Non ci capisco un gran chè di politica. Perchè non mi interessa, tranne nei casi in cui venga a toccare in maniera diretta la mia vita.
Trovo comunque che oggigiorno la politica sia come sempre ahimè indispensabile ma quasi totalmente vuota di ideali che non abbiano a che fare con il benessere di chi la fa.
Ovvero basta che stiano bene i capi, il resto del paese che vada a farsi friggere.
Questo lo si deduce dalle leggi ad personam, dagli stipendi inimmaginabili, dalle pensioni d’argento, oro e platino nonchè dalle auto blu che accompagnano i “nostri” perfino allo stadio per vedere la partita…
Per non parlare delle altre porcherie che sentiamo in questi giorni al telegiornale.
Ma nonostante tutto ciò se non nella politica ho abbastanza (abbastanza, eh…) fiducia nelle persone che li eleggono, questi governanti.
Non saranno tutti bendati, sordi e muti. Spero.
Comprenderanno gli elettori, presto o tardi, che l’Italia va a rotoli, che le tasse stanno raggiungendo dei livelli a dir poco insostenibili per i cittadini di ceto medio e che il costo della vita aumenta ogni giorno di più…
Se lo ricorderanno che non devono votare il più simpatico, il più ricco, il più carismatico, il più mediaticamente potente, vero?
La gente lo sa che deve votare l’onesto, il virtuoso, il generoso e colui che è in grado di sacrificarsi per il bene dei più…
Eh sì, perchè se si perde di vista ciò che dovrebbe far grande il governatore di uno stato presto o tardi si andrà a finire male…
Guardiamo i nostri vicini dei paesi “arabo moderati”. La Tunisia, in primis.
Da come la descrivevano i media occidentali era il paese “Più libero, più aperto, più democratico”…
Già, così la descrivevano i media occidentali…
Invece come ogni arabo e musulmano ben sa e sapeva, era semplicemente un regime dittatoriale ove il capoccia di turno altro non faceva che leggi ad personam, garantire stipendi inimmaginabili a sè stesso e ai suoi scagnozzi nonchè pensioni d’argento, oro e platino e auto blu che ti accompagnano perfino allo stadio a guardare la partita…
Uhm… Ma non le ho già dette queste cose? Che sensazione di dejà vù, vero?
Il popolo davanti all’ingiustizia si ribella, presto o tardi. L’essere umano ha una grande soglia di sopportazione che però prima o poi raggiunge e supera. E allora succedono i disastri, vedi quello che sta accadendo in Tunisia, Egitto, Yemen, Algeria e compagnia cantante. Paesi con governi molto simili a quelli occidentali. Non a quelli tanto bistrattati da questa parte del mondo retti dalla legge Islamica, ma molto simili ai nostri.
Fa pensare questo, non vi pare?
L’ingiustizia sociale prima o poi se non curata alimenta la rabbia dei poveri, e la rabbia dei poveri è probabilmente l’arma più letale che sia mai esistita.
Quindi no alla violenza, no alle manifestazioni lesive della persona e dei beni comuni, ma per evitare tutto questo prima di tutto bisogna gridare NO ALL’INGIUSTIZIA SOCIALE, ALLA PREVARICAZIONE DEI POTENTI E NO ALLA MANCANZA DI MORALE, PRIVATA E PUBBLICA.
Vergogna quindi a chi governa senza amore per il bene comune.
Vergogna a chi governa senza amore.