e se…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

…se a chiedere la rimozione di questa immagine dalla campagna Benetton fossero stati i musulmani? l’immagine sarebbe stata rimossa lo stesso? ai posteri l’ardua sentenza.

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Informazioni su sandro.storri

Progettista e sviluppatore di software precario (Sandro, non il software). Tipico prodotto delle periferie della capitale (aho!, che me 'mpresti na' sigaretta?). Appassionato di cinema e letteratura, usa l'italiano come un dialetto alternativo alla sua lingua madre, il romanesco. Sostiene la battaglia per i diritti civili anche se riconosce che spesso tratta la questione con degli incivili. Ha un pessimo senso dello humor e si vede, anche in questa breve biografia.

31 pensieri su “e se…

  1. admin

    Eheheheh … Il caro Brunello ovviamente verrà a spiegarci che i musulmani non si sarebbero limitati a chiedere la rimozione ma avrebbero messo a ferro e fuoco i punti vendita della catena Benetton… Insomma “loro” avrebbero commesso errori più gravi di quelli dei cattolici. In questo modo i cattolici dovrebbero sentirsi meglio… Dovrebbero. 😉

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  2. giux

    cartelloni come questi cmq sono delle provocazioni inutili…. così ora i cattolici hanno un altro motivo per odiare i gay… già ne hanno abbastanza perchè fornirgliene?

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    1. Sandro Storri

      e se invece i cattolici iniziassero a farsi una padellata di affaracci loro e la smettessero di odiare quelli che non la pensano come loro? perche’ preoccuparsi di non dare motivi per odiare? preoccupiamoci di rendere inoffensivi questi esaltati.

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      1. giux

        non puoi dividire così le cose in bianco e nero. Queste iniziative provocano, ed estremizzano. Saranno poi i giovani omosessuali che vivono in famiglie cattoliche a pagare il conto.
        Così la Benetton fa scandalo… finisce sulla bocca di tutti.. e probabilmente da una risposta al calo delle vendite e migliaia di ragazzini/e pagheranno per questo.
        Ti pare giusto?

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          1. giux

            si certo sopratutto questa tua idea gli sarà di grande aiuto quando dovranno subire maltrattamenti e mobbing in famiglia.

          2. Andrea Laforgia

            Caro Giux, una famiglia che ti disprezza e fa “mobbing” per via dei tuoi gusti sessuali merita di essere abbandonata prima possibile. Sarebbe causa di guai, probabilmente, anche il loro figlio fosse eterosessuale.

          3. giux

            Andrea l’omofobia rende irragionevoli… x questo è appunto una fobia.
            Questo significa che una famiglia omofoba potrebbe essere perfetta per crescervi, ammesso di avere l’orientamento sessuale “corretto”.
            Quindi non è così semplice come potrebbe sembrare il ragionamento.
            Io capisco il tuo punto di vista e da un lato lo condivido, ritengo però che esiste il rischio che nell’estremizzare le posizioni ci sia chi può rimetterci.
            Poi io magari da un certo punto di vista sono più estremista di te.. non scendo a patti con nessuno!!! Mi incazzo anche solo x una parola detta sbagliata su questi argomenti.. xò non sono così sicuro come te riguardo questo cartello.. può darsi che mi sbaglio.
            PS cmq anche io all’inizio avrei pensato a tutto fuorché un bacio gay… anche xkè mai immaginerei l’imam e il papa darsi un bacio gay. Gay no.. di pace si!

      2. Caffe

        L’immagine è forte e coinvolge il capo dei cattolici ma non dimentichiamo che la fotografia ferma di un evento un attimo infinitesimo fissando e svelando quei dettagli che rendono un’immagine drammatica o comica, ma che, durante lo svolgimento del fatto immortalato, erano sfuggiti a tutti. Per questo la fotografia è considerata da molti un’arte; con questo, caro Sandro, intendo dire che Benetton ha barato, calcando la mano ha approfittato dell’ l’indubbia forza evocativa dell’immagine che fermando, come dicevo un attimo di infima durata, mostra due leader religiosi apparentemente impegnati in un bacio tra gay, quando invece, nello scambiarsi il bacio, hanno semplicemente equivocato su quale guancia stamparlo o farselo stampare. Se qualcuno ha letto quello che indegnamente scrivo su questo sito avrà capito che ho tendenze decisamente anticlericali, eppure quella fotografia mi sembra operazione di cattivo gusto e cinicamente messa in atto calcolando la risonanza che avrebbe avuto, dati i personaggi protagonisti; hanno sbagliato i conti, le reazioni sono state più veementi del previsto e Benetton ha dovuto fare retromarcia. Quanto alle reazioni di fanatici ed esaltati, queste mi lasciano indifferente: questi microcefali sproloquiano anche senza dargliene un motivo, adesso che ne hanno uno si accomodino, io continuerò ad impipparmene beatamente ma perché offendere, per una campagna pubblicitaria, chi crede sinceramente?

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        1. Sandro Storri

          caro Caffe, se lo vuoi sapere a me questa fotografia non piace, come non mi sono piaciute molte delle foto delle campagne Benetton precedenti, anche se si trattava di foto “blasonate” e firmate Oliviero Toscani.

          Questa foto NON MI PIACE.

          non e’ questo il punto. il punto e’ che si deve avere la liberta di dire “non mi piace” come la liberta di dire “mi piace”. Il tutto riconducibile al sano principio di libera scelta.

          Cio’ che io sostengo non e’ “la foto e’ bella allora non rimuovetela”. Piuttosto sostengo “a mio parere la foto non e’ bella e di valore ma e’ importante che tutti la vedano ed ognuno la valuti secondo il proprio gusto” senza che un prete venga ad impormi la sua censura da quattro soldi.

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          1. Caffe

            Infatti non ho parlato di censura, ma di buon gusto e rispetto per il prossimo, le reazioni di fanatici e preti mi lasciano indifferente, ma solo i deficienti dicono e fanno sempre e comunque quello che gli passa per la capa, tutti, crescendo imparano ad auto censurarsi, perché Benetton no?

        2. Andrea Laforgia

          quella fotografia mi sembra operazione di cattivo gusto e cinicamente messa in atto calcolando la risonanza che avrebbe avuto, dati i personaggi protagonisti

          Si chiama “provocazione”, e Benetton non è nuovo. Le provocazioni servono, anche quando vengono ritirate, come in questo caso. Servono, se non altro, a tastare il polso della società. Benettono non ha sbagliato i conti e probabilmente aveva messo già in conto di dover fare un passo indietro. Le “reazioni veementi” dimostrano che la pressione dei cattolici in questo paese è ancora troppo alta.

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    2. Gianfranco Giampietro

      Dal punto di vista puramente commerciale non sono provocazioni inutili… la prima regola della pubblicità è far parlare di sè, non ha importanza se bene o male… scommetto che chi ha ideato la cosa aveva già calcolato che questa pubblicità l’avrebbero immediatamente fatta scomparire, ma intanto se ne parlerà per un bel pò… inoltre la Benetton così fa una figura anticonformista di chi non si preoccupa di provocare persino il Papa… questo attira automaticamente la simpatia dei giovani, che per loro stessa natura sono sempre anticonformisti. Certo non avranno la gratitudine dei cattolici tradizionalisti, che però non appartengono quasi mai ad una generazione di tipo “giovane” e quindi commercialmente appetibile… insomma è tutto ben calcolato. Certo non condivido molto, anche a me sembra una provocazione un pò esagerata, considerando i soggetti chiamati in causa… E’ anche un pò relativo in questo caso dire che i cattolici dovrebbero farsi gli affaracci loro… il Papa è un affaraccio loro, e se la sua immagine viene usata per qualcosa che li disturba o li turba, hanno anche un pò il diritto di dissentire… Al contrario, se la pubblicità riguardasse due omosessuali qualunque che si baciano su di un cartellone pubblicitario, allora sarei d’accordo nel dire di farsi gli affaracci loro, e che se la cosa li disturba possono guardare altrove, perchè siamo in un paese libero con la libertà di espressione…

      Voglio dire, se il McDonald’s mettesse una pubblicità con il Dalai Lama che mangia un hamburger e il Dalai Lama fosse vegetariano, questo non colpirebbe la nostra sensibilità, ma magari darebbe fastidio a tutti i buddhisti vegetariani… Anche se sicuramente i buddhisti hanno un senso dell’umorismo molto più elastico. Credo, boh…

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    3. Andrea Laforgia

      Il fatto che i cattolici odino i gay (di motivi non ne hanno neanche uno, e lo dico da eterosessuale) non vuol dire che la società laica debba tollerarlo. Si può provocare: è lecito, consentito, ed anche utile, come in questo caso. Anzi, direi che più i cattolici attaccano i gay e più bisogna rispondere a tono. Si deve provocare. I cattolici, quelli bigotti, integralisti, ultratradizionalisti, devono ricevere un segnale forte: devono capire che la società è scollata dai loro valori. Devono capire che non possono invadere un campo che non è il loro. Finora, l’ingerenza della Chiesa negli affari quotidiani dello Stato è stata troppo rilevante. Queste provocazioni sono pallidissime risposte, in confronto al conculcamento dei valori di uno Stato che deve essere laico, che la Chiesa opera OGNI giorno, a parole e non. L’aggressività dei pontifexi è un riflesso chiaro del lassismo dello Stato nel tenere nei ranghi gli uomini in tonaca nera, porpora, rossa e bianca.

      Rispondi
      1. Caffe

        Andrea, con me sfondi una porta aperta, sono un radicale anticlericale viscerale e considero le gerarchie vaticane non solo una manica di parassiti, ma insieme ai loro manutengoli laici alla Formigoni, un’autentica associazione a delinquere che può contare su una serie di privilegi economici e mediatici grazie all’insipienza, se non complicità, di uno stato italiano imbelle e dei media nostrani sempre pronti a mettersi agli ordini dei potenti. Proprio per questo, ma perché farli passare dalla parte della ragione agli occhi dell’opinione pubblica, con una provocazione tanto stupida quanto gratuita? Poi Benetton non mi risulta che sia un’associazione per i diritti dei gay, annusa l’aria che tira mette a segno questi colpi per puri motivi commerciali, e non è la prima volta, a costo compromettere la causa di coloro che già hanno i loro problemi di discriminazione. Ai preti fanno solo un favore quando succedono queste cose, per smascherarli ci vorrebbe solo informazione; pura onesta informazione, ma questo è il paese di Minzolini, Vespa e Belpietro, stiamo freschi.

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          1. Caffe

            Sono più innocente di Bambi, che Dio lo fulmini! Quando accedo ad un sito od inoltro un post, il computer, che secondo il mio esorcista è posseduto da una tribù di demoni, completa i vari campi dandomi in anteprima quelle password e nick che adopero abitualmente, (naturalmente per accedere al mio conto corrente e per effettuare acquisti o transazioni su internet uso ben altre precauzioni!): è successo che per un commento su questo sito ho digitato la sola C nel campo “sito web”, questa carogna di netbook se lo ricorda puntualmente e me lo ripropone sempre insieme a Caffe, e stavolta, ci ho cliccato sopra; non lo raccontate ai miei nipotini, loro già mi considerano rincoglionito per il solo fatto di essere l’unico interista in famiglia.

          2. admin

            Opto dunque per un mistype derivante dai meccanismi di completamento delle form offerte dai diversi browser… Ammendo immediatamente. 😀

        1. Andrea Laforgia

          perché farli passare dalla parte della ragione agli occhi dell’opinione pubblica

          E’ l’esatto opposto: non li si fa passare dalla parte della ragione, si sottolinea il loro bigottismo, la loro chiusura mentale. Chi provoca SA di provocare. Lo fa in maniera mirata, si attende certe reazioni. E’ tutto calcolato. Quelli di Greenpeace, che si aggrappano su una torre, per appenderci lo striscione, lo sanno benissimo che prima o poi arriveranno i carabinieri. La provocazione ha da sempre il ruolo di smuovere le coscienze. E così pure Benetton, che ha avuto questo stile provocatorio da sempre. Non vedo in che modo, la causa di chi è già discriminato, verrebbe aggravata. Anzi, quel cartellone incoraggia provocatoriamente all’accettazione. Smettiamola anche col bigottismo laico: è una foto genuinamente provocatoria e persino simpatica.

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          1. Caffe

            Andrea, noi radicali siamo quelli della pompa di bicicletta per l’aborto, dell’obiezione di coscienza, quelli che denunciano i poliziotti che non intervengono arrestandoci alle nostre manifestazioni di disobbedienza civile; quelle provocazioni in nome dei diritti civili, fatte rischiando, e scontando la galera, sono una cosa, la cosa messa su dai Benetton, lo dico con il massimo di rispetto per la tua opinione, è solo un’emerita stronzata!

          2. Andrea Laforgia

            Benetton, se è per questo, mette in gioco il suo marchio. E non è poco giocarsi l’immagine. Tu sei libero di pensare che sia una stronzata, ma quando si afferma che qualcosa è una stronzata, bisogna anche spiegare perché. Non mi sembra tu l’abbia fatto. Secondo me non lo è. E non lo è per i motivi che ho esposto. Anzi, incoraggio chi può farlo, anche in termini economici, ad aumentare il numero di proteste di questo tipo. E’ bene che i cattolici più integralisti sappiano che la società laica non ha paura di esprimere una sorta di ribellione al dominio dei preti. Non ci dimentichiamo che il Vaticano ha questo paese in pugno.

          3. Caffe

            Caro Andrea, penso di aver spiegato nei precedenti interventi perché a me l’operazione Benetton sembra una “stronzata”; proverò per amor di discussione a sottoporti qualche altro argomento: protesta, tu usi questo sostantivo a sproposito; protesta de che? L’iniziativa, Benetton non avviene per reazione a qualche azione altrui, è del tutto proditoria, gratuita e stupida perché offre su un vassoio d’argento, utili frecce ai cornacchioni vaticani e danneggia obiettivamente parlando, la causa dei gay, punto, poi se vuoi la guerra permanente dei puri e duri gongola pure, ti ricordo che nelle guerre si adottano strategie e tattiche, caricare sempre e comunque a testa bassa è, consentimelo, una emerita (con rispetto per Babini) stronzata.

  3. Francesco t

    Comunque io sto tornando a casa dopo vari giorni dal mio ragazzo a milani , e sto cartellone era in centro in bella vista . Tolto sti cazzi . Che poi la frase unhate associata a un bacio tipico di fratellanza che c entra con i gay? Anche in russia si fa cosi quando ci si saluta .

    Rispondi
    1. Caffe

      In Russia, appunto, non mi risulta che il bacio in bocca sia universalmente riconosciuto come tipico della fratellanza umana; dai più è percepito come rivelatore di un certo tipo di intimità; sticazzi anche per me, ma non far finta di nulla; si può essere ipocriti anche se si è dalla parte giusta della barricata.

      Rispondi
      1. francesco t

        io giuro, quando ho visto il manifesto l ultiima cosa che ho pensato è che avesse a che fare con i gay.
        io pensavo fosse un bacio di saluto (tipico in alcune società) e associato alla frase unhate e mostrando due rappresentati di religioni diverse, pensavo avesse un ottimo significato di non odio .

        poi ho scoperto recentemente che è un fotomontaggio. il che mi dispiace perchè il significato che ci avevo visto io era davvero bello, e così invece lo ha perso quasi tutto.

        mi dispiace ancora di più il fatto che pontifex (cioè volpe) abbia avuto modo di ricamarci sopra una delle solite cazzate da cozza ubriaca , grazie a tutto ciò.
        obama si pronuncia (giustamente) contrario a un abuso commerciale di persone ritratte in atti mai compiuti, e volpe associa ciò al ribrezzo per i gay da parte di obama (inesistente).

        vabbè che volpe potrebbe sparare cazzate simili anche per le piccolezze più assolute, però eccheccazzo.

        Rispondi
    1. admin

      Ma solo io leggo nelle parole di “don rino” una nuova mazzata sulla testa dei Pontifessi? Quando scrive: l’intelligenza è un dono raro oggi,infatti il demonio conoscendo la debolezza dei credenti e l’ignoranza e soprattutto la mancanza di scaltrezza degli stessi fa buon gioco sembra rivolgersi proprio agli amici Pontifessi ed alla loro selezionatissima e ristrettissima schiera di fedeli dediti al “magistero” (quello minuscolo, in ogni senso).
      Rincara la dose: il silenzio e l’indifferenza davanti ad ogni provocazione provoca la rabbia e soprattutto la delusione di chi provoca sapendo di ottenere il fine per cui realizza certe cose,chi fa questo conosce molto bene l’incapacità dei credenti e ne approfitta. Qui sembra addirittura confermare la tesi di alcuni amici che mi hanno sempre consigliato di non dare risalto alle stupidate degli amici Pontifessi, convinti come “don rino” che il silenzio sia la miglior cura per far scomparire il loro sito dalla Rete…
      Chiarisce il concetto: Se vi accontentate di fare i piagnoni su queste pagine,bon per voi,ma non otterrete mai nulla dei nobili fini che vi prefiggete,anzi solo e sempre il contrario … Ecco, anche “don rino” si è accorto che il buon Brunello è un gran piagnone… Sempre pronto a piagniucolare come gli infanti quando si evidenzia il suo errore. Scaltro come una colomba, innocente come una serpe! 😀

      date paglia al demonio perchè vinca sempre sulla stupidità di molti pseudo-credenti e crociati del nulla. Qui “don rino” sembra rivolgersi proprio agli amici Pontifessi ed alla loro pseudoreligione fintocrociata… 😆

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