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Forse non ci siamo capiti…

Buongiorno a tutti.

Il mio ultimo articolo (http://pontilex.org/2013/02/quel-che-brunello-dice-tra-le-righe/#more-21348) è rimasto sul gozzo ai maschi alfa di “Questione maschile” che si sono sentiti in dovere, tramite l’utente “Marco” (il caro Standarte che fine avrà fatto? MAH!), di postare alcuni commenti, bloccati dal filtro anti-spam in coda di moderazione, per farmi sapere le loro opinioni riguardo a quanto ho scritto.

Prima di tutto, si impongono un paio di precisazioni ad uso e consumo di psicolabili e bimbiminkia.

Come ho ripetuto più volte (e non solo io), qui su Pontilex.org non si censura niente ad eccezione:

a)      di commenti che contengono unicamente improperi e/o insulti all’indirizzo di articolisti ed utenti;

b)      di commenti che provengono da indirizzi falsi e/o anonimizzati (non abbiamo nulla contro l’anonimato altrimenti non useremmo nemmeno i nickname; semplicemente ci piace sapere con chi abbiamo a che fare);

c)      di commenti che provengono da utenti che, per via del loro stesso comportamento, hanno reso la loro presenza sgradita in questo luogo (come è stato fatto, ad esempio, con la Contessinah di Brerah).

Stronchiamo quindi sul nascere ogni possibile lamentela di censura. I commenti di Marco sono finiti in coda di moderazione in seguito all’attivazione del filtro anti-spam dato che, su un totale di cinque commenti, tre contenevano unicamente indirizzi URL, mentre gli altri sono stati bloccati automaticamente per essere sottoposti ad approvazione dell’amministratore o dell’articolista come previsto per tutti i commenti che eccedono in lunghezza.

Esaurite le precisazioni tecniche, ho deciso di non autorizzare quei commenti visto che nulla tolgono od aggiungono alla discussione oggetto dell’articolo. Infatti Marco (e, probabilmente, anche tutta la simpatica combriccola di frustrati di “Questione maschile”) non ha capito una benemerita cippa di quanto ho scritto né delle argomentazioni che stavo confutando, come si può facilmente intuire da queste parole del commentatore del forum machista, scritte in calce ad un chilometrico commento in cui si tessono le lodi dei piloti della Luftwaffe (a proposito come mai proprio quelli della Luftwaffe? Per affinità ideologica, forse?): “Morale della favola :E’ normale che se , in malafede , si citano soltanto e si esaltano soltanto singolarmente le gesta di una donna o di un gruppo di donne , queste azioni possono apparire come qualcosa di eccezionale , quando invece si paragonano queste donne pilota agli uomini pilota ecco che emerge nettamente la dimensione reale .”

Si citano e si esaltano in malafede? E chi ha esaltato? Io ho semplicemente citato l’esempio dell’aviatrice sovietica Marina Raskova per controbattere alle affermazioni di Bruno Volpe che, nel suo delirante articolo sulle donne soldato, al fine di raggiungere l’obiettivo non dichiarato di sfogare il suo livore nei confronti di una certa funzionaria di polizia che gli ha rivolto domande “scomode”, ha sparato a zero sul genere femminile dicendo che “la vita reale non è il film “Soldato Jane” ”.

Per fargli capire che, se nella sua testa la vita non è un film con Demi Moore, la realtà storica lo ha già ampiamente smentito.

Chiaro. Semplice. Cristallino.

Ma, evidentemente, sostenere che una donna, se dimostra di averne le capacità, può svolgere altrettanto bene un compito ritenuto tradizionalmente “maschile” è, per Marco, come agitare un drappo rosso di fronte al toro o pronunciare le parole “lavoratori precari” in presenza di Brunetta.

Pertanto il maschietto alfa, essendosi sentito minacciato nella sua posizione di virile superiorità, ha deciso di snocciolarmi una serie di dati di cui, sinceramente, non so che farmene visto che il mio obiettivo non era iniziare una gara a chi ce l’ha più lungo fra la Reskova ed i cameraten che stanno tanto simpatici a Marco ed ai suoi compagnucci di merende.

Quindi, a beneficio di psicolabili, bimbiminkia e gorilla alfa, ripeterò il concetto un’ultima volta:in linea generale non esistono mansioni, occupazioni od attività in cui l’uomo è “naturalmente” superiore alla donna, al massimo, su di un piano strettamente personale, si può dire che, a fronte di circostanze e/o dati oggettivamente verificati, Tizio è più adatto di Caia (o viceversa) a svolgere un determinato lavoro.

Se vi va bene, è così. Non vi va bene? È ancora così.

Per concludere, un ultimo consiglio a Marco, Standarte e compagnia cantante.

La prossima volta, prima di lanciarvi nella scrittura di un commento, fermatevi un momento ed assicuratevi di aver capito bene quel che state leggendo. Risparmierete tempo, denaro (in termini di costi di connessione Internet ed elettricità) e, soprattutto, eviterete colossali figure di merda!