Fedro: il lupo e l’agnello.

L’incipit di questo breve contributo è in realtà la morale di una favola di Fedro.

Questa favola è scritta per quegli uomini che opprimono gli innocenti con false accuse.

Non abbiamo altro da aggiungere per commentare le accuse ridicole e sciocche che il povero Brunello ci rivolge. In sostanza il povero tapino ci accusa di essere causa di una lettera che eSSo ha ricevuto. Una lettera con minacce alla sua persona ed ai suoi familiari.

Premesso che, come già detto e ribadito, la madre del povero Brunello ha semplicemente la nostra stima e comprensione, visto che è sicuramente provata dall’aver portato alla luce cotanto figlio con le sue paturnie e le sue storielle, resta da capire cosa abbia a che fare il nostro piccolo ed umile sito con l’ignoranza di Foxy e del suo degno compare Carletto.

In sostanza, secondo Brunello, è colpa nostra se uno squilibrato gli ha indirizzato una lettera minacciosa.

Un sito web in particolare, oltre ad indicarmi pubblicamente come fantomatico mandante di stragi, attentati e pestaggi (non sanno che altro fare per tentare la censura che è illegale), pubblica da tempo miei dati riservati, compreso indrizzo ed altro. In un certo qual modo, ero stato buon profeta, visto l’odio mediatico che qualche sito di nullafacenti e sciacalli anonimi scaglia contro il sottoscritto, il quale, bene che lo sappiano, non si lascia né intimidire, tanto meno condizionare.

Ho solo, come di dovere, segnalato la cosa ai Carabinieri, solo per cautela.

Se il sito web che ti indica come mandante di stragi, attentati e pestaggi siamo noi, sappi caro Brunello che siamo costretti a rimandare le tue accuse al mittente. Noi ci limitiamo a citare le tue frasi. Noi non abbiamo alcuna intenzione di censurarti. Abbiamo solo voglia di replicare con buonsenso alle stramberie che pubblicate sul vostro sito Pontifesso. Chi sarebbe poi il “nullafacente”? Qui abbiamo tutti onorabili e rispettabili lavori. Non ci arrabattiamo sopravvivendo di mezzucci (o della pensione dei nostri cari).

Non ti lasci intimidire? E chi ti vuole intimidire? Noi? Noi non ti abbiamo mai intimidito. Tu, piuttosto, hai provato più volte ad usare la legge come una clava per azzittirci. Senza alcun risultato.

Tutte le tue illazioni su WOT, Facebook e Youtube sono semplicemente, appunto, tue illazioni. Noi non abbiamo nulla a che vedere con la lettera che hai ricevuto. Ed ogni altra affermazione od azione volta a gettare discredito sul nostro sito non verrà lasciata cadere nel vuoto, come fatto spesso fino ad ora.

Vedi, Brunello, tu puoi fare la vittima, puoi fare come il lupo della fiaba di Fedro. Noi non siamo agnelli. Ma siamo innocenti. L’unico colpevole delle minacce che ricevi sei tu stesso. L’unica ragione per cui ricevi lettere minacciose sono i tuoi articoli ai limiti dell’illegalità. La persona che rende disponibile il tuo indirizzo sei tu stesso (essendo iscritto all’albo dei giornalisti oltre che essendo un avvocato). Ed una buona dose di aiuto ti arriva dal tuo sodale Carletto, che ha registrato il vostro bel sito Pontifesso a tuo nome, con i tuoi dati pubblicamente disponibili. E come dimenticare quando tu hai pubblicato copia delle tue fantadenunce senza “sbianchettare” i tuoi dati sensibili?

Vedi, Foxy, la tua ignoranza (perchè è evidente che ignori molte, moltissime cose, che ho riportato qui sopra) ti porta ad essere il tuo primo nemico.

Attendiamo ovviamente copia dei documenti che hai portato ai tuoi amici Carabinieri.

Attendiamo di poter leggere il modo in cui anche quest’oggi hai portato un pizzico di ilarità nella vita dei Carabinieri di Bari!

La fiaba di Fedro: http://www.ilnarrastorie.it/Fedro/Il.lupo.e.lagnello472.html

La fonte del delirio Pontifesso: http://www.pontifex.roma.it.nyud.net/index.php/editoriale/il-fatto/10854-lettera-anonima-con-minaccia-indirizzata-al-principale-animatore-e-fondatore-di-pontifexroma-il-dott-bruno-volpe

13 pensieri su “Fedro: il lupo e l’agnello.

    1. admin Autore articolo

      Beh, in questo caso è -tecnicamente- vero… La fiaba si conclude con quella parte che noi tutti chiamiamo “morale”. Poi per alcuni questo termine indica esclusivamente la parte finale del testo, per altri ha significati più alti ed interessanti 😉

      Rispondi
  1. AlbertoB

    Urca , il DISOCCUPATO Bruno Volpe , che a 50 anni suonati vive con l’anziana (e sempre nei nostri pensieri visto e considerato che razza di figlio di ritrova) madre , viene a parlare di “sfaccendati”.
    Lo stesso Bruno Volpe , che non aspetta altro se non la morte di qualche povero disgraziato per dare forza alle sporche e malsane idee , viene a parlare di “mangiatori di carogne”.
    Comunque io ho capito cosa è successo , è tutto un malinteso : la lettera minatoria non era indirizzata a Bruno Volpe , 50 enne avvocato residente a Bari quartiere Murat , bensì a B.V. , 50enne avvocato residente a Bari quartiere Murat , arrestato in flagranza di reato per atti persecutori nei confronti di una 26enne. CASUALMENTE entrambi i B.V. risiedono allo stesso indirizzo , l’errore è facilmente comprensibile…

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    1. admin Autore articolo

      Ah ecco, si tratta di un errore di sbaglio dunque!
      Se Brunello pubblica la scansione della lettera che ha ricevuto sarà facile risolvere la vicenda. Siamo dunque certi che la mail sia stata inviata a B.V. e non a Bruno Volpe! Grazie per aver gettato un barlume di luce nel buio che avvolge la vicenda! 😀

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      1. AlbertoB

        ROTFL ma guarda come ho scritto DISOCCUPATO hahahah… me lo correggi por favor , non si può vedere scritto così 😀

        Ad ogni modo stavo pensando anch’io ad una scansione della lettera minatoria , anche perchè messa così sembrerebbe l’ennesima stronzata da aggiungere all’enorme cumulo di stronzate che quel triste ometto scrive/dice.

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  2. FSMosconi

    Il tipo di scontro che si può ravvisare, e che in un certo senso a ragione ci rinfaccia, tra il nostro sitarello e quello di BV (Bruno Volpe: non pensate male ) si può riassumere secondo me con questa citazione di Sun Tzu:

    Ciò che motiva gli uomini a uccidere il nemico è la rabbia, ciò che li stimola a trarre dal nemico sono i benefici materiali; per questa ragione negli scontri tra carri, quando vengono catturati dieci o più carri, ricompensate chi ha catturato il primo. Cambiate le bandiere e gli stendardi con i vostri, quindi sevitene e inseriteli nelle vostre unità; per quanto riguarda i prigionieri nemici trattateli bene per poterli utilizzare. Questo principio generalmente viene chiamato “sconfiggere l’avversario e rafforzare il proprio esercito”

    Sun Tzun, L’arte della Guerra, II: Come si conduce una Guerra; Biblioteca Neri Pozza, pg. 122.

    L’unica differenza è che i carri (le argomentazioni) di Volpastren noi poveri Pontilessi li trattiamo discretamente. da parte mia posso solo dire che unicamente per rimarcare qualche concetto ho al massimo messo un grassetto in più, citando previamente la cosa per scrupolo, e/o al massimo qualche nota rigorosamente di font diverso. Mai cambiata una virgola, anzi: uno iota, di ciò che CdP ha scritto.
    Non sono invece sicuro che lo stesso valga però per Carletto.

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  3. giux

    ho letto l’articolo di B.V. (conterraneo coetaneo e “collega” in passioni e professioni dello stalker murattiano), e scusate, ma come facciamo da sapere che la lettera è autentica… segnalato ai carabinieri .. copia segnalazione? copia lettera? testo lettera? codice postale di dove è spedita? niente di niente. dobbiamo fidarci di lui.
    Ma ci dobbiamo fidare???

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    1. admin Autore articolo

      Non vorrei sembrare eccessivamente caustico e pignolo. Ma stiamo ancora aspettando le ricevute per i lavori di riparazione degli ingenti danni patiti dalla Jaguar di Carletto. E di quella relativa ai danni subiti dal portone di casa Volpe. Per non parlare della centralina ADSL “blindata” di cui è dotato il Maldestro… Devo continuare?

      🙂

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