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The new american way: marijuana is ok.

L’America si sta lentamente avviando verso la strada della legalizzazione della marijuana: in Uruguay presto potrebbe essere approvata una legge che consentirà l’acquisto di una dose massima di 40 grammi di marijuana al mese al costo di un dollaro al grammo mentre anche gli statunitensi ormai sono in gran parte favorevoli alla fine del proibizionismo sulle droghe leggere il cui uso ricreativo è già consentito – dopo una consultazione popolare – in Colorado e nello Stato di Washington.
L’importante istituto di ricerca Gallup ha sondato il parere degli statunitensi su questo tema dal lontano 1969 e nella rilevazione del 2013 emerge che il 58 per cento dell’opinione pubblica è favore della cannabis legale contro il 39 che ancora si oppone. Il sondaggio Gallup conferma una rilevazione dell’istituto Pew Research Center di aprile in cui risultava come gli americani fossero in maggioranza del parere che le droghe leggere dovessero uscire dalla clandestinità.
Nel 1969 solo il 12 per cento era a favore della marijuana legale mentre la gran parte degli americani era contraria (84 per cento): negli anni Settanta questa percentuale è più che raddoppiata arrivando al 28 per cento per mantenersi relativamente stabile sino al 2000. Continua a leggere

Pew Research Center: un americano su cinque non ha legami religiosi

Mentre gli uccrociati dell’associazione cattolica Uccr (Unione Cristiani Cattolici Razionali) sono contenti di far sapere la posizione delle donne cattoliche in materia di contraccezione tramite lo studio di Ethics and Public Policy Center – un istituto finalizzato ad «applicare la tradizione morale giudaico-cristiana a temi critici dell’agenda pubblica» – studi più seri sulla religiosità negli Stati Uniti vengono dall”istituto privato di studi politici, economici e sociali americano “Pew Research Center” che da anni monitora constantemente attraverso ricerche sociali la religiosità negli Usa.

Dall’ultima rilevazione di ottobre emerge come il 20% dei cittadini americani si considera indifferente alla religione ed addirittura a definirsi tale è un cittadino statunitense su tre sotto i trent’anni: la percentuale più elevata nelle rilevazioni del Pew Research Center.
Il numero dei non-religiosi è aumentato del 5% negli ultimi cinque anni ed include anche quei tredici milioni di americani che si dichiarano atei o agnostici.
La maggior parte (88%) di coloro che sono indifferenti alla religione non è in cerca di un altro culto e crede che le organizzazioni religiose siano troppo legate al denaro e troppo coinvolte nella politica.
Nel dettaglio negli ultimi cinque anni sono diminuiti del 5% i protestanti e dell’1% i cattolici mentre sono aumentati del 2% coloro che professano altre fedi non cristiane (attualmente il 6%). Gli atei sono aumentati solo dello 0,8% mentre gli agnostici dell’1,2%: entrambi sono circa il 5,7% degli americani.
Passando dal medio al lungo periodo Pew Research Center rileva che il declino interessa maggiormente i protestanti che sono passati dal 62% del 1972 al 51 del 2010.
Tutto sommato si mantengono stabili i cattolici (26% nel 1972 e 25% nel 2010) beneficiando anche di flussi migratori provenienti dall’America latina (in maggioranza cattolica). Continua a leggere

Le amicizie ambigue su facebook dei politici cattolici: dimmi con chi vai e ti dirò chi sei

Il web ha aiutato a ridurre il divario tra cittadini e politici e molti parlamentari ormai hanno i loro siti, le loro pagine facebook ed i loro account twitter (che spesso sono gestiti non direttamente dai politici ma dalle loro segreterie).

In questo modo i cittadini possono rivolgersi direttamente ai membri del Parlamento ed interagire on line.

Un politico aperto ad interagire online sarà disposto ad avere tra i propri “amici” di Facebook anche persone di cui ignora effettivamente l’identità o l’attività.

Questo è il caso degli onorevoli Rocco Buttiglione e Paola Binetti dell’Udc e Carlo Giovanardi del Pdl che – tra i loro amici di facebook – annoverano tale “Adamo Creato”.

È opportuno fare un passo indietro. “Adamo Creato” è un sedicente ex-gay (nome di fantasia) nato nel blog cattolico fanatico Uccr.
Nel blog Uccr doveva raccontare la sua storia di ragazzo “uscito dall’omosessualità” ed è intervenuto quattro volte nel blog per poi scomparire.
La sua poco credibile storia era riuscita a meritarsi anche l’attenzione de Il Fatto Quotidiano che gli aveva dedicato un articolo.

Ovviamente si tratta palesemente di un prodotto costruito a tavolino considerato che questo personaggio – nei vari articoli scritti su Uccr – affrontava vari argomenti con nozioni (sbagliate) di genetica, psicologia, neurobiologia, storia dei diritti civili, religione, medicina, storia del diritto americano e politologia: molto difficile che tutto questo possa provenire da una sola persona.

Lo strumento per “uscire” dall’omosessualità – per Adamo Creato – sono le “teorie riparative” di Joseph Nicolosi: teorie sconfessate dall’Apa (American Psychological Association) e dalla comunità scientifica internazionale dopo ponderati studi.

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