un personaggio del Marvel Universe non è l’unico scopo, secondo quelli di PU, delle vaccinazioni. I sedicenti effetti collaterali e/o reazioni avverse cambiano a seconda delle stagioni e, soprattutto, delle notizie di cronaca.

In novembre si testa una nuova versione del vaccino HPV?

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Allora i vaccini causano panico, terrore, raccapriccio e scene tratte da “L’Esorcista”, ovviamente certificate da…

attendibilissimi testimoni anonimi.

Sotto Natale si verificano alcuni decessi di neonati?

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La colpa è ovviamente dei vaccini, anche se non c’è nessuna prova scientifica o referto medico che lo accerti, basta mettere l’immagine strappalacrime di alcune bare bianche disposte in fila (ecchissene se è presa da tutt’altro contesto, come potete vedere sopra) et voilà, la fake news che serve al pubblico gombloddista da bias di conferma è servita.

Lo sciacalaggio della sofferenza altrui è tale che la Ducetta di Popolo Unico è arrivata addirittura a teorizzare una improbabilissima connessione fra il gombloddo dei vaccini e la vicenda del piccolo Charlie Gard…

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… dimostrando così di NON AVER CAPITO UNA SEGA CUBICA della questione: lo sfortunato figlio dei coniugi Gard non è stato infatti “ucciso” per una oscura macchinazione di Big Pharma come insinua, dall’alto della sua ignoranza, la spacciatrice di bufale popolunicara. Semmai è successo esattamente il contrario: Tra la richiesta dei coniugi Gard di sottoporre il loro bambino alla cura sperimentale del Dr. Michio Hirano (mai sperimentata nemmeno sugli animali) e l’opposizione dello staff medico del Great Ormond Street Hospital, giustificata dal voler preservare la dignità ed il diritto del piccolo paziente loro affidato a non dover patire più sofferenze di quante già la patologia di cui soffriva gliene infliggesse, ad inseguire il miraggio di una cura, nemmeno studiata specificamente per quella malattia, ormai inutile e che avrebbe avuto l’unico effetto di trasformare de facto Charlie Gard in una cavia umana, la Suprema Corte di Londra si è pronunciata a favore di quest’ultima, disponendo altresì l’interruzione della ventilazione assistita dalle macchine.

I giudici inglesi si sono quindi uniformati alla giurisprudenza europea in materia, tutelando la dignità del paziente nonostante la sua estrema conseguenza, non assecondando l’interesse di non meglio specificate case farmaceutiche (che nemmeno c’entravano con la questione) come cercano invece di far credere quelli di PU ai loro seguaci.

Quando invece le idee scarseggiano…

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… preferiscono affidarsi ai gombloddari omologhi esteri, ci penseranno loro a sfornare qualche nuova panzana, tanto meglio se ha come protagonista l’Uomo Forte (TM) di turno che combatte contro la solita lobby kattiva e senza volto, un topos che si vende benissimo nell’ambiente del sovranismo individuale essendo nato e cresciuto, come abbiamo già visto in passato e torneremo a vedere anche nei prossimi paragrafi, nel brodo di coltura dell’estrema destra più becera.

Piccola parentesi di debunking, giusto per la cronaca. Duterte potrà essere uno stragista megalomane ed ignorante come un golfino infeltrito, ma NON ha sospeso tutte le vaccinazioni “perchè causano l’autismo”, come scritto nei virgolettati che gli attribuiscono i bufalari: le autorità sanitarie filippine hanno sospeso solo quelle contro la dengue, dietro consiglio della stessa casa produttrice del farmaco in quanto si è scoperto che il vaccino, ancora in fase sperimentale (al contrario di quelli previsti dal Decreto Lorenzin), potrebbe avere serie controindicazioni per chi non è stato infettato dalla dengue in passato.

La crociata antivax dell’Armata Brancaleone Popolunicara non si limita però alle sole bufale scientifiche, come nella loro migliore tradizione abbondano anche le scemenze di pseudodiritto.

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In giugno, quando il decreto Lorenzin deve ancora essere convertito in legge, i toni si attestano sulle minacce vagamente squadriste di liste di proscrizione per i Senatori (perché non anche i Deputati? Boh, mistero) che voteranno a favore del provvedimento.
Minaccia ripetuta qualche mese dopo anche all’indirizzo dei giudici costituzionali…

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… quando la Consulta (il 21 novembre 2017 per l’esattezza) si pronucia a favore della costituzionalità del “decreto vaccini”.

Ma nel mentre la nostra Valeriona non si è limitata ad agitare rabbiosamente il pugno alle nuvole come un Nonno Simpson qualsiasi, ha scoperto il Grande Inganno della Corte Costituzionale, lei!

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Sappiamo già che, secondo il campionario di stronzate cui sovranisti individuali prestano fede cieca (nonostante siano state sbufalate più e più volte), i vari Stati del pianeta sarebbero delle s.p.a. per via della registrazione della registrazione presso la Security Exchange Commission di Washington, Italia inclusa.

Ora la nostra intrepida Ducia dei sovrani di sè stessi ha trovato la prova provata (credici) che anche la Corte Costituzionale e tutte le altre istituzioni della Repubblica Italiana, singolarmente considerate, sono aziende private perchè hanno una “quotazione” assegnatale da una compagnia statunitense!! SKANTALOVERKONIAAA!!!

Non ci credete? Guardate che Valeria è pure andata a controllare sul dizionario dell’Università di Cambridge…

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… non capendoci però una beata mazza, un po’ come il Jerome di “Tre uomini in barca” che, leggendo l’enciclopedia medica, si autoconvince di soffrire del ginocchio della lavandaia e di tutta un’altra seria di malanni.

O meglio, Valeria, credendosi as usual una gran furbacchiona, ha riportato le cose secondo la versione che si è inventata lei stessa per giustificare le sòle che racconta, nella convinzione che nessuno la smascherasse.

Vediamo quindi di fare un po’ di chiarezza: innanzitutto, cos’è il DUNS number?

DUNS sta per Data Universal Numbering System, un sistema di identificazione messo a punto dalla società statunitense, con sede nel New Jersey, Dun&Bradstreet che attribuisce a tutti gli enti che ne facciano richiesta un codice univoco di nove cifre, generato casualmente, allo scopo di creare un catalogo di tutte le informazioni rilevanti relative all’ente stesso: indirizzo della sede, recapiti telefonici, tipo di attività svolta, quantità di personale impiegato, storia dei pagamenti, etc…

Inizialmente era stato pensato unicamente per aziende ed imprenditori ma nel corso del tempo ha ottenuto tanta rinomanza da essere utilizzato anche dai vari settori amministrativi di alcune nazioni e da organismi sovranazionali come l’ONU.

Non si tratta di una quotazione in borsa e la Dun&Bradstreet non “quota” proprio un bel niente perché non gestisce alcun mercato regolamentato, il suo business consiste nel raccoglie informazioni, catalogarle e metterle a disposizione di chi ne ha bisogno.

E se vi state chiedendo perché diavolo la Corte Costituzionale abbia bisogno di un numero di identificazione del genere, considerate un semplice fatto: qualsiasi branca dell’amministrazione pubblica, per poter svolgere ogni giorno i suoi compiti, ha bisogno di determinati beni e servizi la cui produzione od offerta non rientra direttamente nella sua compentenza. Pensate solo alla fornitura di energia elettrica, al materiale di cancelleria, alle pulizie, al servizio mensa per i dipendenti, eccetera.

Dato che non viviamo in una repubblica socialista sovietica, dove tutto ciò viene fornito direttamente da industrie, aziende o manifatture di Stato, inevitabilmente i pubblici uffici si devono rivolgere al settore privato.

Immaginate, giusto per fare un esempio banale, che una azienda, dovendo decidere se partecipare o meno alla gara d’appalto per la fornitura di materiale di cancelleria alla Consulta, voglia fare un’analisi dei costi, verificare se è in grado di fornire quel servizio e quanto potrrebbe rendergli. Usando i dati raccolti sotto il numero DUNS di riferimento della Corte Costituzionale può trovare parte delle informazioni che gli servono. E, specularmente, anche chi deve decidere su quella gara d’appalto può verificare la solidità e la competenza di quell’azienda (a patto che sia registrata nel DUNS, ovviamente).

Tutto ciò inficia in qualche modo la capacità dei giudici costituzionali di dirimere le questioni portate alla loro attenzione? Certamente no, sarebbe un’idiozia anche il solo pensarlo, considerato oltretutto che il DUNS esiste dal 1963 ed ha cominciato ad essere utilizzato ampiamente a livello internazionale solo dal 1994, mentre la Consulta (prevista, come sappiamo, dalla Costituzione entrata in vigore nel 1948) ha cominciato ad essere operativa dalla metà degli anni ’50, un bel po’ di tempo prima.

L’ultima volta avevamo inoltre visto come quelli di Popolo Unico, in un capolavoro di ret-con cazzara, avevano riciclato una patacca originariamene partorita da Adinolfiani e Sentinelle in Piedi (“lo Stato vi arrubba i figli pecchè sugli atti di nascita non ciè scritto padremadre!1!!“) saldandola con la loro cazzabubbola di pseudoeconomia politica secondo cui la registrazione presso l’Anagrafe servirebbe a creare un bond/titolo di Stato a vostro nome e di cui sareste la garanzia.

Saranno riusciti i nostri eroi ad incastrarci dentro in qualche modo anche i vaccini?

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Ma ceeeerrrrto che ci sono riusciti!

Nello specifico i vaccini, secondo la favola popolunicara, sarebbe parte di un fantasmagorico accordo occulto…

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… volto solo ad aumentare il valore dei vostri titoli di Stato rappresentativi, trasformandoli da “bond semplici” in “vaccines bond”…

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… emessi nientemeno che da una fantomatica “Sukuk Company“, novella SPECTRE di proprietà dei grandi kattifi di questo secolo, i mussulmani integralisti…

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… che poi in realtà altro non sarebbero che i soliti massoni/ebrei/Illuminati/vattelapesca…

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…che tutto e tutti controllano & corrompono dall’alto del Monte del Tuono o dall’ombra delle lapidi del cimitero di Praga.

Perché il gombloddo pippoplutogiudaicomassonico, in certe teste bacate, è come il nero: non passa mai di moda.

Apriamo quindi una nuova parentesi per sbugiardare la caterva di vaccate scritta da Valeria:
– La GHSA (Global Health Security Agenda) NON è un trattato, è un programma di collaborazione fra oltre 50 nazioni, agenzie internazionali e organizzazione non governative, costituito nel febbraio del 2014 al fine di meglio coordinare gli sforzi (e verificarne i risultati) relativi ad alcune campagne globali incoraggiate da alcuni enti sovranazionali, tra cui l’Organizzazione Mondiale della Sanità, riassunti in dieci punti programmatici. Non emette alcuno strumento finanziario ed è talmente segreto che ha un suo apposito sito internet;

– i “Vaccines Bond” non sono titoli rappresentativi di “persone vaccinate” (quante volte ancora dovrò spiegare che le persone NON possono costituire l’oggetto di uno strumento finanziario perché la vita umana non è un bene economico?), sono strumenti finanziari emessi dalla IFFIm (International Finance Facility for Immunisation) istituzione finanziaria creata su proposta congiunta del Dipartimento per lo sviluppo internazionale e la Tesoreria di Sua Maestà (il Ministero delle Finanze britannico) ed a cui partecipano, oltre al Regno Unito, anche Francia, Italia, Paesi Bassi, Svezia, Norvegia, Australia e Sud Africa. I Vaccines Bond servono a vaccinare a tradimento gli italiani? No, servono ad aiutare i paesi in gravi difficoltà finanziare, per i più svariati motivi, a mantenere il loro livello di coperture vaccinali. Come funzionano in concreto? Mettiamo che la Repubblica Taldeitali abbia bisogno di tot dosi di un determinato vaccino ma non possa permettersele. Le autorità di Taldeitali contattano, attraverso la GAVI (Global Alliance for Vaccination and Immunisation, un’organizzazione che riunisce l’OMS, l’UNICEF, la Banca Mondiale alcuni governi e fondazioni di beneficenza), la IFFIm che elabora e colloca sui mercati internazionali un prodotto finanziario (in genere sotto forma di obbligazione) di cui i governi sopra citati si fanno garanti, alla scadenza, del rimborso di capitale ed interessi. I finanziamenti così raccolti presso i capitali privati vengono depositati presso la Banca Mondiale, in un fondo dedicato appositamente, che la GAVI impiega per l’acquisto e la distribuzione dei vaccini. Sul sito della IFFIm c’è tanto di schemino a prova di imbecille;

– E la SUKUK COMPANY? Esiste o no? Beh, proseguendo sulla falsariga delle citazioni letterarie, diciamo che ne esistono Una,nessuna e centomila. Perché “Sukuk” non è la ragione sociale di una specifica società di diritto privato, è un concetto giuridico proprio del diritto islamico. “Sukuk” (plur. di Sakk), detto in estrema sintesi, indica un investimento che nella forma e nell’oggetto deve rispettare alcuni parametri, tratti dall’interpretazione del Corano e della Sunna (l’insieme delle pratiche consuetudinarie accumulatasi nel corso degli anni), perché possa essere considerato eticamente accettabile dal buon mussulmano. Ad esempio l’investimento non deve basarsi sulla speculazione, la mera percezione di interessi o la scommessa borsistica, ma ad avere ad oggetto la produzione od il commercio di beni e servizi (a patto che non siano vietato o ritenuti sconvenienti dai precetti religiosi). Una “sukuk company” è quindi come una qualsiasi società di intermediazione finanziaria o di gestione del risparmio, la differenza sta nel modo in cui seleziona gli investimenti che propone ai propri clienti. Col jihadismo integralista od il takfirismo salafita ha molto poco a che fare. Il rapporto di Fitch da cui Valeria estrapola alla cazzomannaggia le prime due righe, ignorando volutamente le restanti undici pagine non sta descrivendo una fantomatica società per azioni di proprietà di integralisti islamici che si chiama “Sukuk”, è un documento che sintetizza cosa sia un investimento sukuk, come funziona, quali sono i criteri per definire se un investimento sia sukuk o meno, quali sono i suoi rapporti con altri istituti finanziari e giuridici coranici. Nell’immagine c’è tanto di link da ricopiare, basta una discreta conoscenza della lingua inglese per accertarsene di persona. L’IFFIm ha predisposto dei prodotti di questo tipo su mercati regolamentati di paesi islamici? Si, a partire dal 2014, c’è pure scritto sul loro sito.

Tirando le somme: tutto questo c’entra qualcosa con il c.d. “decreto Lorenzin” dello scorso anno? Manco per la capa o’ cazzo, come direbbe Felice Caccamo. L’Italia infatti le dosi di vaccino che le servono se le acquista da sola, NON gliele fornisce la GAVI, anzi come abbiamo visto sopra, fa da garante per altri.

Ma è giusto che alcuni paesi debbano affidarsi a strumenti finanziari ed alla c.d. “sussidiarietà pubblico-privato” per procurasi misure di profilassi sanitaria indispensabile come i vaccini? Se ne può discutere, ma non è questo il luogo ed il contesto per affrontare la discussione.

Quel che si vuole dimostrare è che tutto il fantomatico Big Gombloddo della finanza internazionale inventato di sana pianta serve solo a cavalcare l’onda lunga dell’antivaccinismo, amplificato e propinato ad arte all’interno di un gruppo attentamente selezionato, già obnubilato dalle stronzate sulla sovranità individuale, per raccattare quattro sporchi soldi vendendo i preparati a base di argento colloidale (quello sì pericoloso per la salute, altro che vaccini).

Se già ai tempi delle prime conferenze di PU, come abbiamo scoperto nella scorsa puntata grazie alla scambio di dichiarazioni al vetriolo fra irriducibili Valeriani ed esuli Wolfiani, al termine degli incontri i relatori vantavano le mirabolanti proprietà di questo composto chimico…

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… ed anche in seguito, quando il nuovo gruppo/brand aveva visto la luce, s’erano subito affrettati, per mezzo della guardia pretoriana dei seguaci più fedeli, a far penzolare l’esca al gusto di argento colloidale davanti agli occchi della massa dei credenti…

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… qualche tempo dopo ormai s’è perso qualsiasi scrupolo, ammesso e non concesso che ce ne siano mai stati, ed è Valeria stessa a farsi pubblicità da sola con nonchalance…

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… e non c’è alcun dubbio che la pagina che, oltre a vendervi l’argento colloidale, dovrebbe pure spedirvi direttamente a casa il materiale “assolutamente validato e scientificamente peer-reviewed” che le lobby kattife kattife non vogliono divulgare ma per qualche misterioso motivo (probabilmente perchè sono pigre) non fanno nulla per impedirne la trasmissione per posta elettronica (un po’ come quei video su Youtube che cominciano con “NoN cIeLo DiCoNo!1! kOnDiViDeTe PrImA cHe CeNzUrInO!1!11!” ed un’era geologica dopo sono ancora lì) sia gestita propria dalla cricca a capo di PU.

Infatti anche sulla pagina “Argento Colloidale Elettrolico” cominciano all’improvviso a spuntare contenuti antivax…

…e, guarda il caso, viene consigliata l’iscrizione ad un certo “interessante gruppo” in cui “si parla di vaccini pediatrici”…

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… ed è sempre per una curiosissima coincidenza che la stessa pagina riprende TRASCRIVENDOLA PAROLA PER PAROLA (con tanto di sentenza sbagliata e farlocchissimo “diritto alla malattia” inclusi) la fantadiffida originariamente scritta da Valeria…

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… e condivide i post della nuova creatura dei popolunicari, l’associazione Resilienza.

Lasciamola lì per una secondo questa nuova “associazione per i diritti umani”, avremo modo di riparlarne nell’ultima sezione di questo articolo. Per spiegare perché quelli di PU, fra novembre e dicembre dello scorso anno si siano inventati l’ennesima associazione fuffarola, dobbiamo prima fare un piccolo flashback per raccontarvi il più grande epic fail di Popolo Unico visto finora nonchè il quadruplo salto logico carpiato ritornato con cui hanno giustificato l’abbaglio preso.

Capitolo II: Worst Tag-Team Ever

Settembre 2017: il Decreto Lorenzin è ormai legge ed a pochi giorni dalla riapertura delle scuole lo scontro fra sostenitori dell’obbligo vaccinale e gli antivax sta rapidamente raggiungendo il climax.

Ma le cose si stanno mettendo male per gli avversari del provvedimento del Ministro della Salute: Le varie manifestazioni non hanno sortito effetto alcuno ed il popolo antivaccinista spera nell’avvento d’un salvatore che ribalti la situazione.

E finalmente, come deus ex machina, l’atteso messia appare: è il Generale (in pensione) dei Carabinieri Antonio Pappalardo!

Ora, di questo anzianotto ex membro dell’Arma, ex sodale dei Forconi, con la fissa di arrestare qualsiasi politico gli capiti a tiro e delle sue bizzarre interpretazioni della sentenza n.1/2014 della Corte Costituzionale ci importa molto poco.

Per chi non ne avesse ancora sentito parlare, perchè disperso in qualche anfratto del Mato Grosso negli ultimi 6 mesi, e si fosse perso le sue mirabolanti avventure, rimandiamo a questi articoli pubblicati da Next Quotidiano di cui consigliamo la lettura prima di proseguire:

https://www.nextquotidiano.it/la-manifestazione-dell11-del-12-settembre-pappalardo-stata-annullata/
https://www.nextquotidiano.it/11-settembre-generale-antonio-pappalardo/
https://www.nextquotidiano.it/come-e-finita-la-rivoluzione-del-generale-pappalardo/
https://www.nextquotidiano.it/ultimatum-pappalardo-parlamento/

Quello di cui ci importa assai, invece, è il rapporto fra la creatura di Pappalardo, il “Movimento Liberazione Italia”, ed i vertici di Popolo Unico.

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Sin da subito infatti all’interno del gruppo spin-off di Popolo Unico parte la chiamata alla armi a favore della marcetta pappalardiana su Roma…

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… e le continue arringe sono talmente appassionate che, quasi senza accorgersene, Valeria cambia versione per la 246.891nesima volta e, nonostante avesse sempre fieramente sostenuto di non aver niente a che fare con gli OPPTari, chè lei con quelle robe di disconoscere lo Stato non c’entrava nulla, arriva a dire che lo Stato NON ESISTE!
Verrebbe allora spontaneo chiederle, se la Repubblica Italiana non esiste…

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… come pensava di esercitare il ruolo di Ministro degli Esteri (mentre a Pierangelo sarebbe spettato, nientemeno, che andare ad occupare la seggiola più alta di Palazzo delle Finanze) assegnatole nel “governo legale” pappalardiano.

Pure i membri dell’Arma, quelli che fino a ieri erano “servi del sistema” al pari di qualsivoglia altra Forza dell’Ordine, diventano intoccabili alleati…

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… tant’è che il c.d. “Caso Consip” e le indagini sulle violenze sessuali perpetrate da due carabinieri ai danni di una coppia di studentesse straniere diventano, nella propaganda popolunicara, false flags di un tentativo di divide et impera, una disperata e macchiavellica macchinazione per screditare agli occhi del popolo l’Arma tutta e, con essa, il Generalissimo della rivoluzione degli Italiani Honesti!

Motivo di tanto improvviso ardore patriottico-rivoluzionario-nazional-popolare? Ma è facilmente intuibile…

Volete che gente che spende dai 10 ai 50€ nelle tessere del MLI non abbia due spicci anche per comprarsi un po’ d’argento colloidale? 

Tuttavia, già dopo la prima manifestazione/ultimatum al Presidente Mattarella, il feedback non è quello che i neo-ministri “legali” in pectore si aspettavano.

I vari gruppi regionali di PU non registrano alcuna impennata degli iscritti e, incredibilmente, gli italiani non sono accorsi assieme a loro in piazza a sostenere il Generalissimo, anzi li hanno presi a pernacchie. Che tempi signora mia, dove andremo a finire!!

Pierangelo, poera stella, è talmente sconsolato che, per un momento, si lascia andare a funeree considerazioni.

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Quando anche l’ultimissimo ultimatum del 10-11 ottobre si risolve in una farsa, i 2/3 superstiti del Trio Drombo decidono,circa un mese dopo, che è giunto il momento di tirare i remi in barca e lasciare i compagni di avventura al loro destino senza pensarci troppo: in fondo mica avevano cariche o ruoli importanti, volevano solo affidargli due dei dicasteri più importanti della Repubblica in un governo autonominato in cambio dei gonz… aheeeemmmmm patrioti che offrivano alla causa, oh che volete che sia…

Colpa dei soliti elementi “meno nobili” che rovinano tutto, ovviamente, non è che se sono andati sbattendo la porta e sputazzando insuti come al solito perché si sono accorti che c’erano troppi cagnacci che cercavano di rodere lo stesso osso già miserello di suo, nonnò…

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Fine anche dell’infatuazione nei confronti dell’Arma: Contrordine Camerati, i Carabinieri tornano ad essere “servi del sistema”, anzi peggio, sono pure loro un’azienda perchè spippolando in giro sui motori di ricerca che utilizzano i numeri DUNS si trova l’indirizzo del Comando Generale. Chissà come mai questo particolare la nostra onniscente nonchè svelatrice di oscure trame lo ha scoperto solo verso la fine di novembre, dopo essersi dissociata dall’impresa pappalardiana…

Capitolo III: Idem con patate

Abbandonati gli ex-alleati, resta comunque il problema, particolarmente sentito dalla base popolunicara, di come sfuggire all’obbligo vaccinale.

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A rassicurare tutti ci pensa, naturalmente, Valeria con uno dei suoi amorevoli, solenni cazziatoni: non azzardatevi a pagare le sanzioni, così la date vinta al $i$t€m@, pensa a tutto lei, anzi la soluzione è già bella che pronta.

Soluzione di cui viene proposto pochi giorni dopo una specie di lunghissimo post-trailer, con appena qualche particolare in più in mezzo a molta aria fritta.

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Si parla, come potete vedere, di una “nuova era” che stata per spalancarsi per tutti gli adepti, “nessuno escluso” parola di Valeria. Il tutto grazie ad un’alleanza (un’altra, nonostante quella precedente sia finita peggio che a tarallucci e vino meno di due mesi prima) tra gli “anarchici creativi” (LOL) di PU e non meglio identificati soggetti che conosco “procedure e leggi” e che sostengono che “il dettato di cui all’art. 53 della Costituzione non esiste nella ratifica di legge sostanziale” (che è un bel giro di parole pseudogiuridiche per dire “gente che preferirebbe farsi fare una rettoscopia piuttosto che cacciare un centesimo di tasse che sono sempre e comunque troppo alte anche se l’aliquota fosse dello 0,0000000009%”).

Ma, in concreto, questa nuova iniziativa che dovrebbe essere fuoriera (per l’ennesima volta) delle magnifiche sorti progressive del movimento sovranista tutto, che cos’è?

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No, niente: anche loro, scopiazzando da quelli del Popolo della Madre Terra del Mahatiello e quelli di CVAC, han pensato bene di crearsi il loro orticello recintato sotto forma di associazione in cui riciclano la stessa identica fuffa di prima, tornando di nuovo a molestare i dipendenti pubblici per far “annotare presso i ruoli anagrafici e gli Albi di Stato Civile” lo status di LR.

Altro che palingenesi, altro che “nuova era”. In pratica quelli di PU, a corto di idee e non sapendo più come allungare il brodo, hanno ricicciato ai loro seguaci la stessa identica minestra degli albori, presentandola sotto una luce diversa.

Per farlo comprendere anche ai più duri di comprendonio che verranno certamente spediti a trollare qui nei commenti, abbiamo predisposto qui sotto un facile schemino adatto alle loro capacità intellettive.

Malibu Stacy = POPOLO UNICO
Malibu Stacy with a new hat = RESILIENZA ITALIA HDR

Tutto chiaro,zì? Bene, proseguiamo.

A ben vedere una differenza rispetto al passato c’è…

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… ed è che il “servizio Statuto LR”, riservato a quelli che sono LR da almeno un anno, si paga.

Il costo? Oh, una bazzeccola…

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100€ all’anno per una tessera che vi dà accesso a delle supercazzole. Bruscolini, proprio.

Ma ovviamente verranno a dirci che siamo noi ad essere maligni: quando fu Wolf, il loro ex sodale e membro epurato del Trio Drombo, ad essere sospettato di chiedere soldi per la nuova versione delle letterine minatorie di pseudodiritto lui e tutti queli della sua fazione diventarono, dal giorno alla notte, “bestie immonde che vanno oltre ogni logica immaginazione” (cit.), ora che invece sono loro a farlo è per “sbloccare altri livelli superiori di aiuto” (quali siano non è dato sapere). 

E su questa faccenda del contributo da versare per ai “servizi” per gli LR, i capetti di PU vogliono essere molto chiari…

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… i soldi glieli dovete dare in ogni caso, sia che veniate cacciati (cosa che, come sappiamo bene, succede abbastanza di frequente al”interno di PU)…

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… sia che siate voi ad andarvene di vostra spontanea volontà.
Ma, scendendo sul piano più tecnico, in cosa consisterebbe questa nuova fantomatica procedura? Sul sito di Resilienza, per ovvi motivi, non offrono molti particolari ma andando a spulciare il loro gruppo FB ci siamo fatti un’idea.

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L’immagine che vedete sopra è uno screenshot fatto circa tre settimane fa. L’utente (di cui non riportiamo il nome per rispetto della privacy) dice di essere LR (cioè Legale Rapprensentate di sè stesso, nel linguaggio dei gombloddisti sovranisti), di aver fatto “l’apostille in prefettura” sia per lui che per sua moglie (quest’ultima però non ha proseguito ulteriormente nella procedura) ed a poi provato ad ottenere anche quella della procura ma il Sostituto Procuratore di Torino ha bloccato tutto ed aperto un fascicolo per indagare sulla “riconoscibilità degli atti” (???).

Preme innanzitutto fare una piccola precisazione sui termini. L’apostille e la legalizzazione sono, in estrema sintesi, due forme di certificazione con cui un atto, redatto in un determinato Paese per un determinato scopo e da utilizzarsi al di fuori dei confini nazionali, viene rivestito di quello che potremmo chiamare un “crisma di ufficialità” che lo rende equivalente alla forma prescitta nel Paese estero in cui l’atto deve essere utilizzato.

Confusi? Spieghiamoci meglio con un semplice esempio: immaginate che una grande azienda italiana con succursali all’estero debba nominare un procuratore speciale per seguire un determinato affare presso una di queste sedi. Il rappresentante della società dovrà quindi recarsi dal notaio, fargli redigere una procura speciale (in forma di atto pubblico), farne una traduzione giurata da allegare e:

– Se l’atto (notarile o giudiziale) va utilizzato in uno Stato estero aderente alla Convenzione dell’Aja del 5 ottobre 1961, l’atto e la traduzione allegata vanno depositati presso la Procura della Repubblica del Tribunale competente per territorio perchè venga apposto l’apposito contrassegno, senza ulteriori passaggi;
– Se invece lo Stato estero NON è aderente alla suddetta convenzione allora bisogna fare alla vecchia maniera cioè con il doppio deposito prima in Procura (per la vidimazione c.d. “interna”) e successivamente presso l’autorità consolare estera in Italia (per la vidimazione c.d. “esterna”).

Attraverso una di queste procedure l’atto redatto secondo il diritto italiano avrà lo stesso valore giuridico che avrebbe un atto redatto secondo l’ordinamento straniero e (se privo di vizi) produrrà i medesimi effetti.

Le uniche legalizzazione che effettua la Prefettura invece sono:

– quelli di documenti di identità, verbali di polizia o titoli di studio da utilizzarsi all’estero;
– delle firme apposte da autorità consolari estere su documenti formati in Italia e da utilizzare in Italia.

Tenete inoltre conto che, teoricamente, la Procura è tenuta ad effettuare solo un controllo formale sul documento che viene depositato; immaginatevi quindi che razza di salto sulla sedia deve aver fatto il Sostituto Procuratore di Torino quando, già insospettito dalla forma di quel che aveva tra le mani, ha provato a leggersi la caterva di fregnacce scritte su quei fogli. Nessuna meraviglia che abbia deciso di bloccare tutto ed aprire delle indagini per vederci chiaro.

E se vi state chiedendo “ma se, per assurdo, fossero riusciti a apostillare il documento, avrebbero potuto farlo annotare presso lo Stato Civile?” la risposta è no: l’art. 453 del Codice Civile stabilisce infatti a chiare lettere che le uniche annotazioni che possono essere effettuate sono quelle previste dalla legge oppure quelle disposte da un Tribunale con sentenza. Tertium non datur.

Detto fuori dai denti: è l’ennesima fregatura rifilata ai seguaci del Sovranismo Individuale dai “capibastone” che reggono le fila di tutta la baracca.

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Ma ovviamente i vertici di PU/Resilienza non lo ammetteranno mai, ché la colpa, a sentire loro è della Procura che non fa quello che dovrebbe perché “l’apostille è un diritto non una facoltà” (no, manco per sbaglio). I nostri profondi “conoscitori di procedure e leggi” consigliano inoltre di recarsi presso un’altra Procura, dimostrando di non conoscere nemmeno il semplice concetto della competenza per territorio

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…e, già che ci sono, fanno anche un po’ di scaricabarile nei confronti del povero sventurato a cui hanno raccontato un mucchio di balle.

Ma questa volta i nostri prodi Brancaleoni Sovrani di sè stessi non si sono fatti prendere in contropiede dall’ennesimo fallimento ed hanno già predisposto la strategia per distrarre gli adepti…

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…ovvero riciclare (traducendoli male, peraltro) i tweet di Q/QAnon, un troll pro-Trump di 4Chan che spamma 24 ore su 24 propaganda gombloddara ridicola a favore dell’attuale inquilino della Casa Bianca, secondo la narrazione più a loro conveniente: Non sono le loro strategie ad essere fallimentari, è il $i$t€m@ che, ormai in procinto di cadere, le starebbe tentando tutte per mettergli i bastoni fra le ruote e rimandare l’inevitabile.

Ma i Kattifoni del Big Gombloddo mondiale non hanno fatto i conti con SuperTrumpo che (proprio come il Generalissimo) li starebbe arrestando tutti.

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E se le prove di questi fantomatici arresti (di cui i media non parlerebbero perchè, ovviamente, komplici e pakati dal Piddì) sono solo un paio di foto fuori fuoco poco importa: ricordatevi che nel Regno della Sovranità Individuale non vale la comune logica, ma il postulato svalvolato di Gin Rummy.

“L’assenza della prova non è la prova dell’assenza”.

Ma i giorni delle lotte contro i mulini a vento per i nostri Don Chisciotte autonominatisi sovrani di sè stessi potrebbero finire nel prossimo futuro: un conto è cercare di intimorire l’impiegato dell’ufficio protocollo di un Comune, un altro è cercare di far passare per fesso un magistrato.

Probabilmente ancora non si rendono conto di quanto hanno pisciato fuori dal vaso e qualcuno avrà un brusco risveglio dal mondo dei sogni opptaro.


Si ringrazia per le segnalazioni e la collaborazione nella raccolta del materiale:
– Paola D.
– Donatella L.
– Valery R.
– Francesca R.
– Riccardo A.
– Alberto M.
– Ugo T.
– Sergio C.
Grazie anche a tutti quelli che ho dimenticato oggi e che ricorderò domani.


Gli altri articoli dedicati alla Saga dei Sovranisti:
http://pontilex.org/2015/04/i-manuali-di-pontilex-org-smontare-la-truffa-di-oppt/

– http://pontilex.org/2016/04/oppt-civil-war-atto-i/

– http://pontilex.org/2016/05/oppt-civil-war-atto-ii/

– http://pontilex.org/2016/06/oppt-civil-war-atto-lll-1/

-http://pontilex.org/2016/09/dove-mario-oppt-edition/

https://pontilex.org/2017/09/oppt-scisma/

Per segnalazioni/commenti/insulti: Compagno Zed

2 pensieri su “OPPT: La crociata dell’InfiRidicolo

  1. AndyT

    Io resto basito dal fatto che questa… questa “cosa” stia andando avanti da così tanto tempo, senza nemmeno vere conseguenze penali.

    Aggiungo solo che se queste persone mettessero lo stesso impegno in cause reali (e legali), chissà cosa riuscirebbero a ottenere!

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    1. Compagno Z Autore articolo

      Le consenguenze penali finora non ci sono state essentialmente perché:

      – finora hanno fatto poco di veramente illegale, per lo piú sono cose molto, molto, molto, molto stupide;
      – la truffa si persegue a querela della persona offesa. Se le persone che ci hanno rimesso soldi non vanno a denunciare, la magistratura di suo non si muove.

      Questo non ha comunque impedito che ci fossero conseguenze sul piano civile (pignoramenti, sfratti, cartelle esattoriali). Tempi tecnici permettendo, arriveranno anche quelle penali 😉

      Rispondi

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