Le balle di Pontifex.Roma (e di Carlo Di Pietro).

Titolo forte. Titolo necessariamente forte per replicare con forza alle mille balle proposte attraverso il sito Pontifex.Roma.

In un brano sconclusionato e sinceramente illeggibile, un misterioso individuo che si firma semplicemente “Pontifex.Roma” propone la sua versione e la sua opinione su alcuni fatti, spacciandola per “la verità sulla chiusura (temporanea) di www.pontilex.org”. Rammentiamo al misterioso signor “Pontifex.Roma” che le balle hanno le gambe corte, come vedremo presto.

Proponiamo subito una bella balla.

E’ accaduto che il sito web www.pontilex.org è stato temporaneamente oscurato probabilmente – così apprendiamo dal web – perché vari utenti dello stesso sito hanno ravvisato grosse incompatibilità con le Policy del Web Hosting americano che li ospita.

Il sito Pontilex è stato sospeso perchè tale Carlo Di Pietro ha inviato un messaggio di protesta al nostro fornitore 100webspace in uno stentato e pessimo inglese, manifestando le proprie rimostranze in maniera generica e poco dettagliata. Si tratta per altro delle solite lamentazioni che avevamo già recepito ed a cui avevamo già risposto, anche attraverso i commenti agli articoli “incriminati”. Un solo utente si è lamentato. E questo utente è Carlo Di Pietro.

Si è tentato, negli anni, di dialogare anche con il sito web www.pontilex.org, tuttavia è quasi sempre stata negata ogni forma di scambio di opinioni.

Altra grandissima balla. Lo scambi c’è stato. Chi scrive questa frase confonde lo scambio di opinioni con la prevaricazione. Carletto il Geniale Webmaster più volte ci ha scritto pretendendo di censurare i nostri contenuti, accampando pretese assurde e lamentando nostri comportamenti scorretti. Le sue accuse però non si possono trasformare automaticamente in censura. Abbiamo sempre risposto alle opinioni del Geniale Webmaster con le nostre opinioni. Alla faccia della negazione dello scambio di opinioni.

Oltre a molte balle, chi scrive firmandosi “Pontifex.Roma” si produce in affermazioni gravi e non fondate sul mio conto. Infatti scrive:

L’Admin del sito www.pontilex.org, difatti, è arrivato addirittura a rendere noti e pubblici gli indirizzi ip ed i dati anagrafici riservati di volenterosi utenti che andavano a commentare diligentemente sul loro sito e non solo, visto che successivamente l’Admin del sito www.pontilex.org censurava indiscriminatamente i commenti pubblicati e non rispondenti probabilmente ai suoi criteri di pensiero.

E di quali “volenterosi” utenti si parla? L’affermazione è tanto generica da risultare ridicola: dove avrei pubblicato i “dati anagrafici” di questi utenti? E di quale censura indiscriminata vanno cianciando gli amici Pontifessi? Che portino esempi in modo che si possa parlare di episodi concreti. Io coerentemente ho sempre verificato gli indirizzi email utilizzati da chi lascia commenti qui su Pontilex. Senza pretendere il pagamento di nessun tipo di contributo. Quando sento puzza di troll e di provocatori, verifico l’indirizzo email. Mi pare semplice e lineare. Come dimenticare l’ampio spazio concesso in passato ad Affus? E come dimenticare i commenti che Toffali lascia tutt’ora qui sul nostro sito? Nessuna censura, dunque.

Tutto è ampiamente documentato da atti presentati alle Autorità competenti.

Beh allora non sarà difficile mostrare questa documentazione a tutti, in modo che si possa parlare di fatti concreti. Attendiamo fiduciosi.

Anzitutto www.pontifex.roma.it vede archiviate le denunce e gli esposti che sono segnalati in video da Storri, come da richiesti Ex335. Evidentemente la Legge non ha ravvisato alcun estremo di illegalità nel sito www.pontifex.roma.it.

Stesso discorso si applica al nostro sito, caro “Pontifex.Roma”. Non ci sono sentenze di condanna. E neppure indagini in corso. Quindi anche per Pontilex si può dire che la Legge non ha ravvisato alcun estremo di illegalità. La circostanza è confermata da Carlo Di Pietro che, scrivendo a 100webspace, dichiara che il nostro sito è stato denunciato più volte (forse da lui, forse da altri).

“Pontifex.Roma” raggiunge poi il culmine della comicità quando sbotta:

Il sito www.pontilex.org, opportunamente registrato presso un web hosting americano che garantisce loro l’anonimato, è stato più volte querelato da varie persone per presunte diffamazioni, calunnie, istigazioni alla violenza, persecuzioni, violazione dei diritti d’autore, false recensioni di testi, violazione della privacy ed altri possibili reati. E’ certo che le Autorità stanno facendo il loro lavoro, dunque non è nostra intenzione sostituirci allo Stato. Noi siamo pazienti e fiduciosi.

Dunque “Pontifex.Roma” non è al corrente del fatto che la segnalazione a 100webspace è stata fatta da Carlo Di Pietro (che ha scritto per lungo tempo sul sito Pontifesso oltre che esserne stato il webmaster). Non esistono alternative. Ed è evidente che Carlo Di Pietro non aspetta paziente e fiducioso che la Giustizia faccia il suo corso. Inoltre questo passaggio conferma quanto indicato prima: tante denunce e nessuna condanna.

E’ accertato da documenti in possesso presso varie Procure, che il sito www.pontilex.org è stato più volte contattato via email e fax dagli amministratori del sito www.pontifex.roma.it, invitando l’Admin ed i blogger ad essere più rispettosi della legge ed a dialogare secondo il costume dell’educazione e della civiltà.

Ricevere lezioni di diritto o ripetizioni sulla legge da parte degli amministratori del sito Pontifesso ci pare davvero divertente. Ed evitiamo qualsiasi commento circa l’educazione e la civiltà: sarebbe troppo facile sbugiardare “Pontifex.Roma”. Rammentiamo anche quanto scritto sopra. Non ci sono condanne a carico di Pontilex: questo significa che il contenuto del nostro sito è in linea con la Legge.

In tutta risposta, è sempre accertato dagli atti, che il sito web www.pontilex.org, forte del suo anonimato e della sua impunità, ha sempre rifiutato ogni forma di dialogo costruttivo ed anzi, è andato oltre, nella figura del suo Admin ha addirittura pubblicato in numerose occasioni i contenuti riservati e privati di nostre comunicazioni email e fax, con aggiunte di dileggio e derisione. Con essi ha pubblicato anche dati riservati di terzi professionisti ed altri personaggi a noi vicini.

Perchè l’anonimato del nostro sito è cosa disdicevole, mentre l’anonimato dietro cui si nasconde “Pontifex.Roma” è legittimo? Perchè nuovamente questa scissione? Sintomo forse di una scissione nella mente di chi scrive firmandosi “Pontifex.Roma”?

Abbiamo già chiarito che il contenuto di una mail, una volta che ha raggiunto il destinatario, è una normale comunicazione scritta. La tutela della riservatezza delle comunicazioni postali serve ad evitare lo sniffing delle comunicazioni. Cosa succede se io ricevo un messaggio di SPAM e ne pubblico il contenuto online? Lo spammer potrebbe denunciarmi perchè ho violato la sua privacy? La tutela della privacy, altro argomento abusato da Carlo Di Pietro: tante volte è venuto a lamentarsi per presunte violazioni della sua (oppure altrui) privacy. Ed ogni volta ci è toccato ripetere la solita risposta: i dati che pubblichiamo sono già pubblici. Spesso resi pubblici proprio da Carlo Di Pietro che, inconsapevole, lascia impronte su Internet senza neppure accorgersene.

La saga delle falsità non è certo conclusa. Trascuriamo le ipotesi di reato che ci vengono imputate (con un linguaggio poco chiaro ed ingannevole). Ci piace invece un passaggio:

Per concludere si fa presente che non ultimo caso di apologia alla violenza è avvenuto sul sito www.pontilex.org in occasione del vile pestaggio del giornalista Bruno Volpe con il lancio di bottiglie di birra (3).

Noi non troviamo evidenza di questa “apologia alla violenza” indicata invece dal misterioso “Pontifex.Roma” all’interno degli articoli del nostro sito. Se “Pontifex.Roma” è in possesso di questa evidenza, che la segnali pubblicamente, altrimenti accuse simili sono prossime alla diffamazione bella e buona. La scarsa correttezza dell’articolista “Pontifex.Roma” si manifesta in tutto il suo splendore quando scrive:

Ebbene, anche in una occasione del genere, i signori del sito www.pontilex.org hanno preferito forse sposare la vile scelta degli aggressori, pubblicando un volantino di dileggio [che accludiamo] con scritto “proteggiamo il vetro” eccetera, eccetera.

Purtroppo non abbiamo mai pubblicato nessun invito a proteggere il vetro. Al massimo abbiamo chiesto di rispettare le bottiglie di vetro: non ci pare che questo configuri “l’apologia alla violenza”. E per l’ennesima volta il sito Pontifesso pubblica un virgolettato che NON riflette la realtà ed è anzi frutto della fantasia dei loro articolisti. Ma che viene spacciato per una citazione precisa e puntuale del nostro pensiero. Questo qualifica gli amici Pontifessi come disonesti e scorretti!

Ci preme poi precisare che gli amici Pontifessi hanno evidenti difficoltà a distinguere la realtà dalla satira. Richiedere il rispetto per le bottiglie di vetro ricade in quest’ultima categoria. Il contrasto tra la gravità dei fatti denunciati da Volpe (e di cui non si trovano riscontri nella stampa, ovviamente complice di complotti e macchinazioni) e la leggerezza del messaggio di AlbertoB risulta ironico agli occhi di chiunque sia normalmente senziente. In mancanza di riscontri oggettivi e terzi alle dichiarazioni di Volpe, possiamo almeno nutrire dei dubbi ed ironizzare sull’accaduto?

Pontifex.Roma cita poi alcuni commenti (a naso, tutti riferiti casualmente a Carlo Di Pietro) come “prove” della nostra inclinazione alla violenza. Basta cercare quelle frasi all’interno del loro contesto per capire che spesso il tono è ironico e scherzoso. Evidentemente “Pontifex.Roma” non comprende.

Auspichiamo in un ravvedimento del signor Storri, dell’Admin e di alcuni collaboratori del sito www.pontilex.org che probabilmente sembrano aver violato le Policy del Web Hosting che li ospita e speriamo che presto il sito web www.pontilex.org torni funzionate, casomai rispettoso della legalità e del civile vivere.

Tranquilli. Siamo tornati. Stabilire se Pontilex rispetta le leggi non spetta a 100webspace, a Carlo Di Pietro oppure a “Pontifex.Roma”.

Fonte dello sproloquio Pontifesso: http://www.pontifex.roma.it/index.php/editoriale/il-fatto/13719-tutta-la-verita-sulla-chiusura-temporanea-del-sito-wwwpontilexorg

7 pensieri su “Le balle di Pontifex.Roma (e di Carlo Di Pietro).

  1. MattFreeman

    Secondo me dietro questo articolo c’è dietro Cojon44, il Pontileso ossessionato da Cagliostro: la parte in cui si dice che Admin pubblicava mail ed indirizzi dei lettori critici e censurava a suo gusto i commenti scomodi è troppo simile ai deliri del defunto blog per poter escludere quanto meno una corrispondenza fra Di Pietro ed il pontileso.
    E sarò anche malpensante ma me lo aspettavo che dopo la pubblicazione dei suoi recapiti, Volpe sarebbe stato “casualmente” vittima di una serie di aggressioni. Parecchio stupido è invece il cercare di legare i presunti episodi a Pontilex, visto che è vario tempo che segnalate l’indirizzo di Volpe e gli stessi pontifessi avevano cercato di farvelo eliminare.
    Ad ogni modo hanno finalmente deciso di passare dal “sito cloaca” all’URL pontilessa. Vista la sequela di falsità proferite non ci potrebbero essere gli estremi per una denuncia? Sarebbe anche divertente leggere la lettera di Di Pietro a 100webspace XD o quella sarebbe davvero una violazione della privacy?

    Rispondi
    1. admin Autore articolo

      Sarebbe anche divertente leggere la lettera di Di Pietro a 100webspace XD o quella sarebbe davvero una violazione della privacy?
      Ci stiamo lavorando… Ci stiamo lavorando. La sensazione è che potrebbe essere una violazione della privacy. Ma chissà, forse anche no. E poi la citazione di stralci non è mica proibita, eh! 😉

      Rispondi
    1. pao

      VI avverto che vi state macchiando tutti del terribiile reato chiamato ” Apologia dell´avvenimento”.
      ):D

      ma che buffiiiiiiiiii …i pontifeSSi!!

      Rispondi

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