Da quando l’omofobia non è più un valore, per i bigotti la vita è più dura. Un tempo esprimevano orgogliosamente il loro odio per un’intera categoria di esseri umani, processando, licenziando, curando con violenza, picchiando, bullizzando, diffamando le persone omosessuali ad esempio come stupratori pedofili. Poi le persone gay, lesbiche e transgender hanno cominciato a reagire e molto è cambiato. Oggi la persecuzione non è più socialmente accettabile. Ma certe persone rissose senza nemici non riescono a vivere. Allora per esternare il loro disprezzo disumano, ci provano lo stesso ma nascondendosi come ladri dietro parole vuote come “gender” o dietro la “libertà di espressione“, come se diffamare fosse un diritto umano. Usano di tutto: false ricerche scientifiche prodotte solo per finire sui giornali, accuse false mai rettificate, allarmi senza controllo. Hanno amichetti nei mass media che rilanciano quei deliri violando le regole deontologiche dell’informazione. Altri amichetti negli organismi di controllo come l’Ordine dei Giornalisti, permettono omertosamente loro di fregarsene di etica, deontologia professionale e del dovere assoluto di raccontare la verità. Son quattro sfigati legati all’estrema destra che fingono di essere molti, credendo che sebrare un branco di animali ci possa ancora impaurire. È gente comunque violenta, falsa e pericolosa (essere fascisti è questo, mica fare il “saluto romano”). Uno dei casi più recenti e più patetici di questo fascismo culturale ridicolo è un ex vaticanista, un tempo in servizio a La Stampa, che per anni ha fatto da megafono agli amici omofobi, diffondendo notizie false, insinuando che le persone LGBT fossero criminali violenti, e tacendo quali fonti (false) usasse per questo fine (di solito un blog neofascista). Quando un omofobo parla, siamo certi che stia mentendo. Vediamo come. Continua a leggere
Archivi tag: bullismo
Le foto con l’arcobaleno sono una cagata pazzesca!
Chi ha modificato il profilo Facebook con l’arcobaleno gaylesbico è omologato al pensiero unico, senza intelligenza autonoma, e celebra qualcosa di stupido che non lo riguarda neanche, tanto siamo in Italia. Ho reso adeguatamente il pensiero saccente di alcuni strateghi falliti dei diritti umani? Spero non siate della parrocchia ma se avete criticato chi ha colorato il proprio profilo nei giorni scorsi, ora sedetevi perché mi sa che non avete capito una fava e avete proprio bisogno di un pugno sul crapino per riprendere un poco il controllo del cervello, avendo perso un’ottima occasione per mostrarvi umani e non dire stupidaggini. E la prossima volta che a noi verrà voglia di mostrare solidarietà, gioia, appartenenza, senza che oltretutto vi si chieda niente (proprio perché non contate niente), forse avrete imparato a farvi gli affari vostri. E possibilmente eviterete di darci lezioni su come dobbiamo vivere persino con o senza colori sulle nostre fotografie. Siete seduti, ora? Bravi, perché questa non sarà una passeggiata. Continua a leggere