Presidenziali Usa: la Chiesa contro la riforma sanitaria di Obama

Le presidenziali per il 2012 stanno occupando ovviamente molto spazio sui media americani ed internazionali soprattutto da quando gli sfidanti hanno iniziato a confrontarsi in accesi (e regolatissimi) dibattiti tv.

Il dibattito tra Obama e Romney sembra essersi risolto a favore dello sfidante repubblicano mentre nell’incontro tra l’attuale vicepresidente Biden ed il repubblicano Ryan la fazione democratica sembra essersi presa una sua rivincita.

Tanti i temi della sfida tv tra i due candidati alla vicepresidenza: economia, aborto, terrorismo internazionale, riforma sanitaria.

Proprio sulla riforma sanitaria si è acceso lo scontro tra i due. Biden ha difeso la riforma sanitaria promettendo – in riferimento ai programmi Medicare – che sanità e previdenza non saranno privatizzate ed accusando la riforma sanitaria dei suoi avversari grazie alla quale – ha detto Biden – gli americani pagheranno di più.
Ryan ha accusato l’Obamacare di «minare la libertà religiosa in questo paese, invadendo la libertà delle charity, delle chiese e degli ospedali cattolici». A questo proposito la risposta di Biden è stata netta: «Vediamo di mettere le cose in chiaro: nessun istituto religioso – cattolico o di altro tipo, inclusi i servizi sociali cattolici – deve fornire e pagare la contraccezione ad altri, nessuno è costretto a essere il veicolo della contraccezione attraverso la polizza assicurativa che fornisce. Questo è un fatto. Questo è un fatto».
La Conferenza episcopale degli Stati Uniti avrebbe replicato in maniera ufficiale – secondo quanto riporta Tempi – affermando che: «L’Obamacare obbliga i datori di lavoro a includere contraccezione, sterilizzazione e medicine che possono causare l’aborto nelle polizze di sicurezza che devono obbligatoriamente pagare ai loro dipendenti».

Richiamandosi alla posizione della Chiesa americana Tempi scrive che «le bugie del cattolico Biden hanno fatto infuriare la Chiesa. Anche perché la società civile ha già aperto molte cause contro la violazione della libertà religiosa e di coscienza cui porta l’Obamacare».

Se quelle di Biden siano o meno bugie sicuramente non può stabilirlo la Chiesa ma – come avviene in ogni società civile e laica – solamente un soggetto terzo ed imparziale: ossia un giudice.

Infatti proprio il giudice della Corte Federale del Missouri Carol E. Jackson (un giudice inoltre nominato da George H. W. Bush) ha sentenziato che la riforma di Obama non lede la libertà religiosa.

Il caso è approdato davanti la corte federale – secondo quanto riporta anche The New York Times – per la richiesta di una società mineraria di non pagare per l’assicurazione sanitaria per i propri dipendenti in quanto – includendo anche copertura per contraccezione, sterilizzazione ed interventi abortivi – avrebbe leso la sua libertà religiosa.

Il giudice Jackson ha rilevato che la riforma di Obama esenta chiese, moschee, altri luoghi di culto e scuole, ospedali e altre organizzazioni con affiliazioni religiose dal fornire una copertura contraccettiva direttamente, ponendo l’onere sulle compagnie di assicurazione ma un privato non può beneficiarsene.

Proprio su quest’ultimo punto ci sarebbe – per la Chiesa americana – la lesione alla libertà religiosa perché, come scrive Tempi, «se, ad esempio, un cattolico ha un’azienda o un negozio, siccome fa profitti non è considerato religioso e deve fornire contraccezione e aborto anche se non è d’accordo».

Dello stesso parere i ricorrenti che hanno sostenuto che la contraccezione viola il Religious Freedom Restoration Act, una legge del 1993 che vieta il governo federale di intraprendere azioni che ledano la libertà religiosa dell’individuo.

A tal proposito il giudice Jackson ha ricordato che la copertura della contraccezione non è un onere tale da richiamare questa legge. Infatti l’uso della contraccezione costituisce una “decisione indipendente” dell’impiegato e non è diversa dalla sua decisione qualora scegliesse di usare parte dello stipendio (dato ovviamente dall’azienda) per comprare dei contraccezionali che chiaramente non lede la libertà religiosa del datore di lavoro.

Ovviamente altri tribunali – qualora si trovassero davanti a simili casi – dovrebbero tenere in considerazione la sentenza della Corte federale.

Percio se «le bugie del cattolico Biden hanno fatto infuriare la Chiesa», forse la Chiesa sarà più infuriata dalla decisione della Corte federale che – oltre a stabilire che Joe Biden non è un bugiardo – ha sentenziato che la riforma sanitaria Obama rispetta la libertà religiosa dell’individuo.

Cagliostro
www.alessandrocagliostro.wordpress.com

@Cagliostro1743

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9 pensieri su “Presidenziali Usa: la Chiesa contro la riforma sanitaria di Obama

  1. AlbertoB

    Quanti anni di storia ha la Chiesa? Diciamo 2000?
    Ecco , sono 2000 anni che scassano le palle con le solite menate , senza peraltro cavare un ragno dal buco (e ci mancherebbe) nonostante i vari “stracciatori di vesti” per professione.
    La cosa carina è che sono sicuro che andranno avanti a scassare le palle con le menate di cui sopra per altri 2000 anni con gli stessi risultati , anzi , probabilmente questi risultati saranno sempre inferiori con il passare del tempo.
    Contenti loro , contenti tutti.

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  2. Paolo

    Non vorrei dire, ma ti sei dimenticato di specificare qual’è la Corte federale in questione; presumibilmente quella Suprema, ma faresti meglio a scriverlo chiaro e tondo.

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  3. Compagno Z

    Io, fossi stato il giudice, avrei liquidato la questione con una bella domandina a quelli della società mineraria del Missouri: “Scusate, ma potete spiegarmi come fa una persona GIURIDICA (quindi ficta, per definizione) come una società ad usufruire di un diritto della persona FISICA come la libertà religiosa? Facendo dir messa durante il Consiglio di amministrazione?”

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  4. marco nicolao

    a parer mio il centro del discorso è il punto ricordato dal giudice jackson la libertà religiosa dell’impiegato è tutelata in quanto può scegliere di usufruire o meno della copertura assicurativa. dire invece che la libertà religiosa del datore viene violata è una bassa falsificazione, infatti si vorrebbe imporre la volontà di un singolo sulle decisioni morali di altri. la via economica alla teocrazia.

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  5. Marcello

    Il fatto più incredibile è che l’opinione di alcuni debba diventare legge per tutti. Avvalersi della pratica dell’aborto, usare la pillola del giorno dopo etc. deve essere lasciata alla propria libertà e proprio buon senso.

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