Raggruppiamo in questo unico lungo messaggio i diversi pensieri che Previte ha condiviso via mail con noi. Buona lettura! Continua a leggere
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Malattia mentale: disagio molto negativo nel bilancio 2010.
In Italia solo il 3,4% del budget totale dedicato alla Sanità è utilizzato per la cura dei disturbi mentali, mentre in Tanzania è del 7%, il 10% in Australia e circa il 12% in Inghilterra. Da questi sommari dati statistici si rileva un grande squilibrio tra bisogni e risposte che deve far riflettere la politica italiana molto disinteressata alle necessità di risorse insufficienti per nuovi e migliori servizi dopo il fallimento del modello manicomiale !
Sono passati 11 anni da quel 16/18 dicembre dalla indizione della “1° Conferenza Nazionale sull’handicap” del “Programma di Azione del Governo per le politiche dell’handicap 2000-2003” ( Testo approvato dal Consiglio dei Ministri – Governo Prodi il 28 luglio 2000 ).
Anoressia, figlia dell’ansia.
In questi giorni insistentemente sui mass media si “parla” di anoressia, ( ancora oggi in riferimento del caso Isabelle Caro modella ed attrice francese ), anche se con l’altra sorella la bulimia all’unisono costituiscono una vera forma patologica inquietante, senza considerare che terrificanti sono le conseguenze di questi due opposti principi.
Come è noto consistono nella perdita o nell’eccesso di appetito specialmente nelle ragazze, “donne grissino”, che sfilano nelle passerelle indossando abiti di moda. Continua a leggere
1 gennaio, giornata mondiale della Pace.
“Libertà religiosa, via per la pace” è il “tema” della prossima “Giornata Mondiale della Pace” che si celebra il 1 gennaio 2011, pace nella quale tutti i popoli devono ambire per la conservazione della libertà, soprattutto, di quella religiosa.
Non a caso è stato scelto dal Santo Padre questa tematica, specie in questo periodo come i mass media informano, dove si stanno verificando “assalti” alla Chiesa Cattolica, “persecuzione” della religione Cattolica, le assurde “violenze” subite dalle popolazioni cristiane,”aggredita” la civiltà cristiana specialmente nella Repubblica islamica del Pakistan, nella Repubblica federale della Nigeria e nello Stato delle Filippine. Continua a leggere
Buon Natale, Salvatore
Buon Natale a Salvatore che, dopo essere finalmente uscito da un Ospedale Psichiatrico Giudiziario, lo trascorrerà in un reparto di psichiatria a Napoli. Ha la “colpa” di essersi ammalato e di essere cittadino italiano. Voleva tornare in una comunità terapeutica che era diventata la sua casa, dove aveva i suoi amici e amiche, ma la comunità rifiuta di accoglierlo perchè l’Asl non paga da più di un anno le rette. Per evitare di finire in strada resterà in Psichiatria: fino a quando, nessuno lo sa. Mesi, forse anni. Come i tanti altri Salvatore.
Gli accorati appelli della sua amministratrice di sostegno ad oggi non hanno ricevuto riscontri. Nessuno degli interpellati ha risposto fino a oggi: il Ministro della Salute Fazio che racconta a noi cittadini di battersi per una migliore assistenza psichiatrica, il Senatore Ignazio Marino, presidente della commissione d’inchiesta sul Sistema Sanitario Nazionale che racconta a noi cittadini di battersi per la chiusura degli Opg dal quale Salvatore è appena uscito e dove è stato rinchiuso da un giudice zelante che ci ha raccontato che il progetto terapeutico a suo giudizio era stato fallimentare, e dove rischia di tornare. Non hanno risposto nemmeno il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro, il Prefetto di Napoli, la Procura della Repubblica di Napoli, il Commissario di un’Asl di Napoli, gli organi di informazione.
Hanno però risposto agli appelli coloro che non possono fare nulla o quasi nulla per Salvatore: il Giudice Tutelare, l’Ufficio Relazioni col Pubblico, il Comune di Napoli che ha chiesto “di sapere come va la vicenda”.
Caro Salvatore ti auguriamo Buon Natale
che qualcuno che è pagato troppo bene per far sì che coloro che soffrono come te ricevano cure dignitose e rispettose dei diritti umani, che ha il dovere di ricordarsi di te, lo faccia al più presto,
che i politici che per Natale hanno ricevuto ricchi doni con i finanziamenti pubblici ai partiti provino almeno vergogna in questo giorno in cui anche tu avresti voluto partecipare alla nostra “festa”, festa dove tu non sei stato invitato”.
Ecco, questo ritaglio di giornale on line l’ho prelevato da un comunicato dell’AIPSI MED di cui è Presidente il dottor Nicola Gianmarco Ponsillo che unitamente al solerte dottor Enzo Spatuzzi dedicano il loro prezioso ed altruistico tempo in questo settore della bistrattata psichiatria .
Quasi ogni giorno constatiamo con sgomento che, come in un campo di battaglia, cadono continuamente persone sotto i colpi mortali di menti malate e sconvolte, alle quali le apatiche Istituzioni ancora oggi dopo ben 32 anni dall’emanazione della legge 180 e 833 del 1978 hanno chiuso i “manicomi” e non sanno dare adeguate opportune garanzie socio-sanitario-legislative.
Avvenimenti come quello segnalato dalla AIPSI MED lasciano nel perfetto disinteresse le Istituzioni, ma molto sbigottita l’opinione pubblica, dimostrando che la carenza di normative susseguenti hanno qualificato nel modo peggiore la “situazione” per mancanza di valide, adeguate strutture alternative capaci di garantire interventi dignitosi per il malato psichico.
Questa “filosofia” ha creato due tipi di vittime :
- i “malati” che non hanno nessuna responsabilità dei loro gesti ;
- i familiari, gli amici, i vicini di casa, i cittadini comuni, tutti inermi e succubi di quel provvedimento legislativo che credendo di trasferire in un “eden gli sfortunati con sofferenza psichica”, ha determinato per mancanza di programmazione diligente e seria, caos, confusione, disagio, dilemmi angosciosi ed allucinanti travagli fisici e morali a coloro che con la malattia convivono ed alle loro famiglie per la impossibilità nonché incapacità di gestire i propri congiunti ammalati, riducendo notevolmente le possibilità del singolo ad integrarsi nel mondo che lo circonda.
Il marasma politico in atto non consente criticare coloro che pensano che sarebbe molto meglio vedere ristrutturate ripulite ammodernate rinnovate quelle “strutture manicomiali estinte” ( che non ammettiamo più), ma si deve ammettere che l’aria, lo spazio, il verde consentivano una vivibilità non certamente felice e serena, meglio però della situazione del buon Salvatore che ritorna nella “gabbia” nel Reparto della Psichiatria portandosi dietro sempre la propria croce, perché la ASL non paga.
Questa è autentica vergogna della politica!
Proprio all’indomani dell’appello del Segretario Generale dell’ONU Ban Ki-moom per lottare contro l’emarginazione di chi soffre di disturbi psichici e sostenere cure e prevenzione con stanziamenti e risorse umane adeguate.
In sintesi l’invito ONU per la “Giornata Mondiale della salute mentale” del trascorso 10 ottobre 2010 , uno dei problemi di sanità pubblica prevalenti nel mondo.
Qualcuno ha scritto che l’Italia necessita di una ecologia morale.
E’ vero! Il quotidiano antagonismo politico e quel negare ogni valore etico coperto da una superficiale solidarietà( non solo quello di “curare” gli animali alle volte posti al di sotto del genere umano), sono tutti elementi che avvelenano l’atmosfera e fanno perdere di vista le priorità che il Paese vuole ad abbisogna.
Non comment, per non dover modestamente commentare la vergognosa situazione di tutti i pazienti Salvatore !
Previte ci dice…
Diamo spazio alle parole di Previte, che ci manda il seguente messaggio. Pubblichiamo (integralmente e senza correzioni) la sua mail ed il contenuto dell’allegato che ci ha inviato.
Gentile Signor Direttore,
sulla famiglia gravano molti problemi scottanti, difficili e di maggio rilievo, che necessitano di priorità assoluta e non discriminante.
Ma quella ché maggiormente colpita è la famiglia dei disabili, siano essi fisici che psichici, per i molti risvolti socio-economici e devo aggiungere anche legislativi.
E’ davvero auspicabile che le Istituzioni, TUTTE, valutino-fra altre- anche questo comparto sociale.
La società civile dovrebbe essere il posto dove la persona umana in condizione di infermità sia fisica che psichica trovi solidarietà, difesa e protezione, piuttosto che l’espressione di quanti riconoscono maggiormente il valore degli animali( che rispettiamo) e che in tale maniera pongono l’uomo allo stesso livello, se non sotto!
Grazie e migliori Auguri per le prossime Festività Natalizie. Continua a leggere
Previte suggerisce.
Attraverso una mail (anzi, tre per la precisione) Previte ci invita a condividere le sue riflessioni. Lo facciamo -come sempre- con piacere perchè apprezziamo le idee, anche quelle diverse dalle nostre. Di seguito, come sempre, il testo della mail ed il contenuto del documento allegato. [your beloved and benevolent Admin]
Gentile Signor Direttore,
la n/s Associazione è un nucleo di persone volontarie che continuano la lotta a favore di provvedimenti legislativi per gli handicappati psichici ( vedere quanto è successo al Presidente del Consiglio dei Ministri ed al Santo Padre Benedetto XVI°).
La legge 180/1978 ha lasciato insoluti tanti problemi di questo delicato settore della società e della sanità.
Le cronache non cessano di riportare difficoltà d’ogni genere che continuano ad interessare individui, famiglie ed anche i cittadini, fino a sfociare in autentiche tragedie della disperazione, per carenze di strutture e di provvedimenti economico-legislativi.
E’ opportuna una, se crede, divulgazione di solidarietà per il bene comune e per quello dell’Italia.
Con viva cordialità un sincero augurio di un buon Natale e felice Anno Nuovo.
Previte ci dice…
Riceviamo da Previte e pubblichiamo, come sempre sottoponendo le idee di Felice alla vostra riflessione. Di seguito il testo della mail e più sotto il contenuto del documento che Previte ha allegato. Apprezziamo la gentilezza nel rivolgersi a noi … Ma qui nessuno è Direttore. 🙂
Gentile Signor Direttore,
il progressivo dissolversi dei valori etici, oltreché distruggere la famiglia e la persona, amareggia ed angoscia la società sviluppando la cultura egoistica del “non sentire” del “non vedere” del non “parlare”.
Va aumentando il permissivismo smodato ed un relativismo allarmante che dilagano, mortificano e modificano la dimensione etica della via.
L’uomo crede ancora nella vita? La risposta non può essere che positiva, ma nella società violenta il rispetto dell’uomo è indifeso.
La dignità della vita umana ed i diritti-doveri non sono un patrimonio riservato ad alcuni , ma un diritto irrinunciabile di tutti e sono indivisibili, cioè valgono per tutti, per coloro che possono difendersi e per coloro che non sono in grado di farlo.
Il principio dell’intangibilità della vita umana è la logica della concezione cristiana, riconfermata nel tempo dal Magistero Pontificio e dai Documenti Conciliari ed Episcopali.
Per questo auspichiamo una maggiore attenzione da parte di tutti ed in special modo dalle Istituzioni nell’osservanza delle “regole” sancite dai Trattati Internazionali .
Un cordiale saluto ed un sincero Augurio per le prossime Festività Natalizie. Continua a leggere
La famiglia resta quella della morale cristiana e ( almeno per il momento) quella sancita dalla Costituzione Italiana.
L’insigne Magister Aristotele, il più dotto dei filosofi greci e dell’antichità, “ipse dixit” che l’uomo “è un animale politico” perché riesce a vivere in maniera umana con altri.
Il fondatore del realismo nella filosofia reputava, quindi, la giustizia quale virtù sociale nel riconoscere il diritto degli altri, delle persone umane che formano la convivenza nell’etica naturale. Continua a leggere
E’ considerata licenza d’uccidere l’eutanasia?
Tutti sappiamo che il diritto alla salute, così come sancisce l’art.32 della n/s Costituzione “nel rispetto della persona umana”, ha una sua priorità e come tale esige interventi di tutela in maniera coordinata e coerente.
Conoscendo vicende umane, queste ci inducono a pensare che da molto tempo siamo di fronte ad una superficiale cultura che sottrae alla ragione il perché si soffre e si muore, per cui pare necessario quasi impellente affrontare il ricorso alla eutanasia.
Il “caso di Eluana Englaro, in questi giorni ricordato da alcuni mass media, riportato vistosamente alla ribalta dalla Sentenza del 13 novembre 2008 della Corte d’Appello di Milano con la motivazione di concessione della morte mediante fame e sete, per l’ennesima volta è stato portato con notevole incisione alla “luce” il 15 novembre 2010 dalla trasmissione televisiva “Vieni via con me”, una vergognosa campagna pro eutanasia. Continua a leggere