Archivi autore: Cagliostro

Informazioni su Cagliostro

Giuseppe Giovanni Battista Vincenzo Pietro Antonio Matteo Balsamo, noto con il nome di Alessandro, Conte di Cagliostro o più semplicemente Cagliostro (Palermo, 2 giugno 1743 – San Leo, 26 agosto 1795), è stato un avventuriero, massone, mago, guaritore, esoterista e alchimista italiano. Dopo una vita errabonda spesa tra imbrogli nelle varie corti europee, fu condannato dalla Chiesa cattolica al carcere a vita per eresia e rinchiuso nella fortezza di San Leo.

Un dubbio: Volpe è un “lupo della notte”? Mediti sulle castronerie che scrive.

Lo ammetto: a differenza di altri blogger di Pontilex raramente mi occupo dei post (definirli articoli sarebbe eccessivo) di Pontifex scritti dal dottor Volpe.
Il massimo del mio sforzo consiste in un sorriso ironico nella lettura di quegli scritti lunghi al massimo qualche decina di righe (per nostra fortuna).
Oggi voglio fare un’eccezione al mio “torpore intellettuale” nei confronti di Pontifex dedicando la mia attenzione a due articoli dedicati (in diversi aspetti) all’omosessualità ed alle donne vittime di violenza.
Il primo post di Volpe è dedicato alla triste vicenda del ragazzo suicida perché ritenuto omosessuale e si intitola “La mamma del bimbo suicida rifletta. E se avesse sbagliato tutto?”.
Pur essendo il ragazzo molto giovane forse definirlo “bimbo” come fa Volpe nel titolo è eccessivo: di sicuro l’età dell’adolescenza era passata da tempo e questo piccolo “indizio” rivela quanto poco Volpe conosca il genere umano anche negli aspetti più elementari.
L’incipit di Volpe mi lascia un po’ perplesso: «So bene che questa parole, crude, costeranno altre polemiche, altre critiche, ma Pontifex non vuole tradire sé stesso e i suoi lettori».
Diciamo la verità. Ogni parola detta da Volpe non può certo creare polemica. La polemica per nascere deve avere due caratteristiche: il contenuto può creare divisioni e, soprattutto, deve venire da una fonte o da una persona che abbia autorevolezza. Gli scritti di Pontifex invece mancano di questa seconda caratteristica e per questo non sono mai presi in considerazione né dai media di area laica né tantomeno da quelli di area cattolica: insomma sono sparate che nascono e muoiono su Pontifex tranne essere ripresi, come alle volte capita, su questo blog.
Infatti non a caso nessun media nazionale né tantomeno locale ha scritto delle presunte (e francamente poco o per nulla credibili) minacce che Volpe scrive di aver ricevuto.
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Uccr supera Pontifex sulle attiviste di Femen: complimenti vivissimi.

Unione Cristiani Cattolici Era tanto che il blog uccrociato dell’Unione cristiani cattolici razionali reazionari non ci regalava due vere “uccretinate”.

Lo fanno oggi con due articoli: il primo si intitola “L’ex blogger atea Leah Libresco ha ricevuto il battesimo cattolico” ed il secondo “Le Femen si spogliano (e aggrediscono i cristiani) per denaro”.

Nel primo si compiacciono perché la blogger atea Leah Libresco ha deciso di convertirsi al cattolicesimo decidendo di farsi battezzare «entrando così ufficialmente nella Chiesa cattolica». Senza entrare nel merito del percorso spirituale della blogger a cui va tutto il rispetto e l’augurio di ogni felicità in questa ritrovata spiritualità c’è da dire che, anche guardando la situazione italiana, questo caso non può essere considerato come un riaccendersi della spiritualità e per una Leah Libresco che entra nella Chiesa cattolica, tanti altri italiani decidono nei fatti di uscirne.
Proprio in questi giorni è uscito il report dell’Istat sui matrimoni in Italia. Per quanto riguarda i matrimoni religiosi i cattolici non possono di certo stare contenti. Nel 2011 sono stati il 60,8 per cento del totale mentre l’anno precedente erano il 63,5 per cento: al Nord per la prima volta i matrimoni civili sono più numerosi di quelli religiosi (52 per cento contro 48) mentre al Centro si arriva al 47 per cento ed al Sud si arriva solo al 23 per cento; Istat osserva che «solo 15 anni fa l’incidenza dei matrimoni civili non arrivava al 20% del totale delle celebrazioni».

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Una doverosa precisazione su Volpe avvocato

Una piccola ma doverosa precisazione.
Molto spesso negli articoli ho definito Bruno Volpe come avvocato.
Dopo un rapido controllo negli albi degli avvocati degli ordini degli avvocati di:

ho riscontrato che non figura il nominativo di Bruno Volpe. Avendo indicato più volte il dott. Volpe come avvocato ed essendo l’usurpuzione di titolo un reato ai sensi dell’articolo 498 del Codice penale, trovo doveroso questa pubblicazione in modo da non provocare ulteriori guai (oltre a quelli sedicenti denunciati nel suo blog) al dottor Volpe (e NON avvocato).
Ovviamente qualora il dottor Volpe ci provasse di appartenere ad un qualsiasi albo di una provincia italiana saremo ben contenti di tornare a riferirci a lui con il titolo di avvocato.

Cagliostro
www.contecagliostro.com
@Cagliostro1743

Uccr: “Strumentalizzata la vicenda del ragazzo gay suicida”. E se l’omofobia colpisse anche gli eterosessuali?

Il blog dei fondamentalisti cattolici di Uccr (Unione cristiani cattolici reazionari) dedica un articolo alla vicenda del ragazzo suicida a causa dell’omofobia: una vicenda “strumentalizzata” per l’articolo di Uccr che esprime «vergogna per un’ennesima strumentalizzazione da parte della lobby LGBT di mistificare la realtà per potersi mettere al suo centro, così come è stato fatto per le numerose finte aggressioni omofobiche inscenate». Subito dopo il suicidio di Andrea, il ragazzo di quindici anni che frequentava il Liceo Cavour di Rome, molte parole si sono dette e molti giornali hanno scritto (non a tutti i torti) che si fosse suicidato perché deriso per la sua omosessualità.
I compagni hanno subito smentito questa versione e – come riporta Tempi – la preside dell’istituto, Tecla Sannino, ha giudicato «inopportune le reazioni da parte di alcune associazioni culturali, come la fiaccolata in difesa dei gay oggetto di violenze organizzata dal Circolo Mario Mieli». I compagni hanno invece scritto questa lettera: «Non era omosessuale, tanto meno dichiarato, innamorato di una ragazza dall’inizio del liceo. Lo smalto e i vestiti rosa, di cui andava fiero, erano il suo modo di esprimersi. La pagina facebook ,dove erano pubblicate citazioni di A., era stata creata per incorniciare momenti felici perché A. era così: portava il sorriso ovunque andasse; peraltro “la pagina aperta contro di lui da chi lo aveva preso di mira” (citazione dal Messaggero) è un’accusa non fondata. I professori hanno sempre rispettato il proprio ruolo e non hanno mai espresso giudizi sulla sua persona. Il Cavour non è mai stato un liceo omofobo in quanto fino a quando i fondi sono stati sufficienti, alcune classi hanno preso parte ad un progetto sulla sessualità organizzato dalla ASL e approvato dal collegio docenti. Inoltre non si sono verificati episodi manifesti di bullismo nell’istituto negli ultimi anni. Esprimiamo rammarico per la diffusione di notizie false e desideriamo che non si speculi sul nostro dolore». Continua a leggere

Pontifex e Uccr legittimano la pedofilia e l’incesto?

Il sito non secolarizzato Pontifex forse a corto di argomenti trova utile copiare un articolo dal titolo “Perché accettare le nozze gay e non incesto e pederastia?”: un imbarazzante post pubblicato da tempo nel blog fondamentalista di Uccr.

Pontifex e Uccr si rifanno ad un articolo del sito “LifeSiteNews (sito di un gruppo tradizionalista cattolico del Canada) e si domandano se la «mentalità omosessuale deve spingerci ad accettare anche la pedofilia e l’incesto?».
La domanda – a prima vista – potrebbe sembrare ironica ed ingenua (infatti i più rideranno) ma merita una risposta: ovviamente se fossero veramente razionali avrebbero trovato la risposta da sé.

Riguardo l’incesto, per i due blog cattolici «Se infatti basta avere una relazione romantica, basata sul consenso reciproco, per essere riconosciuti come coppia da parte dello Stato, con che diritto si dice “si” a due omosessuali e “no” ad un padre e ad un figlio (maggiorenne o minorenne) che intendono veder riconosciuta la loro relazione romantica-sessuale, godendo dei conseguenti privilegi? Riconoscere la relazione omosessuale e non quella tra padre/madre e figlio/figlia non è forse discriminazione?».

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Irlanda: ragazza trentunenne muore perché le negano l’aborto

Dal 18 ottobre nella cattolicissima Irlanda è possibile ricorrere all’aborto. Si può farlo nella clinica Maria Stopes nel centro di Belfast: essendo la clinica nell’area britannica non si applica il divieto di aborto vigente dal 1967 in Irlanda.
Gli antiabortisti sono scesi a protestare e la polizia ha dovuto presidiare la clinica per tutelare l’incolumità dei pazienti e del personale.
Come riporta il Time l’apertura della clinica nell’Irlanda del Nord ha inevitabilmente acceso il dibatittito anche nel resto del Paese.
Nel Sud la Chiesa cattolica (in un Paese in cui l’84 per cento della popolazione si professa cattolico) è stata importantissima nella maggior parte delle decisioni politiche ma i recenti scandali di preti coinvolti in casi di pedofilia ne hanno scalfito il prestigio.
Inoltre sempre più donne lavorano e sono interessate alla carriera e quindi la dimensione delle famiglie si è ridimensionata.
Pur essendo ancora forte l’influenza della Chiesa, il 54 per cento degli elettori è a favore della legalizzazione dell’aborto contro il 37 per cento di qualche anno fa. Continua a leggere

Bruno Volpe di Pontifex sulle attiviste di Femen: «Le sberle se le tirano».

Bruno Volpe sul blog cattolico Pontifex commenta la manifestazione dei cattolici francesi che sono scesi in piazza per protestare contro il disegno di legge del capo del governo Hollande che mira ad introdurre il matrimonio omosessuale.

Secondo Volpe «In Francia si nota, con immenso piacere, un risveglio dell’orgoglio cattolico, di quel sano cattolicesimo militante che non si limita solo alla pur doverosa preghiera, ma anche alla dimostrazione pubblica della fede». C’è da essere contenti che Volpe sia contento ma – volendo dirla tutta – gli elettori francesi hanno scelto di affidare il governo del Paese ad Hollande nonostante avesse esplicitato in campagna elettorale il suo progetto di introdurre il matrimonio omosessuale: evidentemente i francesi (cattolici e non) lo hanno votato anche per questo oppure non hanno pensato che questo elemento fosse motivo per non votarlo.

Secondo il giornalista «la Fede ha dimensione pubblica e persino superiore alla politica (la laicità è un concetto di evidente ispirazione illuminista e dunque anticlericale), il resto non ha senso». Forse (per chi è credente) la Fede è superiore alla politica ma, piaccia o meno ai cattolici, viviamo in Stati laici dove esiste una profonda distinzione tra religione e politica e dove ad influire nella vita pubblica sono le decisioni politiche piuttosto che le posizioni religiose. Infatti il matrimonio omosessuale è realtà (nonostante la ferma opposizione della Chiesa) nei Paesi Bassi, Belgio, Spagna, Portogallo, Canada, Sudafrica, Svezia, Norvegia, Danimarca, Islanda, Argentina, Messico e nove stati USA: Massachusetts, Connecticut, Iowa, Vermont, New Hampshire, New York, Washington, Maine, Maryland e nel distretto di Washington DC mentre i Pacs (legalizzazione delle unioni civili) sono una realtà in Francia dal 1999.
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Bruno Volpe di Pontifex sugli arresti di Stormfront: quanta confusione.

La vicenda è nota. La Polizia di Stato ha colpito il sito neonazista stormfront.org. Gli accertamenti, diretti dal sostituto procuratore presso la procura della Repubblica di Roma Luca Tescaroli e coordinati dal pool antiterrorismo della Procura capitolina, guidato dal procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo, hanno consentito di acquisire «concreti elementi di prova a carico di ventuno cittadini italiani», sottoposti ad indagine in ordine ai delitti previsti dalla legge 13 ottobre 1975 n. 654, «per essersi associati, accomunati da una vocazione ideologica di estrema destra nazionalsocialista, allo scopo di commettere più delitti di diffusione on line di ideologie fondate sulla superiorità della razza bianca, sull’odio razziale ed etnico e di incitamento a commettere atti di discriminazione e di violenza per motivi razziali ed etnici».
Tra gli arrestati Daniele Scarpino, di 24 anni e residente a Milano, Diego Masi, trentenne della provincia di Frosinone, Luca Ciampaglia, di 23 anni e residente in provincia di Pescara e Mirko Viola, di 42 anni residente in provincia di Como. Altre 17 persone sono state denunciate a piede libero.
A luglio il noto blog di matrice cristiana Pontifex.roma aveva ospitato un video sulla questione ebraica proveniente proprio da Stormfront. Un articolo dell’ottimo AlbertoB su Pontilex criticava sia i contenuti razzisti ed antisemiti del video sia il fatto che un blog sedicente cattolico come Pontifex potesse ospitare simili contenuti. Su Pontilex è intervenuto a difesa dei contenuti del video Mirko Viola (uno degli arrestati) il quale, profferendo insulti vari, tentava addirittura di negare l’Olocausto suscitando la ferma condanna degli altri commentatori di Pontilex.
Sulla vicenda giudiziaria di Stormfront interviene Bruno Volpe su Pontifex con un articolo intitolato: “Odio razziale, due pesi e due misure. Così va il mondo”.
Volpe (avvocato e blogger) sostiene che «La libertà di espressione mai deve sfociare in atti che inneggino alla violenza o a alla discriminazione. La sensazione, tuttavia, è che in questo Paese esistano categorie intoccabili come attivisti gay e circoli ebraici». Forse nelle critiche bisognerebbe essere più precisi e circostanziati. Forse gli attivisti gay non sono talmente intoccabili in Italia considerato che purtroppo la cronaca ci regala notizie di omosessuali picchiati e di circoli o eventi lgbt che sono oggetto di violenze: allo stesso modo se pensiamo che in Italia manca una legge contro l’omofobia ed una legge a tutela delle unioni civili per le coppie dello stesso sesso forse i gay non sono proprio intoccabili. Inoltre non sembra che in Italia manchino critiche alla politica d’Israele mentre sarebbe interessante sapere chi siano questi “circoli ebraici” intoccabili.

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Auguri a Uccr: da blog sono diventati addirittura un “portale”!

Lo ammetto: non sempre sono stato molto tenero nei confronti di alcune realtà cattoliche e nei confronti del blog (o di quello che ritenevo tale) dell’Unione Cristiani Cattolici Razionali Reazionari son sempre stato un po’ cattivello.
Però mi rendo conto che – alle volte (ma solo alle volte) – è meglio apprezzare le opinioni che si condividono piùttosto che focalizzarsi sui punti di vista che ci dividono.
Proprio per questo motivo ho apprezzato due articoli pubblicati oggi sul blog cattolico.
Il primo si intitola “Aborto: necessità di un vero consenso informato nei consultori”.
A proposito dell’aborto Antonio Ballarò scrive «Occorre permettere alla donna di rifletterci davvero presentando tutte le informazioni attinenti, in modo che capisca la gravità del gesto che sta compiendo, e non soltanto sotto l’aspetto prettamente morale. Può essere considerato questo un grave affronto per le donne? La giornalista Barbara Kay non lo crede. E noi ci accodiamo». Opinione più che condivisibile però mi viene una piccola riflessione: una riflessione che investe i medici obiettori di coscienza. Continua a leggere