Le foto con l’arcobaleno sono una cagata pazzesca!

Chi ha modificato il profilo Facebook con l’arcobaleno Screen Shot 2015-06-27 at 18.19.52gaylesbico è omologato al pensiero unico, senza intelligenza autonoma, e celebra qualcosa di stupido che non lo riguarda neanche, tanto siamo in Italia. Ho reso adeguatamente il pensiero saccente di alcuni strateghi falliti dei diritti umani? Spero non siate della parrocchia ma se avete criticato chi ha colorato il proprio profilo nei giorni scorsi, ora sedetevi perché mi sa che non avete capito una fava e avete proprio bisogno di un pugno sul crapino per riprendere un poco il controllo del cervello, avendo perso un’ottima occasione per mostrarvi umani e non dire stupidaggini. E la prossima volta che a noi verrà voglia di mostrare solidarietà, gioia, appartenenza, senza che oltretutto vi si chieda niente (proprio perché non contate niente), forse avrete imparato a farvi gli affari vostri. E possibilmente eviterete di darci lezioni su come dobbiamo vivere persino con o senza colori sulle nostre fotografie. Siete seduti, ora? Bravi, perché questa non sarà una passeggiata.

Il 26 giugno 2015 è accaduta una cosa molto semplice che Screen Shot 2015-06-30 at 22.43.31molti sciocchi non sono neanche stati in grado di capire. La spiego perché evidentemente manca l’intelligenza per comprendere che i fatti vanno intesi prima di spiegarli ad altri. Dopo neanche cinquant’anni da quando le persone omosessuali e transgender di un certo paese (USA) venivano pestate dalla polizia (che invece doveva proteggerle), le loro famiglie sono state riconosciute come aventi la dignità più completa che si possa immaginare in quella cultura (il diritto di formare una famiglia). Da scarti difettati e malati ora sono esseri umani degni di rispetto dale istituzioni. Il motivo stesso per cui venivano perseguitati e le loro vite devastate (cioè l’omosessualità) ora ha in quel paese (320 milioni di persone) pieno riconoscimento legale. Per di più, a soli 46 anni dall’ultimo raid poliziesco (legalizzato “di fatto”) contro un luogo gay (lo Stonewall Inn). aaa niagara falls    aaa white house   aaa minneapolis  Insomma, visto che non si è capito, lo rispiego: la  più grande potenza economica del pianeta ha fatto un’inversione di 180 gradi sulla tradizione di segregazione più lunga tutta la sua storia. Un vero  testacoda, in meno tempo di quello necessario al movimento per i diritti civili degli afro-americani e a quello delle donne per ottenere qualcosa. Senza violenza, senza scontri, senza minacce. Pensate, è successo solo questo, nel luogo in cui quando accade qualcosa, presto arriva anche da noi. E quello che succeede là a livello gay poi accade pure qua.

Prima di questo 26 giugno 2015 erano accadute: persecuzioni, torture, impiccagioni, roghi, decapitazioni, lobectomie (vi aprivano il cervello e ve ne tagliavano un pezzo), esperimenti medici (vi iniettavano ormoni che vi devastavano la vita), elettroshock (vi davano scariche elettriche per cambiare il vostro amore), licenziamenti, pestaggi, insulti, umiliazioni, paragoni con criminali e assassini e stupratori e pedofili e pure nazisti (vabbè questo lo fanno ancora ora certi amici fondamentalisti, ma lo vediamo dopo). Oggi finalmente queste cose, in quel pasese e in quelli occidentali, non può accadere impunemente, e quando accade è illegale. Persino chi ha scritto quelle cretinate sulle bandiere rainbow può arrivare a capirlo.

La Corte Suprema degli Stati Uniti (in termine tecnico SCOTUS) ha compreso, dopo qualche secolo, che due esseri umani gay, lesbiche, transgender, hanno il diritto umano di non essere perseguitati dalla legge per la loro famiglia e i loro figli. Mica male per chi in Italia vota partiti che  considerano le persone LGBTQ a malapena in un paragrafetto in un programma di trecento pagine (quando va bene) o che dicono che sono “tema sensibile” (in tutti gli altri casi). Screen Shot 2015-07-01 at 09.54.33Ebbene, quella Corte Suprema ha cambiato, in parte, la storia delle persone omosessuali, bisessuali e transgender, dopo che le persone LGBTQ negli Stati Uniti per decenni ci hanno rimesso la salute, la dignità, la reputazione, il lavoro, e in molti casi anche la vita (almeno una ragazza transgender è stata uccisa mentre la Corte Suprema emetteva la sentenza). Si riesce a capire l’importanza di questo passaggio? A capire che ciò che siamo noi in occidente ora, arriva direttamente anche da quel che hanno fatto loro là per se stessi?

Ecco dunque alcuni dei motivi per cui ventisei milioni di esseri umani in tutto il mondo, il 2,5% circa dei profili Facebook attivi su questo pianeta (il 2,5%, pochissimo, per cui aaa disneyworldScreen Shot 2015-06-30 at 22.33.12non dovevano neanche romperci i maroni) hanno modificato la foto del proprio profilo. Per gioia. Per solidarietà. Per senso di appartenenza. Perché se un tuo fratello soffre a cento chilometri da te e sai bene quale sia la sua sofferenza, magari voler celebrare che almeno lui o lei non debbano soffrire più così tanto. Si chiama empatia, razza di bestie senza sentimenti.

Anch’io ho cambiato la foto mettendo quella con l’arcobaleno per celebrare aaa denveraaa little rockil voto della Corte Suprema degli Stati Uniti sul matrimonio. Poi visto che ce n’erano molte su Facebook e poche su Twitter, ho scelto di metterla solo sull’altro social media. Ho fatto una cagata pazzesca? Può essere, ma non sono affari di nessuno, visto che nessuno di noi viene a insegnare cosa si deve fare col proprio profilo. È solo una foto, sono solo ventisei milioni di profili, e una foto non cambia in peggio la vita di nessuno. Oltre a ciò, forse per il fatto che sta gente era troppo presa a essere convocata dall’ONU come esperti universali dei diritti umani, magari non ha visto i media, ma nel mondo è accaduto questo, nelle due settimane precedenti:

  • violenze dei neonazisti ucraini per impedire il gay pride a Kiev,
  • la più grande religione del mondo ha definite il matrimonio gay (in Irlanda) una sconfitta per l’umanità. Le stesse parole usate dalla chiesa cattolica per la Guerra Mondiale; neanche il Nazismo si è mai guadagnato una condanna del genere,
  • foto false di gente nuda a vecchi gay pride canadesi per insultare i gay pride di Vicenza, Roma, Pavia, Benevento e la richiesta di una legge sulle unioni civili,
  • video di bambini che ballano in Brasile, forse a un gay pride, forse al carnevale di Rio, mostrate come la prova della perversione e della corruzione morale dei genitori gay, e accuse di pedofilia a gogò,
  • furto di patrocini pubblici in Lazio e in Piemonte per avvallare l’adesione delle istituzioni a programmi antigay,
  • presidi e altri pubblici ufficiali hanno emesso circolari con false notizie sui programmi di prevenzione del bullismo e dell’omofobia al fine di bloccare ogni progetto scolastico,
  • una folla omofoba non meglio conteggiata tra le 100.000 persone e 1.000.000 si è riunita a Roma col fine di impedire ai gay e alle lesbiche di ottenere i diritti umani,
  • i media hanno dato notizia della folla omofoba, e hanno quasi tutti nascosto l’evento dei gay pride nel mese del gay pride,
  • il tredicesimo gay pride di Istanbul è stato attaccato dalla polizia con gas urticante, proiettili di gomma, idranti,
  • davanti a tutto ciò il presidente del consiglio Renzi ha parlato di tutto, persino delle partite di basket, ma non ha speso una sola parola su questi episodi.

Forse in questi mesi in cui un sacco di gente postava le foto dei pranzi, dei costumi da mettere in spiaggia e dei biglietti dei concerti da vedere, le altre persone gay, lesbiche, bisessuali, transgender, le loro famiglie, i loro figli, i loro genitori in giro per l’Europa, quelli che vivono nel mondo reale hanno respirato un po’ di aria pesante. Forse si sono sentiti un po’ soli, e preoccupati per quei ragazzini gay, lesbiche, transgender che sono abbandonati in un clima del genere. E hanno postato una foto, perché dopo tutta questa ostentazione di potere, violenza e numero degli omofobi e dei fascisti, c’era bisogno di contarsi per un momento. Non per omologare nessuno ma per mostrare a qualche ragazzino e ragazzina, che non sono soli, che non sono abbandonati, e qualche alleato inaspettato in classe, a scuola, in oratorio, nei boyscout lo possono trovare. Ecco cos’era la foto. Felicità e solidarietà, qualcosa che alcuni sono palesemente incapaci di provare. Il mondo si colorava per dire “finalmente sta cazzata del no all’amore è andata, ora occupiamoci di altro più urgente, che non sono due donne che si amano a fare del male a questo pianeta”). Avete presente cosa sono 1.00.000 di persone o anche solo 100.000 in piazza contro la lotta all’omofobia? Avete presente che ci sono 57.650 scuole elementari, medie e superiori in Italia? Avete presente che ne basta una sola in ogni scuola a bloccare ogni progetto di educazione alle differenze per mettere in pericolo quei 400.000-500.000 bambini e ragazzi LGBTQ sugli 8 milioni di studenti italiani dai 6 ai 19 anni? Lo sapete cosa vuol dire, ora, il Family Day. Ecco cosa significa.

Quella foto non era per sta razza di egocentrici inutili. Era per il mondo là fuori. Screen Shot 2015-06-28 at 11.40.36E gli unici a capirlo pare siano stati proprio gli omofobi, i primi a essere infastiditi da tutto quel colore, da subito. Gli omofobi che non vogliono vedere gay e lesbiche vivi, infatti, l’hanno trasformata subito in un insulto violento. Col loro solito modo civile, rispettoso, cristiano nel vero senso del termine, hanno paragonato i gay (vittime degli assassini nazisti) al nazismo stesso. Avete presente? Quelli che commisero crimini contro l’umanità gasando, torturando, squartando, bruciando esseri umani. Per un po’ di colore, capite? Una cattolica in particolare, una famosa cripto-fascista disgustosa come Costanza Miriano l’ha fatto. Altri crypto-fascisti (vedi qua sotto)

Screen Shot 2015-07-01 at 10.22.12  Screen Shot 2015-07-01 at 10.21.27  andrea rossi  Screen Shot 2015-07-01 at 10.21.11

integralisti hanno usato la foto delle vittime sulle spiagge tunisine. Altri ancora ci hanno regalato altre delicatezze. Hitler gay, Stalin gay, siamo tutti un branco di pecore, dobbiamo morire buciati vivi (il vizio del rogo non gli passa a questi assassini). Glielo fai notare, questa è la risposta:Screen Shot 2015-07-01 at 10.21.36Mentre non hanno mai aperto bocca sulle violenze dei neonazisti a Kiev, loro che difendono la libertà di parola, stavolta ci hanno ricordato che quando ventisei milioni di persone mostrano solidarietà per i diritti umani, allora siamo dei nazisti assassini. Non intolleranti. No no, Costanza Miriano ha paragonato una bandiera sul proprio profilo a un assassinio premeditato di gente innocente e disarmata. Un crimine contro l’umanità, niente meno.

Ovviamente neanche il frocio-soccorso ha aperto bocca, Screen Shot 2015-07-01 at 12.42.45perché i vigliacchi si guardano bene dal difendere davvero i diritti umani. Soprattutto quelli altrui. Lui, l’insegnante di religione che dice agli altri di gridare dai tetti che lui è omosessuale, lui, quello che insegna agli adolescenti cosa siano i valori. Bocca cucita. Come i cattolici durante il nazismo, appunto.
Loro, gli omofobi, l’hanno capito subito l’impatto di quei colori, e subito hanno iniziato a insultare. Lo sapevano che era solidarietà. Per qualcosa che loro ripetono che non sia un sentire commune. E allora giù insulti gravissimi. E alcuni di voi con loro, a darci dei decerebrati. Complimenti per la compagnia scelta. Pronti a spiegarci che gli USA hanno la pena di morte. Perché noi siamo stupidi e non lo sappiamo, giusto? Siamo solo gay senza cervello, checche isteriche a cui spiegare la realtà.
Grazie agli Dei dell’Olimpo sono in compagnia di ventisei milioni di esseri umani che si curano meno della loro individualità che della boccata di ossigeno che possono dare a un ragazzino gay disperato che magari non sapeva di avere un’alleata nell’amica di mamma. Bastava poco per dare questo segno. Avete perso l’occasione. Peccato. Tanto, comunque, anche senza il vostro aiuto, #LoveWins.

12 pensieri su “Le foto con l’arcobaleno sono una cagata pazzesca!

  1. Baker Street Boy

    Su 250 contatti, almeno 60 persone che conosco hanno cambiato e colorato la loro immagine profilo.
    Sono fiero dei miei nakama.

    Rispondi
  2. Baker Street Boy

    Il bello è non si può certo dire che la Germania degli anni ’30 fosse atea.
    Copioincollo:

    “Come documenta un importante saggio apparso recentemente nel Regno Unito e negli USA: “The German census of May 1939 indicates that 54 per cent of the population considered themselves Protestant and 40 per cent Catholic, with only 3.5 per cent claiming to be neo-pagan ‘believers in God’, and 1.5 per cent unbelievers. This census came more than six years after Hitler took power. Both the Catholic and Protestant Churches remained official state Churches throughout the Nazi regime, which meant that the state collected a church tax and funded church expenses. Religious education remained a part of the school curriculum, chaplains served the military and theological faculties were funded and active within the state universities. Article 24 in the Nazi Party Programme always professed ‘positive Christianity’ as the foundation of the German state” (Dan Stone, The Historiography of the Holocaust, Palgrave Macmillan, Basingstoke (UK) and New York (USA), 2004, p. 297) ”

    Traduco: atei e neopagani erano appena il 6% della popolazione. Davvero Hitler e la gerarchia nazista si riferivano a loro come elettorato?
    Quando poi i non credenti erano solo una minuscola minoranza di intellettuali dell’epoca, che Hitler mise fuori legge appena preso il potere?
    Ovviamente no.
    E a portare Hitler al potere fu la Santa Sede.
    Hitler prese i Pieni Poteri grazie all’appoggio del Zentrum, il partito cattolico guidato da Kaas e Von Papen. E al solo e preciso scopo di ottenere un Concordato…

    Riguardo la foto delle Sentinelle in piedi condivisa da Costanza Miriano: ma quanto possono essere idioti?
    Quello che si rifiuta di salutare Hitler è August Landmesser, dato che con l’entrata in vigore delle leggi razziali, Hitler gli impedì di veder riconosciuto il matrimonio con Irma Eckler, ebrea.

    Ma certa gente è così idiota appunto perché la Storia non la conosce…

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  3. V.

    Hai fatto bene a mettere la foto solo su Twitter. Facebook ha candidamente ammesso di aver usato il cambio di foto degli utenti come massiccia indagine di mercato, coi dati raccolti per uso interno (così dicono). Insomma, per vendere prodotti, i gay o i suoi sostenitori sono sempre bene accetti. Ovunque e da chiunque.

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        1. admin

          L’articolo che tu citi, pur se posteriore a quello che ti ho proposto, ricicla voci ed ipotesi già smentite da Snopes. Quindi per quanto mi riguarda, affariitaliano 0 – snopes 1. 😉

          Rispondi
      1. V.

        In ogni caso il mio commento era del tutto neutro. Riguardava solo facebook e non la “causa” gay (scusa termine forse improprio) per la quale simpatizzo in quanto causa legata a riconoscimento di un diritto civile, anche se non mi sento particolarmente coinvolto in prima persona per ovvi motivi.

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      2. V.

        Cioè mi stai dicendo che la notizia riguardante facebook è stata messa in giro ad arte per sminuire il successo mediatico dell’operazione? Chiedo, eh? Non lo ritengo affatto improbabile. Quando ho letto la notizia l’ho data per buona.

        Rispondi
        1. admin

          Dico solo che le informazioni riportate il giorno 30 da Affariitaliani avevano già ricevuto adeguata analisi nell’articolo di Snopes del giorno 29 che ti ho proposto io.
          Non credo ci sia quella volontà che tu hai indicato. C’è solo la pigrizia dei giornalisti ed una propensione netta verso il complottismo. 😉

          Rispondi
          1. admin

            Una possibile spiegazione… Un pigro copiaincolla. Nulla di più. Questo lo stato (catatonico) dell’informazione italiana. 😉

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