Storia di una notte di mezza estate. (updated)

Si era nel mese di luglio. Ed era il giorno 16. Il grande evento era giunto: il Cardinale era a due passi da casa mia. Potevo perdere l’occasione per godere della sua presenza? Certamente no, infatti alle 20 della sera mi trovo nella chiesa dove il Cardinale celebra la Santa Messa. Ci conosciamo da anni, dunque quando la funzione si conclude, raggiungo Sua Eminenza in sacrestia, accompagnato dal sindaco del paese: spogliarsi dei paramenti liturgici è operazione complessa e delicata, la mia esperienza può essere utile.

La mia azione viene forse fraintesa. Mi si parano d’innanzi alcuni nerboruti e risoluti energumeni che con fare minaccioso (e con parole chiare oltre che irripetibili) mi apostrofano, mi aggrediscono (sia fisicamente che verbalmente) e cercano di allontanarmi dalla sacrestia. Le ragioni di questo brusco intervento? Non le conosco ancora. Conosco invece quanto è accaduto in seguito. Ho cercato di divincolarmi dal loro “dolce” abbraccio, dalla morsa in cui mi hanno serrato e con cui mi stavano allontanando. E’ intervenuto in mio aiuto il sindaco, manifestandomi la sua solidarietà, scusandosi per i modi poco urbani dei loschi figuri. Superato il disagio causato dall’imbarazzante situazione, ho provato ad allontanarmi. Ma sono intervenuti cinque o sei persone che mi hanno spinto a viva forza all’interno di uno stanzino, a fianco dell’altare. Ho subito calci e pugni, mi sono riparato chinandomi e proteggendo il volto con le mie braccia. Quando sono riuscito a sfuggire ai miei aggressori (potrei definirli i miei “Bravi”) ho incrociato il loro Rodrigo. Mi ha intimato in modo brusco di non fare parola di quanto accaduto, a rischio della mia incolumità fisica. Ho raggiunto l’amico che mi aveva accompagnato in chiesa. Con la macchina abbiamo raggiunto un vicino convento, per aspettare il Cardinale. Mentre l’amico cercava parcheggio due personaggi misteriosi mi intimavano nuovamente di non far parola con nessuno dell’accaduto. Al suo arrivo, sua Eminenza era accompagnato da altri individui appartenenti ad una confraternita, la stessa a cui appartengono i Bravi che mi hanno aggredito in chiesa. Uno di loro, in particolare, è ben impresso nella mia mente. Alto circa 170 cm, con i baffetti. Stava dietro il Cardinale. Mi ha squadrato, ha fatto un gesto con la mano. Ha mimato una pistola. Poi, passandomi vicino, ha finto di minacciarmi con la sua “pistola”.

Dopo questo lungo racconto siete legittimamente autorizzati a chiedermi per quale ragione io abbia subito questo “trattamento speciale” da parte di questi personaggi. Beh non ne ho certezza. Ma suppongo possa dipendere da alcuni articoli che ho scritto in passato, articoli nei quali criticavo un sacerdote vicino ai membri della congregazione.

[Ho apportato lievi modifiche per correggere alcune sviste, come potete leggere nei commenti qui sotto]

Vi piace questa storiella? L’ho scritta dopo aver letto alcuni documenti, inerenti quanto avvenuto in una ridente località della provincia di Salerno nel 2010. Per comprendere meglio questo racconto, fate riferimento al contenuto di questi articoli:

Primo articolo di Monesti

Secondo articolo di Monesti

Lo stesso giornalista ha anche scritto un follow up sulla vicenda, sollevando dubbi circa l’autenticità dei fatti che ho descritto e romanzato qui sopra.

Follow up di Monesti

Qualora Monesti fosse interessato, mettiamo a sua disposizione la denuncia sporta da Gianluca Barile. Oltre alla denuncia, vorrei segnalare che, sull’argomento, l’attività della magistratura non è certo conclusa. Anzi, proprio il 13 marzo del 2013 è prevista presso il tribunale di Eboli una prima udienza che vede il Barile come parte lesa.

Questo smentisce definitivamente le affermazioni della presuntamente Deborah, che cercava di denigrare il Barile affermando l’inesistenza di denunce circa i fatti avvenuti in Campagna. I fatti sono documentati, denunciati e la magistratura si stà occupando di verificare quanto accaduto.

Per poter leggere nella loro interezza la cronaca dei fatti riportati da Barile ai Carabinieri, scrivetemi una mail con la vostra richiesta.

12 pensieri su “Storia di una notte di mezza estate. (updated)

  1. Gianluca Barile

    Mi permetto di intervenire per specificare che specificare il Dottor Francesco Rotondo, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Salerno, ha riscontrato la veridicità dei fatti esposti nella mia querela ed ha emesso un decreto di citazione diretta a giudizio a carico del Priore di tale Confraternita e del di lui fratello (in fase di indagini preliminari non è stato possibile identificare i loro complici). I reati contestati sono: lesioni, minacce, ingiuria e violenza privata.
    Il processo è stato fissato per il 13 marzo 2013 presso la sede distaccata di Eboli del Tribunale di Salerno. Io ho conferito mandato all’Avvocato Orazio Tedesco per presentare la mia costituzione di parte civile.
    Ps: non sono io l’autore dell’articolo relativo a questa vicenda, pubblicato in data odierna su Pontilex. Meglio precisare, a scanso di equivoci, visto che c’è un procedimento penale in corso.
    Grazie dell’attenzione

    Rispondi
    1. admin Autore articolo

      Grazie per le precisazioni. Ho provveduto a correggere le sviste.

      Mi permetto di intervenire
      Visto che si parla di te e della tua storia, direi che il tuo intervento oltre che gradito è opportuno 🙂

      Rispondi
  2. pao

    non deve mica piacerti, peró rispetto ai pontifeSSi si é dimostrato una persona civile..
    giá, rispetto ai pontifeSSi, nemmeno a me piace che qualcuno venga aggredito.
    Poi per il resto viviamo in mondi paralleli.

    Rispondi
    1. giux

      infatti sono d’accordo, possiamo discutere rispettosamente sui contenuti, in effetti mi sono espresso davvero male, non intendevo che non mi piace lui come persona, non mi piacciono alcune idee che porta avanti, ma come persona probabilmente mi starebbe molto simpatico, sicuramente anzi, visto che mi pare una persona seria.

      Rispondi
  3. pao

    admin: ma …«Al mio giornale – spiega – collaborava un sacerdote di Campagna. Lo mandai via perché circolavano voci strane sul suo conto e sul fatto che esercitasse insieme all’attività di sacerdote anche quella di mago».

    ma, ma …ho capito bene? Strazy fa il mago? il nostro ..don Strazy???

    Rispondi

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