Proponiamo un premio per il nostro beneamato Carletto, geniale webmaster. Incurante della barbarie di chi gli rompe la scatolina blindata della Telecom[unista], incurante dei danni alla Jaguar, incurante delle mail di insulti, delle telefonate di minaccia, delle lettere anonime, delle violenze ai suoi cani, incurante di tutto e di tutti (ma principalmente di questo sito) propone sulle pagine del suo Pontifex.Roma l’ultima prodezza.
Il nostro eroe propone dunque un lungo ed elaborato articolo che ci richiama il fondamentale ruolo del Demonio all’interno della religione Cattolica (in realtà siamo ben consapevoli del fondamentale ruolo del cattivo di turno in moltissime religioni, ma meglio passare oltre, per ora).
Leggiamo come si conclude l’articolo (che potete leggere qui in versione originale [Link al sito dei pontifessi]):
[Parte dell’articolo è tratto da il “Catechismo della Chiesa Cattolica”].
A questo punto, forti della granitica certezza che si tratti di materiale fresco, andiamo a colpo sicuro con il nostro fidato Google. E già pregustiamo l’inesorabile e scontato risultato: sarà impossibile trovare in qualche altro sito le parole del nostro novello Beato Angelico della parola.Ed invece i risultati proposti da Google ci gettano nello sconforto più profondo. Temiamo di aver smarrito la luce, non ci capacitiamo dello spropositato numero di pagine che riportano le stesse identiche parole del nostro Carletto preferito!
Cerchiamo allora di fare ordine in questa confusione (sicuramente demoniaca).
Una delle pagine scovate da Google appartiene ancora al sito degli amici Pontifessi. Ma trattasi di pagina diversa da quella appena pubblicata. Diversa immagine, diverso titolo, diversa attribuzione. Ma testo perfettamente identico. Potete leggere qui l’altro articolo con lo stesso identico testo. [Link al sito dei pontifessi]
Purtroppo per qualche ragione non meglio individuabile, non viene indicata la data di pubblicazione degli articoli. Quindi mentre è agile datare il primo link proposto (è stato pubblicato questa sera), risulta impossibile associare una data al secondo link. Ma ci viene ancora in soccorso Google.
Infatti il blog di Ester Maria Ledda riporta in toto l’articolo di Carlo. Ed associa la data ipotetica di pubblicazione. Leggete qui:
http://cristianesimocattolico.splinder.com/archive/2010-02?from=14
Quindi il secondo articolo di Carlo sembra essere il primo, in ordine cronologico, dato che sembra risalire al 26 febbraio 2010. Dobbiamo dunque ipotizzare che qualsiasi altra copia dello stesso articolo presente in rete, sia posteriore a questa data.
Ci siamo dovuti purtroppo ricredere perchè confrontando il contenuto dell’articolo con quanto riportato nel sito che indichiamo di seguito, abbiamo potuto facilmente appurare che di tutto quanto riportato a firma di “Carlo Di Pietro”, le uniche frasi vergate di suo pugno sono le seguenti:
Tempo fa, trovandomi a dialogare con il mio fratello di sangue Nicola, ci siamo appunto interrogati sulle colpe di Adamo ed Eva e sulla loro reazione dopo la consapevolezza di quanto era accaduto. Essi, rinunciando apertamente e volontariamente al Paradiso, hanno preferito conoscere quel bene e quel male di cui il serpente decanta la grandezza. Satana, a mio parere, in quel momento non stava mentendo, anzi, i nostri due progenitori, che fino ad allora conoscevano esclusivamente il bene morale e fisico, dopo l’essere scesi a compromesso col corruttore e conquistatore serpente, hanno avuto la possibilità di comprendere anche il male. Ne è immediata testimonianza il fatto che Adamo si rende conto della sua nudità e del suo essere ormai imperfetto. Egli avvertiva disagio:
Tutto il resto del lungo articolo è frutto di citazioni (più o meno correttamente attribuite) e quindi di cut&paste. Risulta facile infatti verificare che, trascurando i virgolettati (attribuiti espressamente ai vari libri della Bibbia), le parti restanti non vengono attribuite (se non saltuariamente) alla vera fonte, cioè al CCC, Catechismo della Chiesa Cattolica.
Risulta curioso a questo punto osservare quanto sia ingannevole l’attribuzione riportata in calce all’articolo. Infatti non pare completamente onesta l’indicazione che “parte” dell’articolo è tratto dal CCC.
Che dire, in sintesi?
L’ultimo articolo è in realtà la metempsicosi di un precedente, identico post, tratto a sua volta da un libro i cui diritti di vendita vanno a Carletto (anche se, a giudicare dal brano riportato, si tratta semplicemente di un mix ben shakerato di Catechismo e Bibbia). Tutto cut&paste? No, non tutto. Il brano riportato è di circa 17kb. La parte vergata da Carlo pesa per circa 800 caratteri, quindi circa per il 4,5%. A voi ogni considerazione.
Al seguente link una versione “online” del Catechismo, dove potete trovare con facilità le frasi usate da Carletto per produrre il suo prodigioso polpettone di Bibbia e Catechismo con un pizzico di erba Carlettina per insaporire il tutto.
http://spiritoevitaeterna.blogspot.com/2008_09_01_archive.html
quando si dice …”pride goes before a fall”!
Carina la foto del diavolo rosso taurino.. ):D..ho appena appreso da un articolo del nostro stoned webfriend
che il comunismo é nato da una seduta spiritica!!!
):D
Credo che l’idea di mandare un TSO dal nostro caro Carletto non sia da escludere a priori… Il confine tra CDP e Fides et Strazio è sempre più labile. Sempre più labile. E questo non è un bene.
mboh…magari l ammaccatura non l ha presa solo la macchina!
ma io non vorrei dire…ma se carlo sostiene DAVVERO la teoria creazionista, cioè la storia di adamo ed eva, si rende conto, vero, che in tal modo siamo TUTTI IMPARENTATI?
quindi si rende conto che staremmo TUTTI facendo dei grossi rapporti incestuosi?
quindi si rende conto che il sostenere la teoria di adamo ed eva vuol dire sostenere che l incesto sia una pratica consona, naturale e anzi l UNICA possibilità dato che siamo tutti imparentati nessuno escluso?
è un ragionamento che mi son sempre fatto.
Ovviamente questo articolo di Carletto (come molti altri) è rimasto vittima dell’incuria di qualche hacker che ha eliminato selettivamente soltanto alcuni articoli… Già già… Molto credibile come scusa.