Buongiorno a tutti.
Circa un mese è passato dalla prima puntata dedicata al variegato mondo dei sovranisti pubblicata qui su Pontilex. Spero che abbiate smaltito la sbornia della volta scorsa causata da quell’accozzaglia di scemenze pseudogiuriche comunemente nota come “sovranismo individuale” perché in questa nuova puntata, come vi avevo promesso in calce allo scorso articolo, ne vedremo delle belle.
Questa volta concentreremo l’attenzione sulla branca più consistente di “sovranisti” che si è diffuso a macchia d’olio sul territorio della Penisola e che collettivamente si riconosce sotto il nome di Popolo Unico. Per comodità espositiva, ho diviso il pezzo in 3 sezioni ma, prima di cominciare, ritengo sia necessario fare una breve premessa esplicativa su alcuni concetti basilari di diritto. Perché? Perché buona parte delle fantasiose teorie sostenute da questi gruppi si basano proprio su interpretazioni completamente campate per aria di concetti giuridici e di norme di legge e, se non si è ferrati in materia, si richia di finire travolti da una marea di informazioni sbagliate e non capirci nulla.
Pertanto chi di voi lettori fosse già dotato di Laurea in Giurisprudenza può saltare la premessa a piè pari, a tutti gli altri (compresi i seguaci di OPPT/Popolo Unico, vedi mai che imparino qualcosa una buona volta) ne è invece caldamente consigliata la lettura.
PREAMBOLO: LO STATO, LE PERSONE, I DIRITTI
Premessa alla premessa: tratterò qui del solo ordinamento giuridico italiano perchè, ai fini del discorso, è quello che ci interessa. Gli OPPTini fondano le loro pretese anche su interpretazioni farlocche dei trattati internazionali dei diritti umani, su cui mi soffermerò più avanti nel discorso quando ne ravviserò la necessità. Detto questo, cominciamo l’esposizione cercando di non scendere troppo nel tecnico.
Come forse già saprete, al fine di regolamentare nella maniera più efficiente ed ordinata possibile i rapporti economi e sociali, in diritto si distingue tra due tipi di soggetti, le persone fisiche e le persone giuridiche.
Le persone fisiche siamo tutti noi, gli essere umani nati e vivi (che può sembrare una precisazione inutile, ma provate voi a dimostrarmi che un feto nato morto può godere di diritti), alla nostra nascita acquistiamo la capacità giuridica generale (art. 1 C.C.) ovvero la capacità di essere titolari di rapporti giuridici, mentre al compimento della maggiore età, conseguiamo anche la capacità di agire (art. 2 C.C.) cioè la capacità autonoma, senza la legale rappresentanza dei genitori o di chi ne fa le veci, di incidere (in positivo od in negativo) su detti rapporti (ovviamente a patto di godere della c.d. “capacità naturale” cioè di non soffrire di patologie che minino ciò che comunemente chiamiamo capacità di intendere e di volere).
Per le persone giuridiche vale invece un discorso diverso: non essendo individui in carne ed ossa, bisogna individuare paramentri diversi per stabilire quando esse si considerano venute ad esistenza e sono quindi in grado di stringere rapporti giuridici con altri soggetti. Sono pertanto persone giuridiche quegli enti, costituiti da un insieme di beni organizzati e di persone intenzionate ad associarsi per il raggiungimento di uno scopo comune, che hanno acquisito la personalità giuridica o perché previsto dalla legge (come nel caso delle società di capitali) oppure in base al cosidetto “sistema concessorio” cioé dietro rilascio di provvedimento della Pubblica Amministrazione (come nel caso delle associazioni riconosciute e delle fondazioni); tali enti interagiscono tra di loro e con le persone fisiche per mezzo del proprio legale rappresentante, comunemente detto organo della persona giuridica. Per quanto riguarda invece lo Stato e le sue varie diramazioni, detti enti non godono solo dello status di persona giuridica di diritto privato ma anche di quello di ente preposto all’amministrazione della cosa pubblica. Ovviamente i due ambiti restano separati: quando gli enti pubblici agiscono in base al potere amministrativo loro conferito, siamo nella sfera del diritto pubblico, mentre al di fuori di questo ambito lo Stato e gli altri enti territoriali sono soggetti, come tutti noi, al diritto privato (o diritto civile), regolato dalle norme del Codice Civile e delle leggi ad esso collegate.
Strettamente collegato all’acquisto della personalità giuridica è il concetto di autonomia patrimoniale perfetta: il patrimonio degli enti/persona giuridica è separato dai patrimoni dei singoli membri e, per gli eventuali debiti impagati, i creditori della persona giuridica possono soddisfarsi solo sul primo.
Possono esistere enti che hanno le caratteristiche materiali (complesso organizzato ad un determinato scopo di persone e beni) delle persone giuridiche ma non sono dotate di personalità giuridica? Certo che sì, le associazioni di fatto e le società di persone ne costituiscono un ottimo esempio, la differenza rispetto alle persone giuridiche “normali” è che le prime, pur essendo loro direttamente imputabili gli atti giuridici che i loro rappresentanti mettono in essere (come avviene per qualsiasi altra persona giuridica), non godono del beneficio dell’autonomia patrimoniale perfetta.
Da non confondersi con la personalità giuridica è il diverso concetto di diritti della personalità: quest’ultimo è una categoria sotto cui si raggruppano (a puro scopo esplicativo) determinati diritti di cui gode la persona fisica per il semplice fatto di esistere (diritto alla vita, alla salute ed all’integrità fisica, alla libertà personale, al nome ed all’identità etc.). Alcuni di questi diritti (anche se non tutti, per ovvie ragioni) possono essere riconosciuti anche alle persone giuridiche: ad esempio, le norme che vietano i comportamenti che costituiscono concorrenza sleale nelle pratiche commerciali possono essere visti come un’applicazione nei confronti delle persone giuridiche dei diritti al nome ed alla buona reputazione.
Già queste semplici nozioni ci permettono di confutare una delle cazzabubbole su cui si fondano la credenze di OPPT/POPOLO: “La persona fisica è una fictio juris. Esiste solo la persona umana che ha solo diritti”.
Niente di più falso.
Lasciando da parte quanto si è appena illustrato sopra per quanto concerne le differenze fra persone fisiche e le persone giuridiche, occorre qui spiegare il concetto di “finzione giuridica”: la fictio juris è la conseguenza che una data disposizione di legge fa seguire ad un determinato fatto od evento qualora sia impossibile stabilire cosa sia avvenuto nella realtà fattuale. Confusi? Vediamo di spiegarci meglio con un esempio.
Uno dei casi di scuola tipici è il seguente: immaginiamo tre soggetti che chiameremo Tizio, Caio (figlio di Tizio) e Sempronio (figlio di Caio). Immaginiamo poi che Tizio e Caio muoiano (in un naufragio oppure in un incidente stradale od aereo) senza che sia possibile stabilire chi dei due sia morto per primo. Stante questa impossibilità, la legge (attraverso la fictio prevista dalla fattispecie della commorienza, art. 4 C.C.) finge che entrambi siano morti nello stesso momento, pertanto Sempronio erediterà direttamente i patrimoni di Tizio e di Caio anzichè (immaginando che nella realtà dei fatti sia morto prima il padre e poi il nonno) essere chiamato a succedere direttamente solo dal padre Caio e per rappresentazione dal nonno Tizio.
Le persone (fisiche o giuridiche che siano) non sono pertanto “finzioni di diritto” nè in senso proprio perchè, come abbiamo appena spiegato, le fictiones juris non c’entrano nemmeno di storta banda (come si dice qui dalle mie parti) con il concetto giuridico di persona, nè in senso lato in virtù di quanto esposto in precedenza, perché, da un lato non vi è alcuna scissione fra i concetti di persona fisica e persona umana, dall’altro la persona giuridica deve possedere determinati requisiti materiali per essere riconosciuta come tale. Sia le persone fisiche che le persone giuridiche sono soggetti di diritto.
PARTE I: “NON SIAMO SOVRANISTI, MA VI PRENDIAMO PER IL CULO ALLO STESSO MODO”
Non crediate però che l’ignoranza in materia di diritto di quelli di Popolo Unico si fermi ad interpretazioni fantasiose del concetto di persona, abbiamo a malapena scalfito la superficie delle loro credenze.
Prima di proseguire però, è doveroso fare un’ulteriore precisazione: come potete vedere nell’immagine qui sotto, i Populisti unici ci tengono a non essere confusi con quelli di OPPT, sono seri studiosi di “procedure” LORO…
… tant’é che sul loro sito hanno predisposto una “lista nera” di gruppi rivali a cui sconsigliano di rivolgersi (la fuffa vera si trova su Popolo Unico, diffidate delle imitazioni!), tra cui figurano anche le “Assemblee Popolari Nazionali” ovvero il gruppo in cui, come abbiamo visto la scorsa volta, vengono spammate le interviste/spot dell’Avvocato Morenghi.
Peccato che anche quelli di Popolo Unico, quando li si mette alle strette confutando le loro pseudo-argomentazioni…
…Tah-Dah!! il “disconoscimento dello Stato” e le altre “cazzate” di OPPT, da cui tanto prendono le distanze, li ricicciano fuori pure loro.
Se la coeranza non è esattamente il loro forte, peggio fanno quando parlano di diritto internazionale.
Sì, avete letto benissimo, amici ed amiche, quelli di Popolo Unico vi assicurano di potervi tenere indenne da tasse e debiti ricorrendo al diritto internazionale, in particolare di quello che si occupa di diritti umani!
Ma, concretamente, quanto ne capiscono di diritto internazionale i nostri prodi eroi del Popolo Unico? Pochissimo, per non dire nulla.
Secondo la loro farlocca interpretazione, il diritto internazionale si applicherebbe solo alle persone umane che, grazie ad esso, sarebbero (udite, udite) “immuni” dal diritto positivo dello Stato.
Se avvessero studiato SERIAMENTE anche solo le basi del diritto internazionale, saprebbero che è anch’esso diritto positivo e non è antitetico all’ordinamento giuridico statale ma lo integra.
Qual’é la fonte di questa supercazzola? Secondo la vulgata popolunicara sarebbe nientemeno la L. 881/77, in particolare gli articoli 22 e 25. Il che conferma che ‘sta gente le leggi manco sa leggerle o citarle. Vediamo perché.
La L. 881/77 è il provvedimento legislativo con cui l’Italia ha ratificato tre patti internazionali (il Patto internazionale sui diritti civili e politici, il Protocollo Facoltivo al Patto Internazionale sui diritti civili e politici e il Patto Internazionale sui diritti economi, sociali e culturali, firmati a New York nel 1966) che, di suo, gli articoli 22 e 25 manco li ha, ha solo 4 articoli cui seguono, in allegato, i testi dei singoli trattati. Quindi, presumibilmente è a questi ultimi che si stanno riferendo quando parlano di “articoli 22 e 25”.
Questo ci porta ad escludere il Protocollo Facoltativo (che di articoli ne ha solo 14), vediamo se prendendo in considerazione gli altri due ci si capisce qualcosa.
Gli articoli 22 e 25 del Patto internazionale sui diritti civili e politici trattano rispettivamente del diritto di associazione e dell’esercizio dei diritti politici di elettorato attivo e passivo, pertanto nulla c’entrano con l’oggetto della nostra trattazione, resta solo il Patto sui diritti economici, sociali e culturali.
L’art. 22 di quest’ultimo delimita le competenze del Consiglio Economico e Sociale delle Nazione Unite, un organo dell’ONU con funzioni prevalentemente consultive e statistiche, anche qui nulla che ci interessi ai fini del discorso. Abbiamo spulciato quasi tutte le fonti delle panzane di Popolo Unico e (incredibilmente) non abbiamo trovato nulla che ci renda immuni dalle tasse e dai debiti, chi l’avrebbe mai detto!
Ma ecco che forse abbiamo trovato il bandolo della matassa. L’art. 25 del Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali recita:
“Nessuna disposizione del presente Patto può essere interpretata in senso lesivo del diritto inerente a tutti i popoli di godere e di disporre pienamente e liberamente delle loro ricchezze e risorse naturali”.
Capito il giochino? Sostenendo che c’è differenza fra la “persona umana” (soggetta, secondo loro, solo al diritto internazionale) e la persona fisica (che, sempre secondo loro, è una “finzione” come gli stati) vi fanno credere che, appellandovi a queste due frasette, non siete soggetti al diritto civile e quindi non dovete pagare nè tasse nè debiti nè bollette.
Ovviamente la norma in questione non dice nulla del genere, semplicemente invita gli Stati a tutelare e soddisfare concretamente (per quanto possibile) i diritti economici, sociali e culturali degli individui mettendo in atte politiche concrete tese a questo scopo, senza trincerarsi la mera sottoscrizione del Patto od utilizzarlo come alibi per eventuali violazioni dei diritti dei cittadini.
E se proprio volessimo spaccare il capello in quattro, potremmo far notare a questi sedicenti espertoni che il Patto, fra le altre cose, prevede anche il diritto all’equa retribuizione (art. 6): se loro pretendono di non pagare nessun servizio o merce di cui però vogliono ugualmente godere, mi spiegano lor signori con cosa vivono operai ed impiegati che quei beni e servizi li producono? Della fuffa che i Populastri Unici spammano in giro per la rete e negli uffci delle pubbliche amministrazioni? Portano in tavola quella da mangiare?
Di queste cose a quelli di Popolo Unico non gliene frega nulla, il loro (pseudo) ragionamento è “Io sò io e non voi non siete un cazzo”, di diritto internazionale non hanno studiato proprio un cazzo, hanno fatto semplicemente cut&paste di norme, trovate sfogliando i codici come se fossero elenchi del telefono, scegliendo quelle che più sembrano dargli ragione e portare avanti il loro teatrino di ignoranza funzionale e disagio mentale.
Ma ammettiamo per un attimo che le cose stiano come dicono loro: come si fa a rivendicare questa fantomatica “immunità della persona umana” di cui vanno tanto cianciando? Semplice, basta fare una letterina di “legale rappresentanza” intestata a te stesso (il che, giuridicamente parlando, non ha alcun senso) e protocollarla in qualsiasi ufficio pubblico tu voglia (Questura, Comune o Prefettura). Anche in questo caso, i nostri sedicenti “Paladini del Popolo” ripetono il giochino già visto con il prima col diritto internazionale, utilizzando ad minchiam quanto prescritto dall’art. 46 del DPR 445/2000.
Chiunque di voi abbia avuto a che fare con qualche ufficio della pubblica amministrazione sa che, da quando questa legge è in vigore, quando si presentano determinate istanze (in genere richieste di provvedimenti autorizzatori/concessori) si può ricorrere alle c.d. “autocertificazioni” ovvero certificazioni sottoscritte in cui l’interessato attesta, dietro propria responsabilità personale, l’esistenza di determinati fatti (ad esempio il decesso di un familiare o la nascita di un figlio) o il possesso di determinati stati (il possesso della cittadinanza, il possesso dei pieni diritti civili e politici, l’assenza di carichi penali pendenti) o qualità personali (l’esercizio di una determinata professione od il possesso di certi titoli accademici), senza bisogno di richiedere (come avveniva in precedenza) i relativi certificati agli sportelli appositi (gli uffici del Comune, la segreteria dell’Università o dell’ordine professionale di appartenza) od addirittura di dover andare dal notaio per farvi redarre un atto notorio. Un provvedimento volto, come si può facilmente intuire, a far risparmiare tempo e denaro al cittadino che ha necessità di interagire con la pubblica amministrazione.
Nonostante la semplicità di questa norma, quelli di Popolo Unico sono riusciti a stravolgerne il significato: nel mondo della fantasia in cui il loro cervello vegeta da qualche era geologica, “autocertificare” vuol dire “registrare nuovamente il proprio certificato di nascita” con contestuale attribuzione a sè stessi della legale rappresentanza. Peccato che: A) come già detto, essere il rappresentante di sè stesso non ha senso (in pratica, è un doppione inutile di facoltà che la legge già ti attribuisce con la capacità di agire); B) l’autocertificazione ex DPR 445/2000 non è una procura (che, se generale, deve essere redatta per atto pubblico o, se particolare, deve essere conferita, ex art. 1392 C.C., nella stessa forma dell’atto per cui viene concessa).
C’è poi la famosa questione del “protocollo”: se entrate in uno dei gruppi FB aperti di Popolo Unico, vi imbattere di sicuro nel post di qualche loro seguace che, tutto giubilante, dichiarerà di aver protocollato in Comune od in Prefettura la sua LR e crederà così di non essere più soggetto al diritto italiano. In più, se l’impiegato allo sportello ha per sbaglio buttato l’occhio sul foglio ed ha chiesto spiegazioni su quell’accozzaglia di termini giuridici buttati lì a caso, può anche darsi che il tizio in questione si vanti con gli altri amichetti popolunicari di aver minacciato il malcapitato dipendente pubblico, appellandosi (impropriamente) all’art. 74 del DPR 445/2000 (che sanziona la mancata accettazione di autocertificazioni).
Può infatti capitare che il prode bufalaro si imbatta in un dipendente pubblico particolarmente “scafato” che, anche se non conosce la normativa internazionale cui il Popolino Unico si appella, per logica intuisce l’inutilità delle loro pretese e cerca, per quanto possibile, di far risparmiare tempo e denaro al suo ufficio. Ecco perché gli ideatori di Popolo Unico suggeriscono di invocare l’art. 74 sopra detto: per far pressione sul dipendente che, di passare anni in un’aula di tribunale a difendersi da una pretestuosa accusa di violazione d’atti d’ufficio per la bella faccia del cazzaro che si ritrova davanti, non ha la minima voglia.
Tuttavia, come ho già cercato di spiegare in un recente commento al mio primissimo articolo dedicato al mondo dei sovranisti, il timbro dell’Ufficio Protocollo non ha alcun valenza giuridica, fuorché fare data certa per quanto riguarda il deposito del documento in questione: che voi abbiate protocollato una LR in cui dite di essere il Principe di Zamunda, il sovrano di Latveria o Daenerys Nata Dalla Tempesta eccetera all’Ufficio Protocollo non gliene può fregar di meno, ciò che importa è se il contenuto del documento è rilevante per l’ufficio competente a cui viene trasmesso dopo essere stato registrato in entrata dall’Ufficio Protocollo.
Avete redatto, come i nostri amici di Popolo Unico, un documento privo di qualsivoglia significato o rilevanza giuridica? Male, il destino che attende il vostro scritto è il fondo di un archivio dove resterà a prendere polvere per i prossimi secoli (se non addirittura il fondo del cestino della carta straccia) e l’unico risultato che avete raggiunto è stato far sprecare tempo e denaro alla pubblica amministrazione. Avete dichiarato il falso? Peggio, perché avete commesso un reato e, tempi tecnici permettendo, vi vedrete recapitare a casa un bell’avviso di garanzia.
PARTE II: “NOI NON CHIEDIAMO SOLDI A NESSUNO, NON FACCIAMO MALE A NESSUNO” (CREDICI)
“E dopo aver protocollato la LR che si fa?” vi starete chiedendo. Beh, se proprio volete, potete frequentare i gruppi FB e chiedere di iscrivervi al forum interno del sito di Popolo Unico dove, assieme a tutti gli altri “dotati di LR” come voi, “vi scambierete esprienze” (= farete un po’ di cagnara populista in compagnia, inveendo contro governo, banche ed i vostri creditori), “testimonierete le vittorie di Popolo Unico” (= giubilerete per aver protocollato un documento che davanti ad un Tribunale vale meno della carta igenica) e “continuerete lo studio delle procedure…” (= vi sorbirete un’altra marea di pseudodiritto) “e del diritto internazionale”, come potete vedere in queste immagine, dove (oltre all’ennesima supercazzola legale)…
…vi verrà spacciato per un genuino “Property Deed” (atto di proprietà)…
… NIENTEMENO CHE UNO SCREENSHOT TRATTO DAL VIDEOGIOCO DELLA BETHESDA SOFTWARE “THE ELDER SCROLLS V: SKYRIM”!!!
Magari vi proporranno anche di acquistare la versione cartacea del loro “manuale”, in cui sono condensate tutte le loro corbellerie…
…. ma non pensate male: non è che vogliono spillarvi soldi prendendovi per il culo, è “un’operazione di crowdfunding”.
E sul più bello, quando ormai credete che la vostra LR che avete spiattellato in faccia, con tutta la supponenza (nonchè la faccia di bronzo) di cui siete capaci, ai vostri creditori vi abbia messo al riparo da qualsiasi tassa o debito, sentirete suonare il campanello: è l’ufficiale giudiziario, venuto a pignorarvi pure le mutande.
Eh si, anche se i “teorici” di Popolo Unico vi hanno assicurato che fcendo come dicono loro “fregerete il sistema”, in realtà avete fatto un regalone ai vostri creditori perché, mentre voi vi credevate tanto intelligenti e “ribbbelli” grazie alla vostra LR, le persone a cui dovete dei soldi hanno potuto iniziare e portare avanti le procedure di esecuzione forzata tranquillamente indisturbati.
Ed a nulla servirà ripetere a pappagallo le scemenze con cui vi hanno indottrinato davanti ad un giudice perché lui/lei, delle fregnacce con cui vi hanno riempito la testa, se ne sbatte altamente.
A questo punto, comincerete poco a poco a svegliarvi dal sogno in cui vi siete cullati fino ad ora e, soprattutto, comincerete a capire la differenza che passa fra i peones come voi mandati avanti allo sbaraglio ed i “Ras” che vi hanno coinvolto nella follia colletiva di Popolo Unico…
… che delle vostre magagne se ne laveranno le mani. La vostra LR non ha funzionato? Cacchi vostri che non vi siete impegnati abbastanza nella causa e non avete ragionato con la vostra testa.
Non vi conviene nemmeno contare troppo sui vostri compagni di sventura…
… perché i consigli che vi daranno non saranno particolarmente utili.
Se vi è rimasto un minimo di buon senso, l’unica cosa che vi resta da fare è trovarvi un buon avvocato e salvare il salvabile.
PARTE III: “NOI NON ABBIAMO CAPI. ANZI SI”
Giunti a questo punto, probilmente vi sarete chiesti “ma chi c’è dietro questa marea di idiozie?”
Ebbene sappiate che le sorti di “Popolo Unico” sono rette da una Tirimurti. Oddio… Trimurti…
… diciamo un Trio Drombo và, viste le figure barbine che collezionano ogni giorno.
Forse li avete già notati nelle immagini a corredo di questo articolo (N.D.A.: ho cancellato cognomi ed immagini del profilo per rispetto della privacy, anche se queste persone meriterebbero, per i danni che fanno, di essere esposti al pubblico ludibrio): Pierangelo, Wolf, Valeria.
Se gli si chiede conto delle stronzate che raccontano, ovviamente negano di essere a capo della loro psicosetta anche se, come abbiamo visto nell’immagine in cui si dissociavano da OPPT, sono loro a stabilire la linea del gruppo e decidere chi può accedervi e chi no, sono loro a “insegnare” la corretta intepretazione (credici) del diritto italiano ed internazionale, sono loro a propagandare i fantomatici “successi” di Popolo Unico ed a censurare le magnagne (nascondendole nel forum riservato del sito del Popolino Unico e cancellando i post “problematici” dai gruppi FB), sono loro che si fanno intervistare in radio come “ideatori” di Popolo
e che organizzano e tengono le conferenze per arruolare altri seguaci.
E se non vi siete fatti imbambolare dalla loro parlantina e provate a farli ragionare, vi apostroferanno con gentilissimi epiteti…
… ricicciando fuori di tanto in tanto come scusa il gombloddone ebraico (perché la fogna da cui saltano fuori queste “teorie sbiellate” è sempre la stessa, il complottismo di estrema destra) oppure, quando sono andati a sbattere contro gente che di certi argomenti ne sa più di loro…
… quello degli avvocati “affiliati ad enti europei mondialisti e sovranazionali”, perché, pari pari ai nostri cari vecchi amici Pontifessi o agli antivaccinisti od agli sciikimici, loro non hanno mai torto (anche se sparano minchiate a raffica su concetti di cui non capiscono nulla), le figure di merda che fanno sono sempre parte di un piano di qualcuno che, dall’alto del Monte del Tuono od all’ombra delle lapidi del cimitero di Praga, trama per la loro rovina.
Tutto ciò visto e considerato, potete capire da voi che, se già siete in ristrettezze economiche, intrupparvi con quelli di Popolo Unico non risolve i vostri problemi, serve soltanto ad aggravarli. Come dice un vecchio adagio: uomo avvisato…
NELLA PROSSIMA PUNTATA: La FantaCorte di Vienna ed i suoi FantaSceriffi.
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Come l’ultima volta, si ringraziano gli amministratori della pagina FB “Idioti Senza Frontiere” per la raccolta del materiale
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Gli altri articoli dedicati ai “sovranisti”:
– http://pontilex.org/2016/04/oppt-civil-war-atto-i/
– http://pontilex.org/2015/04/i-manuali-di-pontilex-org-smontare-la-truffa-di-oppt/
– Per segnalazioni/richieste/commenti/insulti: Compagno Zed
Beh, già la genialata di citare i Protocolli di Sion fregandosene di sembrare solo un poco poco poco nazifascisti inquadra abbastanza a puntino l’idea(?) generale di questi Newton.
Quello dei Protocolli è un’altro che è comparso nella stessa puntata radiofonica della capetta di Popolo Unico (anche se pure lei non disdegna di condividere su FB post dell’estrema destra)
Ma la capetta e’ quella del Trio Dtombo?
Valeria, Pierangelo e Wolf sono i tre capetti di Popolo Unico (anche se loro negano di esserlo), il riferimento al Trio Drombo serve a far capire come funzionano i rapporti fra loro tre.
Una perla, che non c’entra con l’articolo: Oggi pomeriggio a Torino in P.zza Castello indovinate un po’?
adinolfi, amato, di tolve…
Io qua ieri avevo Renzi, Brunetta e Calderoli, vuoi fare a cambio?
Oh….! Beh, Compagno Z , anche dalle tue parti passano persone simpatiche….
Tra popolo unico et simila siam messi bene….
Ma quello che mi chiedo è: il trio cosa ci guadagna? Ricevono forse una quota mensile dagli iscritti? Fanno consulenze agli iscritti?
Altrimenti cosa ci guadagnano?
Al momento pare che l’unica iniziativa “a pagamento” di Popolo Unico sia il libercolo che riassume le loro corbellerie. Ma non va sottovalutato “l’effetto fidelizzazione”, si lega a sé i seguaci con campagne di facciata come questa per poi vendergli paccottiglia di altro genere: Valeria ad esempio, oltre ad essere la capetta di Popolo Unico, pubblica in rete video dove vanta le virtú terapeutiche dell’argento colloidale…
“Armiamoci e partite!”
Sembra essere motto di questi sedicenti personaggi, che incitano gli adepti a confrontarsi, ad agire e non pagare tasse e debiti, poi quando si presenta l’ufficiale giudiziario alla porta se ne lavano allegramente le mani.
Non sono in grado di provare empatia per chi si è fatto abbindolare da questa setta di truffatori perché se hanno avuto il tempo di ascoltare le loro panzane e contribuire alla causa berciando nei vari forum, significa che avrebbero potuto anche informarsi un po’ di più prima di infognarsi fino al pignoramento. Invece no, sono dei perfetti complottari da manuale che non hanno minimamente preso in considerazione tutto ciò che dà contro alle loro convinzioni quindi se la sono cercata.
E non mi si venga a parlare di ingenuità e manipolazione, siamo nell’era di internet e tutto si trova in rete, basta avere la buona volontà – e l’intelligenza – di fare un po’ di ricerca. A maggior ragione visto che le pagine popolunicare brulicano dei seguenti vocaboli: “tasse” “avvocato” “giudice” e via dicendo, è possibile che a nessuno sia venuto il dubbio che le loro azioni siano illegali?
C’è solo da sperare che la diffusione dei post in cui lamentano pignoramenti e processi possano costituire un buon deterrente per eventuali futuri boccaloni.
Tecnicamente, non sono illegali. Sono solo molto, molto, molto stupide.
Si magari “illegale” non è il termine più preciso, ma se alla fine il risultato è ritrovarsi in tribunale e/o in bancarotta non c’è solo stupidità di fondo.
Compagno Z, sei fin troppo educato con determinati soggetti ( se così si possono definire )
Chi, io? Ma nooooo, io mi esprimo “come uno scaricatore di porto” (Cit.)
Perdonatemi, ma pur senza conoscere a fondo, se non per l’opera preziosa del nostro compagnoZ, la filosofia di questa compagnia, molto simile all’armata Brancaleone, per quanto riguarda la credibilità, molto meno simpatica di essa, se si guarda alle doti umane dei protagonisti, tuttavia, una cosetta vorrei dirla anche io: in nome di quale aberrazione intellettuale, un qualsiasi membro di una società, si dovrebbe dissociare dai relativi, inevitabili obblighi, pur dichiarando di essere sempre pronto, tuttavia, ad approfittare degli indubbi benefici derivanti dalla relativa permeabilità agli abusi che una società liberale è costretta, per la sua stessa costituzione fisica, a mettere in conto? Una merda di uomo (o di donna), dico io ed aggiungo che gli oltre ottocento euro di Irpef e di addizionali regionali e comunali che mi trattengono mensilmente dalla busta paga, non mi fanno certo godere, ma so che al netto di ruberie, sprechi ed abusi, questi soldi aiutano concretamente chi non ce la fa: e questo mi soddisfa, molto, moltissimo… .
Ps: CompagnoZ, non ci provare: qui, chi parla come uno scaricatore di porto, sono solo io!
Caffe hai capito perfettamente, il concetto di diritto/dovere per questi parassiti sociali non vale. Per noi comuni mortali il dovere di pagare le tasse ha corrispondenza nell’assistenza sanitaria, illuminazione pubblica, verde pubblico (giusto per citare qualche esempio concreto che abbiamo sotto gli occhi regolarmente). Per i parassiti invece valgono solo i diritti, in una discussione su FB ho chiesto ad uno di questi personaggi cosa succede se si rompe una gamba, per logica dovrebbe farsi un bendaggio e morire di setticemia perché la Tessera Sanitaria riporta nome e cognome scritti tutto in maiuscolo ed è dotata di un pericolosissimo codice a barre. Inoltre rifiutandosi di pagare le tasse non avrebbe avuto diritto ad esenzioni di nessun genere, dovendo quindi pagare interamente le prestazioni sanitarie.
La risposta è stata edificante ed illuminante: si sono messi in 3 a berciare che gli schiavi del sistema non possono capire, che noi non sappiamo niente e bla bla bla, senza realmente andare al punto di quanto avevo chiesto.
Ne ho dedotto che 1) la domanda sulla tessera sanitaria e prestazioni urgenti non è prevista nel loro prontuario quindi non avevano nulla di pronto da copincollare; 2) messi con le spalle al muro pure loro ci si puliscono allegramente il culo con la loro legale rappresentanza
Buongiorno a tutti,
conoscete anche questo?
Il TTIP è la nuova fabbrica delle bufale.
Sul Transatlantic Trade and Investments Patnership girano bufale da anni ormai che, purtroppo, servono solo a mettere in secondo piano le vere magagne di quel trattato in fieri.
Ciao Compagno Z,
grazie per info, ma ne ignoravo l’esistenza ….
Omologhi d’oltre oceano:
https://www.splcenter.org/fighting-hate/extremist-files/ideology/sovereign-citizens-movement
Quando ho visto quel deed of ownership ho pensato a qualcuno che l’avesse fatto apposta per trollarli, faccio molta ma molta fatica a credere che siano stati loro, consapevolmente, a pubblicarlo
Sottovaluti la loro capacità di mettersi in ridicolo, cara Sabrina
Grazie per l’articolo, spieghi in maniera molto esaustiva il fenomeno.
Sarebbe bello raccogliere testimonianze di avvocati che hanno seguito in prima persona le avventure giudiziarie di chi ha intentato cause basandosi su questo pseudo concetto della legale rappresentanza, in modo da completare il tutto ed evitare che altre persone ci caschino. Oppure testimonianze dei loro assistiti.
Sapete se esiste già questo materiale da qualche parte?
Caro Guido, innanzitutto grazie a te per i complimenti, fanno sempre piacere ed in questo caso ancora di più, visti i simpatici epiteti che mi sono stati rivolti dai sovranisti individuali per questa mia serie di articoli.
Per rispondere alla tua domanda: no, non credo che una raccolta di materiale del genere esista. Il sito Debunking.it ha pubblicato questa testimonianza di una ex seguace di OPPT qualche mese fa: http://www.debunking.it/2016/08/un-aiuto-per-anna-quando-il-cospirazionismo-diventa-un-pericolo-reale/
L’unico invito che posso fare a chi è rimasto “scottato” dalla frequentazione di queste psico-sette (od a chi conosce persone che si trovano in questa situazione e volessero essere di aiuto) è di rivolgersi al più presto ad avvocati seri per cercare di salvare il salvabile: meglio concordare subito un piano di pagamento dilazionato col creditore, invece di lasciare il debito impagato a maturare interessi! Ed anche una bella denuncia per truffa ai bufalari che vi hanno coinvolto nelle loro follie non sarebbe una brutta idea…