Io sono il Primo e l’Ultimo e il Vivente. Io ero morto, ma ora vivo per sempre e ho potere sopra la morte e sopra gli inferi.
“Regina del Cielo – sia tu Cerere ristoratrice madre originaria delle messi […] sia tu invece Venere celeste[…] sia tu la tremenda e notturna Proserpina che con il triforme aspetto reprimi le sortite degli spettri e tieni serrati i battenti degli inferi […] restituisci me al mio Lucio […]” […] “Eccomi Lucio, sono qui, commossa dalle tue preghiere, io madre dell’universo, origine e principio dei secoli, la somma fra i Numi, regina dei Mani
Le Metamorfosi o l’Asino D’Oro liber XI 2-5, Apuleio.
Ed eccoci qua: onestamente, i cari Coinquilini non se la prendano a male, ma sarei arcistufo di trovarmi a ogni pie’ spinto tentativi di confutazioni di una credenza da partre di Carletto e co. cui altrimenti fanno le veci quando qualcosa non gli va giù, vedi qui le considerazioni su San Agostino d’Ippona e i terremoti. E sì: sto parlando delle apocalissi.
Quelle maledette apocalissi: in pratica non sono predizioni ma elenchi di cose che dovrebbero accadere, non indicano la fine imminente ma solo l’ennesima teofania ad essa coincidente – qualcuno mi spieghi come questo dovrebbe negare quello -…
E così pare sia scritto pure nell’esimo libercolo di CidiPino e di un’altra persona che non palesa il ma lo nasconde dietro un nick contravvenendo così alle consuetudini del primo, o almeno così c’è dato sapere da ciò che eSSo stesso ivi scrisse. Continua a leggere