Grazie, sindaco Bitonci, per proteggere Padova dal gender

Egregio sindaco Massimo Bitonci, un grazie dal bitonciprofondo del cuore per aver protetto il territorio comunale di Padova dalla minaccia del gender, una ideologia liberticida, violenta e totalitaria che vuole imporre il suo modello a tutti, come ha ricordato Lei sul Mattino di Padova. Questi son tempi tristi in cui i genitori devono lottare quotidianamente per difendere le proprie famiglie naturali e i figli da una nuova moda nella scuola, negli asili, sui media. Ormai essere eterosessuale è uno svantaggio, una colpa, tra poco  impediranno agli etero di sposarsi, persino, magari pure di adottare e di presentare libri in spazi pubblici. Tutte azioni, queste, tipiche dei regimi ideologici, liberticidi e totalitari, come diceva Lei. Grazie per aver vegliato, dunque, sulle questioni educative delle famiglie, valutando con grande competenza i contenuti delle attività di libera espressione del pensiero garantite dall’articolo 21 della Costituzione. Si, il 21, quello che viene prima dell’articolo 29, esatto. Se non ci fosse stato Lei a giudicare i contenuti della conferenza che stava per svolgersi a Padova, avremmo dovuto permettere controvoglia la libera espressione dei cittadini, così, senza neanche una censura preventiva. Grazie per aver controllato cosa sarebbe venuta a dire una docente universitaria. Notoriamente, i commercialisti revisori contabili sono in grado di valutare i docenti universitari rispetto ai loro campi di indagine. Le commissioni scientifiche delle discipline empiriche, infatti, sono costituite da commercialisti. E da sindaci, i quali, per via della sola imposizione della fascia tricolore, possono decidere con competenza infallibile in settori dei quali probabilmente non sanno neppure come si scriva il nome della disciplina (sociologi o sociologhi? mah chissà). Nessuno può negare infatti l’evidenza che basti ricevere voti da cittadini di un paese definito dall’OCSE “analfabeta funzionaleScreen Shot 2015-11-12 at 13.15.36, e automaticamente crescono nel corpo vivo della democrazia, cioè il corpo del sindaco, tutte le competenze psicologiche, medico-psichiatriche, medico-pediatriche, sociologiche, pedagogiche che servono per decidere da solo chi possa occupare spazi pubblici (di tutti) e chi no. Chi ha sollevato polemiche sulla precedente conferenza, quella di marzo 2015 dal titolo “Difendere la famiglia per difendere la comunità”, tutta basata su gruppi dell’estrema destra religiosa, è solo un ignorante. Non sa che sarà stata sicuramente vagliata scientificamente ed educativamente da Lei, sindaco Bitonci, per aver concesso spazi, patrocinio e persino la presenza di Screen Shot 2015-11-12 at 13.26.45un assessore della giunta. La prego, mostri a tutti su quali basi scientifiche ha aiutato quegli enti senza competenze scientifiche e ha bocciato una docente universitaria. Aiuti tutti noi, signor sindaco Bitonci, a zittire le polemiche sul fatto che Lei ha aiutato una conferenza in cui c’era come relatore il professor Massimo Gandolfini, che si vanta di un titolo che di accademico non ha nulla, “direttore del Dipartimento di Neuroscienze e primario neurochirurgo dell’Ospedale Poliambulanza di Brescia”, una persona con zero letteratura scientifica nel curriculum sul tema di cui ha discusso. Perché come Lei ci ha mostrato, non serve sapere le cose, per spiegarle agli altri. Basta iniziare a parlare, il resto viene da sé. Questa è la vera libertà educativa che vogliamo: mettere i bambini nelle mani di professori che non hanno alcuna competenza, anzi, la loro credibilità deriva dal fatto che si autocertificano a favore della famiglia naturale. Pazienza se il professore, di naturale non ha niente, visto che ha dovuto prendere sette figli non suoi e adottarli, proprio come fanno le coppie LGBT. Ma per noi è diverso. Noi non siamo quelli dell’ideologia del gender. Perché è una ideologia, come diceva Lei. Una ideologia liberticida, violenta e totalitaria. Liberticida perché decide chi ha la libertà di parlare in pubblico a seconda che le cose dette ci piacciano o no. Violenta perché usa il potere delle amministrazioni per imporre la sua visione e per escludere le altre. E totalitaria perché permette conferenze sulla famiglia con persone che non ne hanno mai e poi mai studiato la struttura e le caratteristiche, basta che siano eterosessuali, e tutto ne consegue naturalmente. Perché lo sappiamo tutti e non è ideologia affermare che bastano un pene e una vagina in ogni casa, e tutto va bene. Come dice il nostro bellissimo slogan, che per completezza Le allego.HITLER GLI STESSIInsomma, grazie, sindaco Bitonci, per averci mostrato cosa sia l’ideologia, il ciarpame teologico contro i cittadini LGBT e contro i bambini che hanno genitori LGBT. Farla pagare ai bambini con genitori LGBT è stata la sua mossa più astuta. Dire che i genitori devono decidere dell’educazione mentre decideva lei per conto loro, che loro fossero d’accordo o no, è stato stupendo. Continui così, che facciamo un figurone, come sta facendo Brugnaro. Buon lavoro.

3 pensieri su “Grazie, sindaco Bitonci, per proteggere Padova dal gender

  1. Daniele+

    A questo punto da tutte queste belle amministrazioni dobbiamo aspettarci incentivi all’acquisto di armi per abbattere gli asini volanti (notoriamente un gravissimo pericolo che minaccia le nostre vite). Poi avere un fucile o una pistola in casa, e adoperarli se serve anche per ammazzare altro, fa sempre comodo.

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  2. Caffe

    Non è da ieri che avevo avvertito la ventata di aria fetida portata dalla Lega Nord, nelle già deteriorate Istituzioni democratiche italiane, attraverso l’elezione a furor di popolo xxx, di tanti amministratori pubblici leghisti; per conoscerli e combatterli, devi prima ascoltarli, pero’: per questo, è stato molto illuminante, per me, prestare orecchio, reprimendo il disgusto, per lunghe ore e da ormai parecchi mesi, alla radio ufficiale di questi allegri avanzi da xxxxxxx che sono i leghisti, ovvero Radio Padania Libera: quindi, per integrare l’opera di denuncia dell’autore di questo pregevole articolo, voglio linkarvi un file audio tratto da una recentissima trasmissione di questa radio, che mi sono permesso di registrare, nel quale, se volete, potrete ascoltare cosa passa abitualmente per la testa a questi fenomeni del pensiero libertario che si candidano con forza ed idee “nuove”, a governare la nostra, già inguaiatissima Nazione.
    Nello spezzone audio si parla proprio del fatto descritto in questo articolo, a farlo è il leghista Alan Luciani, assessore della giunta del sindaco Bitonci, intervistato da uno dei più insopportabili conduttori di quella radio spara xxxxxxxx a getto continuo ; buon divertimento…
    https://onedrive.live.com/redir?resid=44173C3C1A84EAAE!806&authkey=!ALHi6KqSZngEWjc&ithint=file%2cmp3

    PS le sequenze di “x” sono una forma di auto censura che mi sono imposto.

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    1. Alex Galvani Autore articolo

      Caro Caffe,
      ha fatto bene a usare le xxxxxxxx. mi accodo accoratamente. ormai i leghisti padani sono i prodi difensori della costituzione italiana (da cui vogliono operare una secessione).
      è una meraviglia, un divertimento senza fine vederli ormai intervistarsi tra loro per impedire una domandina che li terrorizza. tipo “e i genitori gay, li proteggete?” boom!!!

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