Ciao, Vittorio, uomo di verità.

In molti conoscevano Vittorio Arrigoni. Forse ancora troppo pochi, visto l’importanza di ciò che lui aveva da dire. Lui era la testimonianza vivente e parlante dei soprusi che quotidianamente avvenivano (e avvengono, e avverranno…) nella striscia di Gaza ai danni della popolazione palestinese.

Sì, perchè lui lì ci viveva. Da anni aveva sposato la causa, scegliendo di stare in mezzo ai civili (che, come lui ci teneva a sottolineare, “sono allo stremo delle forze”) e di aiutarli seguendo i medici nelle azioni più pericolose, facendo da scudo umano per proteggere le ambulanze con dentro i feriti dagli spari dell’esercito israeliano, donando sangue, facendo iniezioni perfino.

Un giovane uomo che aveva fra le mani le armi più potenti in assoluto, la verità e l’onestà.

Sì, perchè proprio per questo è stato ucciso Vittorio. Perchè sapeva, vedeva, e diceva troppe cose giuste.
In questo mondo marcio e corrotto purtroppo il candore delle idee, la forza della giustizia, la cruda violenza della verità terrorizzano i potenti e annoiano i comuni mortali.

Meglio girarsi dall’altra parte e guardarsi una bella puntata del Grande Fratello, che i problemi della “casa” sono molto più interessanti di un uomo che ha lottato con la sua parola e ha donato la sua giovane, brillante e valorosa vita per un ideale vero.

Dormi, mondo, dormi… Non sprecarti a far fatica per il giusto… Non vedi poi che fine si fa? Meglio imparare a nuotare nel liquame piuttosto che faticare per stappare la fogna, no?

Il suo blog [ADMIN: ho cambiato la URL]

Uno dei suoi video più noti: Gaza risponde a Roberto Saviano

22 pensieri su “Ciao, Vittorio, uomo di verità.

  1. admin

    Grazie Aisha. L’argomento è molto interessante e ricco… Vittorio ha fatto scelte radicali, difficili, profonde. Scelte che in pochi avrebbero il coraggio di affrontare.
    Non ho voglia di beatificarlo o di condannarlo. In questo momento ho solo voglia di pregare per lui, affinchè Dio (chiamato in qualunque modo si voglia) abbia cura di lui.

    Affronteremo ancora l’argomento: mi permetto di osservare fin da subiito che Vittorio era nel mirino dei militari israeliani, degli estremisti di destra americani e di chissà chi altri… Ma pur avendo tutti questi nemici la sua morte è dipesa dagli estremisti. Estremisti che -come sempre- godono dello scontro, proliferano nella continua radicalizzazione del confronto. Estremisti che non tollerano il diverso. Vogliamo parlare della Fallaci e della devastazione che produce nella nostra cultura?

    Riflettiamo sulle sciagure dell’estremismo piuttosto che condannare aprioristicamente le popolazioni o le religioni!

    Vittorio, may God bless you!

    Rispondi
    1. Aisha Autore articolo

      Nooo, admin, alla storia degli estremisti non ci crede proprio un fischio di nessuno, credimi… E’ falso. La verità sta Altrove. Se Dio vorrà, un giorno salterà fuori. O magari è già saltata fuori, solo che la gente continua a girarsi dall’altra parte…

      Rispondi
        1. Aisha Autore articolo

          Sì, i “fondamentalisti islamici” non avevano alcun interesse ad uccidere il ragazzo, nessuno conosce questo famigerato gruppo qaedista e inoltre, come tu giustamente hai sottolineato, erano altri che lo avevano minacciato. Fate vobis.

          Rispondi
          1. admin

            Aisha purtroppo non sono completamente a mio agio nell’affrontare questo argomento. Ma ti propongo una lettura.

            http://invisiblearabs.com/?p=3096

            Io trovo condivisibile quanto riporta questo post. I Tradizionalisti nostrani ed i Salafiti (con la loro interpretazione letterale) non sono tanto dissimili. Ad esempio sono similmente intolleranti.

            Nel passato dell’Italia ci sono grandi stragi, compiute da persone di destra e di sinistra. Certamente dobbiamo perseguire i mandanti occulti di queste stragi. Ma non dobbiamo dimenticare di condannare chi si è prestato a compiere queste stragi.

            E’ probabile che qualche spintarella sia arrivata ai Salafiti da parte di qualche servizio segreto. Ma è innegabile che la mano sporca di sangue è quella dei Salafiti. Ci sarà tempo per parlare del mandante occulto o di chi trae il maggior profitto dalla morte di Vik. Non dimentichiamo però che la mano insanguinata sembra essere quella dei Salafiti.

          2. Aisha

            Non nego che gli intolleranti, gli ingiusti e i razzisti siano anche tra di noi. Però la morte di Vittorio no, non c’entra affatto nè con i musulmani nè con chi si dichiara tale. Perfino ai cosiddetti “salafiti” (sui quali ci sarebbe però tanto da specificare, magari più tardi lo farò se Dio vuole) Arrigoni tornava comodo. Non avevano nel modo più assoluto motivi per ucciderlo. Anzi, l’esatto contrario. Lo dicono i fatti.

          3. federicoB

            Dire che in questo caso la religione non c’entri mi pare un po’ azzardato.
            Che poi nella questione palestinese ci siano degli interessi nascosti non lo si può negare, però da qui a dire che “però la morte di Vittorio no, non c’entra affatto nè con i musulmani nè con chi si dichiara tale”, ce ne passa….

  2. Aisha

    Federico, fidati. Non c’entra proprio un accidente. Vittorio era molto amato dai musulmani, altro che. I primi ad essere fotografati piangenti per lui sono una donna velata ed un altro musulmano. E’ politica, non religione.

    Rispondi
    1. federicoB

      “Vittorio era molto amato dai musulmani”
      Per carità, su questo non discuto, però la vedo come una generalizzazione, secondo me è stato vittima di un’organizzazione criminale che usa la religione e il terrorismo come mezzi politici, aiutati in questo da un religione monoteista che non ammette visioni alternative del mondo (e su questo è uguale al cristianesimo e all’ebraismo)

      Rispondi
      1. Aisha

        Rispondo con un pezzo di Giulietto Chiesa:

        La morte di un eroe del nostro tempo
        di Giulietto Chiesa. La morte di un eroe del nostro tempo, che, sempre di più, avrà bisogno di eroi. Vittorio Arrigoni è stato ucciso perché chi uccide non tollera testimoni. Ma anche perchè la spirale di follia in cui questo mondo sta scivolando richiederà sangue sull’altare dei potenti. Il modo migliore di onorare la sua memoria sarà quello di prepararci a fronteggiare un’ondata di violenza che sarà proporzionale alla gravità della crisi in cui si dibattono i poteri che hanno condotto il pianeta nella tempesta che è già cominciata. Useranno l’inganno per perpetrare le loro violenze. Come in questo caso orribile. Hanno usato la sigla “salafita” perchè si riversasse sul mondo islamico l’esecrazione inevitabile. Ma era un trucco, ovviamente ignobile, per dirottare l’attenzione. Non volevano nessuno scambio di prigionieri. Volevano uccidere Vittorio. Un ragazzo meraviglioso. Coraggioso, pieno di abnegazione, di idee buone. Scriveva “restiamo umani”: era la sua sigla. Niente è stato detto di più aderente alla realtà di cui avremmo bisogno, di fronte alla disumanità che lui ci aveva raccontato: la ferocia dell’assalto contro Gaza, la determinazione di uccidere i civili, di sterminare “gli scarafaggi” che osano esistere in un luogo che Israele ha deciso essere suo. Ma Vittorio è stato ucciso perchè resisteva contro un nemico molto più grande. Dovremo “restare umani” mentre ci assalgono, mentre colpiscono tutti i nostri “territori”, a cominciare dal nostro cervello, dal nostro corpo, dall’acqua che noi siamo, dall’aria che respiriamo, dalla terra a cui siamo ancorati. Il mostro Mercato ha ormai bisogno, per crescere, di annientare la nostra umanità. Fukushima, la crisi finanziaria, la guerra in Libia, la rivolta araba, sono solo i lampi all’orizzonte. Dovremo “restare umani” anche perché, se cedessimo – per rabbia, per angoscia – loro avrebbero già vinto.

        Chiaro come il sole e, come le parole di Vittorio, vero.

        Rispondi
        1. federicoB

          Mah a me pare tutto tranne che chiaro come il sole… Anzi mi pare un discorso basato sul nulla, su insinuazioni, “il mostro mercato” mah…. Niente di concreto o che si avvicini ad un’analisi politica seria (tranne dare la colpa di tutti i mali ad Israele)

          Rispondi
          1. Aisha

            Sul nulla? Ti pare nulla il fatto che gli “estremisti islamici” abbiano negato di aver ucciso Vittorio mentre tutti sanno e sapevano che invece israeliani di estrema destra lo avevano minacciato di morte? C’è bisogno di analizzare politicamente cosa, scusa?

          1. admin

            Beh HAARP è una stazione metereologica dei militari USA in Alaska.
            La leggenda narra che si tratti di uno sturmento usato per controllare il clima. Alcuni addirittura suggeriscono che il terremoto in Giappone dipenda dall’attività di HAARP. Secondo altri si tratta semplicemente di una stazione in cui si svolgono esperimenti evoluti legati alla ionosfera. Esperimenti che coinvolgono l’uso di grandi array di antenne.

          2. federicoB

            Mi son fatto un cultura su wikipedia… HAARP + scie chimiche + teorie del complotto varie… Quanta gente dovrebbe tornare a zappare la terra, attività molto più utile, nobilitante e gratificante!

        2. Holtjar

          Ecco, appunto, ho ricercato un po’ nell’archivio ed ho trovato qualcosa che mi dice che le mie sensazioni di disagio non sono ingiustificate.

          Rispondi
      1. FSMosconi

        Al di la di questo, sia o non sia è comunque difesa con le armi… entrambi si difendono con le armi. Dov’è la differenza con un vera guerra?

        Rispondi
        1. Aisha

          La differenza è che uno si difende con armi sofisticate e con droni e simili, gli altri con sassi… Guerra sì, ma impari… Leggete infopal gente, la verità sta altrove. Se l’ONU ha condannato Israele un motivo c’è.

          Rispondi

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