Il comune sardo di Jerzu ha deciso di dare una risposta forte e decisa all’incitamento alla discriminazione operato dagli scout italiani.
Ognuno di noi ricorderà l’articolo apparso di recente su repubblica e commentato anche qui su pontilex.
Sostanzialmente se sei gay non puoi essere scout perché scout sono cristiani.
Mi piace molto e condivido la risposta dell’amministrazione di Jerzu e secondo me dovrebbe essere imitata.
Il comune infatti da anni concedeva le proprie strutture e l’uso del proprio territorio a gruppi scout legati ad agesci, ha deciso di non farlo più, in quanto lo scopo dello scautismo, fondato sul volontariato, è “l’educazione dei giovani a un civismo responsabile mediante lo sviluppo delle proprie attitudini fisiche, morali, sociali e spirituali.”
Ora dopo le farneticanti dichiarazioni di agesci a Jerzu ci si è resi conto che insegnare ai giovani la discriminazione potrebbe non essere l’ideale.
Vi invito a leggere qui: http://www.mosinforma.org/archives/12735
Beh… consiglierei la lettura di questo
http://leonardo.blogspot.it/2012/05/scouting-for-gays.html
ciao, avevi dimenticato una l e il link non si apriva, mi sono permesso di applicare una correzione.
Penso che sia giusto così.
I cattolici hanno il diritto di discriminare i gay, così come i laici hanno il diritto di discriminare i cattolici.
Questo braccio di ferro non porterà a nulla di rivoluzionario o positivo, ognuno resterà immobile sulle proprie posizioni, immagino. Del resto quando si ha a che fare con il fondamentalismo religioso niente può essere rivoluzionario o positivo.
Quantomeno però si riequilibrano le posizioni, che è cosa fondamentale e proritaria in uno Stato democratico.
Prevedo un futuro articoletto Pontifesso contro il cattofobico Comune di Jerzu e la Sardegna massonica…
questo a integrazione:
http://www.mosinforma.org/archives/12779