Cosucce leggermente imbarazzanti per i PontifeSSi…

Quella religione oggi chiamata cristiana, era già nota agli antichi, con la medesima sostanza, pur se non con lo stesso nome.

San Agostino

Mentre dai Nostri permane il silenzio, seppur sia un silenzio molto strano come fatto notare, e mentre si continuino a pubblicare sul Nostro Sito non Secolarizzato preferito agiografie e testi dal lieve gusto anti-risorgimentale e altri filo-lefebvriani, cresce il desiderio in alcuni poveri nostalgici, me compreso, che prim’o poi gli articolisti da tempo assenti (Babini, Volpasten, Kalimeren…) tornino. O che perlomeno si trovino dei degni sostituti.

Al che mi si accese una lampadina: e se per stimolare un pochettino i Nostri li si mettesse in imbarazzo? O perlomeno gli si dia motivo per scrivere qualche articolo di replica alla loro maniera?

Ebbene, dopo una breve ricerca, trovai le informazioni adatte per fare ciò. Di seguito metterò una breve lista di queste. Post Scriptum: nel caso, si prega di segnalare eventuali errori, thanks… 😉

 

  • La storia della Creazione ex Nihilo non si basa su niente fuori che sulla speculazione filosofica dei primi apologeti. Leggendo infatti i primi passi della Genesi risulta infatti tutt’altro: In principio creò il Cielo e la Terra. La terra era informe e vuota e le tenebre erano sulla superficie dell’abisso, e lo spirito di Dio aleggiava sopra le acque. Genesi 1,1-2 (ebr.: Bərē’šît bārā’ Ĕlōhîm ēt haššāmayim wə ēt ārεṣ. Wə hā’ārεṣ hāyətāh tōhû wā bōhû wə ḥōšek ‘al-pənê təhôm… wə rûªḥ Ĕlōhîm məraḥepet ‘al-pənê hammāyim.) Anzitutto notiamo l’elemento delle Acque, e la Martini aggiunge un curioso dettaglio “La voce ebrea”cielo” significa luogo dove sono le acque” (Gen. 1,8) La creazione del cielo avvenne col “separare le acque dalle acque” [Genesi 1,6] ponendo in mezzo il firmamento. Ancor più preciso è il brano successivo: Dio “separò le acque che sono sotto il firmamento, dalle acque che sono sopra il firmamento” [Genesi 1,7]. Faccio notare inoltre che il Termine Ebraico Tehom altresì detto Themoth rieccheggia il Babilonese Tiamat, con il mito della acque divise basato su archetipo Sumero. La cosa è tanto più sospetta se si considera che il passo in greco è: En Arkhe o Theos epoien ton uranon kai ten ghe, reso in latino con In principio fecit deum caelum et terram: Fecit, non creavit. Così come epoien non è egignen. In entrambi casi implica la trasformazione. O almeno così risulta dalla Vetus Latina e dalla Dei Settanta. (fonte, fonte, fonte)
  • I Profeti Biblici hanno una fama immeritata, dacché molte furono le profezie non avveratesi. Per citarne qualcuna: Isaia predice la fine di Damasco e di Babilonia, il Prosciugamento del Nilo e, nonostante quest’ultima, un’inverosimile alleanza tra Assiria, Egitto ed Israele nonché un ancor più improbabile conversione all’ebraismo delle Terre del Nilo, prosciugato. Da notare che è a lui che si ascrive la descrizione dell’angelo caduto,  invero la succitata profezia si riferisce alla presunta, e sperata, caduta della “vera” Stella del Mattino: il re di Babilonia. Geremia addirittura redarguisce gli scribi di aver redatto leggi false e si accoda al predecessore riguardo la Mezzaluna Fertile, preannunciando un’espansione inverosimile dell’ebraismo. Strano l’episodio in cui afferma che Nabucodonosor avrebbe punito Israele, cose che quando avvenne gli suscitò scandalo e predice a questo divini castighi. Ezechiele è un altro con problemi di convivenza, difatti preannuncia la conquista di Tiro da parte del già citato re, mentre questa cadde solo sotto Alessandro Magno. E’ a lui che si ascrive la seconda descrizione del Maligno mentre invece stava solo tuonando contro Tiro (28,10). Esdra addirittura cambia la linea generale è invoca la conversione di Ciro, che dal canto suo strinse la mano alla statua a Marduk, non a Yavhé. Paolo arriva a contraddire addirittura il suo conversore vaticinando la fine dei tempi per non si sa quando mentre lo stesso Messia l’aveva vaticinata per un tempo entro il quale sarebbero dovuti essere ancora vivi i suoi della sua generazione. (fonte)
  • la Storia della Genesi non è roba propriamente ebraica: troviamo infatti la prima anticipazione della storia della prima coppia  nel Mito Sumero di Enti e Ninti. Ove la storia della costola ha un senso perchè in quella lingua i termini per costola e vita sono pressoché identici. Idem per il mito assiro-babilonese di Adapa che tratta di un inganno che fa perdere l’immortalità (nella Genesi in realtà si parla dell’inizio del lavoro come sistema di sostentamento, ma fattualmente non c’è neanche troppa differenza) vi è inoltre storia del serpente ladro di immortalità è comune anche alla tradizione mazdeista. Tra le altre cose, da fonti non canoniche ritroviamo la scomoda figura di Lilith, cioè la mesopotamica Lilitu, a complicare le cose. (fonte, fonte, fonte, fonte + Le più antiche storie del mondo, Theodor H. Gaster)
  • Il mito del combattimento col Leviatano di Yavèh la ritroviamo già nel Cananeo Ciclo di Ba’al, ove si scontra contro Yam. Il primo lo ritroviamo sia nel babilonese Labbu (da notare come il secondo nome del Leviatano sia Lahab) e nell’Ittita Illuyanka, contraposti rispettivamente da Tishpak e Teshub, déi del cielo, mentre qui verrà sconfitto da Ba’al, re degli déi. Guardacaso. Guardacaso inoltre faccio notare che nei testi di Ebla Yam viene chiamato Yaw. Volendo andare più indietro, il mito risale già all’Enuma Elish. (fonte, fonte, fonte, fonte +Le più antiche storie del mondo, Theodor H, Gaster)
  • Nei vangeli vi sono strani dettagli d’onomastica, a cominciare da Tommaso. Questo infatti in aramaico significa Gemello e dal canto suo sappiamo dall’antico Vangelo di Tommaso, datato molto prima dei canonici, che non potrebbe essere altrimenti: dato che lì egli è addirittura chiamato Didimo, gemello, già nella prefazione. Altrettanto strano è il caso di Barabba. Questi infatti risulta Bar-Abba cioè figlio del padre, che in alcune versioni risulta Bar-Abban, cioè figlio del Nostro padre ➡ Dio, cosa resa ancor più curiosa dal nome è che nel Vangelo di Matteo risulterebbe un Iesuos antecedente. facendo due conti quindi risulta che il Ladrone è Gesù figlio del Padre. Un alias di tipo Yom-Kippuriano? (fonte, fonte, fonte)
  • L’immagine del crocifisso è piuttosto tarda (V secolo circa) e risale a miti diversi di matrice astrale più o meno evidente. Non per niente Enciclopedia Cattolica scrive in proposito: “È probabile, seppure non ne abbiamo evidenza storica, che i proto-cristiani usassero la croce per distinguersi dai pagani. Questi ultimi li chiamavano «adoratori della croce», ed aggiungevano «adorano ciò che meritano». Apologisti come Tertulliano e Minucio Felice replicavano che gli stessi persecutori adorassero oggetti cruciformi”. Non per niente Minucio Felice ci informa, quasi sbadatamente, che i romani adorassero croci con un uomo sopra. A ciò s’aggiunga che Giulio Firmico Materno, astrologo cristiano, scrisse a sua volta: “laonde il legno della croce sostiene la macchina del cielo”, cosa che lascia adito a dubbi qualora si considerasse che Ignazio da Antiochia e Gregorio da Elvira asserissero entrambi la crocifissione su un’albero del Messia. Una cosa invero molto simile alla fine dell’Odino germanico… (fonte, fonte)
  • Il Yavé ebraico ha origini tutt’altro che monoteiste. Se si accetta la filiazione del Popolo Eletto con gli Hapiru, la cosa risulta più chiara: difatti dai territori dell’Asia Minore il nome del dio risulta tutt’altro che sconosciuto: dallo Jah egizio (caratterialmente assimilabile al suo antesignano Hyksos Seth o al Siriaco Ba’al Zephon), al Yehouah dell’età del ferro, al Yeho Ebla-Ugaritico. Il primo ha a sua volta una variante in Egitto. Da notare che nei primi casi questo viene citato come consorte di Asherah, a sua volta già consorte di Ba’al in Siria. Altresì curioso è il passo del Deuteronomio 32,8-9 ove questa divinità viene sottoposta a Elyon, cioè all’El fenicio e simili. (fonte, fonte, fonte)
  • I nomi degli evangelisti non sono ricollegabili ai loro presunti vangeli. In proposito Enciclopedia Cattolica scrive: “i titoli dei vangeli odierni non possano essere affatto ricollegabili agli evangelisti ai quali sono stati fatti inerire“. A ciò s’aggiunge che Papia e Policarpo, a loro detta contemporanei degli evangelisti, scrissero che essi redassero “per sentito dire e non in ordine” raccogliendo testimonianze di terza mano. Evidentemente questi presero dalle innumerevoli versioni di cui ci informa Origene, cosa corroborata da Ireneo che disse, tra le altre cose, che le versioni oggi definite canoniche furono scelte per contrastare le diverse eresie che a quanto apre già costituivano un problema non da poco a già cent’anni di distanza. A ciò s’aggiunga il problema delle manipolazioni cui sotto, di cui fornirò qualche breve elemento: anzitutto nei codici originali ci mancano certe parti importanti dei canonici, più il cosiddetto Comma della prima lettera di Giovanni (5,7-8) oggi messo solo tra parentesi. Il passaggio di Giovanni 8,1-11 è ignoto fino ai tempi di Agostino, ed è incluso in Luca in alcune versioni più antiche. Lione cita due passi degli Atti oggi assenti e mette in bocca a Papia parola dell’Apocrifo di Baruch. Non per niente già Celso diceva: “I cristiani, come degli ebbri che, presi dai fumi della sbornia, si fanno del male da soli, hanno corrotto i vangeli originarii onde poter controbattere le obiezioni” E seguiva su questa linea Trifone: “Ma il cristo, se invero è mai nato ed esistito in qualche luogo, è ignoto, e non conosce neppure sé stesso […] E voi, accettando una favola senza senso, vi inventate un cristo a vostro uso.” (fonte, fonte, fonte)
  • Sempre a proposito di Yavé, esso risulta parecchio strano e tutt’altro che comprensivo, perlomeno nell’Antico Testamento: Come il dio della peste babilonese Nergal, Yahvé è un leggermente schizofrenico, cambiando umore una volta sì e l’altra pure: Exd. 32.14; Deut. 32.39; 1 Re 15.11, 2 Re 24.16; 1 Chr. 21.15; Ger. 15.6, 18.8, 26.3-19, 42.10; Amos 7.3-6. È un dio aguzzino e ricattatore, come vediamo ad esempio emblematico al 28.15 del Deuteronomio; è addirittura un dio che giura, come accade in Exd. 17.14-16, Isa. 49.13 e 51.14, Nmr. 32.10 ed Amos 6.8, ove giura nientemeno che sulla propria anima(e deve pur averla, a giudicare da Zaccaria 11.8). Inoltre è un dalla strana concezione di prova, ove quasi si mischia con lo scherzo, a giudicare dalla vicenda del Peccato originale (vedasi anche Deut. 13.4, 2 Chr. 32.31, Gen. 18.20-21, 1.5 e 22.2-13).
    E’ un tipo alquanto incoerente come dimostra in più d’un’occasione: vedasi Nah. 1.2 e Isa. 27.4; Deut. 15.4 e 15.11 (spettacolare); Exd. 34.1-4; 4 Re 22.20 e 2 Chr. 35.23-24; Nmr. 20ss (sublime); Ger. 34.4 e 52.10-11.
    Inoltre, Yahvéh mente e istiga alla menzogna in svariate occasioni (4 Re 8.10, Ger. 20.7, Eze. 14.9, 2 Chr. 8-10 e 18.18ss, per citarne alcune), da notare poi, come fatto notare con i Profeti, che è un dio piuttosto fallibile, o che, stando a questi, è parecchio restio a prendere stabili decisioni. Si tratta, alfine, di un dio di cui si può ridere non meno di quelli adorati dai pagani: in passi come ad es. Exd. 21.28 e 22.2, Deut. 23.14 o Sal. 78.65, si evidenzia una spiccata vena per il comico e l’assurdo talmente generosa, da sembrare quasi provocatoria. (fonte, fonte)
  • Come fatto notare con la citazione iniziale, buona parte dei miracoli e degli eccezionali avvenimenti evangelici erano già ben noti prima del 30a.c.: dal Gesar dei Ling, all’Osiride-Iside (quest’ultima nota per aver resuscitato il primo) egizio, al Mithra Greco-Romano, passando per tutte le versioni mitizzate del Gautama Buddha, già noto anch’esso ai romani. La pretesa secondo cui tutte queste cose sarebbero complotti satanici non la ritengo neanche degna di considerazione tanto più che il suddetto avrebbe dovuto inventarsi anche le feste da cui attinsero i Cristiani. Il che sarebbe ancor più imbarazzante. (fonte)
  • L’Apocalisse di Giovanni è tutt’al più un testo astrologico miratamente camuffato, che non dice né più né meno quello che dicono i New Age. Pur soffermandosi su dettagli apparentemente meno rilevanti. In proposito ricordo l’antinomia PontifeSSa dell’ultima volta che si soffermarono sul tema: http://pontilex.org/2011/09/pennuti-e-riscosse-il-new-age-brutto-e-cattivo/ (fonte, fonte, fonte)
  • I Vangeli sono stati più volte manipolati, come facilmente dimostrabile esaminando una vecchia copia e una nuova. E con essa anche altre parti della Bibbia, in genere per depennare parti non proprio amorevoli o perlomeno per annacquarle. Che io ricordi, esiste solo un caso in cui si sia aggiunto alcun che, ed il caso del Vangelo di Marco: originariamente privo di resurrezione, essa gli venne aggiunta pro tempore. (fonte, fonte, fonte, fonte, fonte)

 

E dopo aver fatto il possibile per incitare i Nostri a scrivere qualcosa di nuovo che non sia la solita pappetta altrui ribadisco l’invito di segnalare eventuali errori e, nel caso, aggiungere qualche altra informazione. 😉 Nell’eventualità non rispondano…. vabbe’: me ne farò una ragione.


Casus dell’articolo: http://pontilex.org/2011/09/cauterizzati/

32 pensieri su “Cosucce leggermente imbarazzanti per i PontifeSSi…

  1. admin

    Non ti preoccupare: Brunello non ci legge (non l’ha mai fatto e riteniamo che ora sia fisicamente impossibilitato a farlo; sai, dal Messico…), Strazione non ci fila neppure di pezza (troppo impegnato con i convegni angolologici in Sardegna… Chi pasce le sue pecorelle in Campagna?) e Kalimeren invece ha ricevuto precise indicazioni dal suo direttore spirituale (quello che è in Sardegna, per capirci) di non leggere il nostro sito. E probabilmente Marco Uras si è stancato di mandare i nostri articoli alla loro attenzione (sotto forma di documenti PDF).

    Tranquillo, non ci leggono, quindi non risponderanno mai a questo tuo articolo. 😆

    Trascuro volontariamente il Gladiatore-coniglio/Affus/Rosy… Speriamo che il suo delirio risulta indigesto pure agli amici Pontifessi.

    Rispondi
    1. marco uras

      come scusa??….no admin ti garantisco che non mi ho mai preso la briga di fare ciò che pensi semplicemente per un motivo primo che non i importa, secondo non avrei avuto ne la pazienza ne la voglia mi sarei stancato a priori. ajò certe volte fate proprio ridereeeee

      Rispondi
      1. Oscar Wilde

        no admin ti garantisco che non mi ho mai preso la briga di fare ciò che pensi…..ajò certe volte fate proprio ridereeeee
        Il tuo italiano fa ridere!!
        Porca miseria!! ce la fate a non STUPRARE l’italiano non dico in un articolo, ma almeno in una frase intera!? Ce la fate!??!
        La terza media l’avete presa?! e come? Trovata nelle patatine Pai!? A scrivere certe str**** mi vergognerei come un ladro! non so come riusciate a convivere con voi stessi dopo ‘ste figure di merda!
        Mi fate venire in mente la barzelletta del ciclista che, dopo aver vinto una gara, risponde alla telecamera dei giornalisti salutando la mamma a casa:
        “ciao mamma HO CONTENTO di essere arrivato UNO!” 😀 😀

        Secondo: il post dell’admin era una provocazione alla quale hai abboccato come un PAGANELLO
        (da wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Gobius_paganellus#Pesca): “abbocca voracemente alle esche”, proprio come hai fatto tu ora!

        ciao Urcas e ripassati i verbi ausiliari che ne hai bisogno!

        Rispondi
      2. admin

        Uras io ho ipotizzato fossi tu l’informatore segreto che inviava le copie dei nostri articoli a Karletten e Volpastren. Sicuramente conta più la tua parola… Grazie della tua risposta 😀

        Rispondi
          1. admin

            Anche io non ne capisco il senso… Chiedi il senso di questa pratica perversa ai tuoi amici pontifessi: sono loro che si scambiavano PDF con le pagine del nostro sito… Tu che sei ben introdotto nelle elevate cerchie Pontifesse, poni questo quesito sicuro della risposta che prontamente ti verrà fornita. Domanda loro se usano ancora scambiarsi PDF con le pagine del nostro piccolo (e modesto) sito che ha superato tutte le loro risate… 😀

          2. admin

            Beh sei tra i pochi che ancora commenta su quel delizioso sito… 😀 Sicuramente hai con loro un rapporto privilegiato. 😆

          3. admin

            Uras non hanno ancora pubblicato il santo del giorno… puoi intervenire e ricordare ai nostri dirimpettai che oggi è il 21 settembre? 😆

          4. admin

            Grazie Urcas… è bastato suggerirti di far aggiornare il sito Pontifesso e… come per magia è comparso un aggiornamento… 21 settembre, san Matteo. 😆

      3. Caffe

        “semplicemente per un motivo primo che non i importa, secondo non avrei avuto ne la pazienza ne la voglia”
        Uras, sei meglio di san Gennaro, nel giro di qualche sgrammaticatissima sillaba messa insieme sotto l’effetto di qualche buon bicchiere di cannonau, i motivi passano da uno a due: i miracoli non li fanno solo i santi allora, anche noi, nel nostro piccolo….

        Rispondi
    1. pao

      Urcas: come ti facciamo ridere?? E tu sei qui a ridere? Ma non sai che ridere é un peccato particolarmente grave per un apologeta pontifeSSo? Se ti becca Nosf.. ehm Stanzone ti brucia sulla piazza principale!
      Eppoi ti ricordo che sei qui per salvare le nostre animucce sataniche. Fila subito a dirci il rosario..

      PS:per l´admin meglio due o tre in ginocchio sui sassi..é proprio, proprio malefiken!!! ):D

      Rispondi
      1. marco uras

        admin io non mi scandalizzo affatto non mi importa nulla………..caffe ma perché non la pianti e ti comporti civilmente ogni tanto nei mie confronti dato che non hai motivo

        Rispondi
          1. Oscar Wilde

            Se allora non è il pudore a frenare le tue parole, cosa rende incomprensibili i concetti che esprimi?

            ve l’ho dimostrato prima: è la mancanza di una istruzione da scuola media inferiore.

            Urcas non ti scandalizzi?io al tuo posto lo farei.
            Se parli come scrivi è un miracolo che la gente non ti prenda in giro ogni volta che apri bocca.
            Hai scritto “non mi ho mai preso la briga di….”, se non ti vuoi scandalizzare per questo…non so per cosa.
            Se non fosse che sono per la libertà di parola e odio le censure, ti toglierei la possibilità di parlare e di scrivere finchè non passi l’esame di italiano di terza media.
            Ma mica per odio nei tuoi confronti ci mancherebbe, solo per rispetto della lingua italiana che oramai viene violata in continuazione.
            Davvero: è uno scempio che non riesco a tollerare. 😀

        1. Caffe

          Civilmente, per te è una grossa parola, visto che ne ignori il significato, per quanto riguarda le mie motivazioni, cosa c’è di meglio che spernacchiare un cretino che non ha nulla da dire e lo dice pure male?

          Rispondi
  2. Uffa

    Ehmmmm… Seth era una divinità EGIZIA, non Hyksos 😉 tra l’altro era una delle divinità più antiche del pantheon egizio e le sue caratteristiche assai feroci rimandano ad un’epoca molto remota, ben prima dell’avvento di NarMer/Menes e dell’Unione delle Due Terre, in cui probabilmente il Faraone veniva ucciso ritualmente allo scadere di un certo numero di anni e il trono veniva affidato ad un suo successore, incoronato dal dio Heru (Horus) 🙂

    Rispondi
      1. Uffa

        Fu scelto come divinità dinastica dagli Hyksos per umiliare ulteriormente gli egizi sottoposti alla loro dominazione, anche se per essere corretti il vero ‘nume tutelare’ dei dominatori Hyksos fu non tanto Seth (malvagio ma nemmeno troppo, un po’ per il suo passato e un po’ perchè fino alle ultime dinastie compare sulla Barca di Ra nelle ore notturne per difenderla dai mostri del caos) quanto Apophis, la vera incarnazione del male secondo la mitologia egizia. Più di un usurpatore Hyksos scelse nel secondo nome un riferimento ad Apophis, o addirittura in un caso lo scelse come nome di intronizzazione.

        Rispondi
          1. Oscar Wilde

            Già me lo immagino il film:

            “pao Vs Chutluh & CO.”

            lo andrei a vedere un film così.

            PS. Anche se va detto, per i mostri del caos non ci sarebbero speranze… 😀

          2. pao

            Oscar:non mi conosci ..:D…come non mi conosciiii …Io sono il Mostro del Chaos + temuto nella Terra della birra Lutero!
            Seth si strapperebbe i capelli (o i peli) dalla disperazione! ):D

            Uffa:siamo creative ed incomprese..come direbbe Calim..ehm Cidippino “massima solidarietá! NO PREVALEBUNT!” ):D

          3. Uffa

            E’ gia impegnato con casa mia, anche se è una lotta impari 😀 Con due disordinati cronici come me e il mio legittimo consorte ha il suo bel daffare, povero Seth! :lol

            Ah, oggi andavo di fretta e ho dimenticato la cosa più importante: per chi volesse approfondire, oltre alla solita Wikipedia, consiglio di leggere ‘La teologia egizia’ di Boris de Rachelwiltz (spero di averlo scritto bene, eheheh), ‘Storia dell’antico egitto’ di Nicholas Grimauld, uno qualsiasi tra i libri di egittologia di Franco Cimmino, oltre a buttare un occhio a Christian Jacq (non il romanzo di Ramses II o ‘Il Faraone nero’ che sono, appunto, solo romanzi) e anche ad una interessante appendice su Seth trovata in uno dei libri più recenti di Robert Bauval. A prescindere dal fatto che le sue opinioni sulla costruzione delle Piramidi possono essere condivisibili oppure no, questa piccola appendice di una scarsa decina di pagine è estremamente interessante. Quando farò ordine nella mia libreria e soprattutto quando mi troverò a casa vi darò il titolo esatto 🙂

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