Back to MinCulPop

Se ogni spagnolo esprimesse giudizi soltanto in base a ciò che effettivamente sa, in Spagna regnerebbe un gran silenzio che si potrebbe sfruttare per imparare”

Manuel Azana Diaz, Presidente della Repubblica di Spagna 1936-1939

Buongiorno a tutti.

Come certamente saprete fra pochi giorni verrà discusso in Parlamento il DDL Cirinnà, un disegno di legge che mira ad introdurre nel nostro paese forme legali di convivenza che comportano per i contraenti diritti ed obblighi simili a quelli nascenti dal matrimonio, le cosiddetti “unioni civili”, che potranno essere applicate anche a coppie dello stesso sesso.

Altrettanto bene saprete quanto tutto ciò abbia scatenato, per l’ennesima volta, il furore dei cattotaliban de noaltri, saliti nuovamente sulle barricate per ostacolare anche questa nuova proposta di legge, dopo aver contribuito ad affondare i PACS ed i DICO. A questo giro sembra però che il sabotaggio sarà più difficile, non solo perché sembra che i tempi siano finalmente maturi (anche se le testate cattoliche negli ultimi tempi si sono affrettate a pubblicare, con frequenza quasi quotidiana, decine e decine di sondaggi, fatti da non-si-sa-bene-chi, da cui risulterebbe il 1500% degli italiani sono contrari alla legalizzazione delle unioni omosessuali), ma anche perché sul nostro Paese pesa la sentenza del 21 luglio 2015 della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo che invita il Parlamento italiano a legiferare in materia, facendo così uscire dal limbo giuridico in cui sono confinate le coppie che hanno scelto di avvalersi di legislazioni estere per regolarizzare la propria unione.

Ecco allora la geniale (credici) trovata dei prodi Difensori della famiglia tradizionale: un Family Day (il secondo in meno di un anno) per il 30 di gennaio che, più che “tutelare la famiglia”, è un esercizio di celhodurismo in salsa cattolica, una pacchiana esibizione muscolare in mancanza di argomenti più efficaci. Un bell’esempio di quella stessa pezzenteria argomentativa che vedremo alla manifestazione al Circo Massimo, ce l’ha data ieri (NDR: Mercoledì 20 gennaio 2016 per chi legge) il direttore di Tempi. Luigi Amicone, in uno stralcio di un suo editoriale (l’articolo completo è disponibile nella versione cartacea della rivista ciellina ma, ai fini di questo articolo, basta la versione ridotta on line), dal titolo “BASTA CON LA LAGNA DEI PAESI “PROGREDITI. SIAMO ITALIANI NON SCEMI”.

E già il titolo è tutto un programma. Ma passiamo al testo:

“Non abbiamo molti dubbi su cosa accadrà di qui al 30 gennaio, quando il popolo del Family Day invaderà pacificamente Roma”

Lo sappiamo benissimo anche noi: la fotocopia esatta delle “Marce (su Roma) per la vita”, con tanto di preti & suore per fare numero e codazzo dell’estrema destra debitamente mimetizzato, tutti allegramente a ripetere pseudo-argomentazioni quando non vere e proprie bufale.

Anzi, a ben vedere c’è già stato qualcuno che ha raccontato balle su questa manifestazione: il comitato promotore che, al fine di raccattare quanta più gente possibile si è addirittura inventato una (inesistente) promozione di Trenitalia, che avrebbe offerto generosi scontri a chi si recava a Roma per il raduno nazi-tradizionalista. Ma non divaghiamo e torniamo ora alle bugie di Amicone.

“dopo che il Quirinale ha ricordato al governo Renzi che, così com’è, la legge Cirinnà è incostituzionale perché le “unioni civili” sono il “matrimonio gay” camuffato con un altro nome, mentre già nel 2010 la Corte costituzionale sentenziava che «i costituenti tennero presente la nozione di matrimonio che stabiliva (e tuttora stabilisce) che i coniugi dovessero essere persone di sesso diverso».”

Amicone ricorda il Brunello dei bei tempi: In una sola frase, di menzogne è riuscito a raccontarne ben due.

La prima è quella sul “richiamo” che il Presidente Mattarella avrebbe fatto al Governo: si tratta di una indiscrezione pubblicata da “Repubblica” e che non è stata ufficialemente confermata dall’Ufficio Stampa del Quirinale.

La seconda, ben più grave, è il virgolettato che Amicone attribuisce alla sentenza n.138/2010 della Corte Costituzionale. Se si prende il testo della sentanza (lo potete tranquillamente scaricare in PDF da Internet, se volete verificare di persona) e si cerca la frase così come riportata da Amicone (perché questo è lo scopo del virgolettato, l’esatta citazione da un testo) si scopre che (sorpresa, sorpresa) quelle parole NON CI SONO nella sentenza 238/2010. Proviamo allora a cercare una delle singole parole, cerchiamo ad esempio “costituenti”. Il documento restituisce due risultati: uno nella cosidetta “narrativa” (cioé quella parte delle sentenze in cui i giudici riassumono i punti salienti della vicenda e le posizioni esposte dalle parti), l’altro nel dispositivo. Ed è proprio questo secondo risultato che ci interessa, di cui riporto integralmente il contenuto qui di seguito:

“Infatti, come risulta dai citati lavori preparatori, la questione delle unioni omosessuali rimase del tutto estranea al dibattito svoltosi in sede di Assemblea, benché la condizione omosessuale non fosse certo sconosciuta. I costituenti, elaborando l’art. 29 Cost., discussero di un istituto che aveva una precisa conformazione ed un’articolata disciplina nell’ordinamento civile. Pertanto, in assenza di diversi riferimenti, è inevitabile concludere che essi tennero presente la nozione di matrimonio definita dal codice civile entrato in vigore nel 1942, che, come sopra si è visto, stabiliva (e tuttora stabilisce) che i coniugi dovessero essere persone di sesso diverso.”

Letta così, anche se è un po’ diversa da come l’ha riportata Amicone, la sentenza della Corte Costituzionale sembra dare ragione al direttore di Tempi, vero? Peccato che proprio qui stia l’inghippo perché, se si torna indietro di un paragrafo circa, si può leggere:

“Ciò posto, è vero che i concetti di famiglia e di matrimonio non si possono ritenere “cristallizzati” con riferimento all’epoca in cui la Costituzione entrò in vigore, perché sono dotati della duttilità propria dei princìpi costituzionali e, quindi, vanno interpretati tenendo conto non soltanto delle trasformazioni dell’ordinamento, ma anche dell’evoluzione della società e dei costumi. Detta interpretazione, però, non può spingersi fino al punto d’incidere sul nucleo della norma, modificandola in modo tale da includere in essa fenomeni e problematiche non considerati in alcun modo quando fu emanata”.

Se si premette questo paragrafo, la frase riportata – in modo truffaldino, peraltro – da Amicone cambia completamente di significato: come più volte abbiamo detto qui su Pontilex parlando della sentenza 138/2010, la Corte Costituzionale NON ha detto che le unioni omosessuali “sono incostituzionali” (come afferma falsamente Amicone), ha specificato quali erano i criteri presi in considerazione dall’Assemblea Costituente per redigere il dettato costituzionale e che, se si vogliono introdurre forme di regolarizzazione delle coppie omosessuali, ciò deve essere fatto dal Parlamento, non dai giudici delle leggi che altrimenti travalicherebbero le loro funzioni.

Messe nella giusta prospettiva le conclusioni della Corte Costituzionale, resta da capire se Amicone sia “solo” un analfabeta funzionale che non sa capire il senso di ciò che legge oppure se stia deliberatamente menando per il naso i suoi lettori. Fra le due opzioni direi decisamente la seconda, considerato che già quasi due anni fa Amicone aveva dato prova di seguire un’interpretazione costituzionale tutta sua, molto… creativa, diciamo.

“Accadrà che Renzi e i suoi padroni seguiteranno a camuffare la legge Cirinnà con emendamenti patacca, le cancellerie euroatlantiche a garantire sostegno al loro giovin cameriere e la grande stampa a costruire provocazioni e grancassa intorno alla retorica tiranna secondo cui il “matrimonio gay” è un diritto umano fondamentale superiore a ogni costituzione.”

Le argomentazioni (per modo di dire) di Amicone sono già finite, l’unica cartuccia da sparare che aveva a disposizione era quell’ipse dixit che non è né ipse dixit, ma solo (quella sì) una patacca, ora siamo passati direttamente allo sbrocco totale in stile velina del MinCulPop, mancano solo la Perfida Albione, i comunisti ed il gombloddo pippoplutogiudaicomassonico…

Notare peraltro come in questo articolo Amicone rinfacci ai suoi “avversari” lo stesso identico “ragionamento” da lui utilizzato due anni orsono (v. articolo citato sopra) quando si parlava delle decisione della Consulta in merito alla Legge 40.

“Bene, sappiano Renzi e il suo regime di grand commis che non siamo una colonia. Siamo italiani. Popolo che per quanto sia stato vessato e impoverito in un ventennio di sovranità limitata,”

Ovviamente che durante questo ventennio “a sovranità limitata” abbia governato un nanetto megalomane ed ipotricotico, intellettualmente (parola grossa, visto il soggetto) contiguo a CL, movimento di cui Tempi è la voce mediatica, e che in quello stesso periodo siano passate le peggiori leggi-porcata (il Lodo Alfano, per dirne una su tutte) senza che il turista costituzionale Amicone sollevasse un fiato è un dettaglio irrilevante…

“conserva nel suo Dna il gusto della libertà, pace, bellezza, originalità,”

simpatia, calcio, mafia… Si crogiola proprio nello stereotipo pizza-mandolino Luigino nostro. Come un maiale nel letame, verrebbe da dire…

“che tengono testa all’omologazione e alle correnti artiche nichiliste e belluine. Quell’italietta di professorini complessati nei confronti dei cosiddetti “paesi progrediti” se lo dovrebbe ricordare:”

Un “Abajo la inteligencia” pari pari a quello che gridavano i Franchisti negli anni ’30. Bello vedere che gli anni passano ma la destra ultracattolica resta sempre la stessa: alla fase infantile rinco-manganella.

“l’Italia non ha nulla da invidiare alla tecnocrazia puritana e moralista”

AHAHAHAHAHAHA!! Sto davvero leggendo un editoriale di Tempi in cui un ciellino da ad altri del moralista e del puritano? Ad una non meglio identificata “tecnocrazia” poi…

“che impone al mondo la “religione” dei diritti riproduttivi e gay, e specialmente cerca di imporla ai popoli del terzo mondo col vile ricatto sugli aiuti umanitari (vedi documento finale del Sinodo sulla famiglia).”

Ammesso e non concesso che sia così, i cattolici invece non hanno mai ricattatto nessuno con gli aiuti umanitari, vero Luigino?

“Siamo italiani, siamo il popolo più tollerante del mondo,”

Anche se abbiamo un segretario di un partito che ha montato un casino di due mesi per via di un cazzo di concerto scolastico. Ed un Comune lombardo che invita, tramite cartello stradale, chi non rispetta “le tradizioni cristiane” ad andarsene…

“non ci interessa con chi una persona s’accoppia.”

Però se, buttacaso, lo fai con la persona del sesso sbagliato (dal loro punta di vista) allora ti danno del malato mentale. E guai se ti azzardi a dargli degli omofobi (perché loro sono tolleranti, c’hanno il bollino blu di denominazione di origine controllata come le mele)!

“Ma non siamo scemi.”

Stronzi si, però. Ed anche tanto.

“Sappiamo cos’è un uomo e cos’è una donna. Ci fa schifo il commercio degli uteri e dei bambini. Sappiamo bene che, per quanto essa sia un’istituzione sociale in crisi (grazie anche alla ostilità che le riservano i poteri ricchi e viziosi),”

Luigino, fai pace con la logica: O sono tecnocrati moralisti o sono poteri viziosi, non possono essere entrambe le cose. E ripassa il manuale del perfetto gombloddista: si dice “poteri forti”, CristoDio!!

“la famiglia è la cellula fondamentale di ogni società e l’istituzione matrimoniale una conquista civile orientata a proteggere la procreazione e il diritto dei bambini ad avere una mamma e un papà. Il matrimonio non è stato inventato per riconoscere l’”amore”.

Ma nemmeno per sublimare le paturnie dei cattolici. Giuridicamente parlando, il matrimonio esiste per dare stabilità ai rapporti giuridico-economici che intercorrono fra i coniugi.

“Giacché in “amore” ciascuno fa come gli pare. E non è che siccome uno “ama” due donne e il vicino di casa, allora tu fai il “matrimonio egualitario”. Oggi con due identici, domani con l’harem.”

Non hai proprio altro da offrire oltre alla solita fallacia di brutta china? Sempre e solo questa non-argomentazione trita e ritrita?

“Perché se fai così, non è vero che progredisci. Se fai così, regredisci alla schiavitù della donna e dei bambini.”

Dissero quelli che nel 2016 non sono ancora riusciti ad accettare l’abrogazione del reato di adulterio, il divorzio, la parità giuridica e morale dei coniugi, le donne in carriera, l’abrogazione delle distinzioni fra i figli nati dentro e fuori dal matrimonio…

“Dunque, onore alla Chiesa del cardinal Bagnasco, alle sue parole vigorose e realistiche, e ancora una volta onore alla Lombardia dei laici alla Bobo Maroni.”

Dove “laici alla Bobo Maroni” sta per “gente che organizza un convegno omofobo, utilizzando senza permesso il logo di un ente internazionale ed invitando un prete condannato per abusi su minori, salvo poi affermare di non conoscere il medesimo quando gli si chiede conto della cazzata che ha fatto”, immagino…

“Tutti idealmente e appassionatamente insieme all’altra e consistente Europa che rifiuta di stare nel gregge condotto dal commissario Ue”

Bella come espressione “altra e consistente Europa” per evocare la Russia di Putin senza nominarla. Peccato che, se si apre Wikipedia alla voce “surrogazione di maternità” (ovvero lo spauracchio agitato dai cattotaliban negli ultimi giorni per bloccare il DDL Cirinnà) si scopre che

ZAN-ZAN-ZAAAAANNNN!!

ZAN-ZAN-ZAAAAANNNN!!

in Russia “l’utero in affitto commerciale” è LEGALE, mentre non lo è in quelle nazioni dell’area UE che pure hanno introdotto il matrimonio fra persone dello stesso sesso! EPIC FAIL, LUIGINO!!

“e dall’inquilino (per fortuna uscente) della Casa Bianca.”

E se non c’é Putin Robot d’Acciaio a difenderli dal Mostro Obama, al direttore di Tempi non resta che sperare nel prossimo Presidente degli Stati Uniti, magari Donald Trump, uno che sa come ci si deve comportare e di sicuro non strumentalizza i bambini!

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Ma anche no…

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Per commenti/segnalazioni/richieste/insulti: Compagno Zed

 

18 pensieri su “Back to MinCulPop

  1. FSMosconi

    “Siamo italiani, siamo il popolo più tollerante del mondo,”

    In Albania, Grecia, Etiopia, Libia e Somalia lo ricordano ogni volta. Proprio. http://pontilex.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_sad.gif http://pontilex.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_scratch.gif

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  2. alessandra

    Nessun Family Day così come nessun articolo di Tempi può fermare il tempo…..
    La società è cambiata, grazie a dio, e la legge non può far altro che regolamentare ciò che già esiste e vive!!

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  3. Saverio Valente

    Scusate se mi intrometto in una discussione complessa della quale difficilmente se ne può comprendere i risvolti sociali ed etici che sicuramente si porranno nei prossimi decenni, non ho compreso, leggendo i vari interventi e l’ articolo stesso, se il fulcro del contendere sia la tutela giuridica delle coppie di fatto, omosessuali e non, oppure l’ eventuale possibilità, per coppie dello stesso sesso, di adottare bambini. Mettendo tutto sullo stesso piano, è difficile, se non impossibile, prendere posizioni. Se qualcuno fosse così cortese da meglio definire gli obbiettivi che si vogliono raggiungere con questo ddl, molte persone potrebbero farsi un opinione in merito più chiara, perchè mettendo tutto insieme in maniera vaga e illusoria, per sentito dire o per illazioni, risulta difficile. Aldilà dei tecnicismi esposti nella legge che si apprestano a votare, sarebbe interessante, che qualcuno la esplicitasse in maniera terra terra, diritti e doveri attesi. Grazie

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    1. Compagno Z Autore articolo

      In estrema sintesi, il DDL Cirinnà si compone di due parti: la prima riguarda solo le coppie omosessuali, la seconda sia quelle etero che omosessuali.

      La prima parte crea un nuovo istituto giudico (l’unione civile, da trascrivere nel pubblici registri davanti a pubblico ufficiale ed a 2 testimoni ) da cui derivano quasi gli stessi diritti e doveri del matrimonio civile (come, ad esempio, l’assistenza morale e materiale od i diritti di successione), l’estensione dei diritti previsti a favore dei coniugi in alcune leggi speciali (ad esempio, la reversibilità della pensione) e la possibilità di adottare i figli nati da una precedente unione di uno dei “civilmente uniti”. NON vengono toccate Legge 40 e leggi sulle adozioni.

      La seconda parte invece riconosce ad tutte le coppie conviventi diritti accessori finora consentiti ai soli coniugi (ad esempio, la possibilità di poter visitare il convivente in ospedale ed ottenere dal medico informazioni sullo stato di salute).

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  4. Caffe

    A me sembrava abbastanza chiaro, il contenuto del tuo articolo, CompagnoZ, ma a certa gente, nemmeno con i sottotitoli, riuscirai a far capire il senso di quello che scrivi, quando contrasta in maniera devastantemente efficace con atavici pregiudizi, incrostati in alcune psiche, come una cozza abbarbicata al suo scoglio e così va a finire che il sempre caro Saverio, a fronte della chiarezza ed esaustività del tuo articolo, ti accusi, non rinunciando nel farlo, all’ennesimo, sistematico stupro della nostra cara lingua italiana, di esserti espresso in maniera “vaga” e “illusoria” (?), facendo, nemmeno tanto velatamente, intendere che il tuo articolo, l’hai vergato solo base al “sentito dire” ed in definitiva, lo stesso articolo, non è altro che il tuo tentativo di contribuire alla disinformazione strisciante, operata dalle solite lobbie demo-pluto-vattelapesca, volta al conseguimento del definitivo sfacelo della sempre più minacciata famiglia italiana; alla fine ti sfida ad esemplificare il tuo pensiero, sperando, inutilmente, come si è visto, di beccarti in fallo.
    Complimenti quindi, per la tua pazienza, CompagnoZ, ma ora passiamo alle cose serie: non è certo solo il caro Saverio, ad aver la testa imbottita di fregnacce, riguardo il DDL Cirinnà; è da tempo ormai, che osservo ed ascolto note emittenti dell’ultra destra politica e del clericalismo più retrivo ed ho notato che ultimamente, è in atto una sorta di mobilitazione di anime candide contro una presunta offensiva “laicista”, lanciata da non si sa bene da parte di chi: tanto per esemplificare, Radio Maria ha da poco concesso in pianta stabile, ad un personaggio di “peso” come Adinolfi, (di casa pure su Radio Padania Libera), una sua rubrica che lui usa come un pulpito da dove incita, cercando di spaventarli a morte, i “veri” cattolici a ribellarsi all’offensiva “nichilista” e pro gender, che rischia, a suo dire, di demolire la famiglia tradizionale, sostituendola con coppie omosessuali intenzionate solo a comprarsi madri surrogate, per mettere al mondo infelici cuccioli d’uomo, i quali, come si sa, hanno assolutamente bisogno di avere un papà masculo ed una mamma femmana, preferibilmente, uniti in regolare matrimonio, di fronte a Dio…
    Un guazzabuglio stantio, una maionese fatta di ingredienti tanto eterogenei quanto avariati, insomma, che inevitabilmente rafforza nelle proprie convinzioni, chi non ha certo bisogno di comizi per essere d’accordo, ma contribuisce a confondere ulteriormente le idee a chi, di suo, ce l’ha già confuse; perché, ovviamente, il Decreto Cirinnà non mira a niente del genere, ma questo è un dettaglio trascurabile, almeno stando ai personaggi e ai media summenzionati; la verità è che siamo alle solite: di fronte agli inevitabili e profondi mutamenti sociali e di costume, l’unica reazione, da sempre, da parte di un fronte ampio che va dai clericali avanzi di sagrestia, ai nazi leghisti più ottusi, è quella di demonizzare, mistificare e terrorizzare rispettivamente: i propri avversari, i dati di fatto reali ed i propri seguaci.
    Come ai tempi dei referendum su divorzio e aborto, essi temono e dal loro punto di vista, non so dargli torto, che una volta aperta la breccia su quel muro immaginario che li dovrebbe proteggere dai mali di un certo “modernismo”, essi sarebbero inesorabilmente spazzati via; loro, con tradizioni, valori non negoziabili e radici cristiane comprese: naturalmente, non è proprio così, ma vai a farglielo capire…
    Ho sentito con le mie orecchie, Adinolfi, nella stessa trasmissione, mettere in relazione il DDL Cirinnà non solo all’adozione di bimbi da parte di coppie gay e la liberalizzazione imminente della pratica dei cosiddetti “uteri in affitto”; ma addirittura al suicidio assistito, nel senso che l’approvazione del decreto, porterebbe ineluttabilmente, prima o poi, all’avvento della “dolce morte” legalizzata: questa, se non è malafede, è manifestazione di tendenze psicotiche: non è certo così che si fa corretta informazione e/o leale battaglia politica.
    Oggi, al Circo Massimo, nella mia amata Roma, costoro hanno convocato il loro gregge di famigliole regolari, rimpolpato da stuoli di suore e sacerdoti, notoriamente dediti alla procreazione ed un po’ di cani pastore dell’ultradestra, tipo Casa Pound, per fare un po’ più di casino; il tutto, a loro dire, per “difendere” la famiglia naturale, dall’assalto laicista; ma nessuno mi ha mai spiegato perché e soprattutto, come, nel concedere alcune nuove facoltà a famiglie non tradizionalmente intese, ma pur sempre fornate da esseri umani, si possano mettere in discussione i diritti o addirittura, la stessa esistenza della famiglia tradizionale, come se una cosa escludesse necessariamente l’altra: il declino della famiglia tradizionale, se mai, è dovuto a molteplici altri fattori, quasi tutti di natura economica e di evoluzione dei costumi; invece di voler concorrere a governare i nuovi fenomeni, portando un contributo tangibile alla definizione delle soluzioni per fronteggiare i nuovi problemi che si pongono, costoro rifiutano tutto in blocco, senza se e senza ma, illudendosi che nascondere la polvere sotto il tappeto delle loro menzogne, li aiuterà ad eliminare tutta la “sporcizia” che inquina la loro società immaginaria perfetta.

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    1. Compagno Z Autore articolo

      Caro Caffe, per una volta voglio credere nella buona fede di Saverio.

      In fondo, negli ultimi tempi, se ne sono raccontate di balle sul DDL Cirinnà, spesso enormi e completamente false e fuorvianti (come si é visto nell’editoriale di Amicone), che chi non é interessato alla questione in prima persona potrebbe anche prendere per buone. Quindi, ben venga la domanda di Saverio se serve a chiarirgli le idee, tanto piú che, per una volta, l’ha pure fatta come ci aspettiamo dagli “ospiti” del nostro blog e non con la spocchia dimostrata in passato.

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    2. Saverio Valente

      Carissimo Caffe, che piacere immenso che mi dà costatare il tuo essere ancora in buona salute mentale, probabilmente devi aver frainteso, vuoi per pregiudizi che sicuramente non ti appartengono, sei a diritto annoverato fra le menti illuminate di questo secolo, vuoi per una superficialità intellettuale anche questa non a te imputabile. Chiedendo esplicitazioni, in merito al ddl , non volevo in alcun modo tacciare di superficialità l’ autore dell’ articolo, semplicemente mi riferivo a quanto viene percepito da noi plebei ignoranti nell’insieme di informazioni contrastanti che ci vengono propinate dalla stampa tutta. Il riferimento alla vaghezza illusoria non era indirizzato all’ articolo, che trovo comunque ben strutturato pur non condividendone completamente i fini, ma alle notizie contrastanti e faziose che giornalmente appaiono sui quotidiani nazionali. Con un simile bombardamento è, scusa i miei limiti retaggio di un passato non comunista, difficile per molti comprendere il reale contenuto di una simile legge, tantomeno la conseguente rivoluzione sociale che una sua approvazione in toto comporterebbe. Da qui la mia richiesta di un linguaggio esplicativo non condizionato da ideologie politiche, terra terra appunto. Vedi, ho l’impressione, tu tendi a condannare a priori tutto ciò che non è allineato con il tuo pensiero, mi riferisco alla demonizzazione della Lega, radio Maria, radio Padania, i cattolici, “le lobbie demo-pluto-vattelapesca “ (carina e fantasiosa come definizione) , Family Day ecce cc, io cerco, invece, realmente di ascoltare le varie posizioni, indipendentemente dalla loro appartenenza, destra-sinistra, omosessuale-eterosessuale mussulmano o cristiano nel tentativo di formarmi una mia idea nel merito. Non cercavo assolutamente una falla nel ragionamento di Compagno Z, bensì sono “affamato” di input nel merito che siano comprensivi dei risvolti a lungo termine sulla nostra società. Perché e indubbio che una simile legge porterà una rivoluzione nel nostro modo di convivere futuro, non è ben chiaro se sarà un bene o meno, tutto qua. Ti chiedo scusa se ti sono apparso con pregiudizi in merito, ma non ho ancora, davvero, preso una posizione. Mi limito ad ascoltare tutti e, sorpresa sorpresa, anche ciò che scrivi tu, naturalmente filtrato e a piccole dosi, lo trovo interessante e degno di approfondimenti. Stammi bene caffe

      Rispondi
      1. Caffe

        Caro Saverio, al carissimo non ci arrivo, con tutta la buona volontà: ma chi ha mai affermato di essere imparziale e politicamente corretto? Io sono partigiano al massimo, chiunque prenda una posizione precisa lo è; solo che io cerco di farlo con una certa onestà intellettuale; onestà intellettuale che le forze che io avverso, non manifestano mai, manco per sogno: io demonizzo? Ma vai a farti una passeggiata, magari con un walkman e ascoltati cosa riescono a dire coloro che sarei IO a demonizzare! Perché, caro Saverio, io SO di cosa parlo, quando indulgo a qualche colorita presa per il culo di determinati personaggi o forze politiche: io le ho ascoltate integralmente, via Radio Radicale, tutte le panzane che sono riusciti a raccontare i vari Amicone, Adinolfi e la futura puerpera Meloni, sul palco del Family Day; io ho ascoltato integralmente, su Radio Padania Libera, tutte le porcate che sono riusciti a dire l’altro giorno a Milano, Salvini, la Le Pen e tutti i leader euroscettici (leggi nazifascisti) d’Europa riuniti; io ascolto e leggo tutti i giorni, da quando ho l’età della ragione, quel che riescono a dire su vari temi “sensibili”, tutte le forze più retrivamente becere, del panorama politico e sociale di questa disgraziatissima Nazione; quindi, fammi il piacere, smetti di fare la vittima qui da noi e possibilmente, togliti dai coglioni, che non incanti nessuno. Io devo e voglio denunciare come so e come posso, tutte queste aberrazioni che tu non riesci a vedere chiaramente, solo perché, ideologicamente e filosoficamente, tu sei parte a pieno titolo, di quel tipo di umanità che quelle aberrazioni le trova naturali, altro che cercare di capire, tu hai già ampiamente rivelato cosa sei, attraverso le scempiaggini che hai scritto in passato: su tanti temi hai già qui liberamente espresso il tuo pensiero e adesso dici che vuoi solo capire! Tu vieni qui a passeggiare sui nostri testicoli, solo perché pensi di essere in grado di metterci in imbarazzo e costringerci a rispondere alle tue fesserie con altre fesserie: povero illuso. Qui ed oggi, è in atto una neo Contro Riforma, ormai dichiarata dalla parte più reazionaria di quasi TUTTI i partiti politici italiani: dal mio punto di vista, qui non ce niente altro da capire, bisogna scegliere ed agire di conseguenza, mi dispiace che tu non apprezzi: me ne farò una ragione. Sfaterò un equivoco, nel quale cadono inesorabilmente, quelle mummie che frequentano i sepolcri imbiancati: noi sinceri democratici, non siamo quelli del volemose bbene a tutti i costi, quando il dialogo risulta impossibile per differenze sostanziali ideologiche e di visione della vita, noi si lotta, ovviamente con mezzi non violenti, per affermare le nostre idee; non avendo pregiudizi sessisti o razziali, siamo semplicemente desiderosi di costruire una società nella quale non bisogna essere obbligatoriamente omologati alla maggioranza degli altri cittadini, per averne gli stessi diritti; in questo contesto di guerra dichiarata, tu affermi di ascoltare tutte le posizioni per cercare di farti un idea? Ma non farmi ridere, tu un’idea te la sei fatta, eccome! Inoltre, da come replichi al sottoscritto e ad altri, tu, non solo non ascolti quel che ti si replica, tu non riesci proprio a capire, nemmeno un decimo di quel che leggi su questo blog e quel poco che riesci a tradurre nella tua strana lingua, lo fraintendi e lo travisi pure.
        Non sono certo portatore della sola verità e l’ho detto tante volte forte e chiaro; solo che tu, neanche questo hai capito e così mi accusi di atteggiarmi a finto democratico per poi denigrare tutti quelli che non la pensano come me: non è così, c’è tanta gente, amici, conoscenti e parenti che condividono poco o niente le mie opinioni, tutte persone con le quali, vado tuttavia perfettamente d’accordo e discuto serenamente: solo che nessuno di costoro è un ipocrita o in manifesta malafede: traine tu, le conclusioni…

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        1. Saverio Valente

          Come premesso i tuoi sproloqui vanno filtrati alla ricerca di qualcosa di commestibile e non sempre l’operazione è fruttuosa, comunque fa strano sentirti autodefinire sincero democratico visto e considerato le posizioni estremiste da te appoggiate in ogni intervento sui temi più disparati, comprendo comunque che oggi sia di moda e opportuna come definizione, buona per ogni mascalzone ipocrita dove nascondersi. Nelle vesti del reazionario pacifista sei poco credibile e credo che non mi farebbe strano intravederti incappucciato a lanciare democraticamente bombe carta in una manifestazione pacifica contro le aberrazioni innaturali di questa nostra nazione, certo se la polizia fascista non carica, in quel caso le botte le lasceresti ad altri. Come ti ho già fatto notare, continui ad evitare di rispondere sui contenuti preferendo, antico vezzo della sinistra, distrarre con cazzate che nulla apportano ai temi trattati. Sei in grado di spiegare quali risultati prevedete di portare a casa con l’approvazione del ddl o no? Quali aberrazioni naturali sanerebbe la sua applicazione? Che cosa ti era di difficile comprensione nella mia richiesta ? O forse forse anche tu non ci hai capito un cazzo ma prosegui imperterrito per forza di inerzia? Del resto un pallone auto gonfiato, come tu a volte sei, continua a rotolare da solo in autonomia senza bisogno di interventi esterni. Di quale cazzo di riforma e soprattutto controriforma vai cianciando? Io vedo solo spot elettorali e mancette al popolo bue per conservare poltrone rubate. Per non uscire dal tema, puoi rispondere a tono in modo che possa comprendere le tue ragioni e formarmi così un idea in merito e lasci da parte le cazzate personali? Per quelle hai a disposizione “IL NOSTRO AMICO SAVERIO” dove puoi scrivere tutte le stronzate immaginabili, chiaro esempio di onestà intellettuale a voi imputata. Grazie

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          1. Caffe

            CVD, ovvero, come volevasi dimostrare; Saverio, quello che non ha capito un c.. sei proprio tu: io sono radicale, di rito pannelliano, per essere esatti ed io sto al PD o al Partito comunista, come tu stai ad una persona intelligente; i media non ne parlano, ma se c’è una spina, perennemente conficcata tra le chiappe di Renzi, quella spina siamo proprio noi radicali, non certo quella macchietta di Salvini, che gli fa solo gioco; già proprio così: i radicali sono un pugno di fessi che con questa sinistra non ha proprio niente da spartire. Sarà razzismo culturale, ma io a ripetere sempre le stesse cose ad un muro di gomma cerebrale come te, mi sono rotto le scatole: tu non capisci nemmeno con i sottotitoli, che i temi relativi alle domande che mi poni e alle quali affermi che io mi ostino a non rispondere, io ho dedicato negli anni, non da ieri, decine di commenti, i quali, evidentemente, da un orecchio ti sono entrati e dal buco del culo ti sono usciti, senza lasciare traccia in quel che resta del tuo cervello.
            Adesso basta: vai a zappare le aiole; renditi utile, almeno una volta.

          2. Saverio Valente

            Per intanto prosegui imperterrito a calunniare ed ingiuriare gratuitamente il prossimo senza entrare nel merito, forse è questo che mi ha tratto in inganno al punto di annoverarti fra i compagnoni. Sul punto che i radicali, Bonino et Pannella in testa, non abbiano da spartire con i comunisti è tutto da dimostrare. Condivido comunque la definizione che gli hai attribuito, evidentemente li conosci meglio di altri. Convenevoli a parte hai ancora una volta deviato dal tema, forse per opportunismo o per mancanza di valori da esporre, fai tu. Quando siete a corto di argomentazioni credibili ricorrete puntualmente al dileggio dell’interlocutore, è più facile spandere merda che confrontarsi con un pugno di mosche in mano. Questo tuo intestardirti nel non affrontare il problema inizia a instillare il dubbio, nei tuoi lettori, che forse stai tentando di nascondere la solita montagnetta di merda e non sai da che santo girarti. Probabilmente, per cavarti dall’ impaccio e evitare di arrecare danno alla causa che altri a titolo, forse, perorano, potresti astenerti dal sproloquiare con buona pace di tutti. Non credo che con te si possa parlare di “razzismo culturale”, al massimo di subcultura, termine che meglio ti si confece visto il retaggio che traspare dai tuoi interventi diffamatori e offensivi che nulla hanno a che vedere con la normale dialettica.

  5. Riccardo

    Caffe,
    ha avuto tempo e modo, ieri sera, di vedere il programma Presa Diretta?
    Beh, che dire quando ad adinolfi è stato chiesto dalla giornalista, in quale istituti scolastici sarebbero state date lezioni giender, il adinolfi ha risposto ‘ in tanti’ ma non ha fatto, stranamente, i nomi.
    L’intervista alla miriano?
    Complimenti e una stretta di mano Caffe, per la sua pazienza nel rispondere ad alcune pulci.http://pontilex.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_bye.gif

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    1. Caffe

      La ringrazio, Riccardo, ma a me, della persona paziente, non me lo aveva mai dato nessuno ed i complimenti mi confondono; fuori dallo scherzo, no , non ho seguito quella trasmissione, io la tv la guardo poco e oltretutto a quell’ora ero impegnato a rodermi il fegato vedendo, uno dopo l’altro i tre gol beccati dalla mia Inter dall'”odiato” Milan; ma oggi ho sentito su Radio Padania Libera, un ascoltatore “Padano” che quella trasmissione l’aveva vista e fremeva di indignazione perché a suo dire, erano in cinque contro Adinolfi, compreso il conduttore; ho i miei dubbi che sia andata così ma ormai, preso dalla curiosità vedrò, di guardare la trasmissione in podcast Rai per vedere se davvero l’hanno linciato, il Savonarola de’noiantri, intanto la ringrazio per la segnalazione.
      http://pontilex.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_wink.gif

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    1. Caffe

      Ho visto ed ho apprezzato, Riccardo; sicuramente non era la trasmissione alla quale si riferiva l’ignoto leghista, al quale avevo accennato nel precedente commento, visto che invece, si trattava di un reportage veramente ben fatto (vivissimi complimenti alla intervistatrice) e non di uno di quei talk show, che infestano i media di tutto il mondo, zeppi delle stesse, solite facce; talk spesso tanto urlati quanto inutili, ai fini della comprensione del tema svolto. Grazie per la solidarietà in merito alla prematura scomparsa della mia Inter, ma noi interisti, ci siamo abituati…

      Rispondi

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