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Ho 23 anni, studio Medicina, odio gli integralisti di qualsiasi tipo, anche quelli della moderazione

Poveri materiali

[Vi assicuro che ci ho provato; davvero, di questo articolo, avrei voluto fare un’esegesi, tentare di dare una spiegazione a tutto quel profluvio di sciocchezze, che ci dice solo una cosa interessante: che Bruno Volpe non solo va al cinema, e dunque, contrariamente a quello che possiamo aver pensato tutti quanti almeno una volta, ha una vita sociale e non sta in casa (della madre) a contarsi i capelli persi ed i chili acquistati con l’età che passa, ma addirittura ci va in compagnia, e di una donna! Sono sicuro che presto qualche emerito (ma forse Volpe fraintenderà) farà sentire la sua voce per dire, a questo proposito: “Che sia anatema!”

Ma, alla fine, ho rinunciato, accontentandomi di mettere insieme quanto potete leggere poco sotto; perché, sul serio, tentare di analizzare un… qualcosa scritto in un italiano che dire stentato è fare un grosso complimento, e che, in sovrappiù, in quanto a contenuto pare essere stato portato qui direttamente con una DeLorean DMC-12 dai momenti più oscuri degli anni Cinquanta (e chissà perché, sono sicuro che tra i prossimi bersagli del Nostro potrebbero senza dubbio esserci ‘i balli alla Incanto in fondo al mare, dove si spezza quel clima di serietà e pudicizia che nei nostri giovani era stata instillata dall’opera meritoria, per quanto condannabile senza se e senza ma, del Terzo Reich’) (NdA: la citazione me la sono inventata, ed è ovviamente sarcastica. Ma è meglio precisare, la legge di Poe è sempre in agguato) è fatica che può risultare più improba del proverbiale lavorare in miniera. Per cui, beccatevi questa: è una parodia. Ma non siate troppo duri nel giudicarla: in fin dei conti, ben povera è la “base” su cui ho dovuto lavorare. E solo Dio riuscì a creare la donna, partendo da materiali tanto scadenti]

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Paralipomeni ai “Ragionamenti” di vocelaicista

Torno dopo una lunga assenza a scrivere in questo blog (che trovo sempre magnifico, sia detto senza piaggeria); lo avevo fatto, inizialmente, solo nei commenti di questo articolo; mi sono poi accorto che il commento stava diventando più lungo dello scritto che doveva, per l’appunto, commentare (“il che è contrario alle consuetudini”, direbbe FSMosconi citando uno scrittore che credo piaccia ad entrambi): per cui, ho deciso di aprire un articolo a se stante. Mi complimento in anticipo, comunque, con vocelaicista, che ha fatto un ottimo lavoro.

Un paio di considerazioni preliminari:

  1. il titolo. Paralipomeni significa “proseguimento”, “aggiunte”; i “Ragionamenti” sono tra virgolette non perché anche quelli di vocelaicista siano tali solo per modo di dire, ma perché è una citazione diretta del suo titolo (che va, appunto, tra virgolette; inoltre, il titolo stesso conteneva le virgolette), ed infatti ha anche la lettera maiuscola;
  2. il lessico. Lo dico fin d’ora: utilizzo i termini cannabis e marijuana in modo intercambiabile. Lo so che sono cose diverse, ma la distinzione, in questo caso, non mi è parsa significativa. Continua a leggere

Molto, per tanti

Quanto state per leggere non è stato scritto esplicitamente per Pontilex, e forse non lo riguarda strettamente. Ma, siccome ultimamente pare andare molto di moda l’esorcismo, dico anch’io la mia. A fine articolo un poco di documentazione!

Forse era la paura che stravolgeva le sue percezioni; ma appurarlo non la interessava minimamente: per quel che la riguardava, in tutta la sua vita, non aveva mai visto nulla di altrettanto terrificante. Continua a leggere

Preterizione

La preterizione (dal verbo latino “praeterire”, letteralmente “andare oltre”, “tralasciare”), nota anche come paralessi, paralissi o paralipsi (dal verbo greco παραλείπω, avente il medesimo significato), è una figura retorica con la quale si finge di non voler dir nulla di ciò di cui si sta parlando, e quindi lo si dice a chiare lettere.

Da “Wikipedia”

 Questa volta no; Continua a leggere